Vicenda Alitalia: ultimi aggiornamenti


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Un mio amico tetesco mi ha detto che alcuni sindacati di categoria Lufthansa appartenenti al movimento politico dei Grünen pare abbiano posto il veto sull'acquisto di Alitalia per non so quali precisati motivi....a qualcuno che abita o lavora in Germania risulta questa voce?
 
Un mio amico tetesco mi ha detto che alcuni sindacati di categoria Lufthansa appartenenti al movimento politico dei Grünen pare abbiano posto il veto sull'acquisto di Alitalia per non so quali precisati motivi....a qualcuno che abita o lavora in Germania risulta questa voce?

E chi sarebbero i Grunen? Scusate l'ignoranza
 
CASO ALITALIA, GIORNATA INTERLOCUTORIA. FINI: «CI SONO ANCORA PICCOLI SPIRAGLI»
Berlusconi: serve una compagnia di bandiera. Veltroni apre: «Tre ipotesi»
Lettera al premier del segretario Pd: «Pronti a collaborare». Il Cavaliere insiste sulla «italianità» e si dice convinto: «Si farà». I piloti: «Nessun rischio per la sicurezza»


Ancora lontana dalla soluzione la crisi Alitalia (LaPresse)ROMA - Alitalia è agli sgoccioli e Walter Veltroni scende in campo per esortare il governo a prendere l'iniziativa. Intanto i tempi stringono sempre di più: il presidente dell'Enac, Vito Riggio, ha ribadito che se il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, non riuscisse a presentare entro giovedì un piano di emergenza., la licenza sarà sospesa. Ma la Cai non è scomparsa: l'amministratore, Rocco Sabelli, e il presidente, Roberto Colaninno, sono stati ricevuti a Palazzo Chigi dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. E secondo quanto è fino ad ora trapelato la posizione della Compagnia è di attesa: pronti ad aspettare ancora, ma il piano Fenice non si cambia. In sostanza, la cordata italiana potrebbe ancora tornare in gioco. Ma la condizione, inderogabile, resta la firma di tutti i sindacati sui due documenti che formalizzano il piano di rilancio, l'accordo quadro e il contratto unico, giá sottoscritti da Cisl, Uil, Ugl e Anpav. E in serata Silvio Berlusconi conferma che, al di là dell'esistenza o meno di offerte dall'estero, vuole solo e soltanto una soluzione italiana, con l'idea fissa della compagnia di bandiera, così come aveva detto prima dell'estate quando era in campo l'offerta Air France: «Resto ancora convinto che si debba trovare una soluzione - dice Berlusconi - perchè l'Italia continui ad avere una sua compagnia di bandiera. E questo risultato si raggiungerà».
corsera.it
 
han chiuso in utile perchè KLM pur di sbarazzarsene ha pagato una penale di mln e mln...punto!!Che merito ha Prodi o chi Prodi aveva messo a capo di AZ?Quello di aver fatto scappare KLM?

Per quanto riguarda KLM si vede quanto era lungimirante.
Comunque accontentami e come sopra ha fatto il nostro amico DANCRANE leggi il più autorevole giornale Europeo e uno dei più autorevoli quotidiani al mondo, Il financial che ho postato prima, poi commenta e vedi se non è tutta una pantomima, no l'italianità.
 
Tutti coraggiosi a parlare di stipendi altrui...Vorrei ricordare che se AZ riuscisse a tagliare gli stipendi del 50% ancora oggi non farebbe utili, quindi il problema non sono gli stipendi. Soprattutto di quelli che guadagnano 1300 euro e si ritroverebbero a 900.
Capisci che non è un problema di stipendi? E' un problema nazionale, di riforma di contratti e contrattazione che i sindacati non possono accettare. Oggi a me, domani stai sicuro a te. Tu pensi che esisteva solo CAI? chi te lo dice...leggi l'articolo postato da me una pagina fa e qualcosa forse capirai


Scusa...tralasciando il discorso degli stipendi...anche se mi suona strano...sia qui che su altri forum ho sentito piloti (e sottolineo piloti, non tecnici o rampisti) stracciarsi le vesti perchè avrebbero subìto una riduzione "assurda" degli stipendi...

...ma se è un discorso di riforma dei contratti e contrattazione che i sindacati non possono accettare...mi spieghi come mai i non firmatari sono stati principalmente ANPAC, UP e CGIL (che poco dopo si è dichiarata pronta a tornare al tavolo), cioè sindacati rappresentanti principalmente categorie "protette"? (un pilota avrà sicuramente meno problemi a trovare un'altro posto di lavoro rispetto ad un flight dispatcher...)
 
Parlavo del sondaggio che da la colpa ai sindacati...che mi frega del consenso di berlusconi!

questioni di punti di vista...

Gli ultimi sondaggi, i più favorevoli, dicono che meno del 50% degli italiani approva l’operato del governo. Altri sondaggi, quello di Repubblica per esempio,indicano che il 52% ritiene responsabile il governo e solo il 19% i sindacati e i lavoratori

Scusa...tralasciando il discorso degli stipendi...anche se mi suona strano...sia qui che su altri forum ho sentito piloti (e sottolineo piloti, non tecnici o rampisti) stracciarsi le vesti perchè avrebbero subìto una riduzione "assurda" degli stipendi...

...ma se è un discorso di riforma dei contratti e contrattazione che i sindacati non possono accettare...mi spieghi come mai i non firmatari sono stati principalmente ANPAC, UP e CGIL (che poco dopo si è dichiarata pronta a tornare al tavolo), cioè sindacati rappresentanti principalmente categorie "protette"? (un pilota avrà sicuramente meno problemi a trovare un'altro posto di lavoro rispetto ad un flight dispatcher...)

E' proprio il modo di porsi, oltre ad una decurtazione maggiore di quella da loro chiesta, a porre il problema.
CAI è sostanzialmente andata da CGIL, CISL E UIL, che in tutto hanno il 20% (forse 15%)dei piloti, e gli hanno detto: portatelo ad UP ed ANPAC (che hanno l'80%) che non erano invitati alla firma dell'accordo quadro.
Ti chiedo: tu saresti disposto a decidere per gli altri, quando gli altri sono il quadruplo di te?
Puoi tu farlo in democrazia, ammesso di esserlo ancora.
E' come se ANPAC decidesse le sorti di un lavoratore di terra.
 
Ultima modifica da un moderatore:
questioni di punti di vista...

Gli ultimi sondaggi, i più favorevoli, dicono che meno del 50% degli italiani approva l’operato del governo. Altri sondaggi, quello di Repubblica per esempio,indicano che il 52% ritiene responsabile il governo e solo il 19% i sindacati e i lavoratori

A parte che per Repubblica il csx avrebbe preso l'80% alle ultime elezioni.. :D

E poi, anche se i dati fossero attendibili, chissenefrega dei sondaggi!
Il Governo non deve (dovrebbe) prendere decisioni a seconda dei sondaggi.
Le decisioni devono essere impopolari, soprattutto in un Paese come l'Italia.
Se per estirpare il cancro Alitalia si perde consenso, cosi' sia.
 
A parte che per Repubblica il csx avrebbe preso l'80% alle ultime elezioni.. :D

E poi, anche se i dati fossero attendibili, chissenefrega dei sondaggi!
Il Governo non deve (dovrebbe) prendere decisioni a seconda dei sondaggi.
Le decisioni devono essere impopolari, soprattutto in un Paese come l'Italia.
Se per estirpare il cancro Alitalia si perde consenso, cosi' sia.

concordo in pieno, ma temo che non sia cosi
 
Dai che ci siamo....

2008-09-23 20:56
ALITALIA: CONTATTI A 360 GRADI, SPIRAGLI PER SOLUZIONE

ROMA - Torna a Palazzo Chigi il bandolo della intricatissima matassa di Alitalia. Dopo un incontro di alcuni membri dell'esecutivo con Silvio Berlusconi al termine del Consiglio dei ministri, il premier ha affidato il compito di tenere il filo sottile della possibile riapertura del confronto a Gianni Letta, che si è messo al lavoro con contatti a 360 gradi.

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha convocato nella sede del governo i vertici di Cai, Roberto Colaninno e Rocco Sabelli. Ma ha anche mantenuto aperto un canale di dialogo con gli altri protagonisti della trattativa: da una parte la Cgil, con contatti diretti con Guglielmo Epifani; dall'altra i piloti, che hanno fatto giungere messaggi a Palazzo Chigi attraverso il commissario Augusto Fantozzi e il ministro Maurizio Sacconi. E, malgrado ciascuno resti ufficialmente sulle sue posizioni, sembra tuttavia che qualcosa possa muoversi.

E' ancora presto per capire dove porterà lo "spiraglio" evocato da Berlino anche dal presidente della Camera Gianfranco Fini, ma la strada che sembra si starebbe ipotizzando è quella di una partecipazione minoritaria ma diretta, e da subito, di un partner internazionale in Cai. In questo modo, il piano Fenice resterebbe sostanzialmente lo stesso finora rifiutato da sei sigle sindacali, come chiede Cai. Ma, per Cgil e (soprattutto) per i piloti ci sarebbe la garanzia dell'entrata nella proprietà della nuova Alitalia di un grande vettore internazionale, un socio dotato di un importante know-how nel settore del trasporto aereo.

Quale socio? Sul campo resterebbero le due principali ipotesi: Air France e Lufthansa. Anche se, nel caso della compagnia tedesca, il leader della Lega Umberto Bossi ha detto "Lufthansa? Sì, ma non penso accetti di entrare nella società Cai finché Alitalia è conciata così male".
"Resto ancora convinto che si debba trovare una soluzione perché l'Italia continui ad avere una sua compagnia di bandiera. E questo risultato si raggiungerà". Così Silvio Berlusconi risponde ad una domanda dell'Ansa sulla vicenda Alitalia.


(ANSALa strada che potrebbe condurre a questo obiettivo, con un riavvicinamento fra Cai e sindacati 'dissidenti', fermo restando che il piano Fenice elaborato da Intesa SanPaolo non si tocca, sarebbe, secondo indiscrezioni, l'anticipazione dell'ingresso del partner straniero - circola con più insistenza il nome di Lufthansa anche se non si può sottovalutare un'azione di Air France-Klm - con una partecipazione di minoranza ma superiore rispetto alle singole quote degli imprenditori italiani. Lufthansa, peraltro, puntando su Malpensa nella logica del multihub sarebbe una soluzione che piace alla Lega.

Anche se Sacconi ha confermato che i tedeschi non sono interessati ad un acquisto diretto di Alitalia. Una soluzione che dovrebbe essere gradita a piloti e Cgil, quella del grande vettore internazionale dotato del know-how necessario per rilanciare l'Alitalia: si potrebbe sbloccare il nodo del contratto: da giorni i piloti ripetono che sono disponibili a partire da uno qualsiasi fra quelli delle major europee decurtato del 30%; potrebbero essere ridotti gli esuberi previsti da Cai, altro nodo non sciolto perché in numero troppo elevato secondo Anpac e Up, ma anche secondo gli assistenti di volo di Avia e Sdl; il personale potrebbe confluire in parte nel gruppo tedesco mentre per altri si aprirebbe la strada di Alitalia Express per la quale ha già manifestato interesse la svizzera Ama. I lavoratori sarebbero così disponibili a garantire una pace sociale di quattro anni. Colaninno e Sabelli avrebbero approfondito questa prospettiva in un incontro nella sede di Intesa SanPaolo, in via del Corso a Roma, per un paio di ore. Mentre si cerca di tessere questa difficile tela, Fantozzi deve occuparsi, tra l'altro, di preparare entro giovedì sera un piano di emergenza o avere una manifestazione di interesse concreta e con una prospettiva di continuità aziendale per evitare il ritiro della licenza provvisoria di volo. Una ipotesi paventata dal presidente dell'Enac Vito Riggio che si basa su un regolamento comunitario ma che è stata contestata dalle quattro sigle 'dissidenti' che hanno diffidato l'autorità aeronautica richiamando il recente decreto legge sulle aziende in crisi che concede sei mesi di tempo. Peraltro, la messa a terra di tutti gli aerei Alitalia sarebbe "uno choc fortissimo per tutto il sistema del trasporto aereo italiano" secondo il presidente della Sea (società di gestione degli aeroporti milanesi), Giuseppe Bonomi.

Al commissario straordinario le quattro sigle di piloti e assistenti di volo hanno disponibilità a un contributo economico dei dipendenti attraverso provvedimenti straordinari e temporanei. Oltre a liquidità residue del prestito di 300 milioni dato dal Governo nel giugno scorso, Fantozzi potrebbe per esempio decidere di mettere a terra qualche aereo ed equipaggio corrispondente. Intanto, domani è prevista la prima udienza in tribunale per la decisione dello stato di insolvenza di Alitalia e le sue società commissariate. Una "guardia altissima e controlli severi" sono stati garantiti dal presidente dell'Autorità per la concorrenza, Antonio Catricalà, il quale, nonostante le deroghe antitrust previste per Alitalia, mantiene un potere di vigilanza ed intervento su eventuali conflitti di interesse nell'azionariato, abusi di posizione dominante e intese, e danni ai consumatori da parte della Nuova Alitalia che verrebbe fuori da una fusione della parte buona di Alitalia con Airone.
 
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guardate rai tre, guardate in faccia l'av alitalia che sta dicendo che lei guadagna (17 anni di anzianità) 1300 euro al mese! DISONESTA! DISONESTA! BUGIARDA! GUARDATELA IN FACCIA E DITEMI SE E' UNA CHE GUADAGNA 1300 EURO!
 
Una av Alitalia con 17 anni di servizio presumo non guadagni meno di 3000 €

E' il solito giochino della parte fissa e della parte variabile del reddito.
Probabilmente la parte fissa è quella che dice lei.
Poi c'è il famoso 40% dove si annidano i famosi privilegi (secondo me).
Ciao
d.
 
guardate rai tre, guardate in faccia l'av alitalia che sta dicendo che lei guadagna (17 anni di anzianità) 1300 euro al mese! DISONESTA! DISONESTA! BUGIARDA! GUARDATELA IN FACCIA E DITEMI SE E' UNA CHE GUADAGNA 1300 EURO!

Straquotone!!! Pure io l'ho detto ad alta voce davanti alla tv!! Ovviamente ha detto la base, che è alta pure, perchè trovatemi una compagnia italiana che dia 1300 di base, che ti becchi pure se stai a casa tutto il mese. Forse IG, ma non so. Come già fatto notare, ha 18 anni di anzianità, se avete notato ha la stella sul petto, quindi AVR, quella meno de 3000 non li vede! Il mio coinquilino è AV con molti meno anni di anzianità e va da un minimo di 1800 e un max di 2600 a seconda delle ore!
 
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