Mi sfugge il senso: la questione dovrebbe essere che io pilota ho diritto ad avere il periodo neutro per potere prestare il lavoro retribuito ai fini del mantenimento della licenza, in deroga al principio che, nel momento in cui percepisco un centesimo, dovrei comunicarlo preventivamente e perdere il sussidio.
Fin qua ci sono.
Successivamente, devo comunicare la cosa all'INPS, che si fa i suoi bei calcoli e mi dice quanti quattrini devo restituire perchè "sovrapposti" alla retribuzione. Questa dovrebbe essere la norma.
L'interpellanza a che serviva? Capisco che la causa è stata male impostata (o meglio, da quel che sembra dalla lettura della sentenza, PARTE della causa, laddove si contestava la mancata comunicazione PREVENTIVA, che effettivamente non era dovuta), ma che accordo si doveva raggiungere col Ministero, dal momento che la norma è abbastanza chiara in sè? Cioè, se effettivamente, come ci hai detto, è stato dichiarato entro i 30 giorni che era stata prestata attività retribuita e che si sarebbe sottoscritto il nuovo contratto, che interpello devo fare? E quale accordo raggiungere?
Io rimango poi con la domanda sulla tempistica di dichiarazione postuma, ma non avendo e non potendo avere accesso agli atti di causa depositati a Ferrara al momento applico il principio "in dubbio pro reo", in attesa di avere qualche documento supplementare che possa soddisfare questo mio dubbio, nonchè su quante siano effettivamente le mele marce e sulle somme in ballo, dal momento che i sequestri cautelativi disposti dalla Magistratura sono di importi belli elevati.