Thread Alitalia da ottobre 2018


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Seguendo l’OT, l’unico modo efficace per ridurre drasticamente l’evasione sarebbe quello di abolire il contante, rendendo tutti i trasferimenti di denaro tracciati. Primo o poi ci si arriverà, mi pare di aver letto che la Norvegia ha in programma qualcosa di simile. (Un’operazione del genere, tra l’altro, avrebbe un forte impatto ostativo rispetto alla commissione di molti reati).

A prescindere da ogni valutazione sulla bontà dell'operazione, uns cosa simile è stata fatta un paio di anni fa in India. Chi vuole può facilmente farsene un'idea sul web.
 
A parte il fatto che le aziende che hai citato sono in attivo, sappi che AZ non solo non ha generato PIL, ma anzi ha dovuto ricorrere costantemente a parte del PIL prodotto da altri (pubblici e privati) solo per sopravvivere.
Il PIL lo genera il traffico in quanto tale: se non ci fosse stata AZ, i pax avrebbero utilizzato altri vettori..
Anzi, aggiungo che la perenne inefficienza di AZ, ha impedito di avere una grande compagnia organizzata secondo criteri di mercato, che il peso demografico economico e turistico del paese avrebbe potuto sostenere senza problemi.
Sarebbe potuta essere la stessa AZ, o un'altra azienda, non fa differenza. E quella si, avrebbe generato PIL.
Il problema è che non si può rincorrere la storia.
La realtà (quella vera, non quella dei massimi sistemi), ci dice che dopo aver fatto tutte le razionalizzazioni politicamente accettabili, con i vantaggi permessi dall'AS e con lo sgravio di mille dipendenti in cassa integrazione, AZ continua a perdere soldi. Perchè avere un netto di +2M€ nel Q3, significa averne uno negativo per varie centinaia di M€ su base annua.
Nonostante questa realtà, gli honesti che ci governano, hanno già detto a chiare lettere che non vogliono tagliare nulla. E la soluzione trovata, sembra essere l'accettazione perpetua delle perdite, che si accolleranno stato e aziende parastatali. Con queste ultime che dovranno giocoforza deviare parte dei loro utili verso AZ, indebolendosi a loro volta.
Tutto questo per una compagnia che detiene l'8.53% (in ulteriore calo) del traffico tra Italia e il resto del mondo.
Ah già, dimenticavo che è finito il tempo dei numeri e delle virgole.
In realtà ci sono alcuni concetti non corretti e cioè che le aziende citate siano sempre stete macchine da utili che è poi il punto espresso da Marco Clemente. Ferrovie per dirne una era un pozzo senza fondo peggio di AZ finchè hanno deciso di gestirla "diversamente" e non guardando in faccia a nessuno (o quasi) è stata risanata. La stessa cosa può essere fatta con AZ ma bisogna aver la forza e il coraggio di fare anche le cose impopolari cosa che personalmente non credo sia disposto a fare questo governo,almeno la parte gialla.
Secondo punto non corretto è la questione PIL, qui non potete avere la controprova perchè il mercato evolvendo nei vari scenari può fare una grande differenza.
Io più sui numeri portati che alla fine ci immaginavamo anche noi, non sono misteri, mi soffermerei sui giudizi da grande statista dati dalla medesima fonte sul quinto grande esperto chiamato all'assicuratore nel suo magic team per il piano AZ. Sarebbe interessante una bella valutazione al vetriolo si ciò, non arrivata. Anche quelli sono fatti inoppugnabili, però poi generano un memo sul conto in banca perchè poi si esce da un certo circuito.
 
A parte il fatto che le aziende che hai citato sono in attivo, sappi che AZ non solo non ha generato PIL, ma anzi ha dovuto ricorrere costantemente a parte del PIL prodotto da altri (pubblici e privati) solo per sopravvivere.
Il PIL lo genera il traffico in quanto tale: se non ci fosse stata AZ, i pax avrebbero utilizzato altri vettori..
Anzi, aggiungo che la perenne inefficienza di AZ, ha impedito di avere una grande compagnia organizzata secondo criteri di mercato, che il peso demografico economico e turistico del paese avrebbe potuto sostenere senza problemi.
Sarebbe potuta essere la stessa AZ, o un'altra azienda, non fa differenza. E quella si, avrebbe generato PIL.
Il problema è che non si può rincorrere la storia.
La realtà (quella vera, non quella dei massimi sistemi), ci dice che dopo aver fatto tutte le razionalizzazioni politicamente accettabili, con i vantaggi permessi dall'AS e con lo sgravio di mille dipendenti in cassa integrazione, AZ continua a perdere soldi. Perchè avere un netto di +2M€ nel Q3, significa averne uno negativo per varie centinaia di M€ su base annua.
Nonostante questa realtà, gli honesti che ci governano, hanno già detto a chiare lettere che non vogliono tagliare nulla. E la soluzione trovata, sembra essere l'accettazione perpetua delle perdite, che si accolleranno stato e aziende parastatali. Con queste ultime che dovranno giocoforza deviare parte dei loro utili verso AZ, indebolendosi a loro volta.
Tutto questo per una compagnia che detiene l'8.53% (in ulteriore calo) del traffico tra Italia e il resto del mondo.
Ah già, dimenticavo che è finito il tempo dei numeri e delle virgole.

Applausi.

G
 
In realtà ci sono alcuni concetti non corretti e cioè che le aziende citate siano sempre stete macchine da utili che è poi il punto espresso da Marco Clemente. Ferrovie per dirne una era un pozzo senza fondo peggio di AZ finchè hanno deciso di gestirla "diversamente" e non guardando in faccia a nessuno (o quasi) è stata risanata. La stessa cosa può essere fatta con AZ ma bisogna aver la forza e il coraggio di fare anche le cose impopolari cosa che personalmente non credo sia disposto a fare questo governo,almeno la parte gialla.
Secondo punto non corretto è la questione PIL, qui non potete avere la controprova perchè il mercato evolvendo nei vari scenari può fare una grande differenza.
Io più sui numeri portati che alla fine ci immaginavamo anche noi, non sono misteri, mi soffermerei sui giudizi da grande statista dati dalla medesima fonte sul quinto grande esperto chiamato all'assicuratore nel suo magic team per il piano AZ. Sarebbe interessante una bella valutazione al vetriolo si ciò, non arrivata. Anche quelli sono fatti inoppugnabili, però poi generano un memo sul conto in banca perchè poi si esce da un certo circuito.

Era quello che volevo dire... che forse snche AZ gestita finalmente diversamente... con una flotta adeguata alla mission che si vuole dare.. forse non sarà più un buco nero mangia soldi.....
 
In realtà ci sono alcuni concetti non corretti e cioè che le aziende citate siano sempre stete macchine da utili che è poi il punto espresso da Marco Clemente. Ferrovie per dirne una era un pozzo senza fondo peggio di AZ finchè hanno deciso di gestirla "diversamente" e non guardando in faccia a nessuno (o quasi) è stata risanata. La stessa cosa può essere fatta con AZ ma bisogna aver la forza e il coraggio di fare anche le cose impopolari cosa che personalmente non credo sia disposto a fare questo governo,almeno la parte gialla.
Secondo punto non corretto è la questione PIL, qui non potete avere la controprova perchè il mercato evolvendo nei vari scenari può fare una grande differenza.
Io più sui numeri portati che alla fine ci immaginavamo anche noi, non sono misteri, mi soffermerei sui giudizi da grande statista dati dalla medesima fonte sul quinto grande esperto chiamato all'assicuratore nel suo magic team per il piano AZ. Sarebbe interessante una bella valutazione al vetriolo si ciò, non arrivata. Anche quelli sono fatti inoppugnabili, però poi generano un memo sul conto in banca perchè poi si esce da un certo circuito.
le cose impopolari sono 3:

-Concentrasi solo sul lungo raggio con un network di collegamento hub-feeding.

-Abbandonare il segmento regional.

-Abbandonare il segmento handling.

ma a FCO pensano che AZ serva a portare turisti in Italia................
 
Leggo con interesse i vari commenti e, premettendo di non avere mai avuto nessun tipo di rapporto lavorativo con AZ ma solo sporadicamente da utente, vorrei chiedere (sperando di non finire OT) se in Italia c'è mai stata una realtà aeronautica che ha o avrebbe dovuto avere le potenzialità per emergere e diventare di fatto il principale vettore del Paese o è sempre finito tutto alle ortiche per incapacità oggettive ? Riformulando, "l'accanimento" su AZ ha mai penalizzato altre realtà ?
 
Leggo con interesse i vari commenti e, premettendo di non avere mai avuto nessun tipo di rapporto lavorativo con AZ ma solo sporadicamente da utente, vorrei chiedere (sperando di non finire OT) se in Italia c'è mai stata una realtà aeronautica che ha o avrebbe dovuto avere le potenzialità per emergere e diventare di fatto il principale vettore del Paese o è sempre finito tutto alle ortiche per incapacità oggettive ? Riformulando, "l'accanimento" su AZ ha mai penalizzato altre realtà ?
si chiamava ITAVIA......
 
In realtà ci sono alcuni concetti non corretti e cioè che le aziende citate siano sempre stete macchine da utili che è poi il punto espresso da Marco Clemente. Ferrovie per dirne una era un pozzo senza fondo peggio di AZ finchè hanno deciso di gestirla "diversamente" e non guardando in faccia a nessuno (o quasi) è stata risanata. La stessa cosa può essere fatta con AZ ma bisogna aver la forza e il coraggio di fare anche le cose impopolari cosa che personalmente non credo sia disposto a fare questo governo,almeno la parte gialla.
Secondo punto non corretto è la questione PIL, qui non potete avere la controprova perchè il mercato evolvendo nei vari scenari può fare una grande differenza.
Io più sui numeri portati che alla fine ci immaginavamo anche noi, non sono misteri, mi soffermerei sui giudizi da grande statista dati dalla medesima fonte sul quinto grande esperto chiamato all'assicuratore nel suo magic team per il piano AZ. Sarebbe interessante una bella valutazione al vetriolo si ciò, non arrivata. Anche quelli sono fatti inoppugnabili, però poi generano un memo sul conto in banca perchè poi si esce da un certo circuito.
Per quanto riguarda FS e le altre aziende citate, va detto che ognuna opera in un preciso tipo di mercato. RFI opera come monopolista e a dispetto della forma, è quasi un tutt'uno con Trenitalia. La prima riceve finanziamenti statali per le infrastrutture, che sono utilizzate in massima parte dalla seconda. Che oltre al resto, riceve fondi dalle regioni attraverso i contratti di servizio. Bisogna quasi impegnarsi per finire in perdita...
Venendo ad AZ, ribadisco che a parità di tutti gli altri fattori, un'azienda che perde sottrae PIL e una che guadagna lo genera. A meno che non vogliamo raccontarci amenità tipo che siccome i dipendenti spendono soldi, anche se l'azienda è in perdita il PIL (e il paese) ne traggono beneficio. Ma non mi sembra questa la tua idea.
Quanto al futuro, in astratto non è difficile sostenere che con una decina di miliardi AZ potrebbe diventare una grande compagnia. Molto probabilmente un network triplicato, grandi economie di scala e personale aggiuntivo assunto a costi concorrenziali, porterebbero l'azienda in attivo (insieme ad una gestione decente...). Ma avrebbe senso investire mezza finanziaria per avere questo risultato? Secondo me no. Quei 10 MLD (o i 2-3 reali) potrebbero essere impiegati in mille modi più produttivi per il paese.
Aggiungerei anche che non è possibile percorrere a ritroso la storia. Rilanciare AZ 20 anni fa, quando il LC era agli albori e le varie alleanze e JV non erano così consolidate come oggi, sarebbe costato immensamente meno.
Quali sbocchi potrebbe avere la nuova AZ? Il nord America è sotto JV, dove tutt'al più la compagnia potrebbe ambire ad un ruolo LEGGERMENTE maggiore (oltre è utopico), il Sud America è già ben coperto (pur con qualche spazio di crescita), mentre l'Africa resta largamente un mercato di nicchia (anche qui con un po' di spazio di manovra). Resta l'Asia: facciamo gli ottimisti e mettiamo in conto il daily su PEK e PVG, cos'altro resta da coprire? HKG e SIN mi sembrano fuori portata, sia per il tipo di mercato, che per la qualità delle compagnie locali (che sono pure in altre alleanze). In chiave ST possiamo immaginare un rafforzamento su ICN (che mi pare sia già in programma), mentre gli altri hub asiatici attualmente non serviti sono CGK (molto difficile) e SGN (più papabile). Teniamo pure un occhio sull'India e bilaterale permettendo, mettiamo anche l'apertura di BOM.
Se per un attimo dimentichiamo il discorso politico/sindacale/occupazionale e limitiamo il discorso alla connettività di FCO, non è difficile osservare che in realtà gran parte delle destinazioni papabili sono già coperte.
Questa situazione, presa sul piano puramente "tecnico", toglie ogni legittimità ad un investimento plurimiliardario.
Ma siccome nel mondo reale è proprio l'interesse politico/sindacale/occupazionale a fare la differenza, ci troveremo ancora una volta a investire soldi per portare a casa, strategicamente parlando, poco o nulla.
Perchè per il turismo, come per il business, serve che ci siano i collegamenti, a prescindere da chi li opera.
E i collegamenti, in larghissima misura, ci sono già.
 
Se AZ vuole aprire una rotta fa sempre una caxxata.. se decidono le altre allora trovano il ben godi..vedi la DEL di AZ vs la DEL di IG... stessa cosa per le altre numerose rotte.. compresa la da citata HGK che a AZ per ora non credo abbia in programma ma che tu gia citi come impossibile.. mentre non si aspetta altro che l’apertura da parte di IG.. lasciamo lavorare Lazzarini che non credo sia l’ultimo arrivato.. anzi forse dopo anni in Az a decidere queste cose hanno messo una persona competente...poi rievocare la storia di AZ prima del 2008 quando era statale non ha senso... io parlerei di fallimento di questa privatizzazione come la maggior parte delle privatizzazioni italiane...
 
Se AZ vuole aprire una rotta fa sempre una caxxata.. se decidono le altre allora trovano il ben godi..vedi la DEL di AZ vs la DEL di IG... stessa cosa per le altre numerose rotte.. compresa la da citata HGK che a AZ per ora non credo abbia in programma ma che tu gia citi come impossibile.. mentre non si aspetta altro che l’apertura da parte di IG.. lasciamo lavorare Lazzarini che non credo sia l’ultimo arrivato.. anzi forse dopo anni in Az a decidere queste cose hanno messo una persona competente...poi rievocare la storia di AZ prima del 2008 quando era statale non ha senso... io parlerei di fallimento di questa privatizzazione come la maggior parte delle privatizzazioni italiane...

Parzialmente OT
Sia AZ che IG non stanno dimostrando una vera strategia di hub. DEL puo' avere un senso nel mercato India-Italia e un'altro senso in uno dei potenziali mercati che AZ o IG potrebbero catturare come India-Europa, India-Nord America o India-Sud America. Io spero sempre che qualcuno smetta di parlare di AZ (e di IG visto le ambizioni) come di linee aeree che portano persone in Italia e Italiani all'estero ma di linee aeree che cercano quote di mercato su direttrici di traffico che hanno com hub FCO o MXP. In altre parole, linee aeree che 'aspirano' passeggeri altrove cosi' come le varie BA, AF, LH, LX, TK, KL, IB ecc aspirano passeggeri in Italia
Fine OT
 
La multa la incassò al termine di un lunghissimo contenzioso con tre giudici chiamati a stabilire la ragione: uno italiano uno olandese ed uno lussemburghese e tutti e tre diedero ragione ad AZ.

Ma il contenzioso arrivò a frittata fatta con KLM che decise di sciogliere l’alleanza unilateralmente dopo che lo Stato si era rimangiato la parola su Malpensa.

Piuttosto AZ comincio’ ad avere seri problemi alcuni anni prima allorché, accusata di ricevere i cosiddetti aiuti di stato fu condannata a sottostare a condizioni molto penalizzanti dalla Commissione europea che imposero tra le altre cose il grounding dell’intera flotta A300 e la limitazione della crescita della sua offerta una percentuale non superiore al 2,3% annui per 3 anni, quando il mercato cresceva dell’8 mediamente,

Molti anni dopo l’Europa stessa ammise in Commissione come quelli per cui fu condannata ad una non crescita non erano stati affatto aiuti di stato. Ma il danno era stato fatto ed era irreversibile.

Andatevi a vedere chi erano i membri di quella Commissione e per chi avevano lavorato....

P.S. L’indennizzo che pago’ KLM fu di 500 miliardi di lire.

Un anno di utile che quel progetto aveva partorito il primo anno di
Vita ....

250M euro! Ma al netto erano solamente 150M visto che AZ ha dovuto restituire i 100M che KLM aveva investito in MXP (ah, c éra gia l éuro nel 2002)
 
Parzialmente OT
Sia AZ che IG non stanno dimostrando una vera strategia di hub. DEL puo' avere un senso nel mercato India-Italia e un'altro senso in uno dei potenziali mercati che AZ o IG potrebbero catturare come India-Europa, India-Nord America o India-Sud America. Io spero sempre che qualcuno smetta di parlare di AZ (e di IG visto le ambizioni) come di linee aeree che portano persone in Italia e Italiani all'estero ma di linee aeree che cercano quote di mercato su direttrici di traffico che hanno com hub FCO o MXP. In altre parole, linee aeree che 'aspirano' passeggeri altrove cosi' come le varie BA, AF, LH, LX, TK, KL, IB ecc aspirano passeggeri in Italia
Fine OT

Concordo pienamente.. infatti mi ha fatto piacere quando hanno annunciato la IAD in cui si è parlaro della direttrice medio oriente nord africa /IAD..
 
250M euro! Ma al netto erano solamente 150M visto che AZ ha dovuto restituire i 100M che KLM aveva investito in MXP (ah, c éra gia l éuro nel 2002)


Esatto. 150 milioni di euro più interessi e spese legali. Giusta obiezione ti ringrazio.
 
A quanto apprende l’Adnkronos da autorevoli fonti di governo, i tempi sul piano Alitalia procederanno su una tabella di marcia serratissima: già questa settimana è in programma una riunione a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte, i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini e il ministro dell'Economia Giovanni Tria per mettere a punto i dettagli del piano di governo sulla compagnia di bandiera, un piano che prevede il ritorno dell’azionista pubblico con una newco partecipata anche da Ferrovie.

Pressing governo su Tria

Sulla strategia per rimettere le ali ad Alitalia -prevedendo anche l’intervento di partner privati- Di Maio, Salvini e Conte sarebbero compattissimi. Ma il fronte di governo, come è noto, si incrina a via XX settembre, dove sono evidenti le resistenze del ministro Tria. E mentre il leader della Lega e ministro dell’interno invita il responsabile del Tesoro a rispettare il contratto di governo, dall’entourage di Di Maio assicurano che il vicepremier e leader dei 5 stelle è deciso a non arretrare di un passo.

"Come eravamo compatti sul 2,4% e lo abbiamo ottenuto -il ragionamento che Di Maio avrebbe condiviso con alcuni dei suoi uomini più fidati - adesso otterremo anche questo". Non solo. Ormai la diffidenza verso il responsabile del Tesoro è palpabile, la tensione altissima tanto che c’è chi, nelle file dei 5 Stelle, crede che ormai la via del rimpasto sia tracciata. Lo stesso Di Maio, viene riferito all'Adnkronos, non avrebbe nascosto lo stupore per la posizione del ministro dell’Economia: "Questa volta Tria di chi sta facendo gli interessi? Perché vuole fare uno spezzatino di Alitalia?", si sarebbe sfogato il vicepremier coi suoi.

Yahoo Finanza
 
In tutto ciò Toninelli lo hanno messo in un angolino?


Sembrerebbe di sì. In un altro articolo leggevo che il dossier è passato dai ministeri Economia e Trasporti a solo quello dell’economia.

Interessante articolo stamane di Antonella Baccaro sul Corriere secondo la quale lo scontro tra Tria e Di Maio si sarebbe invece consumato non tanto sulla volontà del Ministro dell’Economia di accettare l’ingresso diretto in AZ del Tesoro, quanto sulla improvvida uscita di Di Maio che avrebbe reso pubblico ciò a cui stava lavorando Tria tessendo trattative con l’Europa affinché non bocciasse l’intera manovra su Alitalia.
 
L'autorità sulla moneta l'abbiamo persa da quando siamo entrati nell' euro, le politiche monetarie e le possibilità di emettere moneta si decidono a Francoforte non certo in Italia...

Non hai capito.
Non fa nessuna differenza se togli i pagamenti in contante in Italia, Germania, Bangladesh, EU, USA o il mondo intero.
NON può funzionare a qualsiasi livello dimensionale.
 
Alitalia ha prospettive solo come parte di una rete di vettori aerei. Come rete a sé stante non funziona. Dubito che avere trenitalia come socio/partner industriale serva a qualcosa, a parte (forse) reperire risorse pubbliche. Il fatto che mezzo governo ripeta a vanvera la storia del biglietto unico aereo-treno come piatto forte del progetto fa venire da piangere perchè significa che manca il senso della dimensione dei problemi.
Alitalia ha dimensioni insufficienti, una struttura industriale incoerente (risultato della necessità di vivere di espedienti), un mercato domestico debole, una modestissima presenza commerciale sui mercati esteri non paragonabile a quella dei concorrenti, che peraltro sono ormai ben stabiliti sul mercato italiano e generalmente molto apprezzati dalla clientela.
Anche ammettendo che cultura aziendale e competenze manageriali siano ok, non vedo come la partecipazione di trenitalia possa rappresentare la soluzione di uno solo dei problemi che ho elencato. Ricordiamoci cosa si diceva al tempo dell'ingresso di EY e ricordiamoci che l'azienda non è riuscita a fare utile con il barile a $30 in anni record per tutto il settore (oggi il barile è di nuovo a $80 e viaggia verso i 100).
 
Stato
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