Thread MXP-LIN 2017


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Saluti dal biznizz Airport di Milan, in attesa dell'ultimo volo Air Berlin della mia vita.

Ma SEA ha messo il wi-fi con registrazione obbligatoria?

Quando ti colleghi puoi scegliere due modalità la prima senza registrazione ti colleghi subito ma a velocità ridotta, se ti registri invece hai accesso a quella con la connessione piu' veloce.
 
No Cesare, ora devi per forza iscriverti, o registrando i tuoi dati personali tramite form, o con facebook.

Non sono entusiasta quando devo comunicare dati personali per poter accedere alla wi-fi, specialmente se usati per marketing.
 
Ryanair a Malpensa, via libera del Tar alla cooperativa Alpina

La protesta degli operai aeroportuali, lo scorso 1 agosto, causò molti disagi: protestano contro l'ingresso della cooperativa al seguito di Ryanair. Ma per ora il tribunale dà ragione ad Alpina

Il Tar della Lombardia non ha accolto la richiesta di sospensiva, presentata da Sea, che avrebbe bloccato l’ingresso a Malpensa della cooperativa Alpina, la società di handling già attiva a Orio al Serio. L’arrivo della coop – che dovrebbe sbarcare anche sugli aeroporti milanesi gestiti da Sea al seguito della low cost Ryanair – è contestato da due anni dai sindacati e dai lavoratori. Lo scorso 1 agosto lo sciopero dei lavoratori a Malpensa, contro Alpina, aveva causato molti disagi.

«In queste ore è arrivata la notizia del respingimento, da parte del TAR della Lombardia, della richiesta di sospensiva fatta da SEA la quale però ha già dichiarato di voler fare ricorso al consiglio di Stato» spiega la nota unitaria dei sindacati. Il tribunale amministrativo non ha esaminato il merito della proposta, ma ha solo rifiutato la richiesta di sospensiva, dopo quella già decisa da Enac l’estate scorsa. Le sigle sindacali sono convinte sia necessario comunque rinviare l’ingresso di Alpina in aeroporto: «Riteniamo che questo possa essere, assieme al nuovo regolamento Enac in approvazione, un valido motivo di ulteriore rinvio».

Enaz – dicono i sindacati – sta già di suo modificando le norme in senso più restrittivo e quindi si può e si deve attendere il nuovo quadro, che renderebbe più rigido il ricorso a subappaltatori (Alpina lavorerebbe per Ags, di cui peraltro è contemporaneamente socia e subappaltatrice). «Tutti i sindacati compatti, riconfermano i timori per gli effetti devastanti per il lavoro e per la qualità del servizio che si avrebbero con la legittimazione di queste forme inaccettabili di dumping. Dopo i tanti sacrifici fatti non lo consentiremo». In aeroporto il lavoro in cooperativa – molto diffuso ad esempio in Cargo City – è sinonimo di minore qualità del lavoro e precariato.

Che la questione preoccupi i lavoratori dell’handling – già reduci da sacrifici negli anni passati – si è ben capito lo scorso 1 agosto, quando la mobilitazione spontanea rallentò notevolmente l’aeroporto in giorni di grandi partenze. Oggi in conferenza stampa i vertici di tutti i sindacati – dai confederali alle sigle di base – hanno ribadito la necessità di arrivare ad un accordo e hanno fatto capire che tra i lavoratori c’è una tensione difficile da monitorare: «Se non ci fossero stati i sindacati, il 1° agosto le conseguenze sarebbero state peggiori» dice Angelo Piccirillo, della Filt-Cgil. Intanto anche oggi gli operai aeroportuali hanno protestato sia a Linate che a Malpensa. Per ora niente blocco delle operazioni in aeroporto, ma lo spettro del 1° agosto è sempre lì.

http://www.varesenews.it/2017/09/ry...n-congela-lingresso-della-coop-alpina/654564/
 
Il Tar apre Malpensa alla coop: "Pronti a bloccare gli aeroporti"

Respinto il ricorso di Sea contro il via libera di Enac alla cooperativa cara a Ryanair. I sindacati annunciano guerra


Milano, 26 settembre 2017 - ​«Il parziale subappalto di una delle attività di assistenza a terra già effettivamente svolte da un operatore autorizzato non pare costituire, di per sé, un elemento di significativo aggravamento dei denunciati fenomeni di congestione sul sedime aeroportuale». Poche righe e asciutte. Ma tanto basta per riaccendere pericolosamente gli animi di sindacati e lavoratori dell’handling sotto lo spazio aereo milanese. Quello appena riportato è, infatti, il passaggio chiave dell’ordinanza con la quale il Tar ha respinto il ricorso presentato da Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi, contro il via libera concesso da Enac alla cooperativa Alpina.

In altre parole: i giudici hanno messo nero su bianco che non sussiste alcuna ragione di sicurezza per congelare l’entrata in servizio della coop su piazzale e piste di Malpensa. Apriti cielo. Alpina, per chi non lo ricordasse, è la cooperativa contro la quale già dal novembre del 2015 protestano tutte le sigle del panorama sindacale dell’handling milanese: Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Flai, Cub, Usb e Adl. La protesta è mirata a scongiurare la rottura di uno status quo ritenuto virtuoso dalle organizzazioni sindacali: ad oggi a Linate e Malpensa non vi è alcuna cooperativa che lavori nel carico, scarico e smistamento bagagli, Alpina sarebbe la prima. Un precedente da scongiurare per evitare, sostengono le 8 sigle, il dumping sociale portato in dote dalle coop.

A innescare la protesta, nonché il ricorso di Sea, sono state anche le modalità con le quali Alpina ha ottenuto l’autorizzazione da Enac, vale a dire: tramite un subappalto dalla società-partner Ags, secondo uno schema già visto all’aeroporto di Orio al Serio. Ad Alpina si appoggia a sua volta Ryanair, compagnia leader nel low cost insieme ad Easyjet: succede già proprio ad Orio al Serio e succederà anche a Malpensa appena la coop potrà entrare in servizio. Quando accadrà? Il nodo da sciogliere ora è questo. Alpina può iniziare già oggi, ma pare non sia ancora pronta.

E Sea ha intenzione di impugnare l’ordinanza del Tar davanti al Consiglio di Stato. Perché ci siano possibilità di vittoria occorre attendere la sentenza di merito del tribunale amministrativo, il pronunciamento di ieri è infatti relativo alla richiesta di sospensiva. Passerà tempo, quindi. Intanto tutto quello che può succedere è che Enac decida di prorogare ulteriormente la data di ingresso della cooperativa sul piazzale di Malpensa proprio in ragione del fatto che c’è un contenzioso ancora aperto. Ed è esattamente questa la richiesta avanzata ieri pomeriggio ad Enac dalle otto organizzazioni sindacali già citate: un nuovo rinvio.

Persino più chiara della richiesta è la prospettiva offerta dai vertici sindacali nel caso in cui ad Alpina sia invece concesso di entrare in servizio fin da subito: «Che succederà negli aeroporti? Succederà quanto è già successo il primo agosto – fa sapere Angelo Piccirillo, segretario regionale della Filt-Cgil –. Può succedere già domani (oggi ndr) o nei prossimi giorni: a questo punto la situazione non è più governabile». Serve davvero ricordare che accadde il primo agosto? In breve: scioperi spontanei a Linate e Malpensa e apertura di un’indagine da parte del Garante. Oggi la situazione nei due scali dovrebbe mantenersi del tutto ordinaria perché indiscrezioni vogliono che entro stasera Enac produrrà la proroga tris. Sì, sarebbe la terza. Quando si dice: «Urge procrastinare».

http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/malpensa-coop-1.3424335
 
Embè!!!

Malpensa, Lega: governo ed Enac non interrompano crescita

Milano, 26 set. (askanews) -“Troviamo assurdo interrompere la crescita di Malpensa. L’ipotesi di un subappalto di una delle attività di assistenza di Malpensa ci preoccupa molto”. Lo hanno affermato in una nota i senatori della Lega Stefano Candiani e Jonny Crosio. “Vogliamo ricordare al governo e ad Enac – prosegue la nota – che in Lombardia abbiamo tre aeroporti che funzionano benissimo con i loro rispettivi management, cosa inconsueta per chi invece frequenta l’aeroporto di Fiumicino. L’aeroporto di Malpensa, in particolare, ha intrapreso un iter virtuoso e, nonostante sia stato pesantemente penalizzato nel 2007 dal governo Prodi, ha saputo risollevarsi con ottimi risultati oggi evidenti a tutti. Governo ed Enac – concludono i due senatori leghisti – facciamo quindi attenzione a non pregiudicare questo processo positivo costruito con fatica e lavoro. Basta mettere i bastoni tra le ruote alle eccellenze. Per questo presenteremo un’interrogazione al ministro Delrio per sollecitare una sua presa di posizione che tuteli l’aeroporto di Malpensa”.
 
Stop ai voli notturni con Dhl a Malpensa?
Allerta Cgil: «Dà lavoro a 800 persone»


Il segretario generale della Filt Cgil Marco Sala risponde al sindaco di Bergamo Giorgio Gori in merito al possibile spostamento di parte dei voli merci dall’aeroporto di Bergamo a quello di Malpensa.

La contesa è sempre la stessa: i voli notturni. Il primo cittadino in Consiglio comunale ha spiegato che porterà il tema nel consiglio di amministrazione di Sacbo, la società che gestisce l’aeroporto di Orio al Serio, e una delle soluzioni è lo spostamento delle merci a Malpensa. Merci significa Dhl, una società per cui lavorano molti bergamaschi. «Siamo convinti che si ponga il tema dei voli notturni, che hanno un impatto acustico molto rilevante – ha spiegato in aula il sindaco Giorgio Gori -. Un tema che porteremo finalmente in consiglio di amministrazione, ho già parlato con il patto di sindacato. Il tema non si risolverà dall’oggi al domani, ma Dhl sta costruendo un magazzino molto grande a Malpensa, a mio giudizio, compatibilmente con i tempi di realizzazione sarà possibile favorire una migrazione delle merci. Questo ha esiti sull’occupazione, può essere vero in parte, anche se credo si tratti più di spostamento».

«Come si può parlare di semplice “spostamento” dell’occupazione da Orio a Malpensa, come l’ha definito in Consiglio comunale il sindaco Giorgio Gori, quando la distanza tra i due scali è di 90 km e quando il 60% dei dipendenti Dhl lavora part time per 4 ore al giorno? – è la preoccupazione di Marco Sala della Cgil - Chi mai percorrerebbe 180 km quotidianamente per lavorare 4 ore? E che dire di chi, invece, dopo un turno di 8-9 ore di lavoro pesante dal punto di vista fisico si dovrebbe mettere in auto e guidare per 90 km per raggiungere casa? Rispetto al traffico dello scalo di Orio e all’impatto che l’aeroporto ha sulla città - aggiunge - si punta sempre il dito sul settore merci e sui voli notturni: ricordiamo che sul totale dei 165 movimenti quotidiani a Orio (dato relativo al mese di luglio), meno di una ventina riguarda i cargo e di questi solo la metà è notturna. Mi pare davvero importante - conclude - tornare a sottolineare che il traffico merci dà lavoro a oltre 800 persone, cioè 500 lavoratori diretti Dhl, più 120 lavoratori indiretti di cooperative, più 140 dipendenti Ups e 60 indiretti collegati ad essa».

http://www.ecodibergamo.it/stories/...erta-cgil-da-lavoro-a-800-persone_1256699_11/
 
Non per essere polemico continuamente, ma ho vissuto diversi anni vicino all'aeroporto e quando vado al mare ho la ferrovia che passa a 30 metri da camera mia.
Il fastidio ci può essere per qualche notte, ma poi ti abitui e non senti più nulla. Almeno a me capita così e mi pare di capire che è un esperienza che condivido con molti.
Ovviamente se soffri di disturbi del sonno, il problema si potrebbe porre, ma la causa è il disturbo del sonno, non l'aereo che decolla: se non ci fosse l'aeroporto ti darebbe fastidio il gatto del vicino, il campanile che suona le ore, il frigo in cucina che si mette in moto, ecc. ecc.
 
Non per essere polemico continuamente, ma ho vissuto diversi anni vicino all'aeroporto e quando vado al mare ho la ferrovia che passa a 30 metri da camera mia.
Il fastidio ci può essere per qualche notte, ma poi ti abitui e non senti più nulla. Almeno a me capita così e mi pare di capire che è un esperienza che condivido con molti.
Ovviamente se soffri di disturbi del sonno, il problema si potrebbe porre, ma la causa è il disturbo del sonno, non l'aereo che decolla: se non ci fosse l'aeroporto ti darebbe fastidio il gatto del vicino, il campanile che suona le ore, il frigo in cucina che si mette in moto, ecc. ecc.

Quoto, ma soprattutto penso che vivendo vicino ad un aeroporto, ci si possa anche aspettare di sentire il rumore di aerei, senza stupirsi troppo...
 
Esatto io abito accanto ad autostrada, ferrovia e sotto la traiettoria d'atterraggio di Linate, eppur dormo più che bene, anche di giorno quando ci sono aerei! :D
 
Via libera alla coop, sindacati in rivolta: "Ora 36 ore di sciopero negli aeroporti"

Pure il Consiglio di Stato boccia il ricorso di Sea contro Alpina


Un pacchetto di 36 ore di sciopero negli aeroporti lombardi. Una protesta che si annuncia non più limitata all’handling ma anche a catering, compagnie aeree, controllori di volo. Così 6 delle 8 sigle del panorama sindacale del comparto aereo hanno reagito, ieri, al rigetto da parte del Consiglio di Stato della sospensiva con la quale Sea, la società che gestisce gli scali, aveva chiesto di bloccare l’ingresso di Alpina, cooperativa di handling, sul piazzale e sulle piste di Malpensa. Nessuna coop finora aveva mai preso servizio nell’handling. Né a Malpensa né a Linate. Alpina lavora già ad Orio al Serio, servendo Ryanair. Da oggi potrà operare, come anticipato, anche nello scalo varesino. Già. secondo round e secondo ko per Sea: parere contrario aveva già espresso il Tar.


Da qui la veemente reazione dei sindacati che, il primo agosto, scioperarono a sorpresa proprio per impedire il precedente dell’arrivo di una coop. Il comunicato congiunto è firmato da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil-Trasporti, Ugl-Ta, Flai-Ts e Adl: «Evidentemente la tensione sociale sugli scali, il rischio per l’incolumità dei dipendenti Ags-Alpina dove non si rispetta la safety e la sicurezza del volo, non sono elementi sufficienti perché lo Stato intervenga – si legge nella nota –. A questo punto, visto il comportamento della Direzione Aeroportuale Enac di Malpensa che prima si impegna a non concedere nuovi subappalti e poi autorizza Alpina, dell’Ispettorato del Lavoro, che non procede al sopralluogo richiesto dai sindacati per smascherare l’utilizzo di personale Alpina da parte di Ags durante la sospensiva, della Prefettura che ignora gli allarmi lanciati dal sindacato e la situazione di complessivo disfacimento degli aeroporti italiani, ci chiediamo: a cosa serve un ente di controllo che non controlla?». «La morale di questa vicenda – prosegue il comunicato – è che gli unici soggetti sotto accusa formale da parte dello Stato, tramite la Commissione di Garanzia sullo Sciopero, sono sindacati e lavoratori, che rischiano pesanti sanzioni. Si tratta, ricordiamolo, della stessa Commissione che ha ignorato le denunce fatte per il comportamento illegittimo di Ags-Alpina, ma che è scattata prontamente quando ad essere perseguiti sono i lavoratori e i tutti i loro rappresentanti. Siamo al paradosso». Quindi l’avvertimento: «Ma la nostra mobilitazione non si ferma. Non resteremo inermi ad assistere alla distruzione di un sistema aeroportuale, mentre chi dovrebbe controllare si gira dall’altra parte. Nei prossimi giorni si svolgerà una grande manifestazione, sarà attivata una procedura per un pacchetto di 36 ore di sciopero dell’intero sistema aeroportuale lombardo, senza escludere la rottura delle relazioni industriali con tutte le aziende. Questa è una battaglia di diritti nella quale siamo soli, che va condotta con unità e compattezza».

http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/sciopero-aeroporti-1.3442632
 
Via libera alla coop, sindacati in rivolta: "Ora 36 ore di sciopero negli aeroporti"

Pure il Consiglio di Stato boccia il ricorso di Sea contro Alpina


Un pacchetto di 36 ore di sciopero negli aeroporti lombardi. Una protesta che si annuncia non più limitata all’handling ma anche a catering, compagnie aeree, controllori di volo. Così 6 delle 8 sigle del panorama sindacale del comparto aereo hanno reagito, ieri, al rigetto da parte del Consiglio di Stato della sospensiva con la quale Sea, la società che gestisce gli scali, aveva chiesto di bloccare l’ingresso di Alpina, cooperativa di handling, sul piazzale e sulle piste di Malpensa. Nessuna coop finora aveva mai preso servizio nell’handling. Né a Malpensa né a Linate. Alpina lavora già ad Orio al Serio, servendo Ryanair. Da oggi potrà operare, come anticipato, anche nello scalo varesino. Già. secondo round e secondo ko per Sea: parere contrario aveva già espresso il Tar.


Da qui la veemente reazione dei sindacati che, il primo agosto, scioperarono a sorpresa proprio per impedire il precedente dell’arrivo di una coop. Il comunicato congiunto è firmato da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil-Trasporti, Ugl-Ta, Flai-Ts e Adl: «Evidentemente la tensione sociale sugli scali, il rischio per l’incolumità dei dipendenti Ags-Alpina dove non si rispetta la safety e la sicurezza del volo, non sono elementi sufficienti perché lo Stato intervenga – si legge nella nota –. A questo punto, visto il comportamento della Direzione Aeroportuale Enac di Malpensa che prima si impegna a non concedere nuovi subappalti e poi autorizza Alpina, dell’Ispettorato del Lavoro, che non procede al sopralluogo richiesto dai sindacati per smascherare l’utilizzo di personale Alpina da parte di Ags durante la sospensiva, della Prefettura che ignora gli allarmi lanciati dal sindacato e la situazione di complessivo disfacimento degli aeroporti italiani, ci chiediamo: a cosa serve un ente di controllo che non controlla?». «La morale di questa vicenda – prosegue il comunicato – è che gli unici soggetti sotto accusa formale da parte dello Stato, tramite la Commissione di Garanzia sullo Sciopero, sono sindacati e lavoratori, che rischiano pesanti sanzioni. Si tratta, ricordiamolo, della stessa Commissione che ha ignorato le denunce fatte per il comportamento illegittimo di Ags-Alpina, ma che è scattata prontamente quando ad essere perseguiti sono i lavoratori e i tutti i loro rappresentanti. Siamo al paradosso». Quindi l’avvertimento: «Ma la nostra mobilitazione non si ferma. Non resteremo inermi ad assistere alla distruzione di un sistema aeroportuale, mentre chi dovrebbe controllare si gira dall’altra parte. Nei prossimi giorni si svolgerà una grande manifestazione, sarà attivata una procedura per un pacchetto di 36 ore di sciopero dell’intero sistema aeroportuale lombardo, senza escludere la rottura delle relazioni industriali con tutte le aziende. Questa è una battaglia di diritti nella quale siamo soli, che va condotta con unità e compattezza».

http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/sciopero-aeroporti-1.3442632

Siamo alla follia.
Scioperano, penalizzando SEA, altre compagnie aeree e pax, contro una sentenza che né SEA (che ha addirittura presentato il ricorso), né le altre compagnie aeree né tantomeno i pax possono in qualunque modo influenzare.
 
http://www.varesenews.it/2017/10/ma...trale-si-apre-la-guerra-del-capolinea/657920/

Malpensa Express a Cadorna o a Centrale? Si apre la “guerra” del capolinea

Il presidente di Sea preferirebbe la stazione più grande di Milano, Fnm difende il capolinea "storico". A cambiare tutto è l'ipotesi di nuovo collegamento Malpensa-FS da Gallarate, che rischia di cambiare gli equilibri

Dove vanno a finire i mille treni per Malpensa? Qualcuno no stop, qualcuno con fermate, qualcuno con altre fermate ancora, sono accomunati da due capolinea milanesi: alcuni a Milano Centrale, altri a Cadorna Fnm. Uno scenario anomalo per un collegamento aeroportuale, che di solito ha un terminale preciso in una metropoli. E dunque? Si va a Centrale o sia va a Cadorna?
È un vecchio dilemma mai risolto, nato dalla cattiva programmazione (vedi qui) e rispolverato ora anche dalla progettata linea Malpensa T2-Gallarate, che collegherebbe l’aeroporto anche con la rete FS. La Gallarate-Milano è una linea in sovraccarico, ma ora si ipotizza di farci passare anche i treni Malpensa Express (confidando che nel frattempo faccia passi in avanti il progetto del terzo binario, un intervento di non facile realizzazione). Ora: l’accesso alla rete FS potrebbe far optare per lo spostamento del capolinea da Cadorna. «Risolviamo il problema per sempre», ha detto il presidente di Sea Pietro Modiano, ospite in Comune Gallarate. Con aggiunta implicita: addio Cadorna. Anzi, mica tanto implicita: «Far arrivare il Malpensa Express a Cadorna è una idiozia» ha concluso Modiano.

Ora, l’intervento del presidente di Sea apre anche qualche distinguo. «Non si tratta di innescare una sorta di ‘campanilismo’ tra Cadorna e Centrale – ha puntualizzato il presidente di Ferrovienord Andrea Gibelli – ma far parlare i numeri in funzione di un obiettivo comune». Solo campanilismo, magari di “capricci” dei pendolari che preferirebbero l’uno o l’altra stazione? Per Fnm la questione del capolinea non è secondaria: la società è da un ventennio impegnata in importanti cantieri infrastrutturali, prima il collegamento con Malpensa, poi la costosissima galleria di Castellanza, poi il rifacimento di intere tratte per eliminare passaggi a livello e ricostruire stazioni. Ora la nuova bretella Malpensa-Gallarate è anche un modo per dare continuità a questo impegno, che negli anni ha ingrandito le strutture interne dedicate. C’è un però: ora la nuova bretella rischia di spostare il traffico verso i binari FS, diminuendo le quote di passaggi sulla rete lombarda. E allora ecco anche la difesa di Cadorna è difesa di un modello di servizio (quello attuale “policentrico”, con più capolinea) ma è anche della propria “quota di mercato” di uso della rete ferroviaria.
Fin qui parlano Sea e Fnm. Poi ci sarebbero anche Regione e Trenord, che programmano congiuntamente il servizio. In assenza del terzo binario Gallarate-Rho, l’inserimento degli eventuali treni da Malpensa sulla trafficata tratta lascia l‘incognita: se tutti i treni da/per Malpensa (o anche solo metà: due coppie ogni ora) passassero dalla Gallarate-Milano, ci sarebbe “spazio” sufficiente per garantire tutti gli altri servizi, comprese le due coppie l’ora di treni suburbani Varese-Milano? È un interrogativo più che aperto, su cui pare che non vi siano stati studi approfonditi, se non una bozza circolata in occasione della presentazione del progetto della nuova bretella. Per ora Gibelli parla di una «sfida di riprogettare il servizio ferroviario con le nuove infrastrutture» che andrà affrontata «in una prospettiva di 4-5 anni».
È l’orizzonte per l’apertura della nuova linea Gallarate-Malpensa, che si conta di aprire nel 2023 (l’iter va spedito, perché non ci sono grandi opposizioni dagli enti locali e dal territorio, salvo l’attivissimo comitato). Il messaggio: prima che si finisca l’opera, vediamo di accordarci su come sfruttarla. In ogni caso Gibelli è convinto che la bretella si farà in tempi certi: l’esempio portato è quello del «collegamento tra T1 e T2 ha dimostrato di saper rispettare i tempi di consegna». Sull’opera – condivisa nella sua funzione fondamentale, servire anche il trafficato Terminal 2 – si addensarono anche le nubi dell’inchiesta che coinvolse anche un dipendente Fnm, ma il cantiere fu portato a termine nei tempi previsti e il servizio fu inaugurato solo con qualche giorno i ritardo.
 
http://www.prealpina.it/pages/malpensa-express-a-cadorna-idiozia-152575.html

Non serve l’alta velocità. Per rendere l’aeroporto di Malpensa perfettamente collegato con la rete infrastrutturale d’Italia non manca niente più che il collegamento ferroviario T2-Gallarate e il potenziamento dei binari sulla Gallarate-Rho, oggi congestionati dal traffico pendolare. «In questo modo risolviamo il problema per sempre», ha detto il presidente di Sea, Pietro Modiano, ospite a Gallarate della Commissione speciale Malpensa.

Così facendo si riuscirà infatti a collegare in modo più rapido di quanto avvenga ora l’aeroporto a Milano e Milano al resto d’Italia.

Utile il tal senso, però, secondo Modiano è far arrivare il Malpensa Express in un’unica stazione del capoluogo lombardo. Dal T2 infatti oggi partono treni diretti a Milanoluogo lombardo ogni 15 minuti.

Da Milano invece, con Centrale e Cadorna, ci sono due punti di partenza, con la conseguenza che in ciascuna stazione la frequenza dei collegamenti con lo scalo è di un treno ogni mezz’ora.

Modiano lo aveva già detto due anni fa a margine della inaugurazione della base di Dhl express al Terminal 2, ma siccome le sue parole sono cadute nel vuoto, lo ha ribadito l’altra sera a Gallarate.

«Far arrivare il Malpensa express a Cadorna è un’idiozia - ha attaccato -. Lì non c’è niente, se non la fermata della metropolitana. Centrale deve diventare l’unico punto d’arrivo, in modo tale da garantire al passeggero una navetta ogni quarto d’ora. Oggi se si perde il treno a Milano, si rischia di perdere anche l’aereo a Malpensa perché si deve attendere almeno mezz’ora. Non ha senso».

Non ha senso, secondo il numero uno degli aeroporti, nemmeno portare la Tav in brughiera.

«Basta con questa storia dell’alta velocità a Malpensa, quando la sento mi irrito».

Il suo pensiero è pragmatico e si basa sulla logica. Considerato il fatto che sarebbe un’assurdità fare di Malpensa una stazione capolinea (che utilità avrebbe convogliare in brughiera tutti i Frecciarossa se la stragrande maggioranza dei passeggeri scende a Milano?), l’unica alternativa sarebbe fare di Malpensa una stazione di transito.

In questo caso la sola soluzione sarebbe far passare dalla brughiera i treni ad alta velocità tra Milano e Torino, ma sarebbe demenziale. Perché il tragitto fra il Duomo e la Mole sarebbe più lungo, con un notevole dispendio economico e di tempo. In altre parole, si verrebbe a vanificare il senso stesso dell’alta velocità.

Dunque, secondo Modiano, la Tav a Malpensa non serve. Così come non serve replicare il periodo compreso fra il 13 settembre del 2010 e la primavera del 2012, quando quattro servizi giornalieri del Frecciarossa permettevano di raggiungere l’aeroporto da Roma Termini in 4 ore e 24 minuti senza essere costretti a cambiare convoglio a Milano Centrale.

Il treno ad alta velocità arrivava a Milano superando i 300 chilometri orari e poi continuava la sua corsa a velocità ridotta sui binari normali fino al T1. Il servizio venne soppresso semplicemente perché mancava la domanda.

Quattro corse al giorno, ha spiegato in commissione il presidente di Sea, erano troppo poche per garantire ai viaggiatori in partenza da Malpensa di arrivare a un orario consono per poter salire sul proprio aereo. In altre parole, che senso aveva prendere l’alta velocità (per risparmiare tempo) se poi si era costretti ad attendere in aeroporto 5 o 6 ore per poter decollare? Nessuno. E infatti il Frecciarosa a Malpensa non soltanto non c’è più da cinque anni, ma non tornerà nemmeno più. Perché al solo pensiero, Modiano si irrita.
 
http://www.ilgiornale.it/news/milano/malpensa-cos-treno-pu-far-crescere-laeroporto-1449946.html

Arrivare a una crescita del 30% entro il 2025 della quota dei passeggeri che attualmente utilizzano il treno come collegamento per e dall’aeroporto intercontinentale di Milano Malpensa.

E’ questo l’obbiettivo di una serie di proposte presentate sull'evoluzione dell'accessibilità allo scalo al centro dell'incontro “Lo sviluppo dell’intermodalità ferroviaria a Milano Malpensa - Scenari e proposte operative”, organizzato in collaborazione con Sea, la società che gestisce gli scali milanesi, dedicato alla ricerca realizzata dal Certet, il Centro di Economia Regionale del Trasporto e del Turismo dell’Università Bocconi.

Realizzata da Oliviero Baccelli, Claudio Brenna e Raffaele Galdi, la ricerca è un’analisi attenta, specifica e approfondita dei diversi target di potenziali passeggeri aeroportuali, suddivisi in base alla tipologia di voli in connessione, all’area geografiche di origine e destinazione nei due grandi bacini dell’aeroporto, Nord Italia e Svizzera, alla motivazione del viaggio, alla ricerca di complementarietà con la domanda di servizi regionali e suburbani espressa dal territorio indipendentemente dall’aeroporto. Lavoro che permesso di delineare un nuovo scenario operativo per i servizi ferroviari a Malpensa.

Oggetto dello studio è l’accessibilità ferroviaria allo scalo e, in particolare lo sviluppo verso Nord in direzione Gallarate, per connettersi alla Linea del Sempione, dopo l’inaugurazione del collegamento dal Terminal 1 e al Terminal 2 nel dicembre 2016. Questo ulteriore collegamento ferroviario tra il Terminal 2 e la linea di Domodossola, chiamato MXP-AT Railink, oggi in fase di progettazione, migliora i servizi ferroviari di accesso a Milano Malpensa, facendo dell’aeroporto un “nodo” di una rete di collegamenti ferroviari più ampi, e non un semplice capolinea di servizi ferroviari dedicati. Il risultato è una situazione win-win per l’aeroporto e per la ferrovia.

“Valorizzare le sinergie fra le due modalità di trasporto più dinamiche della Lombardia, quella aerea di Malpensa e quella ferroviaria regionale e ad alta velocità, è stato il punto di partenza dello studio - spiega Oliviero Baccelli, direttore del CERTeT -, con l’obiettivo di sviluppare i traffici turistici e rendere la mobilità da e per l’aeroporto più sostenibile, oltre a rendere più efficienti i servizi ferroviari”. Progetto di medio e lungo periodo necessario a causa “della particolare collocazione geografica dell’aeroporto che rende la complessa la pianificazione della rete di infrastrutture del trasporto ferroviario”. Con ad esempio, il tema del corridoio per la Svizzera dal T2 a Gallarate previsto per il 2023.

Questo in una in una visione strategica espressa più volte dal presidente di Sea, Pietro Modiano: “Ogni aeroporto che ambisca a caratterizzarsi per lo standard di qualità offerta e dunque si candidi a svolgere un ruolo di leadership nel proprio mercato, deve oggi disporre di un efficiente servizio ferroviario che permetta un collegamento con il proprio bacino territoriale di riferimento”.

Lo studio si è basato su analisi di benchmark, analisi Swot e stime di carattere economico, in modo da poter valutare le opportunità e le “minacce” delle diverse alternative operative e commerciali per lo sviluppo dei servizi ferroviari di accesso allo scalo. La ricerca si inserisce anche in un quadro più ampio di analisi, valutazioni e progettazioni previste dal progetto MXP-AT Railink cofinanziato dalla Commissione Europea, nell’ambito del programma Connecting Europe Facility per lo sviluppo della rete infrastrutturale considerata prioritaria a livello europeo.

Sul tema è intervenuto il presidente di Ferrovienord Andrea Gibelli: “È necessario ragionare in una prospettiva di 4-5 anni, con Regione Lombardia, accettando insieme la sfida di riprogettare il servizio ferroviario con le nuove infrastrutture, come il collegamento tra T2 e linea del Sempione, per intercettare nuova domanda, avendo enormemente migliorato il servizio con i nuovi treni che stiamo acquistando”. “Non si tratta di innescare una sorta di campanilismo tra le stazioni di Cadorna e Centrale - ha sottolineato - ma far parlare i numeri in funzione di un obiettivo comune. Sia noi che Sea abbiamo un solo avversario in termini economici e industriali, ossia il mezzo privato”.

Entro il 2023, anno in cui è prevista l’attivazione del nuovo collegamento tra il T2 di Malpensa e la linea del Sempione, grazie al finanziamento garantito da Regione Lombardia, sarà in pieno svolgimento la messa in servizio di 161 nuovi treni, che si aggiungono ai 45 già acquistati negli ultimi anni. “E questo – ha spiegato il presidente di Ferrovienord - aumenterà notevolmente la qualità del servizio che a sua volta genera domanda. Credo che l’obiettivo di 1 milione di passeggeri al giorno per la Lombardia, a fronte dei 734.000 attuali, sia alla nostra portata”.
Quanto ai tempi di realizzazione del collegamento fra Terminal 2 e Sempione, Gibelli ha aggiunto: “La collaborazione tra Ferrovenord, Sea, Regione Lombardia e Stato già sperimentata con il collegamento tra T1 e T2 ha dimostrato di saper rispettare i tempi di consegna”.

Per quanto riguarda la linea del Malpensa Express, sono 2.300.000 i passeggeri che nei primi nove mesi del 2017 hanno utilizzato il treno per raggiungere l'aeroporto di Malpensa, in aumento del 28%, rispetto allo stesso periodo del 2016. Numeri record resi noti da Trenord che prevede 3 milioni di passeggeri entro fine 2017, un milione in più del 2016. "Mentre l'aeroporto cresce del 15% rispetto al 2016, a nove mesi dall'apertura della stazione ferroviaria del Terminal 2, il treno - si legge in una nota di Trenord - guadagna nuove quote di mercato confermandosi il mezzo più sostenibile e veloce per raggiungere i due terminal. I 148 treni giornalieri che collegano le stazioni di Milano Centrale, Milano Garibaldi, Milano Cadorna e Milano Bovisa all'aeroporto, ad oggi hanno registrato performance di puntualità superiori al 90%. Aumenta del 7%, arrivando al 34% sul totale, il numero di passeggeri aeroportuali che utilizza il treno con origine/destinazione Milano Centrale, hub interscambio con le linee dell'alta velocità, delle Frecce e con le altre linee Trenord”.
“Nel 2018 – dice Cinzia Farisè, ad di trenord – dopo l’apertura del collegamento Mendrisio-Varese, anche il Canton Ticino e la grande area varesina, godranno di un collegamento con l’aeroporto decisamente concorrenziale rispetto all’auto. E mediante le suburbane Varese-Passante di Milano-Treviglio (S5), Novara-Passante di Milano-Treviglio (S6) e Saronno-Monza-Milano-Albairate (S9), anche l’aeroporto di Linate è facilmente raggiungibile in treno utilizzando la fermata di Milano Forlanini”.
 
http://www.ilsole24ore.com/art/impr...-la-linea-sempione-131356.shtml?uuid=AE2J9OgC

A Malpensa in treno. Oggi il numero dei passeggeri che scelgono la ferrovia per spostarsi da e per l’aeroporto è pari a circa il 15% del totale: poco più di tre milioni di viaggiatori sui 21 milioni complessivi stimati per il 2017. L’obiettivo al 2025 è raddoppiare tale quota, arrivando al 30% di utilizzatori del treno per raggiungere l’aeroporto. In cifre: 8,4 milioni di passeggeri sui 28 milioni complessivi attesi tra otto anni a Malpensa. È l’obiettivo delle proposte operative presentate, ieri, dal Certet Bocconi (il centro di economia regionale del trasporto e del turismo dell’ateneo milanese) per incrementare l’accessibilità ferroviaria a Malpensa. Proposte condivise da Sea, il gestore dell’aeroporto, e sostenute da Regione Lombardia e FerrovieNord (la compagnia del Malpensa Express).

«L’accessibilità ferroviaria a Malpensa - osserva Oliviero Baccelli, direttore del Certet - ha avuto già un importante miglioramento dopo il completamento nel dicembre 2016 del collegamento tra il Terminal 1 e il Terminal 2, che ha permesso di ampliare il bacino di utenza potenziale in grado di trovare economicamente più vantaggiosi i servizi ferroviari rispetto ad altre modalità di trasporto per raggiungere il T2, che movimenta oltre 6 milioni di passeggeri annui»...
 
http://www.ilsole24ore.com/art/impr...-la-linea-sempione-131356.shtml?uuid=AE2J9OgCL’obiettivo al 2025 è raddoppiare tale quota, arrivando al 30% di utilizzatori del treno per raggiungere l’aeroporto. In cifre: 8,4 milioni di passeggeri sui 28 milioni complessivi attesi tra otto anni a Malpensa.»...

Allora devono implementare dei servizi più rapidi..non ci si può dover impiegare un'ora per raggiungere il centro città e/o gli altri collegamenti ferroviari...


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
 
http://www.ilsole24ore.com/art/impr...-la-linea-sempione-131356.shtml?uuid=AE2J9OgC

A Malpensa in treno. Oggi il numero dei passeggeri che scelgono la ferrovia per spostarsi da e per l’aeroporto è pari a circa il 15% del totale: poco più di tre milioni di viaggiatori sui 21 milioni complessivi stimati per il 2017. L’obiettivo al 2025 è raddoppiare tale quota, arrivando al 30% di utilizzatori del treno per raggiungere l’aeroporto. In cifre: 8,4 milioni di passeggeri sui 28 milioni complessivi attesi tra otto anni a Malpensa. È l’obiettivo delle proposte operative presentate, ieri, dal Certet Bocconi (il centro di economia regionale del trasporto e del turismo dell’ateneo milanese) per incrementare l’accessibilità ferroviaria a Malpensa. Proposte condivise da Sea, il gestore dell’aeroporto, e sostenute da Regione Lombardia e FerrovieNord (la compagnia del Malpensa Express).

«L’accessibilità ferroviaria a Malpensa - osserva Oliviero Baccelli, direttore del Certet - ha avuto già un importante miglioramento dopo il completamento nel dicembre 2016 del collegamento tra il Terminal 1 e il Terminal 2, che ha permesso di ampliare il bacino di utenza potenziale in grado di trovare economicamente più vantaggiosi i servizi ferroviari rispetto ad altre modalità di trasporto per raggiungere il T2, che movimenta oltre 6 milioni di passeggeri annui»...

Sempre grandi intuizioni il prof. Baccelli
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.