Ormai le lounge accessibili con le varie Priority Pass, LoungeKey, DragonPass, etc etc. sono diventate il McDonald’s dei viaggiatori aeroportuali.
E lo dico senza snobismo, ma con un pizzico di amarezza: anni fa erano un rifugio tranquillo tra un volo e l’altro, mentre oggi il più delle volte sembrano una sala d’attesa di una stazione ferroviaria affollata.
Il motivo è semplice: si trovano accessi in regalo con le carte di credito base, i conti online, gli abbonamenti a servizi vari… ormai manca solo il codice promozionale dentro il fustino del Dixan.
Il risultato è scontato e sotto gli occhi di tutti: sono sempre più piene, la qualità dei servizi e del cibo è in costante calo, i posti a sedere sono introvabili, e se si aggiunge che non è raro fare pure coda per entrare, ciò che doveva essere un’oasi di tranquillità prima del volo sta diventando un’esperienza frustrante, dove l’unico lusso è trovare una presa libera.
E qui tocco un punto delicato che spero non verrà frainteso: è scesa anche la qualità media dei passeggeri. E no, non parlo di status sociale, ci mancherebbe.
Penso che a tutti sia capitato di assistere sempre più spesso a scene surreali: famiglie intere che cercano di entrare con una sola tessera, bambini lasciati liberi di trasformare intere zone in un’area giochi, adulti che trattano il buffet come se fosse un punto di rifornimento per stipare gli zaini di snack, panini e ogni altra cosa che capita a tiro.
Forse bisognerebbe ripensare il modello, riportando un minimo di selezione
Non sai quanto sono d’accordo. Per fortuna comunque questo livello di mediocrità non è ancora arrivato (e spero non arrivi) nelle lounge dove bisogna davvero volare per accedervi. Da FF ci tengo a sottolineare anche io che non è snobismo ma semplicemente una constatazione da chi usa una/due lounge a settimana per lavorare, stare tranquillo e bere un caffè.