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Dalla vertenza alle querele: tregua armata negli aeroporti di Linate e Malpensa

Accuse dopo lo sciopero contro l’arrivo della nuova coop

Milano, 3 agosto 2017 - Non si spegne l’eco dello sciopero selvaggio messo in atto negli aeroporti di Linate e Malpensa dai lavoratori dell’handling, il settore dello smistamento bagagli, per impedire l’ingresso negli scali milanesi delle cooperative, ed in particolare della cooperativa Alpina, quella della quale si serve Ryanair, già operativa a Orio Al Serio. Dal Governo si leva la voce del viceministro ai Trasporti, Riccardo Nencini:«Protesta illegittima, la giornata del primo agosto rientra nel periodo di franchigia (ovvero: la tregua estiva ndr). Assumere decisioni a danno dei passeggeri, in un momento di così forte affluenza del traffico aeroportuale è irresponsabile».

Come preannunciato, la Commissione di Garanzia sugli scioperi ha avviato l’istruttoria per accertare l’accaduto e valutare eventuali sanzioni. Non solo: l’«Ibar», l’associazione che rappresenta 52 compagnie aeree domiciliate o attive in Italia, esprime ai passeggeri penalizzati dalla protesta sindacale «il proprio rincrescimento per i ritardi e i disservizi» verificatisi martedì sotto lo spazio aereo milanese.

Ma ad uscire allo scoperto, a parlare, è anche Filippo Cutrona, presidente della cooperativa Alpina, sì proprio la coop contro la quale si battono compatti, e da mesi, otto sindacati, confederali compresi. «Abbiamo dato mandato ai nostri legali di accertare se ci siano gli estremi per portare in tribunale gli esponenti sindacali che, nella giornata di martedì, con le loro dichiarazioni pubbliche e con i loro atteggiamenti hanno provocato un danno di immagine ad una cooperativa seria ed onesta come la nostra – fa sapere Cutrona –. Siamo decisi ad andare fino in fondo per tutelare la nostra immagine e quella dei nostri lavoratori».

Cutrona smentisce che Alpina ricorra a inquadramenti contrattuali diversi e più penalizzanti rispetto a quelli ai quali ricorrono le società di handling: «Noi impieghiamo i contratti Assohandlers (l’Associazione nazionale degli operatori di handling ndr), le retribuzioni dei nostri dipendenti sono calcolate in base alle stesse normative con le quali sono calcolate le buste paga delle società di handling». Smentisce che le retribuzioni siano invece più basse del 30 per cento. Smentisce che la flessibilità dei turni imposti ai propri dipendenti dalle cooperative, e da Alpina in particolare, sia tale da rasentare il modello del «lavoro a chiamata». Smentisce, in sostanza, che Alpina possa portare negli aeroporti milanesi quel «dumping sociale», quel peggioramento delle condizioni di lavoro degli addetti dell’handling che i sindacati hanno fin qui denunciato.

Quando gli si chiede come mai Ryanair, compagnia che basa la sua fortuna sulla minimizzazione dei costi operativi, per lo smistamento bagagli ricorra quasi sempre alla coppia formata da Ags (titolare della commessa) e Alpina (sub-appaltante del 30% della commessa), Cutrona risponde che è un fatto di qualità del servizio offerto.

Quando gli si chiede quale sia, allora, la ragione della protesta di ieri che ha visto uniti tutti i sindacati, Cutrona risponde, invece, che «esiste un cartello». «Negli aeroporti di Milano esiste un cartello formato da Sea (la società che gestisce Linate e Malpensa, ndr), da Airport Handling (operatore ora indipendente costituito per uscire dalla vertenza europea contro Sea Handling ndr) e dai sindacati confederali.

Chi nega che ci sia commistione tra Sea, Airport Handling e i tre maggiori sindacati nega l’evidenza – dice il presidente di Alpina – Noi diamo fastidio perché non rientriamo in questo cartello». Per completezza di informazione va detto che la protesta contro la coop è stata formalmente appoggiata anche da altre 5 sigle sindacali oltre a Cgil, Cisl e Uil.

«Questi sindacati – conclude Cutrona – non stanno difendendo i lavoratori. Stanno difendendo, invece, solo i loro lavoratori, che è cosa diversa. E stanno impedendo a 55 nostri dipendenti di iniziare a lavorare. Tanti ne impiegheremo a Malpensa, appena potremo entrare. E la metà di loro avrà un contratto full time a tempo indeterminato». Ma di questo si tornerà a parlare solo dal primo settembre, quando scadrà la sospensiva decisa per motivi di ordine pubblico da Enac nei confronti di Alpina.

http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/sciopero-malpensa-linate-1.3309080
 
Coop a Malpensa, la Filt-Cgil: dumping sociale, ecco le prove

Dura replica ad Alpina del sindacato e di Airport Handling

Milano, 4 agosto 2017 - Hanno sollevato un polverone le dichiarazioni rilasciate su queste pagine da Filippo Cutrona, presidente della cooperativa Alpina, la coop attiva nell’handling, il cui ingresso a Malpensaha indotto i sindacati allo sciopero selvaggio del primo agosto negliaeroporti milanesi. Ieri hanno replicato sia la Filt-Cgil, tramite il segretario regionale Angelo Piccirillo, sia Airport Handling. «Negli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa vige un regime di concorrenza reale, anche molto feroce, tra i numerosi Handlers presenti, che sono 3 a Linate e 6 a Malpensa, al contrario di quello che succede a Orio al Serio, dove Cutrona, cambiando casacca tra presidente della società AGS e titolare della cooperativa Alpina, agisce in monopolio di attività per i servizi di assistenza a terra». Il riferimento è alla tesi di Cutrona secondo la quale negli aeroporti milanesi ci sarebbe un cartello tra Sea, i sindacati confederali e Airport Handling.

«L’elenco di fatti che smentiscono le dichiarazioni del presidente di Ags-Alpina sono molti ed inconfutabili – prosegue Piccirillo stavolta in riferimento al tema del dumping sociale –: è noto a tutti, buste paghe dei lavoratori alla mano, che la cooperativa Alpina a Orio non applichi il Contratto nazionale del Trasporto Aereo, ma quello del Merci». Non è finita: «AGS, nonostante si fosse impegnata con il sindacato, attraverso l’accordo stipulato in sede Enac di Malpensa il 23 novembre 2015, a non utilizzare le cooperative a Malpensa, l’ha poi fatto. Per questo è stata condannata dal Tribunale del Lavoro di Busto Arsizio con sentenza del 4 aprile 2016. AGS, a causa dei suoi comportamenti irregolari, è stata espulsa, unica azienda ad aver mai subito questo provvedimento, dall’associazione Assohandlers, unico riferimento imprenditoriale delle società che operano nei servizi a terra». «AGS – conclude Piccirillo –, prima ancora del suo ingresso a Malpensa, ha formalmente rivolto alle principali organizzazioni sindacali richiesta di deroghe al Contratto nazionale, accolte in minima parte il 23 novembre 2015».

Quindi ecco la nota di John Stewart, presidente di Airport Handling, che «respinge con fermezza ogni diffamatorio riferimento all’esistenza di un “cartello” presso gli aeroporti milanesi in presunto danno alla cooperativa Alpina, considerando il solo fatto che la controllata al 100% di quest’ultima (AGS, società di handling certificata da ENAC, a differenza di Alpina) opera dal 2015 a Malpensa. Airport Handling Spa è inoltre pacificamente un operatore indipendente da Sea e da Sea Handling, come autorevolmente certificato dalla Commissione Europea. Non risulta che la cooperativa Alpina applichi integralmente i “contratti di Assohandlers” in relazione ai servizi di rampa in subappalto, i quali non vengono del pari applicati neppure dalla stessa AGS» .

http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/malpensa-coop-1.3311294
 
Aeroporto di Malpensa, la sosta selvaggia vale 5 milioni di euro l’anno

Ma solo un automobilista su due paga la multa. Inutili le sanzioni agli stranieri: «Troppo costoso e complicato inseguirli, soprattutto cittadini arabi e dell’Est Europa»

I vigili la presidiano giorno e notte. E il motivo è presto detto: rende molti soldi ai piccoli Comuni di Ferno e Lonate Pozzolo l’area di parcheggio «10 minuti» all’aeroporto di Malpensa. Dall’ottobre del 2015, in aeroporto, è stata infatti introdotta la Ztc (zona a traffico controllato) che consente ai turisti di sostare gratuitamente per 10 minuti davanti al Terminal 1. Ma non tutti riescono a spostare l’auto prima che scatti la sanzione: queste, e le altre multe per divieto di sosta, sono riscosse dai vigili dei paesi su cui sorge la zona più moderna e commerciale del grande aeroporto di Malpensa. Il bottino è ottimo, ma anche i problemi sono tanti. Ferno, ad esempio, ha competenza su quasi tutta l’area del Terminal 1: il Comune ha 7 mila abitanti, un bilancio annuale di quasi 6 milioni di euro e un introito lordo dalle multe che ammonta a 4 milioni e 589 mila euro, da dividere però con Lonate Pozzolo con cui condivide un consorzio di vigili. Se tutti i multati pagassero la sanzione i due piccoli Comuni della brughiera sarebbero ricchi, ma in realtà sono solamente la metà coloro che saldano i debiti: l’introito reale è pari a 2 milioni e mezzo di euro, da dividere tra i due Comuni.

Conviene riscuotere le multe a Malpensa? «Andiamoci piano — osserva il sindaco Filippo Gesualdi —, abbiamo anche molti disagi dall’aeroporto di Malpensa e non è vero che le multe ci rendono ricchi. Basti pensare che per controllare il divieto di sosta su tutto il territorio utilizziamo ben 14 vigili urbani, in turno sette giorni su sette. Non è un lavoro semplice e il personale è diminuito. Abbiamo scritto al governo — continua Gesualdi — chiedendo che i nostri Comuni ottengano una deroga sul patto che limita le assunzioni. Gli uffici comunali di Ferno devono infatti controllare le attività economiche di tutto il Terminal 1, una vera e propria città di 30 mila persone». Risultato: essere il Comune del Terminal 1 di Malpensa ha molti vantaggi, ma anche qualche difetto. Ogni multa vale circa 80 euro, ma per farsela pagare bisogna andare a cercare gli automobilisti in tutto il mondo. La metà delle sanzioni rimane inevasa. «È inutile andare troppo per le lunghe — aggiunge il sindaco Gesualdi —, costerebbe più a noi che al multato. Ogni sanzione a uno straniero va comunicata al Consolato di appartenenza, che poi provvede a girare la documentazione alle ambasciate e infine alle persone multate. In buona parte sono cittadini dei Paesi arabi e dell’Est Europa. Spesso le notifiche non vengono neanche ritirate».

La Ztc del Terminal 1 ha avuto un picco di sanzioni nell’ottobre del 2015, quando partì «l’area 10 minuti»; ma poco dopo le cose si sono stabilizzate. Secondo l’unione comunale gli introiti sono stabili rispetto agli anni precedenti. Ferno e Lonate Pozzolo (oggi senza sindaco, arrestato con l’accusa di corruzione) rifiutano l’idea che Malpensa sia una miniera d’oro per le multe, e ribaltano la prospettiva: «Siamo noi in realtà a fornire tanti servizi all’aeroporto — osserva ancora Gesualdi —. Ad esempio abbiamo una convenzione con la Sea per i nostri servizi di anagrafe. Un ufficio al Terminal 1, con nostro personale, fornisce nuove carte di identità a chi le ha smarrite. Decine di viaggiatori usano questo servizio ogni settimana». C’è poi la mole di lavoro a cui l’unione comunale è soggetta ogni giorno. Il numero delle pratiche autorizzative gestite dall’ufficio è di circa 150 l’anno e il 75% è dovuto alla presenza sul territorio comunale del Terminal 1 con le sue numerose attività economiche di commercio e servizi.

Un’altra grande mole di lavoro arriva dalle denunce di infortunio accorse sul territorio comunale, comprese quelle che riguardano Malpensa. Nel 2014 sono state 289 (oltre il 91% del totale), rispetto alle 315 nell’intero Comune di Ferno. «Infine abbiamo ancora molti problemi ad incassare i soldi della tassa di imbarco che il ministero dei Trasporti gira ai Comuni aeroportuali — conclude Gesualdi —. Sono 6 milioni di euro di arretrati e stiamo facendo una causa collettiva insieme agli altri Comuni aeroportuali italiani». Che le multe siano una manna per le casse comunali è innegabile. Ma a conti fatti non è chiaro se il gioco vale la candela.

http://milano.corriere.it/notizie/c...te-ca090bec-8129-11e7-a91b-263e95546556.shtml
 
L'han voluta fare complicata...
Ztc e telecamere con riconoscimento targa in ingresso ed uscita.. multa a casa se sfori..

Era meglio sbarra all'ingresso.. prendi il biglietto.. sbarra in uscita.. se esci entro tot non paghi, oltre paghi.. più semplice.. non fraintendibile.. non eludibile..
 
Cooperative, i sindacati annunciano la mobilitazione

Indette due nuove assemblee aperte dei lavoratori a Malpensa il 30 agosto e il primo settembre

MALPENSA - Le ragioni della mobilitazione del 1 agosto 2017 dei lavoratori di Malpensa restano in pista, ancora tutte attuali. Sorrette da circa tremila lavoratori e da tutte le sigle sindacali, compatte, a favore di un servizio di qualità per le compagnie aeree che scelgono Malpensa.

Dopo le 5 ore di fermo nel servizio di carico e scarico bagagli, lo scorso 1 agosto, le organizzazioni sindacali tornano ad annunciare che sono state indette due assemblee aperte a tutti i lavoratori dell’aeroporto il 30 agosto e il 1 settembre 2017, se Enac e ministero dei Trasporti non prorogheranno il divieto per la cooperativa Alpina di operare nel carico e scarico bagagli degli aerei in partenza e arrivo da Malpensa. Dunque il caos del 1 agosto potrebbe ripetersi settimana prossima. È un “no” secco all’entrata in pista delle cooperative. Perché no?


«Perché una società di handling non potrebbe avere più del 30% del proprio fatturato proveniente da subappalti, sarebbe fuori dalle norme. AGS Handling che utilizzarebbe Alpina anche a Malpensa, opera negli aeroporti milanesi servendo in particolar modo Ryanair e ha già superato la soglia del 30%», spiega Andrea Orlando, segretario generale della Flai Trasporti e Servizi.

«Non abbiamo nulla contro la cooperativa Alpina, ma con il sistema, proprio delle società cooperative, che elude il contratto collettivo nazionale di lavoro». Chiarisce Orlando: «Il “liberi tutti” che era stato concesso, ad esempio, allo scalo di Fiumicino, con numerosi handler presenti, abbiamo già visto che produce solo danni, ossia un servizio ai vettori, e dunque ai passeggeri, di minore qualità con un costo del lavoro non adeguato». In altre parole: Malpensa diventerebbe terreno fertile per una corsa al ribasso del servizio di handling; chi offre lo stesso servizio al costo più basso si aggiudica il cliente-compagnia aerea «a scapito di un servizio di qualità e della tutela dei diritti dei lavoratori a cominciare dalla mancata garanzia della stessa prestazione lavorativa», ricorda Orlando. «Più marcato è il ribasso, meno sono garantite formazione specifica del personale (imposta dai regolamenti aeroportuali), safety e security aeroportuale», dicono in coro Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl- TA, Flai TS, Usb LP, Cub Trasporti, Adl. A Malpensa esistono già 6 società di handling e la stessa Sea ha fatto ricorso al Tar dopo la disposizione di Enac per limitare il numero di operatori di handling che verrebbe, però, disattesa con l’entrata in pista della coop Alpina che si occuperebbe dei voli Ryanair. Non solo, secondo il sindacalista della Flai: «Alpina si sta già muovendo per accaparrarsi altre compagnie aeree e fare richieste ad altre società di handling come se fosse un operatore a sé, non un soggetto in subappalto».

Dopo la protesta del 1 agosto definita «illeggittima» e «irresponsabile» dal vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini dato il periodo di forte affluenza del traffico aeroportuale (70 i voli in ritardo e numerosi quelli partiti senza bagagli), i lavoratori di Malpensa sono, però, pronti a tornare sulle barricate. L’incontro in prefettura a Varese tra sindacati e AGS Handling non ha portato a un risultato utile.

«Ci siamo resi disponibili a ragionare sul contemimento dei costi del lavoro dell’azienda in cambio del suo impegno a non subappaltare, ma c’è stato un rigido rifiuto», scrivono le OO.SS che hanno proclamato sciopero per il 15 settembre.

http://www.laprovinciadivarese.it/s...acati-annunciano-la-mobilitazione_1251882_11/
 
I bus Ticino-Malpensa "non possono essere mantenuti"

Secondo il CF le linee che collegano Bellinzona e Lugano all'aeroporto milanese "fanno concorrenza alla ferrovia"

Le linee di autobus che collegano Bellinzona e Lugano all'aeroporto di Malpensa non possono essere mantenute perché fanno concorrenza alla ferrovia, nella quale Canton Ticino e Confederazione hanno investito ingenti mezzi.

È quanto indica oggi il Consiglio federale in risposta a un'interpellanza del consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri sul non rinnovo, a fine 2017, delle concessioni per il trasporto su gomma.

La decisione dell'Ufficio federale dei trasporti (UFT) si basa sulle pertinenti prescrizioni di legge, scrive il governo, ricordando che il rilascio di un'autorizzazione può essere respinto "nel caso in cui il servizio in questione pregiudichi seriamente l'esistenza di un analogo servizio pubblico".

A partire dal cambio di orario 2017, "i treni della S50 viaggeranno ogni ora da Bellinzona all'aeroporto della Malpensa via Lugano - Mendrisio - Varese", aggiunge l'esecutivo. La decisione di limitare i trasporti con autobus vale comunque solamente per le offerte parallele alla tratta ferroviaria, viene sottolineato. "In linea di principio non è escluso che le imprese di linee autobus possano offrire altri collegamenti."

Nella sua risposta, il Consiglio federale si dice infine "convinto che la nuova offerta su rotaia migliorerà in generale, e in particolar modo per i turisti, i collegamenti fra il Ticino e l'aeroporto della Malpensa".

https://www.ticinonews.ch/ticino/403182/i-bus-ticino-malpensa-non-possono-essere-mantenuti
 
"Così ci fanno concorrenza: per caricare la stiva dell’aereo un solo operaio anziché tre"

Il video di denuncia dei lavoratori di Malpensa: regole violate


Milano, 29 agosto 2017 - E' un video di un minuto e venticinque secondi, è stato girato di sera a Malpensa e per le otto sigle sindacali che da circa 18 mesi si stanno battendo compatte contro l’arrivo delle cooperative negli aeroporti milanesi è la classica pistola fumante. Detto altrimenti, è la prova del dumping sociale portato in dote dalle società che ricorrono alle cooperative e dalle cooperative stesse. È la prova di come i risparmi da queste assicurate alle compagnie aeree alle quali assicurano le proprie prestazioni siano ottenuti "tagliando non solo sul personale ma anche sulle tutele per esso previste dai regolamenti".

L'involontario e incolpevole protagonista di questo video inviato a Il Giorno è un dipendente di Ags, una delle società che si occupano del carico, scarico e smistamento dei bagagli a Malpensa. Non una società qualunque, ma la società alla quale fa riferimento «Alpina», la cooperativa contro la quale le otto sigle sindacali di cui sopra si sono mobilitate, l’ultima volta il primo agosto, e torneranno a mobilitarsi da domani e almeno fino al 15 settembre. Ags e Alpina sono, infine, operatori di handling prediletti di Ryanair, la compagnia leader nel low cost.

Nel video si vede come il carico dei bagagli nella stiva di un aereo della compagnia egiziana Almasria sia stato affidato, almeno in quell’occasione, ad un solo addetto dell’handling. Solo verso la fine del filmato si intravede l’arrivo di un secondo addetto che, tuttavia, nel lasso di tempo catturato dal video non sembra prendere parte alle operazioni di carico. "Di norma – spiegano da ambienti sindacali – servirebbero tre addetti per caricare la stiva di un aeromobile 319 (qual è quello della compagnia Almasria che appare nel filmato ndr): un addetto deve stare a terra al nastro bagagli, un altro deve stare all’imbocco della stiva per passare i bagagli e un terzo all’estremità della stiva per sistemarli nel modo più opportuno e sicuro". Nel filmato si vede, invece, un solo operatore che sale e scende dal nastro, prassi che non sarebbe consentita. Un solo operatore che preleva i bagagli dal carrello per metterli sul nastro, quindi li lascia momentaneamente all’ingresso della stiva e infine, nel suo continuo via-via lungo il nastro, getta i bagagli in fondo alla stiva.

«Questo modo di operare – assicurano sempre da ambienti sindacali – è contrario ad ogni regola di sicurezza sul lavoro ed espone l’operaio al rischio di infortuni oltre a sottoporre i bagagli dei passeggeri ad un trattamento a dir poco discutibile. Troppo facile fare concorrenza in questo modo, facendo lavorare un solo operaio quando ne occorrerebbero tre». Il filmato sarà inviato alle autorità aeroportuali. Alla società potrebbe arrivare un formale ammonimento.

http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/malpensa-sicurezza-lavoratori-1.3361255
 
"Sciopero dei bagagli" a Linate e Malpensa, il Garante apre un procedimento

"Mancato preavviso, mancata garanzia delle prestazioni indispensabili e violazione del periodo di franchigia". Queste alcune delle contestazioni dopo la giornata di caos negli aeroporti dell'1 agosto

L'autorità di garanzia per gli scioperi ha aperto un procedimento nei confronti delle organizzazioni sindacali per i disservizi nelle attività di handling registrati il 1 agosto, presso gli aeroporti di Milano Linate e Malpensa, "che hanno causato significativi disagi agli utenti e determinati da assemblee del personale dipendente" si legge in una nota.

L'Autorità accerterà se Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Trasporto Aereo, Flai, Usb, Cub trasporti e ADL hanno violato le regole sul mancato preavviso, sulla mancata garanzia delle prestazioni indispensabili e sulla violazione del periodo di franchigia, così come previste dalla legge e dalla regolamentazione di settore. Il procedimento, spiega la nota, si concluderà nel termine di sessanta giorni e, qualora fossero confermate le violazioni, determinerà a carico dei sindacati l'irrogazione delle sanzioni previste dalla legge.

Quel giorno la protesta degli addetti ai bagagli aveva rallentato le operazioni ai check in e sollevato una marea di contestazioni sui social da parte dei passeggeri ignari dell'agitazione. I sindacati avevano deciso di farsi sentire per bloccare l'ingresso nei servizi di terra delle cooperative, rinviato di un mese dopo l'intervento dell'Enac. A Linate i lavoratori avevano indetto un'assemblea spontanea dalle 5 alle 7, con code ai check in e ritardi fino a 30 minuti per i voli. A Malpensa, erano stati in assemblea fino alle 10, con ritardi anche di due ore e voli partiti senza bagagli per evitare cancellazioni.

Contro i disagi provocati in un giorno 'caldo' per le partenze, si era scagliato anche il vice ministro alle Infrastrutture e trasporti, Riccardo Nencini, che aveva definito "irresponsabile" la mossa dei lavoratori.

http://milano.repubblica.it/cronaca...ensa_procedimento_garante_scioperi-174141331/
 
A proposito: ma quello che faceva le patatine alle partenze del T2 che fine ha fatto?

Edit: forse dopo l'inglobazione del Burger King n area sterile, ha perso appeal?
 
Sea Prime sbarca a Milano Malpensa nel 2018

Sea Prime partecipa al Mebaa Show Morocco 2017 (stand T7) con Milano Prime, il brand di business aviation che comprende gli scali di Milano Linate Prime e la futura Milano Malpensa Prime, che aprirà nel 2018 e disporrà di unnuovo Gat di circa 1.200 mq e di un hangar di 5.000 mq dedicato agli aeromobili di business aviation, già operativo. Intanto, il 2016 si è chiuso con 11,4 milioni di euro di ricavi (in crescita dell’1%), un ebitda pari a 3,9 milioni di euro (34% sui ricavi) e un utile netto di 2,1 milioni di euro (19% sui ricavi), con una crescita del 20% rispetto al 2015. Lo scorso anno lo scalo di Milano Linate Prime ha registrato più di 21 mila movimenti, un numero che lo colloca al primo posto tra gli aeroporti di aviazione di business in Italia e tra i primi 5 in Europa. Il trend positivo continua anche nel 2017: mese dopo mese, Milano Linate Prime attrae un numero sempre maggiore di passeggeri e ad agosto è stato registrato un vero e proprio boom di traffico, con una crescita di quasi il 14% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. «Con Milano Malpensa Prime, così vicino alla Svizzera, ai laghi e a famose località sciistiche quali Sankt Moritz, Chamonix e Courmayeur, offriremo un’altra esclusiva porta d’accesso a Milano e al cuore dell’Europa» ha dichiarato Chiara Dorigotti, direttore generale di Sea Prime. TQ
 
«Con Milano Malpensa Prime, così vicino alla Svizzera, ai laghi e a famose località sciistiche quali Sankt Moritz, Chamonix e Courmayeur, offriremo un’altra esclusiva porta d’accesso a Milano e al cuore dell’Europa» ha dichiarato Chiara Dorigotti, direttore generale di Sea Prime. TQ[/FONT]

Eh infatti ... comodissimo..... Giusto quelle 4 ore per St Moritz.... Sono più vicini sia ZRH che LUG, togliendo Samedan per ovvie limitazioni.
 
Piazza Risorgimento, il cantiere per la M4 si allarga: spariscono 43 alberi

La linea entro la fine del 2022 dovrà collegare l’aeroporto di Linate alla stazione ferroviaria di San Cristoforo

Milano, 20 settembre 2017 - Alberi rimossi e modifiche alla viabilità in piazza Risorgimento per effetto del cantiere per la realizzazione dellaMetropolitana 4, la linea che entro la fine del 2022 dovrà collegare l’aeroporto di Linate alla stazione ferroviaria di San Cristoforo. Conclusi gli interventi preliminari, coincisi soprattutto con lo spostamento dei sottoservizi, i lavori entrano ora nel vivo. Da domani e per i prossimi due mesi saranno realizzati i diaframmi, ovvero le pareti di cemento che sostengono il terreno. Per realizzare i diaframmi occorrerà rimuovere i tiranti dei due parcheggi interrati presenti sotto la piazza perché interferiscono con la costruzione delle gallerie della M4. Il rischio è danneggiare le frese delle talpe meccaniche ingaggiate per gli scavi. Risultato? Il cantiere sarà allargato e l’allargamento avrà come prima conseguenza la rimozione degli alberi presenti in piazza. «Secondo i tecnici, 20 piante saranno messe a dimora temporaneamente in un vivaio per essere ripiantumate in piazza Risorgimento al termine dei lavori – si legge nella nota diramata dalla società M4 –. Cinque piante saranno invece destinate al complesso scolastico di via Rombon. Mentre un massimo di 18 piante verranno rimosse e sostituite entro primavera. Nel corso delle lavorazioni – si precisa – sarà verificata la possibilità di ridurre il numero di questo intervento».

L'allargamento del cantiere avrà ricadute anche sulla viabilità. «La circolazione lungo l’asse corso Indipendenza-corso Concordia sarà sempre possibile in entrambe le direzioni, dalla periferia al centro e ritorno» fanno sapere sempre da M4. Ma «dall’ultima settimana di settembre e fino alla fine della prima settimana di ottobre il cantiere comporterà la restrizione di una parte della carreggiata nel tratto della piazza compreso tra via Pisacane e via Fiamma. Di conseguenza, chi proviene da via Carlo Pisacane dovrà deviare, percorrendo tutta piazza Risorgimento per poi girare a destra e proseguire verso via Galvano Fiamma o corso Indipendenza. La circolazione proveniente da via Galvano Fiamma e destinata a via Carlo Pisacane, invece, resterà invariata». Non è finita. «Successivamente, con la riapertura di tutta la carreggiata che collega via Fiamma e via Pisacane, chiuderà fino a fine ottobre il tratto di piazza Risorgimento tra via Calvi e via Poerio collegando il cantiere di piazza Risorgimento con quello di corso Concordia – conclude la nota della società –. La piazza tornerà completamente fruibile a dicembre». Ed entro la fine dell’anno dovranno essere concluse anche le gallerie della tratta est della nuova linea, quella compresa tra l’aeroporto di Linate e piazza Tricolore. Una talpa è oggi ferma nel sottosuolo all’altezza della futura stazione di Dateo, l’altra vi arriverà entro 20 giorni. L’approdo all’altezza di piazza Tricolore, fin qui ritardato dai problemi verificatisi in quel cantiere, è quindi previsto entro dicembre.

http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/piazza-risorgimento-m4-1.3408765
 
Saluti da Malpensa. Al C tra ora e le 21.00 credo partano due aerei, incluso il mio. Il monitor delle extra Schengen, contando anche le partenze di domani fino alle 07.00, conterà una dozzina al massimo di linee.

... E ciononostante il fast track aveva 20 persone in coda, i bagni sono lerci come al solito e la scala mobile dagli arrivi alla zona autonoleggi é rotta come da marzo a questa parte.
 
La gente che ha l'aereo privato appunto va A Samedan senza nessuna limitazione...

Ovvio che non ci atterra Ryanair a Samedan... la mia considerazione era... togli Samedan quando non c'è nemmeno posto per parcheggiare un SR22, perché dovrei andare a MXP quando ho altri aeroporti più vicini?
 
Saluti dal biznizz Airport di Milan, in attesa dell'ultimo volo Air Berlin della mia vita.

Ma SEA ha messo il wi-fi con registrazione obbligatoria?

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