Air France-KLM acquisiscono la maggioranza di SAS


Pero' se il gruppo IAG dovesse mai acquistare TAP avrebbe un quasi-monopolio sul centro-Sud America. La vedo bene la reazione dell'anti-trust.
TAP sembrava che dovesse prenderla IAG, o quantomeno provarci seriamente, lo scorso anno. Poi è tutto finito in niente; secondo me, se ci sarà una vendita, non sarà ad IAG, in particolar modo se dovesse esserci una corsa sul prezzo. TAP
 
TAP sembrava che dovesse prenderla IAG, o quantomeno provarci seriamente, lo scorso anno. Poi è tutto finito in niente; secondo me, se ci sarà una vendita, non sarà ad IAG, in particolar modo se dovesse esserci una corsa sul prezzo. TAP

Secondo me più che il prezzo sarà decisamente più rilevante la situazione politica e le eventuali richieste dell’antitrust proprio per quello che evidenzia @londonfog

Ipotesi secondo me non del tutto da escludere la possibilità che TAP resti sostanzialmente indipendente
 
ma in un mondo globale, in cui tra non molto saremo travolti dal predominio cinese, ha ancora senso tarpare le ali alle compagnie europee per un presunto monopolio in Europa?
 
ma in un mondo globale, in cui tra non molto saremo travolti dal predominio cinese, ha ancora senso tarpare le ali alle compagnie europee per un presunto monopolio in Europa?

Il concetto è complesso secondo me e non si può esaurire al concetto di concorrenza interna vs. gigante europeo.
Il predominio cinese è relativo, anche mediorientali e americane giocano con regole diverse. Mi viene per esempio da pensare che in USA, le big 3 (Delta, United, American) godono di un mercato domestico enorme, poco concorrenziale, che finanzia la competitività sui voli internazionali, cosa che in EU non succede.
Credo che la regolazione della concorrenza in Europa ha senso e tra l’altro ha avuto effetti positivi (vedi lemergere di FR, EZY, W6) ma che le regole debbano essere riviste in un contesto post-globalizzazione, meno basati su meri numeri e più strategici.
 
ma in un mondo globale, in cui tra non molto saremo travolti dal predominio cinese, ha ancora senso tarpare le ali alle compagnie europee per un presunto monopolio in Europa?

Una cosa non esclude l'altra.

Per le compagnie aeree cinesi basterebbe un po' di reciprocità. Il Partito rende quasi impossibile trovare slot decenti a PEK, PVG, e tanti altri aeroporti per le compagnie europee; lo stesso si dovrebbe fare alla pletora di compagnie aeree cinesi - che poi fanno tutte capo alla CAAC, ossia al partito. E, con la storia terrificante del secretamento del rapporto sull'incidente al 737 di China Eastern, io inizierei a fare a fare molta attenzione alle cinesi se fossi in EASA.

Ma purtroppo, le ricerche di una spina dorsale a Bruxelles hanno, nuovamente, dato esito negativo.
 
Una cosa non esclude l'altra.

Per le compagnie aeree cinesi basterebbe un po' di reciprocità. Il Partito rende quasi impossibile trovare slot decenti a PEK, PVG, e tanti altri aeroporti per le compagnie europee; lo stesso si dovrebbe fare alla pletora di compagnie aeree cinesi - che poi fanno tutte capo alla CAAC, ossia al partito. E, con la storia terrificante del secretamento del rapporto sull'incidente al 737 di China Eastern, io inizierei a fare a fare molta attenzione alle cinesi se fossi in EASA.

Ma purtroppo, le ricerche di una spina dorsale a Bruxelles hanno, nuovamente, dato esito negativo.

Non c'è da preoccuparsi per la secretazione del rapporto cinese, sono certo che cambieranno idea dopo l'incontro di venerdì scorso:
https://www.enac.gov.it/news/meeting-enac-civil-aviation-administration-of-china/
1-1.png


E di ieri:
https://www.enac.gov.it/news/il-pre...al-termine-della-visita-istituzionale-a-roma/
Il-Presidente-Enac-Di-Palma-incontra-la-delegazione-della-Civil-Aviation-Administration-of-China-al-termine-della-visita-istituzionale-a-Roma-2.png
 
Il concetto è complesso secondo me e non si può esaurire al concetto di concorrenza interna vs. gigante europeo.
Il predominio cinese è relativo, anche mediorientali e americane giocano con regole diverse. Mi viene per esempio da pensare che in USA, le big 3 (Delta, United, American) godono di un mercato domestico enorme, poco concorrenziale, che finanzia la competitività sui voli internazionali, cosa che in EU non succede.
Credo che la regolazione della concorrenza in Europa ha senso e tra l’altro ha avuto effetti positivi (vedi lemergere di FR, EZY, W6) ma che le regole debbano essere riviste in un contesto post-globalizzazione, meno basati su meri numeri e più strategici.
In realtà il mercato interno andrebbe monitorato meglio :
https://www.routesonline.com/suppli...-extended-passenger-lead-vs-non-lccs-in-2024/
Ryanair's total of 197.2 million passengers in calendar 2024 was more than double number the total of the number two ranked LCC - easyJet's 91.1 million.
EasyJet, in turn, had almost 28 million more passengers than Wizz Air, which was the third largest LCC brand in 2024, with 62.7 million (less than one third of Ryanair's total).
IAG subsidiary Vueling, the biggest LCC brand in the leading legacy airline groups, was the number four low cost brand, with 38.2 million passengers.
O analizzando il mercato italiano:
Dati di Enac del 2023 (non hanno ancora pubblicato il rapporto relativo al 2024 con tutte le statistiche)
  1. 51.593.310 (Ryanair)
  2. 15.168.453 (ITA)
  3. 12.655.877 (EasyJet)
  4. 14.923.164 (Wizz Air)
  5. 5.048.250 (Vueling)
Si dovrebbe cercare di riequilibrare la situazione, Ryanair non ha quasi concorrenza.
 
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In realtà il mercato interno andrebbe monitorato meglio :
https://www.routesonline.com/suppli...-extended-passenger-lead-vs-non-lccs-in-2024/

O analizzando il mercato italiano:
Dati di Enac del 2023 (non hanno ancora pubblicato il rapporto relativo al 2024 con tutte le statistiche)
  1. 51.593.310 (Ryanair)
  2. 15.168.453 (ITA)
  3. 12.655.877 (EasyJet)
  4. 14.923.164 (Wizz Air)
  5. 5.048.250 (Vueling)
Si dovrebbe cercare di riequilibrare la situazione, Ryanair non ha quasi concorrenza.

Regolamentare il mercato non significa dettarne le quote. Traduco: FR fa più passeggeri ma ha dei concorrenti ed il consumatore sceglie.

Quello che intendevo prima era proprio che grazie alla regolamentazione le low cost come FR hanno avuto la possibilità di emergere.
 
Regolamentare il mercato non significa dettarne le quote. Traduco: FR fa più passeggeri ma ha dei concorrenti ed il consumatore sceglie.

Quello che intendevo prima era proprio che grazie alla regolamentazione le low cost come FR hanno avuto la possibilità di emergere.
Non intendevo dettare le quote, ma si può notare come spesso da aeroporti minori, l'unica opzione di un volo diretto sia Ryanair.
https://www.corriere.it/economia/tr...no-d03dca5c-b5a9-4431-bcba-a7f29cf2cxlk.shtml
Trattative che, è bene chiarirlo, prevedono spesso uno sconto sui servizi aeroportuali senza necessariamente configurarsi come un «incentivo». Ma al netto di questo, le società di gestione degli scali hanno speso almeno 3,6 miliardi ulteriori per «invogliare» le aviolinee low cost a volare nel proprio aeroporto, con esborsi maggiori in cambio di un aereo posizionato nell’impianto. Leggendo i bilanci di Ryanair, per esempio, si nota che il vettore ha speso in media 8,1 euro a passeggero di tariffe aeroportuali e per l’handling. Ma l’analisi del Corriere sul network della low cost e le spese operative reali mostrano che solo di tariffe aeroportuali dovrebbe pagare 19 euro, ai quali si aggiungerebbero 3 euro di handling. C’è, insomma, una differenza di 13,9 euro.

Ryanair — tolte le rotte non «sovvenzionate» — ammonta a 1,9 miliardi di euro, secondo l’analisi del Corriere. Al secondo posto compare Wizz Air con oltre 650 milioni di euro, seguita da Vueling con 224 milioni. Solo quarta easyJet con 205 milioni di euro. Tutte le altre low cost considerate — Volotea, Transavia, Norwegian Air, Pegasus Airlines, Play — ricevono nel complesso vantaggi per oltre 620 milioni di euro.
Non mi pare che sia un regime di concorrenza perfetta, qui c'è il rischio che in futuro Ryanair diventi monopolista sulle rotte intraeuropee.
 
Non intendevo dettare le quote, ma si può notare come spesso da aeroporti minori, l'unica opzione di un volo diretto sia Ryanair.
https://www.corriere.it/economia/tr...no-d03dca5c-b5a9-4431-bcba-a7f29cf2cxlk.shtml

Non mi pare che sia un regime di concorrenza perfetta, qui c'è il rischio che in futuro Ryanair diventi monopolista sulle rotte intraeuropee.

Secondo me bisogna fare attenzione ad un concetto: il fatto che un’azienda sia molto grande non significa automaticamente che abusi della sua posizione.

Se guardi ai fatti: innanzitutto non mi sembra che FR ostacoli la concorrenza, secondo non credo limitino la scelta di chi vola, terzo non alzano i prezzi in modo sleale o artificiale e ultimo ci aggiungerei che gli aeroporti dove c’è solo FR spesso sono quelli che cooperano con Ryan pur di avere un collegamento…

Comunque qui si parla di SAS e AF/KL, direi di ritornare in tema 😅
 
Il concetto è complesso secondo me e non si può esaurire al concetto di concorrenza interna vs. gigante europeo.
Il predominio cinese è relativo, anche mediorientali e americane giocano con regole diverse. Mi viene per esempio da pensare che in USA, le big 3 (Delta, United, American) godono di un mercato domestico enorme, poco concorrenziale, che finanzia la competitività sui voli internazionali, cosa che in EU non succede.
Credo che la regolazione della concorrenza in Europa ha senso e tra l’altro ha avuto effetti positivi (vedi lemergere di FR, EZY, W6) ma che le regole debbano essere riviste in un contesto post-globalizzazione, meno basati su meri numeri e più strategici.
Mercato domestico interno USA “poco concorrenziale”? 🙄🤔
 
Non intendevo dettare le quote, ma si può notare come spesso da aeroporti minori, l'unica opzione di un volo diretto sia Ryanair
A dire tutta la verità, molti aeroporti minori prima di Ryanair avevano pochi o nessun volo; e molte rotte sottili senza Ryanair non esisterebbero. Quindi bisogna andarci cauti nel chiedere interventi per contrastare certi tipi di monopoli: l'avvento di Ryanair in molte parti d'Europa ha creato nuove opportunità di trasporto che prima non esistevano.

Dubito che a Lappeenranta, per esempio, sarebbe utile e sostenibile una qualunque concorrenza a Ryanair. Anzi, imporre concorrenza su certi mercati di nicchia potrebbe rivelarsi un boomerang per gli stessi utenti, che potrebbero nel medio periodo vedersi sfilare sia il fu-monopolista che il remedy taker, per semplice crollo dei guadagni da entrambe le parti.
 
in effetti ad esempio le misure pro utenti della fusione ita lh , ad oggi hanno portato benefici o no?
 
in effetti ad esempio le misure pro utenti della fusione ita lh , ad oggi hanno portato benefici o no?
Secondo me bisogna avere pazienza. Certe cose non si mettono in piedi in un giorno. Forse sarebbe meglio aspettare la fine del 2026 (se non addirittura del 2027) per poter fare un'analisi accurata dell'entrata di LH in ITA (acquisto, non fusione. Scusami, ma e' diverso)
 
Mercato domestico interno USA “poco concorrenziale”? 🙄🤔

Il mercato domestico USA è in sostanza un oligopolio, a naso circa il 70-80% è controllato da United, American e Delta, che dominano i principali hub e ne gestiscono la maggior parte degli slot. In certi scali l’ingresso di nuovi concorrenti è estremamente difficile se non del tutto impossibile. Le compagnie low cost come Frontier, Spirit, Allegiant, ecc. hanno quote di mercato molto più ridotte rispetto a FR, W6 o U2 qui in EU.

A questo ci aggiungerei il divieto di cabotaggio che limita la concorrenza dall’esterno (una FR in USA non potrebbe mai esistere se non americana con capitale americano) e da un certo punto di vista il paracadute del chapter 11 che in EU non esiste.

Quindi quando dico poco concorrenziale intendo che il mercato usa offre ad AA DL e UA un vantaggio strutturale perché operano in un contesto protetto ed a loro favorevole che poi le rende competitive a livello internazionale.
E questo equilibrio tra mercato interno protetto e aggressività all’estero è difficilmente replicabile in Europa, dove la concorrenza interna è molto più aperta e frammentata.