Thread MXP-LIN 2017


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Cuv, ultimatum a Sea

Comuni del circondario aeroportuale, uniti: lettera a Modiano su viabilità, rumori e risarcimenti


Andrea Cassani nella battaglia per uno sviluppo sostenibile dell’aeroporto.

«Abbiamo costituito la Commissione speciale Malpensa - ha detto infatti il giovane amministratore leghista - non per discutere dei problemi relativi all’aeroporto, bensì delle opportunità che questo scalo genera e genererà sul territorio circostante e soprattutto sul Gallaratese».
Non sembra però farne un dramma Dimitri Cassani, sindaco di Casorate e attuale presidente del Cuv.
«Con Gallarate ci dividono due piani differenti: loro guardano alle potenzialità di Malpensa, noi non disconosciamo l’importanza economica dell’aeroporto ma ci troviamo a subire disagi diretti in termini di viabilità, inquinamento e rumore che soltanto marginalmente toccano Gallarate. Tant’è vero che Gallarate non ha alcuna intenzione di entrare a far parte del nostro comitato».
Se il Cassani di Gallarate non sarà dunque in trincea contro il Masterplan, il Cassani di Casorate ha invece pronta una lettera condivisa con gli altri otto sindaci del Cuv attraverso cui chiederà a Sea di aprire un confronto su temi non più rinviabili.
«La società aeroportuale prende al territorio da anni, ma finora ha dato le briciole».
Secondo il fronte compatto del Cuv, è arrivato il momento di invertire la rotta.
Il contenuto della missiva verrà reso noto soltanto quando verrà spedita al presidente di Sea Pietro Modiano (questione di giorni), ma è noto da tempo che chiederà l’impegno (anche economico) di Sea per risolvere una volta per tutte i problemi di viabilità attorno allo scalo, gli effetti distorti dell’occupazione in aeroporto, i sorvoli al di fuori delle regole (così come denunciavano gli amministratori soltanto lo scorso agosto) e le ricadute ambientali.
«Ascolto sempre con grande attenzione il presidente di Sea Pietro Modiano, parla da manager che vuole dare uno sviluppo alla sua azienda», sottolinea Dimitri Cassani.
«Fa semplicemente il suo lavoro, così come noi facciamo il nostro».
Resta da capire - lo aveva fatto ventilare il sindaco di Somma Lombardo Stefano Bellariaqualche mese fa - se nella lettera i sindaci chiederanno anche ufficialmente a Sea di destinare il 5% del suo utile (ovvero qualche milione di euro all’anno) in opere compensative sul territorio.
«Perché Somma, così con gli altri comuni del Cuv, non ha alcuna intenzione di azzerbinarsi nei confronti di Malpensa», ha scritto in una nota Bellaria.
«Proprio per questo abbiamo predisposto alcune precise richieste a Sea. Lo sviluppo dell’aeroporto comporterà pregi, ma anche disagi. Per questo non possiamo accettare diktat. Non possiamo lasciare mani libere fino al 2030. Però siamo disponibili a un vero, e sottolineo vero, confronto».

http://www.prealpina.it/pages/cuv-ultimatum-a-sea-152760.html
 
Malpensa, dipendenti infedeli facevano passare fiumi di coca per la 'ndrangheta

Smantellata una organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di stupefacenti

Fiumi di droga dal Sudamerica: via mare e dal cielo. La base dell'organizzazione era a Roma, ma la droga entrava Italia dal porto di Cagliari e dall'aeroporto di Malpensa. E proprio nello scalo alle porte di Milano l'organizzazione criminale poteva contare su quattro dipendenti infedeli che avrebbero lasciato entrare le sostanze nascoste negli "ake": i container con le vettovaglie per i viaggiatori. Stupefacenti che, secondo gli investigatori, erano destinati alla 'ndrangheta e alla cosca Alvaro Sinopoli di Reggio Calabria.

L'epilogo? Diciannove arresti. È il risultato dell'operazione "La Romana-Firaman" messa a segno dalla guardia di finanza e dalle polizia di Stato che hanno smantellato una presunta organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. La notizia è stata diramata con una nota congiunta di finanza e polizia.
Le indagini

L'operazione è iniziata il 26 novembre 2013 quando nel porto di Cagliari era stato sequestrato un carico di 252 chili di cocaina, bianca nascosta in un container partito dal porto domenicano di Caucedo. Un sequestro monstre, non l'unico nel 2013: le autorità domenicane sequestrarono 53 chili di coca in partenza dall'aeroporto internazionale de la Romana e diretto allo scalo di Malpensa. I destinatari di questi due carichi, secondo quanto riportato in una nota delle fiamme gialle, sarebbero Mauro De Bernardinis, Fabrizio Bianco e Claudio Chigarelli.

Stringendo il cerchio attorno a loro i finanzieri sequestrarono altri 76 chili di cocaina a Malpensa. Il carico era nascosto in un aereo partito da La Romana e atterrato nello scalo alle porte di Milano. Non solo, incrociando i risultati delle indagini delle fiamme gialle di Roma, Catanzaro e della Dda di Reggio Calabria, sarebbe emerso che il carico fosse in parte destinato a Vincenzo Alvaro, Francesco Forgione, Angelo Romeo e Davide Maria Boncompagni, "contigui alla potente cosca di 'ndrangheta degli Alvaro di Sinopoli e in contatto con il broker romano De Bernardis", precisano i militari.
Focalizzando le indagini su De Bernardis gli inquirenti avrebbero scoperto come lui stesso, attraverso due cittadini domnicani residenti a Rovigo, avesse intavolato trattative sull'asse Santo Domingo-Italia. Una operazione permessa anche grazie a un ufficiale infedele della Policia Nacional (Santos Medina Damilia).

A Malpensa

Dalle indagini del gruppo investigativo sulla criminalità organizzata e della squadra mobile sarebbe emerso che De Berbardis era il garante "dell'uscita sicura" dei carichi. Nello specifico a Malpensa sarebbe stato aiutato da quattro dipendenti: Michele Antolfo, Ivano Cabrini, Roberto Nicolini e Pierluigi Maino. Secondo quanto riportato in una nota delle fiamme gialle avrebbero ritirato i narcotici nascosti negli "ake": i contenitori con le vettovaglie nelle stive degli aerei.

http://www.milanotoday.it/cronaca/cocaina-malpensa-ndrangheta.html
 
negli "ake": i container con le vettovaglie per i viaggiatori.

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Probabili disagi domani a LIN

Linate: 13 ottobre presidio lavoratori aeroporto

Linate: il 13 ottobre i lavoratori dell’aeroporto tornano a protestare per dire No all’ingresso delle cooperative negli aeroporti milanesi. Previsto un presidio presso l’area antistante gli arrivi dalle 14.00 alle 16.00. “Questo modello imprenditoriale in un quadro privo di regole e allo stesso tempo delicato come quello aeroportuale significherebbe sin da subito un peggioramento della sicurezza, della qualità del servizio, del rispetto delle norme con un dumping contrattuale che comprometterebbe il normale andamento degli scali”, si legge in una nota della Cgil Lombardia.

Che prosegue: "È un dato di fatto che Ags Handling, di cui la cooperativa Alpina è socio unico, e con la quale condivide lo stesso presidente, si è rifiutata di applicare la clausola sociale contrattuale, prevista quale unica forma di tutela dei lavoratori, e che nessuno sia intervenuto a sanzionarla. Persino Enac se ne è accorta e, dopo aver permesso per anni che negli aeroporti imperasse la regola del massimo ribasso, del dumping sociale e del decadimento del servizio al passeggero, oggi, solo grazie alla mobilitazione sindacale degli ultimi due anni, si avvede dell’inefficienza del regolamento aeroportuale e si attiva per modificarlo, restringendo le possibilità di subappalto".

"Peccato che il regolamento, per questione di pochi giorni, non sia ancora operativo e in questo buco normativo Enac stessa abbia permesso ad Alpina di iniziare ad operare ritenendo che non sussistano rischi legati alla concessione di questo subappalto. In questo scenario di negazione di norme e diritti e di tolleranza di atti arroganti non può essere il sindacato il capro espiatorio dell’aumento della tensione negli aeroporti", attacca il sindacato. Che chiede "una competizione che si misuri con l’eccellenza dell’assistenza e quindi in un servizio migliore per i passeggeri. Nell’interesse generale è necessario maturare una nuova visione d’insieme, guardando ai modelli virtuosi che esistono. L’esempio di Easy Jet, che non si affida ad un subappalto, dimostra che si può essere una compagnia Low Cost senza schiacciare chi lavora".

Per tutte queste ragioni Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Ta, Flai-Ts Usb-Lp e Adl chiedono a Enac di completare urgentemente il nuovo regolamento sui subappalti, e che lo stesso non venga stravolto rispetto alla bozza pubblica presentata; che i livelli normativo-economici del Ccnl del trasporto aereo rappresentino un vincolo per i soggetti interessati alle attività di handling; che si accelerino i tempi per l’approvazione del progetto di limitazione del numero di handlers presentato da Sea e che lo stesso valorizzi l’autentico spirito imprenditoriale delle società che praticano una concorrenza leale rinunciando al subappalto.
Allo scopo di dare continuità alle iniziative i sindacati hanno attivato la procedura di raffreddamento per lo sciopero degli aeroporti di Linate e Malpensa.
http://www.rassegna.it/articoli/linate-13-ottobre-presidio-lavoratori-aeroporto
 
«Non dobbiamo subire Malpensa». Nove sindaci contro il masterplan

Il Cuv ha sottoscritto una lettera per il presidente Sea Modiano nella sede di Somma Lombardo


«I problemi di uno sono quelli di tutti», dice l’attuale presidente del Consorzio urbanistico volontario (Cuv) Dimitri Cassani in rappresentanza di circa 80 mila persone che vivono nei 9 Comuni che stanno intorno a Malpensa.

Se qualcuno avesse mai scommesso sulla perdita di identità del Consorzio e sulla sua divisione, può dirsi sconfitto. Malpensa è la prima azienda del territorio, la Fiat della provincia di Varese «e noi non ne disconosciamo certo la portata e l’importanza, ma abbiamo altrettanto il dovere di non subirla e di riuscire a conviverci», annota Cassani. Dunque il masterplan, ossia il piano di sviluppo di Malpensa in dirittura d’arrivo per Sea, che prevederebbe 32 milioni di passeggeri entro il 2030 e il raddoppio delle merci per arrivare a 1 milione di tonnellate da movimentare nella cargo city dello scalo, dovrà essere condiviso con il territorio.

Un mantra che ritorna. Ma il Cuv appare più unito che mai e alla disponibilità di confronto del presidente Sea Pietro Modiano ricorda che il «dialogo va praticato».

Nel corso della conferenza stampa tenuta ieri sera nel Comune di Somma Lombardo, sede storica del Cuv, è stata presentata la lettera che tutti e nove i sindaci del Cuv hanno voluto e sottoscritto.


Arsago Seprio, Cardano al Campo, Casorate Sempione, Ferno, Golasecca, Lonate Pozzolo (per firma del commissario prefettizio), Samarate, Somma Lombardo e Vizzola Ticino sono state e sono una sola voce e «una testa unica», rimarca il presidente Cassani. Da qui non si passa.

Senza alcuna intenzione di erigere barricate, i sindaci del territorio parlano però chiaro a Sea e al presidente Modiano al quale riconoscono «onestà intellettuale». Ma il confronto, professato dal numero uno di Sea, deve passare necessariamente dal dialogo per essere realmente tale. Il futuro per Malpensa dovrà essere «equilibrato», spiega Cassani. «Oggi siamo a un punto di non ritorno. Noi non siamo “contro” l’aeroporto, ma ci aspettiamo un confronto effettivo». Tradotto in azioni significa, a monte, «definire qual è il numero massimo di passeggeri e di tonnellate di merci che il territorio è in grado di sopportare, prima di evidenziare criticità e con quale tempistica».

Si chiede: il rispetto delle rotte di decollo, analisi sull’inquinamento atmosferico e acustico, l’intervento “politico” di Sea a favore di una migliore viabilità al di fuori del sedime perchè merci e passeggeri in più vogliono dire più auto e mezzi pesanti lungo strade e arterie viarie già ora al collasso. E poi lavoro.

«Su 15mila persone occupate a vario titolo in aeroporto, meno di 3.000 sono residenti nel Cuv», rimarca il sindaco di Somma Stefano Bellaria che da tempo chiede, invano, la possibilità di formare le professionalità che servono a Malpensa rivolto a occupazione di qualità. Inoltre il 5% degli utili di Sea da riversare in opere compensative, oltre a una rappresentanza fissa del territorio in contatto con Sea.

Si scoprano le carte, insomma. Tutte. «Ci aspettiamo che a Sea interessi quello che sta fuori dal sedime aeroportuale», dicono i sindaci in coro. «Altrimenti diremo “no” al masterplan ma soprattutto sarà una sorta di “liberi tutti”».


Mentre la conferenza stampa era in corso, Sea ha comunicato la volontà di incontrare i sindaci del Consorzio Urbanistico Volontario. I quali confidano sia davvero l’inizio di una svolta nei rapporti tra comunità locali e aeroporto.

http://www.laprovinciadivarese.it/s...nove-sindaci-contro-il-masterplan_1258115_11/
 
Nei mesi di Dicembre 2017 e Gennaio 2018 Qatar Airways introdurrà un terzo volo giornaliero da MXP nei giorni del Martedi e del Sabato; sembra inoltre imminente l'introduzione del B787 nella rotazione pomeridiana.
 
Segnalo che LATAM opererà 2 frequenze aggiuntive portando il volo MXP-GRU a 9xw dal 3/1 al 15/2:

JJ 9628 17.00 GRU - MXP 07.30+1 -23---- 767

JJ 9629 09.25 MXP - GRU 18.55 --3---- 767
JJ 9629 19.00 MXP - GRU 04.30+1 ---4--- 767
 
Malpensa, in ritardo per il volo forza una porta e corre nel piazzale: bloccato, rischia denuncia

Il passeggero indisciplinato, un italiano, doveva salire a bordo di un volo Ryanair per Lamezia Terme, in partenza alle 6 del mattino. Passati i controlli, è arrivato quando gli imbarchi erano appena stati chiusi


Non sopportava proprio l’idea di perdere quell’aereo. Quando gli hanno detto che l’imbarco era stato chiuso, non ha voluto sentire ragioni: ha aperto una porta che dà sulle piste, facendo scattare l’allarme, ed è corso con la valigia in mano verso il bus. Il passeggero ritardatario è stato subito inseguito dagli agenti di rampa, e poco dopo è intervenuta la polizia che lo ha bloccato. Niente volo per lui, ma un bel po’ di grane in arrivo: rischia una sanzione per aver violato le disposizioni dell’aeroporto.

L’incredibile episodio è accaduto, venerdì all’alba, al Terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa. Il passeggero indisciplinato, un italiano, doveva salire a bordo di un volo programmato per le ore 6, della compagnia Ryanair, diretto a Lamezia Terme. Era già nella zona «sterile», come viene chiamata in gergo l’area oltre i controlli di sicurezza, ma per un pelo non è arrivato in tempo all’imbarco: le operazioni erano state appena chiuse e il suo nome era stato cancellato dalla lista passeggeri.

Le addette all’imbarco hanno tentato in ogni modo di dissuaderlo, ma lui ha forzato la porta A59 ed è riuscito a raggiungere la piazzola. A quel punto però è stato fermato da due agenti di polizia, messi in allarme dopo la forzatura delle porta. Alla Polaria di Malpensa, va detto, erano molti anni che non capitava un caso del genere. L’uomo è stato condotto negli uffici della polizia, ma non è stato denunciato poiché non ha effettuato una violazione dell’area imbarchi: si trovava infatti già all’interno della stessa. Il volo, un Ryanair FR 1434, è partito regolarmente. Tuttavia le forze dell’ordine stanno valutando una possibile sanzione di violazione del codice della navigazione aerea, perché il passeggero arrabbiato non ha rispettato le disposizioni d’uso delle uscite aeroportuali.

http://milano.corriere.it/notizie/c...a8-11e7-8b75-0df914d10fe2.shtml?refresh_ce-cp
 
DHL, investimento record da 90 milioni a Malpensa

9 Novembre 2017 - (Teleborsa) – DHL punta con decisione su Malpensa dove potrà contare su raddoppio dell’area operativa (da 27mila a 55mila metri quadrati).
Il vettore courier non lascerà la sua storica base di Orio al Serio, dove conta 26 movimenti giornalieri, ma sposterà i suoi programmi di espansione e una parte di questi voli nello scalo varesino. Qui costruirà il suo hub internazionale, con un investimento da 90 milioni per avere pronta la nuova infrastruttura nei primi mesi del 2019.

Ne ha parlato Alberto Nobis, amministratore delegato di DHL Express Italy, in un’intervista rilasciata a Varesefocus, sottolineando come l’investimento su Malpensa sia il più importante mai affrontato nella storia quarantennale del courier in Italia. Un progetto che equparerà la componente cargo DHL in Italia alla base principale europea di Lipsia e agli hub continentali più importanti (Bruxelles, Copenhagen, East Midlands).
La presenza di DHL a Malpensa, dove attualmente opera con 6 movimenti aerei giornalieri, risale al 2015 con un centro logistico posizionato nei pressi del terminal 2. I motivi che hanno spinto la società attiva nel settore della logistica a potenziare i piani operativi sono da ricercare nell’impossibilità di crescere in termini di spazi e infrastrutture a Orio al Serio.
L’espansione di Malpensa – secondo Nobis – permetterà a DHL di “tenere il passo con il veloce trend di crescita dei volumi”, dando la possibilità di offrire ai clienti del Nord-Ovest migliori cut-off times, acquisendo un vantaggio di 1 ora circa. Inoltre operare a Malpensa consentirà di “supportare il principale hub domestico di Bergamo Orio al Serio”, che sarà mantenuto.
 
DHL, investimento record da 90 milioni a Malpensa

9 Novembre 2017 - (Teleborsa) – DHL punta con decisione su Malpensa dove potrà contare su raddoppio dell’area operativa (da 27mila a 55mila metri quadrati).
Il vettore courier non lascerà la sua storica base di Orio al Serio, dove conta 26 movimenti giornalieri, ma sposterà i suoi programmi di espansione e una parte di questi voli nello scalo varesino. Qui costruirà il suo hub internazionale, con un investimento da 90 milioni per avere pronta la nuova infrastruttura nei primi mesi del 2019.

Ne ha parlato Alberto Nobis, amministratore delegato di DHL Express Italy, in un’intervista rilasciata a Varesefocus, sottolineando come l’investimento su Malpensa sia il più importante mai affrontato nella storia quarantennale del courier in Italia. Un progetto che equparerà la componente cargo DHL in Italia alla base principale europea di Lipsia e agli hub continentali più importanti (Bruxelles, Copenhagen, East Midlands).
La presenza di DHL a Malpensa, dove attualmente opera con 6 movimenti aerei giornalieri, risale al 2015 con un centro logistico posizionato nei pressi del terminal 2. I motivi che hanno spinto la società attiva nel settore della logistica a potenziare i piani operativi sono da ricercare nell’impossibilità di crescere in termini di spazi e infrastrutture a Orio al Serio.
L’espansione di Malpensa – secondo Nobis – permetterà a DHL di “tenere il passo con il veloce trend di crescita dei volumi”, dando la possibilità di offrire ai clienti del Nord-Ovest migliori cut-off times, acquisendo un vantaggio di 1 ora circa. Inoltre operare a Malpensa consentirà di “supportare il principale hub domestico di Bergamo Orio al Serio”, che sarà mantenuto.

Il Cargo forse aiutera' le future sorti di MXP, ottima mossa quella di DHL; tatno LIN non lo tocca nessuno...
 
Aerei e aeroporti. Dhl saluta Bergamo e se ne va a Malpensa

Milano, Italia - Legambiente: "Niente da fare per Montichiari, nonostante le promesse di Gori"


(WAPA) - Riceviamo da Dario Balotta, responsabile Trasporti Legambiente Lombardia, e pubblichiamo, riservando la medesima opportunità ad eventuali repliche:

"Brescia perde un'opportunità importante, Dhl se ne va a Malpensa, dopo che il candidato governatore regionale e sindaco di Bergamo (Giorgio Gori) aveva promesso di accelerare il trasferimento dei voli nel bresciano. Lo scalo monclarense, unico del nord a norma ambientale (misure di rispetto di abitazioni ed attività economiche mantenute) rimane sempre più vuoto e fuori dai network merci e passeggeri. Era il luglio scorso quando il sindaco di Bergamo annunciò, dopo la fallimentare sperimentazione delle nuove rotte dell'aeroporto di Orio al Serio, uno studio industriale su Montichiari per dirottare i voli merci notturni e liberare così lo scalo per concentrarsi solamente sui passeggeri. Senza attendere lo studio è di qualche giorno fa la notizia che Dhl ha deciso di espandersi a Malpensa e non a Montichiari dove investirà 90 milioni di Euro. La decisione, non sollecitata da Sacbo (Società di gestione dello scalo bergamasco), che consentirà di ridurre i voli notturni e quindi l'inquinamento da rumore è stata presa perché oramai lo scalo orobico non è in grado di garantire i requisiti tecnici ed operativi necessari per lo sviluppo per il medio/lungo termine al grande carrier tedesco. Bergamo-Orio al Serio sta oramai stretto a Dhl alla ricerca di uno scalo con aree sufficienti per espandersi e con una lunghezza di pista che permetta anche l'uso di aerei più grandi, come A-330 e B-777. Requisiti questi in possesso anche dallo scalo di Montichiari che dunque perde anche questo treno grazie alla poca lungimiranza dei soci pubblici locali (bresciani) prima ed ora con Save che dopo il suo ingresso di 3 anni fa poco ha fatto per l’aeroporto rimasto il fantasma di sempre con appena 19 mila passeggeri e 24 mila tonnellate (-18%) nel 2016. Numeri impietosi se si pensa che sono 18 anni che Brescia-Montichiari è operativo con costi consistenti di gestione sostenuti da vari soggetti pubblici. Neppure l'ingresso nella Catullo del partner industriale, Save, ha fatto cambiare rotta e rilanciare un aeroporto ubicato in un'area tra le più turistiche, ricche ed industrializzate d'Europa".
 
Aerei e aeroporti. Dhl saluta Bergamo e se ne va a Malpensa

Milano, Italia - Legambiente: "Niente da fare per Montichiari, nonostante le promesse di Gori"


(WAPA) - Riceviamo da Dario Balotta, responsabile Trasporti Legambiente Lombardia, e pubblichiamo, riservando la medesima opportunità ad eventuali repliche:

"Brescia perde un'opportunità importante, Dhl se ne va a Malpensa, dopo che il candidato governatore regionale e sindaco di Bergamo (Giorgio Gori) aveva promesso di accelerare il trasferimento dei voli nel bresciano. Lo scalo monclarense, unico del nord a norma ambientale (misure di rispetto di abitazioni ed attività economiche mantenute) rimane sempre più vuoto e fuori dai network merci e passeggeri. Era il luglio scorso quando il sindaco di Bergamo annunciò, dopo la fallimentare sperimentazione delle nuove rotte dell'aeroporto di Orio al Serio, uno studio industriale su Montichiari per dirottare i voli merci notturni e liberare così lo scalo per concentrarsi solamente sui passeggeri. Senza attendere lo studio è di qualche giorno fa la notizia che Dhl ha deciso di espandersi a Malpensa e non a Montichiari dove investirà 90 milioni di Euro. La decisione, non sollecitata da Sacbo (Società di gestione dello scalo bergamasco), che consentirà di ridurre i voli notturni e quindi l'inquinamento da rumore è stata presa perché oramai lo scalo orobico non è in grado di garantire i requisiti tecnici ed operativi necessari per lo sviluppo per il medio/lungo termine al grande carrier tedesco. Bergamo-Orio al Serio sta oramai stretto a Dhl alla ricerca di uno scalo con aree sufficienti per espandersi e con una lunghezza di pista che permetta anche l'uso di aerei più grandi, come A-330 e B-777. Requisiti questi in possesso anche dallo scalo di Montichiari che dunque perde anche questo treno grazie alla poca lungimiranza dei soci pubblici locali (bresciani) prima ed ora con Save che dopo il suo ingresso di 3 anni fa poco ha fatto per l’aeroporto rimasto il fantasma di sempre con appena 19 mila passeggeri e 24 mila tonnellate (-18%) nel 2016. Numeri impietosi se si pensa che sono 18 anni che Brescia-Montichiari è operativo con costi consistenti di gestione sostenuti da vari soggetti pubblici. Neppure l'ingresso nella Catullo del partner industriale, Save, ha fatto cambiare rotta e rilanciare un aeroporto ubicato in un'area tra le più turistiche, ricche ed industrializzate d'Europa".

Sti' aeroporti son TUTTI fondamentali, TUTTI ubicati in aree tra le piu' turistiche ricche ed industrializzate del comune, provincia, regione, italia, dell'europa e del mondo! Come non dare loro i nostri soldi?

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Sti' aeroporti son TUTTI fondamentali, TUTTI ubicati in aree tra le piu' turistiche ricche ed industrializzate del comune, provincia, regione, italia, dell'europa e del mondo! Come non dare loro i nostri soldi?

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le ennesime considerazioni geniali di Balotta. Non perde mai occasioni di sproloquiare su Malpensa.
 
Il collegamento ferroviario fra i terminal di Malpensa è "il miglior progetto dell'anno"

Primo classificato nella categoria "Travelport Project of the Year" ai "Global AirRail Awards 2017" di Bruxelles


Malpensa (Varese), 15 novembre 2017 - A Bruxelles sono stati consegnati i "Global AirRail Awards 2017": Sea e Ferrovienord si aggiudicano il premio progetto dell`anno nella categoria "Travelport Project of the Year", grazie al collegamento tra Terminal 1 e Terminal 2 di Malpensa comprensivo di stazione ferroviaria.


Sea, che gestisce gli aeroporti di Milano, e Ferrovienord, il gestore dell'infrastruttura ferroviaria regionale, hanno collaborato insieme per migliorare la connettività del T2, che serve un terzo dei passeggeri di Malpensa, con il centro di Milano. Il progetto, suddiviso in due sezioni per competenza, ha visto lo sviluppo della stazione del Terminal 2 a cura di Sea e il collegamento ferroviario realizzato da Ferrovienord. Il collegamento ferroviario tra i due terminal, cofinanziato dalla Commissione Europea nell`ambito del programma TEN-T, è operativo dallo scorso dicembre e ha registrato subito ottimi risultati in termini di traffico. Nove mesi dopo, 2,3 milioni di passeggeri hanno utilizzato il servizio, il 28% in più rispetto all'anno precedente nello stesso periodo, quando il servizio era limitato al T1. Il numero dei passeggeri aeroportuali che utilizzano il treno con origine o destinazione Milano Centrale, Hub Interchange con linee ad alta velocità e altre linee è aumentato del 7%, raggiungendo il 34% sul totale. Il collegamento ferroviario T1-T2 rappresenta la prima fase del progetto di accesso ferroviario nord di Malpensa, che mira a collegare l'aeroporto del Varesotto alla rete ferroviaria principale. Il progetto finale della fase 2 è attualmente in corso.

http://www.ilgiorno.it/milano/economia/malpensa-terminal-1.3536911
 
Era dal 2007 che Malpensa non raggiungeva quota 20 milioni di passeggeri, 23,7 per la precisione. Dall’anno precedente il dehubbing, quando Alitalia ha deciso di “abbandonare” lo scalo varesino.

Oggi, venerdì 24 novembre, la fatidica cifra è stata toccata di nuovo ed è stato un momento di festa.

Il fortunato passeggero numero 20 milioni, accolto dalla banda e da una pioggia di coriandoli d’argento, è Filippo Pavesi, ricercatore universitario di Economia, milanese, in viaggio insieme alla moglie e alla figlioletta di due anni per New York.
«Scioccato, piacevolmente scioccato», si è detto Pavesi, colto di sorpresa dall’accoglienza messa in campo da Sea per l’occasione.
La Sea conta di arrivare vicino a i 22 milioni di passeggeri entro Capodanno.

Varesenews
 
SEA Milano, De Metrio: "Aeroporto Malpensa fattore strategico per DHL e crocevia commercio"

DHL ha scelto Malpensa per la sua importanza strategica nell'ambito dell'ecommerce e dell'operatività dei courier, ma il focus è sugli investimenti programmati e sull'adeguamento delle infrastrutture a tutto campo, incluse quelle ferroviarie, per rendere l'Aeroporto un crocevia del traffico merci e passeggeri.

Lo ha detto Giuliano De Metrio, direttore operativo SEA Aeroporti di Milano, in una intervista rilasciata a Teleborsa, nel corso dell'evento tenutosi oggi a milano Malpensa, dove è stato presentato il Position Paper del MIT per il trasporto cargo aereo.

In vista dell'accoglienza di una grande base del courier DHL, abbiamo chiesto come pensa di organizzarsi l'aeroporto di Malpensa. "Malpensa ormai è la porta del Made in Italy sul mondo, è il 60% del trasporto merci italiano in termini di valore", ha premesso il manager, spiegando che "il fatto che DHL abbia preso questa decisione di incrementare la propria presenza a Malpensa, non solo nei 2-3 anni passati, ma anche nei prossimi, è un segnale per noi importantissimo".

"Abbiamo una visione del nostro aeroporto come una infrastruttura aperta, un fattore abilitante di crescita delle strategie di chi trasporta, quindi non avremmo fatto bene i.l nostro lavoro se non avessimo convinto DHL a fare di Malpensa uno degli elementi chiave del suo sistema industriale", ha sottolienato il manager.

"Ci attrezziamo continuando ad investire in infrastrutture, continuando ad investire in servizi, in tecnologia, ben consapevoli del fatto che i voli, le infrastrutture di volo, i magazzini sono un elemento fondamentale, ma non sono l'unico, per sostenere la profittabilità e lo sviluppo, l'efficacia e l'efficienza del trasporto passeggeri.

"La visione che abbiamo avuto di lungo periodo di sviluppo, molto attenta all'ecommerce, molto attenta ai courier è confermata da questa decisione di DHL e dalla capacità di questo grande gruppo di strutturarsi bene su Malpensa", ha aggiunto.

Nell'adeguamento delle infrastrutture figura anche adeguamento della rete ferroviaria? "Sicuramente sì, non siamo noi che possiamo realizzarli direttamente, ma siamo convinti che l'accessibilità di un aeroporto sia un elemento fondamentale per la sua crescita, e che l'accessibilità su ferro attraverso la ferrovia lo sia particolarmente", ha commentato De Metrio.

"E' recentissima l'inaugurazione della stazione ferroviaria T2 che consente il collegamento da Milano città con questo terminal", ha ricordato il numero uno di SEA, sottolineando che per questo progetto la società ha investito direttamente per realizzare la stazione, il resto sono investimenti della Rete ferroviaria e diTrenord. "Abbiamo realizzato la stazione ferroviaria non come una stazione di testa ma come una stazione passante, come si dice, e quindi in questo orientata a far passare i treni che andranno verso nord per avere un collegamento completo e un'accessibilità completa di tutta l'aera di questo aeroporto", ha concluso. (Teleborsa)

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Stato
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