Colpo di scena!
La decisione del Tribunale di Roma: «Confusione tra i brand». E inibisce ad Aeroitalia dall’anno prossimo la vendita dei biglietti con quel nome. Ecco cosa cambia
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Alitalia, i giudici danno ragione a Ita Airways: nome e logo di Aeroitalia sono simili, devono cambiare
di Leonard Berberi
Il marchio di Aeroitalia, compagnia italiana molto attiva sulla continuità territoriale sarda e sui voli con la Sicilia, è troppo simile a quello di Alitalia e per questo deve cambiare. Il collegio d’Appello del Tribunale di Roma scombina i cieli tricolori e mette un punto fermo sulla disputa sul brand storico dell’ex vettore di bandiera tra Ita Airways (proprietaria del brand, acquistato per 90 milioni nell’autunno 2021) e l’aviolinea creata pochi anni fa con capitali privati.
La decisione
Nell’ordinanza cautelare di 12 pagine — che il Corriere ha potuto consultare — si legge a un certo punto che «sia sotto l’aspetto letterale e fonetico sia sotto l’aspetto figurativo sussiste un elevato grado di somiglianza» tra i marchi di Alitalia e Aeroitalia. E per questo motivo «dispone l’inibitoria a partire dal 1.01.2026 in tutta l’Unione europea dell’uso del marchio denominativo e figurativo “Aeroitalia” e del segno costituito dalla lettera “A” tricolore stilizzata, e di qualunque segno simile o comunque confondibile con i marchi registrati di titolarità di Ita».
Le tempistiche
Ma prima ancora di gennaio 2026, Aeroitalia deve agire subito sul suo sito web. Il collegio infatti «dispone l’inibitoria a partire dal quindicesimo giorno successivo alla notifica della presente ordinanza, in tutta l’Unione europea dell’uso del nome a dominio “aeroitalia.com” nonché di qualsiasi nome a dominio comunque confondibile» con il marchio Alitalia e «fissa una penale per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione o di inosservanza delle inibitorie che precedono di 1.000,00 (mille) euro giornalieri». Questo significa che Aeroitalia deve già cambiare nome nei prossimi giorni.
La disputa legale
Tutto inizia nell’ottobre 2023 quando la Società italiana brevetti — che tutela la proprietà intellettuale di Ita Airways — contesta ad Aeroitalia il suo brand che sarebbe troppo somigliante a quello di Alitalia. La controversia finisce davanti al giudice. Che il 27 febbraio 2024 rigetta la «richiesta tutela cautelare» dopo aver effettuato la valutazione comparativa perché «i due segni che non appaiono visivamente confondibili, neppure per l’utente meno avveduto».
Le opzioni
Cosa succede adesso? Secondo gli addetti ai lavori la decisione richiede che Aeroitalia — il cui amministratore delegato è Gaetano Intrieri, ex consulente dell’allora ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli — trovi in fretta una soluzione. Una delle prime opzioni disponibili è che la società prenda il nome di Italian Airways, nome già registrato presso l’Ufficio Ue per la proprietà intellettuale e il cui titolare è Giuseppe Gentile (il Corriere ne ha scritto tempo fa). Ma gli stessi addetti ai lavori sottolineano il rischio che Italian Airways sia troppo simile a Ita Airways come nome, ingenerando confusione.
La reazione
«In seguito alla decisione che ha stravolto l’esito del giudizio cautelare del primo grado accogliendo la richiesta di Ita di imporre ad Aeroitalia il cambiamento di nome, logo e marchio, la compagnia sta valutando con attenzione l’eventualità di un ricorso in Cassazione», spiega Aeroitalia in una nota. E aggiunge: «Pur considerando infondata e strumentale l’azione legale, Aeroitalia guarda avanti e riflette sulla possibilità di trasformare questa situazione in un’opportunità: un rebranding di portata internazionale che rispecchi l’evoluzione già in atto e la visione di crescita che la compagnia persegue da tempo».