Soldi a Ryanair, Emiliano
stop contratto, nuova gara
BARI - I 13,8 milioni per pagare il servizio svolto da ottobre 2014 al 31 dicembre verranno riconosciuti con un debito fuori bilancio. Ma per il futuro, sarà necessario un ragionamento profondo che tenga insieme l’esigenza di garantire la mobilità aerea dei pugliesi con il rispetto delle norme sulla concorrenza. Michele Emiliano è intenzionato infatti ad approfondire il tema dei rapporti con Ryanair. E dopo che il governatore ha stoppato l’approvazione da parte della giunta della convenzione con Aeroporti, non si esclude che possa chiedere la rescissione del contratto tra AdP e la compagnia irlandese.
Il tema non è né la convenienza dell’accordo (Ryanair garantisce agli aeroporti pugliesi 3 milioni di passeggeri l’anno), né tantomeno la legittimità dell’operato degli uffici della Regione: la convenzione è stata presentata «postuma» alla giunta (nell’ultima seduta del 2015) perché i 13,8 milioni sono stati previsti solo in sede di assestamento di bilancio. Anche sul fronte del rispetto delle regole europee degli aiuti di Stato, Emiliano considera ben motivato il parere su cui si basa il rinnovo della convenzione. Sullo sfondo ci sono però le ipotesi su cui lavora la Procura di Bari, secondo cui Aeroporti di Puglia potrebbe aver omesso di effettuare una gara d’appalto per scegliere Ryanair.
Anche su quest’ultimo punto, AdP ha garantito alla Regione che la procedura si è svolta rispettando le regole. E, del resto, è stata la giunta Vendola ad autorizzare la società a rinnovare la convenzione per altri 5 anni. Ma Emiliano sta valutando, tra le altre, anche l’ipotesi di rinnovare gli atti. In questo senso una possibilità è che si arrivi ad annullare l’accordo con il vettore irlandese, per poi effettuare una nuova procedura comparativa. Ma si tratta di una strada rischiosa, perché Ryanair oggi è il perno su cui si regge lo sviluppo degli scali di Bari e Brindisi: se venisse a mancare, i danni al sistema potrebbero essere incalcolabili.
D’altro canto, però, trasformare in debito fuori bilancio i soldi dovuti ad AdP (che ha già provveduto a pagare Ryanair) trasformerà questa vicenda in caso politico. E la scelta sul futuro dovrà essere presa con la massima cautela, proprio per non privare la Puglia di voli ritenuti strategici.
In questa partita Aeroporti ha sul collo il fiato di Alitalia, che ha ottenuto dal Tar di Bari il diritto ad una copia del contratto con Ryanair. Il manager della società, Giuseppe Acierno, non ha ottemperato: ha infatti presentato ricorso al Consiglio di Stato. Ma è chiaro dove vuol andare a parare la compagnia di bandiera: si prepara a far causa ad AdP per concorrenza sleale.
Sullo sfondo c’è anche il futuro degli aeroporti pugliesi. Negli scorsi mesi Emiliano ha avviato colloqui con il fondo F2I, con l’ipotesi di un’alleanza da cui potrebbe nascere l’asse degli scali del Sud: uno dei fondi di F2I controlla il 70% di Gesac, l’aeroporto di Napoli, e la Regione potrebbe entrare in joint venture. Di certo però il governatore ritiene che la vicenda Ryanair sia indicativa della necessità di procedere con la privatizzazione: affidandosi ad un partner industriale, la Regione potrebbe concentrarsi sulle scelte strategiche e potrebbe lasciare le questioni gestionali a chi possiede l’esperienza specifica.
http://ww2.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/2399/Soldi-a-Ryanair--Emiliano-.html
stop contratto, nuova gara
BARI - I 13,8 milioni per pagare il servizio svolto da ottobre 2014 al 31 dicembre verranno riconosciuti con un debito fuori bilancio. Ma per il futuro, sarà necessario un ragionamento profondo che tenga insieme l’esigenza di garantire la mobilità aerea dei pugliesi con il rispetto delle norme sulla concorrenza. Michele Emiliano è intenzionato infatti ad approfondire il tema dei rapporti con Ryanair. E dopo che il governatore ha stoppato l’approvazione da parte della giunta della convenzione con Aeroporti, non si esclude che possa chiedere la rescissione del contratto tra AdP e la compagnia irlandese.
Il tema non è né la convenienza dell’accordo (Ryanair garantisce agli aeroporti pugliesi 3 milioni di passeggeri l’anno), né tantomeno la legittimità dell’operato degli uffici della Regione: la convenzione è stata presentata «postuma» alla giunta (nell’ultima seduta del 2015) perché i 13,8 milioni sono stati previsti solo in sede di assestamento di bilancio. Anche sul fronte del rispetto delle regole europee degli aiuti di Stato, Emiliano considera ben motivato il parere su cui si basa il rinnovo della convenzione. Sullo sfondo ci sono però le ipotesi su cui lavora la Procura di Bari, secondo cui Aeroporti di Puglia potrebbe aver omesso di effettuare una gara d’appalto per scegliere Ryanair.
Anche su quest’ultimo punto, AdP ha garantito alla Regione che la procedura si è svolta rispettando le regole. E, del resto, è stata la giunta Vendola ad autorizzare la società a rinnovare la convenzione per altri 5 anni. Ma Emiliano sta valutando, tra le altre, anche l’ipotesi di rinnovare gli atti. In questo senso una possibilità è che si arrivi ad annullare l’accordo con il vettore irlandese, per poi effettuare una nuova procedura comparativa. Ma si tratta di una strada rischiosa, perché Ryanair oggi è il perno su cui si regge lo sviluppo degli scali di Bari e Brindisi: se venisse a mancare, i danni al sistema potrebbero essere incalcolabili.
D’altro canto, però, trasformare in debito fuori bilancio i soldi dovuti ad AdP (che ha già provveduto a pagare Ryanair) trasformerà questa vicenda in caso politico. E la scelta sul futuro dovrà essere presa con la massima cautela, proprio per non privare la Puglia di voli ritenuti strategici.
In questa partita Aeroporti ha sul collo il fiato di Alitalia, che ha ottenuto dal Tar di Bari il diritto ad una copia del contratto con Ryanair. Il manager della società, Giuseppe Acierno, non ha ottemperato: ha infatti presentato ricorso al Consiglio di Stato. Ma è chiaro dove vuol andare a parare la compagnia di bandiera: si prepara a far causa ad AdP per concorrenza sleale.
Sullo sfondo c’è anche il futuro degli aeroporti pugliesi. Negli scorsi mesi Emiliano ha avviato colloqui con il fondo F2I, con l’ipotesi di un’alleanza da cui potrebbe nascere l’asse degli scali del Sud: uno dei fondi di F2I controlla il 70% di Gesac, l’aeroporto di Napoli, e la Regione potrebbe entrare in joint venture. Di certo però il governatore ritiene che la vicenda Ryanair sia indicativa della necessità di procedere con la privatizzazione: affidandosi ad un partner industriale, la Regione potrebbe concentrarsi sulle scelte strategiche e potrebbe lasciare le questioni gestionali a chi possiede l’esperienza specifica.
http://ww2.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/2399/Soldi-a-Ryanair--Emiliano-.html