Ryanair: puntiamo a diventare compagnia n°1 in Europa


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Soldi a Ryanair, Emiliano
stop contratto, nuova gara


BARI - I 13,8 milioni per pagare il servizio svolto da ottobre 2014 al 31 dicembre verranno riconosciuti con un debito fuori bilancio. Ma per il futuro, sarà necessario un ragionamento profondo che tenga insieme l’esigenza di garantire la mobilità aerea dei pugliesi con il rispetto delle norme sulla concorrenza. Michele Emiliano è intenzionato infatti ad approfondire il tema dei rapporti con Ryanair. E dopo che il governatore ha stoppato l’approvazione da parte della giunta della convenzione con Aeroporti, non si esclude che possa chiedere la rescissione del contratto tra AdP e la compagnia irlandese.

Il tema non è né la convenienza dell’accordo (Ryanair garantisce agli aeroporti pugliesi 3 milioni di passeggeri l’anno), né tantomeno la legittimità dell’operato degli uffici della Regione: la convenzione è stata presentata «postuma» alla giunta (nell’ultima seduta del 2015) perché i 13,8 milioni sono stati previsti solo in sede di assestamento di bilancio. Anche sul fronte del rispetto delle regole europee degli aiuti di Stato, Emiliano considera ben motivato il parere su cui si basa il rinnovo della convenzione. Sullo sfondo ci sono però le ipotesi su cui lavora la Procura di Bari, secondo cui Aeroporti di Puglia potrebbe aver omesso di effettuare una gara d’appalto per scegliere Ryanair.

Anche su quest’ultimo punto, AdP ha garantito alla Regione che la procedura si è svolta rispettando le regole. E, del resto, è stata la giunta Vendola ad autorizzare la società a rinnovare la convenzione per altri 5 anni. Ma Emiliano sta valutando, tra le altre, anche l’ipotesi di rinnovare gli atti. In questo senso una possibilità è che si arrivi ad annullare l’accordo con il vettore irlandese, per poi effettuare una nuova procedura comparativa. Ma si tratta di una strada rischiosa, perché Ryanair oggi è il perno su cui si regge lo sviluppo degli scali di Bari e Brindisi: se venisse a mancare, i danni al sistema potrebbero essere incalcolabili.

D’altro canto, però, trasformare in debito fuori bilancio i soldi dovuti ad AdP (che ha già provveduto a pagare Ryanair) trasformerà questa vicenda in caso politico. E la scelta sul futuro dovrà essere presa con la massima cautela, proprio per non privare la Puglia di voli ritenuti strategici.
In questa partita Aeroporti ha sul collo il fiato di Alitalia, che ha ottenuto dal Tar di Bari il diritto ad una copia del contratto con Ryanair. Il manager della società, Giuseppe Acierno, non ha ottemperato: ha infatti presentato ricorso al Consiglio di Stato. Ma è chiaro dove vuol andare a parare la compagnia di bandiera: si prepara a far causa ad AdP per concorrenza sleale.

Sullo sfondo c’è anche il futuro degli aeroporti pugliesi. Negli scorsi mesi Emiliano ha avviato colloqui con il fondo F2I, con l’ipotesi di un’alleanza da cui potrebbe nascere l’asse degli scali del Sud: uno dei fondi di F2I controlla il 70% di Gesac, l’aeroporto di Napoli, e la Regione potrebbe entrare in joint venture. Di certo però il governatore ritiene che la vicenda Ryanair sia indicativa della necessità di procedere con la privatizzazione: affidandosi ad un partner industriale, la Regione potrebbe concentrarsi sulle scelte strategiche e potrebbe lasciare le questioni gestionali a chi possiede l’esperienza specifica.

http://ww2.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/2399/Soldi-a-Ryanair--Emiliano-.html
 
Regione, stop ai fondi per Ryanair. Uil Puglia: "Decisione di buonsenso e legalmente ineccepibile"

Il segretario regionale del sindacato, Aldo Pugliese, sulla scelta del governatore Emiliano di sospendere il via libera ad un finanziamento destinato alla compagnia aerea irlandese: "La decisione di Emiliano sia la base su cui ricostruire una nuova gestione, efficace e trasparente, di Aeroporti di Puglia"


"Lo stop imposto dal governatore Michele Emiliano al finanziamento a Ryanair è solo una decisione di estremo buonsenso, nonché fedelmente legata alla legge. Del resto, come UIL, sosteniamo da anni che i 14 milioni versati dalla Regione Puglia alla compagnia irlandese siano ingiustificabili dal punto di vista legale, nonché un chiaro esempio di concorrenza sleale nei confronti delle tante compagnie aeree interessate agli scali aeroportuali regionali".

Aldo Pugliese, segretario generale della UIL di Puglia, in una nota commenta positivamente la presa di posizione del presidente regionale, che nell'ultima giunta prima della pausa natalizia ha deciso di sospendere il via libera ad un finanziamento di 13,8 milioni, destinati ad Aeroporti di Puglia per la campagna di promozione del turismo incoming. Emiliano ha chiesto di poter esaminare la delibera con più calma, rimandando di fatto l'approvazione del finanziamentoò.

Una decisione giudicata giusta e "di buonsenso" dalla Uil Puglia. "Al di là di quanto emerge dagli studi condotti da UniSalento - aggiunge Pugliese - non è certo un segreto che il contributo regionale a Ryanair abbia, di fatto, generato più che altro turismo passivo, piuttosto che turismo in entrata, che invece sarebbe quello auspicabile per la nostra regione. Come dire: sono più i pugliesi che hanno approfittato dei voli low cost per trascorrere le vacanze all’estero che gli stranieri che hanno scelto la Puglia quale meta delle ferie grazie ai voli disponibili. Tirando le somme, i 14 milioni si sono rivelati più un costo che un vantaggio per il nostro territorio”.

"Del tanto pubblicizzato piano marketing che Ryanair avrebbe dovuto mettere in moto in cambio del lauto finanziamento non c’è traccia, tranne qualche apparizione poco visibile e fugace sul sito. Inoltre, per stanziare quei fondi, la normativa prevede un bando a evidenza pubblica, che la Regione si era compromessa a pubblicare, senza mai passare dalle parole ai fatti", afferma ancora Pugliese. "Non dimentichiamo – conclude il segretario generale di Uil Puglia – che la compagnia aerea irlandese paga nel proprio Paese d’origine le tasse e le imposte, comprese quelle relative al personale, il che costituisce una beffa clamorosa, in quanto i lavoratori della compagnia godono di tutti i servizi, a partire da quello sanitari, garantiti dal nostro Paese e dalla Regione Puglia. Insomma, ci auguriamo che la decisione di Emiliano sia la base su cui ricostruire una nuova gestione, efficace e trasparente, di Aeroporti di Puglia. Siamo stanchi di ripeterlo: stiamo perdendo occasioni fondamentali per dare impulso alla nostra economia e a settori vitali per la stessa come il turismo, l’industria o il commercio. E la Regione Puglia, proprietaria al 99% di Aeroporti di Puglia, la cui gestione, come dimostrano anche le tante indagini della magistratura, è a dir poco fallimentare, ha il dovere di intervenire concretamente, non solo sulla questione Ryanair, ma anche sui continui ritardi per l’ampliamento della pista del Gino Lisa di Foggia o sulla storiella del servizio cargo per l’Arlotta di Taranto-Grottaglie, ripetuta allo sfinimento da Di Staso prima e da Fitto e Vendola poi, senza alcuna conseguenza pratica, al fine di valorizzare una rete aeroportuale competitiva a livello nazionale ed europeo".


http://www.baritoday.it/politica/re...yanair-uil-puglia-decisione-di-buonsenso.html
 
Qui sfugge un aspetto operativo non marginale: pur ammettendo che sia tutto legittimo, dagli aiuti alle porcate contrattuali, il dato di fatto innegabile è che se si vuole aiutare il turismo lo si deve fare tenendo bene a mente i concetti di comodità e flessibilità. Io, turista, non posso sapere in anticipo con quanti kg di souvenir tornerò a casa, quindi mi sta bene avere una franchigia bagaglio di base fissa e comoda (e.g., 20kg). Io, turista, voglio godermi il viaggio senza pensare che la perdita della carta d'imbarco e il mancato check-in mi costeranno una penale in aeroporto. Io, turista, vado oltre il point to point e mi piacerebbe visitare anche le mete non servite dai miei scali di riferimento con voli diretti. Io, turista, tendenzialmente preferirei gli scali di riferimento di una data area. Io, turista, non voglio vedere sbarcato il mio bagaglio a mano nel 20% dei casi (media locale).

Insomma, a meritare delle sovvenzioni per il turismo sono compagnie con ben altre policy e impostazioni di mercato. Tutto si può dire di Ryanair tranne che sia un volano per il turismo (parlo di come tratta i clienti, non dei volumi di traffico).


Inviato dal mio SM-G920F utilizzando Tapatalk
 
Non differisce da tante altre compagnie low cost, che poi stia sulle balle é ben altro discorso. Ma le clausole sono ben scritte e sottolineate.
 
Ma infatti il problema è pensare, o lasciar intendere, che siano le low cost ad essere l'ideale per un turista. È un concetto che non sono mai riuscito ad afferrare. Non tutti i turisti sono gente disperata disposta a tutto pur di visitare una meta, c'é una fascia non indifferente di popolazione per la quale la comodità è tutto, e questa fascia è capace di generare un indotto non indifferente.

Inviato dal mio SM-G920F utilizzando Tapatalk
 
Qui sfugge un aspetto operativo non marginale: pur ammettendo che sia tutto legittimo, dagli aiuti alle porcate contrattuali, il dato di fatto innegabile è che se si vuole aiutare il turismo lo si deve fare tenendo bene a mente i concetti di comodità e flessibilità. Io, turista, non posso sapere in anticipo con quanti kg di souvenir tornerò a casa, quindi mi sta bene avere una franchigia bagaglio di base fissa e comoda (e.g., 20kg). Io, turista, voglio godermi il viaggio senza pensare che la perdita della carta d'imbarco e il mancato check-in mi costeranno una penale in aeroporto. Io, turista, vado oltre il point to point e mi piacerebbe visitare anche le mete non servite dai miei scali di riferimento con voli diretti. Io, turista, tendenzialmente preferirei gli scali di riferimento di una data area. Io, turista, non voglio vedere sbarcato il mio bagaglio a mano nel 20% dei casi (media locale).

Insomma, a meritare delle sovvenzioni per il turismo sono compagnie con ben altre policy e impostazioni di mercato. Tutto si può dire di Ryanair tranne che sia un volano per il turismo (parlo di come tratta i clienti, non dei volumi di traffico).


Inviato dal mio SM-G920F utilizzando Tapatalk


Mi mancavi
 
Qui sfugge un aspetto operativo non marginale: pur ammettendo che sia tutto legittimo, dagli aiuti alle porcate contrattuali, il dato di fatto innegabile è che se si vuole aiutare il turismo lo si deve fare tenendo bene a mente i concetti di comodità e flessibilità. Io, turista, non posso sapere in anticipo con quanti kg di souvenir tornerò a casa, quindi mi sta bene avere una franchigia bagaglio di base fissa e comoda (e.g., 20kg). Io, turista, voglio godermi il viaggio senza pensare che la perdita della carta d'imbarco e il mancato check-in mi costeranno una penale in aeroporto. Io, turista, vado oltre il point to point e mi piacerebbe visitare anche le mete non servite dai miei scali di riferimento con voli diretti. Io, turista, tendenzialmente preferirei gli scali di riferimento di una data area. Io, turista, non voglio vedere sbarcato il mio bagaglio a mano nel 20% dei casi (media locale).

Insomma, a meritare delle sovvenzioni per il turismo sono compagnie con ben altre policy e impostazioni di mercato. Tutto si può dire di Ryanair tranne che sia un volano per il turismo (parlo di come tratta i clienti, non dei volumi di traffico).


Inviato dal mio SM-G920F utilizzando Tapatalk

Ma infatti il problema è pensare, o lasciar intendere, che siano le low cost ad essere l'ideale per un turista. È un concetto che non sono mai riuscito ad afferrare. Non tutti i turisti sono gente disperata disposta a tutto pur di visitare una meta, c'é una fascia non indifferente di popolazione per la quale la comodità è tutto, e questa fascia è capace di generare un indotto non indifferente.

Inviato dal mio SM-G920F utilizzando Tapatalk

Capisco il tuo punto di vista, pero'...

1) Nessuno sta con il fucile puntato imponendo di comprare biglietti FR
2) Nessuno sta con il fucile puntato impedendo ad altre compagnie di aprire voli per BRI, BDS, SUF, AHO, CAG, TPS, ecc. ecc.
 
Qui sfugge un aspetto operativo non marginale: pur ammettendo che sia tutto legittimo, dagli aiuti alle porcate contrattuali, il dato di fatto innegabile è che se si vuole aiutare il turismo lo si deve fare tenendo bene a mente i concetti di comodità e flessibilità. Io, turista, non posso sapere in anticipo con quanti kg di souvenir tornerò a casa, quindi mi sta bene avere una franchigia bagaglio di base fissa e comoda (e.g., 20kg). Io, turista, voglio godermi il viaggio senza pensare che la perdita della carta d'imbarco e il mancato check-in mi costeranno una penale in aeroporto. Io, turista, vado oltre il point to point e mi piacerebbe visitare anche le mete non servite dai miei scali di riferimento con voli diretti. Io, turista, tendenzialmente preferirei gli scali di riferimento di una data area. Io, turista, non voglio vedere sbarcato il mio bagaglio a mano nel 20% dei casi (media locale).

Insomma, a meritare delle sovvenzioni per il turismo sono compagnie con ben altre policy e impostazioni di mercato. Tutto si può dire di Ryanair tranne che sia un volano per il turismo (parlo di come tratta i clienti, non dei volumi di traffico).


Inviato dal mio SM-G920F utilizzando Tapatalk

Credo che questo intervento sia guidato più dalla personale visione delle cose che dall'oggettività dei fatti. E mi spiego.

1) Il concetto di "comodità" è fortemente marginale su un volo di 1000-2000 km. Ed è altamente sovrastato dal concetto di "economicità". Il bagaglio aggiuntivo chi ha bisogno lo compra. Chi non ne ha bisogno non lo compra. E permette a tutte quelle persone organizzate di risparmiarne il costo

2) Certo si potrebbero dare sovvenzioni anche a compagnie diverse. Il problema è semplice: si riesce a trovare una compagnia che mediamente ti permette di far arrivare un turista con soli 45 eur? Perchè possiamo anche sovvenzionare AZ o AF (delle major) ma se la tariffa media è 120 eur allora l'incentivo dato è totalmente "bruciato" e si escluderanno tutti quei turisti non disposti a spendere in media 240 eur per andare in puglia (oltre a tutto quello che dovranno spendere in loco).
Parlando praticamente: (esempio) possiamo anche dare l'incentivodi 10-20 eur a pax alla compagnia TIZIO ma se la tariffa media di TIZIO è 70 eur e quella di FR è 45 ci andremo a perdere, o meglio avremmo potuto guadagnare molto di più.

3) Porto un esempio molto concreto. Ho appena fatto ritorno da Bratislava (partenza su praga con vueling). Volo strapieno (ovvio dato il periodo, e tante persone erano anche più giovani di me che sono un giovincello). Inutile dire (soprattutto ex post) che se avessi dovuto pagare il volo aereo 300 euro a persona non mi sarei mai sognato di andarci a spendere i miei soldi, soprattutto per quello che la città effettivamente offre. Magari 300-400 eur li avrei spesi per volare verso un' altra capitale. E lo stesso ragionamento lo avranno fatto le altre decine di coppiette e gruppi di ragazzi che affollavano il volo. Io ho pagato meno della metà e ti posso assicurare che tutti i soldi risparmiati per il volo sono finiti nelle tasche degli slovacchi che altrimenti i miei soldi non li avrebbero visto.

Insomma, a meritare delle sovvenzioni per il turismo sono compagnie con ben altre policy e impostazioni di mercato. Tutto si può dire di Ryanair tranne che sia un volano per il turismo (parlo di come tratta i clienti, non dei volumi di traffico).

Ecco è esattamente il contrario. Con una iperbole: il turismo non lo fai con 1000 persone che vanno nel resort 5 stelle e spendono 5000 eur per la settimana. Il turismo lo fai con 100'000 persone che vanno nel b&b o nel villaggio e spendono 1000 eur. Spendono molto di meno ma sono molti di più e coinvolgono molte più strutture ricettive (lavoratori). Il fatto di avere tariffe basse (anche grazie agli incentivi) permette al territorio di aprire il turismo a tutta quella immensa fetta di persone che per budget o per scelta non sono disposti a spendere oltre certe cifre per vedere viaggiare o per vedere certi posti. E il bagaglio o il "trattamento", soprattutto oggi, non è certo un problema.

La conferma? I numeri.
 
Quello che mi chiedevo io è il perché dell'uso del turismo come scusante per giustificare gli aiuti, basta dire che il goal è movimentare tanti passeggeri e basta.

Inviato dal mio SM-G920F utilizzando Tapatalk
 
La conferma? I numeri.
Ni.
E' vero che FR indubbiamente garantisca numeri assoluti ad un aeroporto, ma come e' stato detto in predenza questi numeri si sono dimostrati molto piu' al servizio dei pugliesi che viaggiano outgoing a 20EUR, piuttosto che al turismo incoming che e' il nocciolo del tuo discorso.
L'errore secondo me sta nel mettersi a fare discorsi su ipotetiche ricadute multimilionarie sul territorio quando invece il vantaggio e' maggiormente per i locali che usufruiscono di un servizio aereo sovvenzionato per andare a spendere i propri soldi altrove.
 
Ecco è esattamente il contrario. Con una iperbole: il turismo non lo fai con 1000 persone che vanno nel resort 5 stelle e spendono 5000 eur per la settimana. Il turismo lo fai con 100'000 persone che vanno nel b&b o nel villaggio e spendono 1000 eur. Spendono molto di meno ma sono molti di più e coinvolgono molte più strutture ricettive (lavoratori). Il fatto di avere tariffe basse (anche grazie agli incentivi) permette al territorio di aprire il turismo a tutta quella immensa fetta di persone che per budget o per scelta non sono disposti a spendere oltre certe cifre per vedere viaggiare o per vedere certi posti. E il bagaglio o il "trattamento", soprattutto oggi, non è certo un problema.

Visto che come dici i 100'000 sono sensibili al prezzo di prezzi chissà che parte di quelli poi spende effettivamente in loco lasciando una ricaduta e non spende solo il minimo indispensabile...
Esempio eclatante lo si ha con il seguente caso: Per mangiare in vacanza fanno la spesa al supermercato piuttosto che andare al ristorante. Che grande ricaduta lasciano questi oltre il fatto di aumentare i numeri di gente trasportata?
 
Ni.
E' vero che FR indubbiamente garantisca numeri assoluti ad un aeroporto, ma come e' stato detto in predenza questi numeri si sono dimostrati molto piu' al servizio dei pugliesi che viaggiano outgoing a 20EUR, piuttosto che al turismo incoming che e' il nocciolo del tuo discorso.
L'errore secondo me sta nel mettersi a fare discorsi su ipotetiche ricadute multimilionarie sul territorio quando invece il vantaggio e' maggiormente per i locali che usufruiscono di un servizio aereo sovvenzionato per andare a spendere i propri soldi altrove.

Concordo con il tuo Ni. Ma in parte.

Come dicevo prima anche (anche!) il fatto di andare fuori a minor prezzo è un guadagno per i cittadini pugliesi (spendono meno di quanto spenderebbero) valutabile in termini di costo opportunità.

Tuttavia non si può assolutamente dire che non vi siano ricadute sul territorio. Ed il punto è centrale.

Quello che mi chiedevo io è il perché dell'uso del turismo come scusante per giustificare gli aiuti, basta dire che il goal è movimentare tanti passeggeri e basta.


Nel 2009 la presenza di stranieri ( gente che in magioranza arriva con l'aereo) era di 417 mila unità con 1,6 milioni di presenze
Nel 2014 a presenza di turisti stranieri è stata di 660 mila unità con 2,55 milioni di presenza

In soldoni è un aumento del 60% delle persone non italiane che hanno visitato la puglia i 5 anni. 250 mila persone in più e circa un milione di notti in più.
E non contiamo gli italiani (che potrebbero agevolmente usare altri mezzi).
Per di più è aumentata l'internazionalizzazione del turismo in puglia: nel 2011 solo il 15% dei turisti era straniero, oggi siamo a circa il 20%.

Sarebbero venuti lo stesso in puglia anche senza i soldi della promozione turistica?

Alcuni sicuramente si. Ma quanti? e quanto hanno influito i bassi prezzi e gli incentivi?
Allora si capisce che forse i dati dello studio dell'università di bari non sono così campati in aria.

1 milione di notti trascorse in più da soli turisti stranieri. A 100 eur (beh pochi) al giorno spesi (tra vitto, alloggio, souvenir, trasporti) fanno 100'000 milioni in più che arrivano sul territorio.
Aggiungeteci i soldi spesi dali altri italiani. Aggiungetevi i posti di lavoro generati dal settore aerportuale, aggiungete i soldi risparmiati dai pugliesi, aggiungeteci il moltiplicatore.

E 12 milioni annui di incentivi sarebbero tanti? Per incentivare tutta questa mole di gente e soldi?

http://www.agenziapugliapromozione.it/portal/documents/10180/73227/Il turismo straniero in Puglia
http://www.enit.it/it/studi.html

Visto che come dici i 100'000 sono sensibili al prezzo di prezzi chissà che parte di quelli poi spende effettivamente in loco lasciando una ricaduta e non spende solo il minimo indispensabile...
Esempio eclatante lo si ha con il seguente caso: Per mangiare in vacanza fanno la spesa al supermercato piuttosto che andare al ristorante. Che grande ricaduta lasciano questi oltre il fatto di aumentare i numeri di gente trasportata?

il solo fatto di andare a dormire da qualche parte genera reddito, a meno che non dormano sotto i ponti, ed anche se (ammesso e non concesso) comprano il tavernello invece del primitivo di manduria danno comuqnue da mangiare al pizzicagnolo che alternativamente venderebbe solo ai pugliesi.

Da studente ho fatto tanti viaggi "zingari" e ti assicuro che anche se non vuoi spendere tanto comunque spendi (tra vitto alloggio e altro) e quello che risparmi col volo lo spendi sul territorio.
 
Nel mio piccolo posso dire che ho vissuto 3 anni buoni a Bari. Conseguentemente sono stato un passeggero frequente nel suo aeroporto. Ho usufruito spesso del volo su TRS x tornare a casa mia a Ud. Posso dire che in qualunque periodo dell'anno era prevalentemente pieno d pugliesi a/r. Inoltre per lavoro mi è capitato di viaggiare sempre FR su Roma, GOA, TRN, TFS e Orio....sempre voli pieni di pugliesi a/r. Inoltre a BRI ai gate osservavo le partenze verso i voli europei. Faccio solo un esempio per tutti: il volo su Karlsruhe...sempre pieno d pugliesi. La cosa mi è saltata all'occhio e mi ha fatto specie. Non dico del resto.
Quindi ho la sensazione che i milioni di euro che Regione Puglia sgancia a FR vanno più a beneficio dei viaggi dei pugliesi che per l'arrivo turistico.
Poi qui si discute dei soli milioni dati a FR. E dei soldini dati a Easy, Volotea, Germanwings, Transavia, Air Dolomiti, ecc? Quelli quanti sono?...e vanno ad aggiungersi!
Scusate l'intervento.

Inviato dal mio GT-I9301I utilizzando Tapatalk
 
1 milione di notti trascorse in più da soli turisti stranieri. A 100 eur (beh pochi) al giorno spesi (tra vitto, alloggio, souvenir, trasporti) fanno 100'000 milioni in più che arrivano sul territorio.
Aggiungeteci i soldi spesi dali altri italiani. Aggiungetevi i posti di lavoro generati dal settore aerportuale, aggiungete i soldi risparmiati dai pugliesi, aggiungeteci il moltiplicatore.

E 12 milioni annui di incentivi sarebbero tanti? Per incentivare tutta questa mole di gente e soldi?
Mi sembra che tu stia facendo l'assunzione che tutti questi stranieri (e non) siano arrivati in Puglia con voli diretti Ryanair.
Ovviamente non e' cosi'. Bisognerebbe avere dei numeri per poter capire piu' nel dettaglio chi ha volato con chi (diretto, con scalo ecc.), chi ha preso il treno, chi la macchina, chi la nave ecc.
 
Se ti sentisse aledeniz..

In generale, io sono sempre stato contrario ai sussidi. Soprattutto quelli ad personam, a favore di un singolo vettore, distorcono chiaramente il mercato a favore di quel vettore.

Sono invece per l'abbattimento della pressione fiscale aeroportuale, in maniera specifica delle due gabelle per le quali il passeggero paga per non ottenere nulla in cambio (addizionale "comunale" e IVA sulle tasse aeroportuali, in pratica le poste indicate dai codici HB e FN), che a loro volta distorcono il mercato, mandando fuori mercati i piccoli e medi aeroporti, o comunque le rotte con LF da sopravvivenza.

Nella pratica, se imbarcare a PMI o ad AGP costa €11.54 a pax (come nella summer del 2015), a PMO o TPS o qualsiasi aeroporto di quei territori in cui ha senso sviluppare il turismo deve costare perlomeno tanto quanto, meglio ancora se meno.

PMO invece nella summer del 2015 imbarcare costava €23.00 a pax, in pratica il doppio di PMI o AGP, e soprattutto più di MAD o BCN, che è una cosa che non sta né in cielo né in terra, e quel costo insensato è dovuto più che ad inefficienze del gestore, che nel caso di PMO pure ci sono (anche a togliere HB e FN costerebbe pur sempre €14.41 a pax), ad una pressione aeroportuale smodata e fuori da ogni logica (a PMO il combinato disposto di HB e FN veniva €8.59 a pax [*]), che non sia quella perversa del vedere gli aeroporti ed i pax come vacche da mungere, e l'aviazione civile ed il turismo come settori non da incentivare ma da penalizzare.

Nel caso di TPS le inefficienze del gestore materialmente non ci sono, di suo costerebbe il 40% in meno di PMI o AGP (escludendo HB e FN imbarcare nella summer 2015 sarebbe costato €7.20 a pax, invece dei €15.07 effettivi), ma lo stato italiano, nella sua magnanimità, gli assesta una mazzata fiscale tremenda, che lo porta a costare oltre il 30% in più di quei due aeroporti spagnoli.

E se anche uno volesse far notare che forse TPS più che con PMI o AGP dovrebbe competere con OVD o MJV, imbarcare in questi ultimi costa anche di meno (€8.99 a pax nella summer 2015)!

[*] Ovviamente, con i €2.50 di aumento di qualche giorno fa, dobbiamo aggiungere almeno altri €2.75 per il 2016. Pensateci la prossima volte che sentirete un politico blaterare di turismo o trasporto aereo come settori da sviluppare.
 
Ancora con questa storia che l'aeroporto é in crici perché costa quattro copechi piú di Palma di Maiorca? Ma dai, non ti rendi conto di quanto sei ridicolo? Vai a vedere quanto costa transitare per LHR, come ti ha fatto notare qualcuno, prima di blaterare pu@@anate di questa portata.
 
Nel caso di TPS le inefficienze del gestore materialmente non ci sono, di suo costerebbe il 40% in meno di PMI o AGP (escludendo HB e FN imbarcare nella summer 2015 sarebbe costato €7.20 a pax, invece dei €15.07 effettivi), ma lo stato italiano, nella sua magnanimità, gli assesta una mazzata fiscale tremenda, che lo porta a costare oltre il 30% in più di quei due aeroporti spagnoli.

PMI - AGP = TPS?

Nun to negà!!!
 
Ancora con questa storia che l'aeroporto é in [crisi] perché costa quattro copechi piú di Palma di Maiorca? Ma dai, non ti rendi conto di quanto sei ridicolo? Vai a vedere quanto costa transitare per LHR, come ti ha fatto notare qualcuno, prima di blaterare pu@@anate di questa portata.

Non mi pare altresì di aver mai affermato, né pensato, che una eventuale crisi di TPS, sul breve, possa essere dovuta al differenziale di costi con altri aeroporti più o meno concorrenti.

Questo premesso, è abbastanza ovvio che se per 20 o 30 anni ad un vettore conviene mandare i suoi aeromobili in un aeroporto X piuttosto che in un aeroporto Y, alla fine questo non incida sullo sviluppo di Y, e del suo bacino.

LHR con TPS (o PMO o qualsiasi altro aeroporto di cui stiamo discutendo) non c'entra assolutamente nulla. La domanda, la struttura ed il tipo di traffico sono non sono del tutto differenti, come anche sono diversi gli ordini di grandezza in gioco.

Ha senso invece discutere di PMI o AGP nel contesto perché sono aeroporti dove si opera principalmente in P2P da destinazioni europee e che servono bacini territoriali in cui è presente un settore turistico sviluppato e sofisticato.

Nessuno afferma che PMO (e men che meno TPS) siano al momento paragonabili a PMI o AGP, ma che se si vuole sviluppare il turismo in Sicilia Occidentale (un discorso simile si può fare per altri bacini, Sicilia Orientale, Sardegna, Salento e Puglia, Calabria, Campania, ...) bisogna fare in modo che usare gli aeroporti della Sicilia Occidentale costi ai pax, ed ai vettori, meno che quanto costi a PMI, AGP o altri territori leader del mercato in questione.

Ovviamente diminuire i costi aeroportuali diminuendo la pressione fiscale aeroportuale non è la panacea di tutti i mali, non trasformerà Trapani in Ibiza in un paio di estati, ma non può non essere parte di una strategia di sviluppo turistico, se questo sviluppo lo si vuole effettivamente incentivare.

Concludo facendo notare che purtroppo, ad ogni aumento della pressione fiscale aeroportuale, come quella recentemente avvenuta, corrisponde necessariamente una disincentivazione del trasporto aereo. Quale che sia la potenzialità del trasporto aereo in Italia, l'addizionale e l'IVA sui diritti comprimono il traffico aereo e lo sviluppo dello stesso. Ogni centesimo di pressione fiscale aggiuntiva causa necessariamente una diminuzione dei posti di lavoro del settore, a meno che tu non sia veramente convinto che l'Italia abbia raggiunto il suo potenziale sviluppo massimo, per cui aumentare la pressione fiscale aeroportuale, fino ad un certo punto, non comprima il traffico. A me pare sinceramente molto improbabile.

P.S.: Caro Dancrane, tra l'altro io non ho mai capito il perché di tutta questa acrimonia. Non ricordo di aver mai dato del ridicolo a nessuno da queste parti, e volendo anche altrove.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.