Tratte sociali, Air One lascerà lo scalo
BIRGI. Dal 9 luglio non assicurerà le tratte con Roma e Bari. «Presto chiuderemo l’accordo con un’altra compagnia»
FONTE "LA SICILIA"
Birgi-Milano, il volo sarà soppresso. È questa la frase che gli operatori delle agenzie di viaggio sono costretti a ripetere in questi giorni ai tanti che si presentano davanti ai terminali per prenotare un viaggio dopo il 9 luglio.
Per quella data, infatti, l’AirOne avrà già detto addio allo scalo trapanese di Birgi con il rischio di lasciare scoperte
le tratte sociali con destinazioni Roma, Bari e il capoluogo lombardo. La compagnia italiana, da mesi al centro di accese polemiche con il presidente dell’Airgest Salvatore Ombra, ha deciso di recedere dal contratto adducendo come motivazione un
coefficiente di rendimento inferiore al 50 per cento delle entrate su base annuale. Una polemica riguardo alla quale,
però, il dirigente ha voluto smorzare i toni. «Capisco benissimo la difficoltà che incontra chi vuol effettuare una
prenotazione adesso – ha dichiarato – ma garantisco ai passeggeri che il “Vincenzo Florio” non rimarrà scoperto
neppure per un solo minuto e che un’altra compagnia presto sostituirà l’AirOne». Rassicurazioni che giungono al termine di un colloquio con altre due società, ma sul quale Ombra è deciso a non svelare al momento nessuna anticipazione. «Siamo
al ballottaggio - ha affermato - non dico nulla per scaramanzia perché non vorrei che l’accordo sfumasse negli ultimi giorni, in ogni caso entro la fine della settimana ci sarà il nome della nuova compagnia». Se la nuova entratab applicherà poi le tariffe valide per le tratte sociali ancora, però, è da stabilire. E se, da un lato c’è chi, come il presidente dell’Airgest, vuol mantenere attive le tratte «economiche » dall’altra, invece, c’è chi su queste non risparmia pesanti accuse. Prime fra tutte le stesse agenzie di viaggio che considerano le tratte sociali «care e quindi poco convenienti rispetto a quelle commerciali», come aveva dichiarato il titolare della Charme Viaggi Giorgio Montanti, prendendo come
esempio il volo per Milano a 150 euro con partenza da Palermo, contro i 174 euro che è costretto a uscire dalle tasche
chi parte dall’aeroporto di Birgi. A fare da contraltare, riportando forse il sorriso sul volto degli scettici, sarà la
frequenza dei voli che partiranno dal capoluogo. «La nuova società - ha concluso Ombra - raggiungerà Roma tre volte al giorno, una volta Milano e una anche Bari». Insomma, la speranza per i trapanesi è di non vedere trasformato in un
punto debole ciò che prima, invece, era considerato il vero punto forte della provincia.
VALERIA DORIA