Funerali Casamonica : sospesa licenza all'elicotterista


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Sempre per certo sappiamo che puoi ridurlo al minimo, ma non azzererai mai il rischio che un pilota sbrocchi e faccia un macello una volta ai comandi di un aereo.

Sono d'accordo su questo. Ma ieri non si è mossa una foglia : se invece di petali avesse lanciato (estremizzo) una bomba tutti adesso ci staremo chiedendo dove c'è una falla nella sicurezza.
 
Benissimo , e questo per quanto riguarda il pilota : ha violato la legge e sarà punito. Su questo mi pare che siamo tutti d'accordo. Io però vorrei sapere : chi doveva controllarlo questo pilota? E soprattutto c'era il modo di poterlo controllare?

Non ho capito se è una domanda retorica.
Un velivolo che si muove a centinaia di km/h sopra ad un territorio fortemente inurbato come il nostro è, in ogni momento, in grado di fare danni in pochi secondi. Sopra ho fatto l'esempio di un 737 che atterra proprio perchè segue un percorso "normale" fino a pochi secondi dal touchdown ed a velocità assolutamente regolari. Tre minuti dopo il disastro è (potenzialmente) fatto. Togli un minuto se parliamo di Linate. In 120 secondi chi potresti mai avvisare? E se per assurdo andassero in volo due intercettori e raggiungessero il bersaglio, è più sano abbatterlo sopra la città o vedere se per caso non è il cpt che ha dato di matto, si sente male, o sbagliato procedura?
Per tutti gli oggetti volanti più lenti esistono delle procedure e dei mezzi appositi (non puoi intercettare un ULM col Typhoon), ma i concetti rimangono.
Per cui la risposta breve, per me è: NO, nessuno poteva controllare (ufficialmente) il volo di quella macchina o, meglio, anche quando gli enti civili se ne fossero accorti e quelli militari fossero intervenuti, non si poteva fare nulla di nulla.
Il 320 di GermanWings ha volato 10 minuti con tutti allarmati perchè aveva lasciato il FL previsto, e cosa hanno potuto farci?
 
Sono d'accordo su questo. Ma ieri non si è mossa una foglia : se invece di petali avesse lanciato (estremizzo) una bomba tutti adesso ci staremo chiedendo dove c'è una falla nella sicurezza.

E' nella zona di rischio residuo che collega il NON consentire alcun volo e farlo in maniera controllata, nel senso "ci tengo su gli occhi" di controllo, non "governo".
 
Era una domanda vera , nel senso che non so davvero se c'è qualcuno preposto al controllo. Però ho trovato un articolo sull'intercettazione di un elicottero . La dinamica non è paragonabile ma evidentemente una forma di controllo c'è.

Martedì 7 Ottobre un elicottero al largo di Ponza ha fatto scattare l'allarme di “scramble” a causa di mancata identificazione. L’evento ha attivato il sistema di difesa aerea avviando la procedura di decollo rapido di due caccia Eurofighter di stanza presso la base di Grosseto, sede del 4° Stormo.Nel corso della mattinata, il CAOC-TJ (Combined Air Operation Center di Torrejon), ha ordinato lo “scramble”, ovvero il decollo immediato di velivoli caccia intercettori in servizio di allarme sul territorio nazionale. Partiti in pochissimi minuti dall’aeroporto di Grosseto, i due caccia Eurofighter, in costante contatto radio con i radar della difesa aerea assicurata dall’Aeronautica Militare, sono passati sotto controllo dell’Autorità Governativa Nazionale (NGA).

L’intercettazione è stata effettuata nel tratto di mare tra la SARDEGNA e la CAMPANIA a bassa velocità alla quota di 500 metri. Raggiunto il velivolo è stata effettuata l’identificazione visiva e stabilito un contatto radio. L’NGA, dopo aver accertato l’assenza di una minaccia alla sicurezza Nazionale, ha dato l’ordine di rientro alla base per i due Eurofighter del 4° Stormo.

L'Aeronautica Militare assicura la sorveglianza dello spazio aereo nazionale 365 giorni all'anno, 24 ore su 24, con un sistema di difesa integrato, fin dal tempo di pace, con quello degli altri paesi appartenenti alla NATO. Il servizio è garantito dal 4° Stormo di Grosseto, dal 36° Stormo di Gioia del Colle e dal 37° Stormo di Trapani con velivoli caccia Eurofighter.

Faccio notare che questo elicottero si trovava al largo dell'isola di Ponza.
 
Troppo tardi.

Di colpe oggettive ne ha e sicuramente dovrà renderne conto. Nel contorno della vicenda io ci vedo:
- figura barbina internazionale: 99%
- violazione amministrativa (pare che servano un paio di auth per fare il rilascio di qualcosa dal volo, e comunque non con un ULM (DPR 404/88 modificato nel 2012). Non so di che macchina si tratti nel caso specifico ma poco cambia. Aggiungere la variazione estemporanea al FP): 1%
- problemi di sicurezza non noti: 0%

La cosa aeronauticamente rilevante è nel 1%.
 
Era una domanda vera , nel senso che non so davvero se c'è qualcuno preposto al controllo. Però ho trovato un articolo sull'intercettazione di un elicottero . La dinamica non è paragonabile ma evidentemente una forma di controllo c'è.
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Certo che c'è, l'ho accennato anche qui (http://www.aviazionecivile.org/vb/s...essere-visto?p=1700139&viewfull=1#post1700139) e qualcuno sotto ha anche risposto che il dispositivo è stato attivato.
Il caso che hai riportato è più un eccezione che una regola, le operazioni SMI hanno una logica tutta diversa da quella raccontata (si trova molta documentazione in rete). Sopra scrivevo che è improbabile intercettare un tubi e tela (o un elicottero) con un Typhoon, meglio i 339 appositamente equipaggiati e gli elicotteri. Chi è preposto a farlo sa come agire, il problema resta sempre nei pochi secondi per farlo.
 
Quindi sostanzialmente mi stai dicendo che a New York come a Tokyo, Londra o Parigi è possibile alzarsi in volo in elicottero senza alcun controllo o piano di volo comunicato agli enti preposti alla sorveglianza?

I voli da diporto sportivo VDS se decollano e atterrano fuori da spazi aerei controllati e volando non li attraversano non sono tenuti a presentare un piano di volo , nemmeno sono obbligati ad avere un Trasponder per identificarsi , purche ' appunto seguano determinate regole di volo , tra le altre il divieto di sorvolare centri urbani al di sotto di determinate quote .
Cosa si dovrebbe fare ? Vietare il volo sportivo ? Se uno fa una ca@@ata poi ne paga le conseguenze con il ritiro della licenza da parte dell' Enac , come e' successo ieri e tempo fa per quello che era atterrato con l' elicottero davanti al ristornate al mare.
Stiamo parlando di aerei con un peso massimo al decollo di 500 kg, che con due passeggeri non lasciamo molto spazio al carico di chissa che cosa , mica sono bombardieri.
 
Stiamo parlando di aerei con un peso massimo al decollo di 500 kg, che con due passeggeri non lasciamo molto spazio al carico di chissa che cosa , mica sono bombardieri.

Su quanto pesi un ULM al decollo come sai ci sono diverse teorie :)
Anche avesse a bordo solo la verde necessaria al volo, tu tirane uno a 250 km/h in mezzo ad una piazza piena di gente poi ne riparliamo se serva o no un bombardiere.
 
Ci manca solo che qualcuno atterri sulla Piazza Rossa e poi siamo a posto.
28 Maggio 1987.
https://en.wikipedia.org/wiki/Mathias_Rust

MRust.jpg
 
Era una citazione, pensavo si capisse
Avevo inteso, la foto è soprattutto per i più giovani che probabilmente non conoscono la storia. :)
Che peraltro ha dimostrato che nemmeno uno dei posti teoricamente più inviolabili, può considerarsi davvero tale.
 
Credo che l'argomento sia tutt'altro che facile, più o meno le opinioni di tutti sono plausibili e condivisibili ... La realtà è che il sistema radar di una qualsiasi forza aerea non può essere in grado di vedere tutto, questo è un dato di fatto. Altro dato di fatto è che, se anche fosse in grado di vedere tutto, non sarebbe probabilmente in grado di reagire contro i cosiddetti "slow mover" che si muovono dalle periferie in tempi "tecnicamente incompatibili" alla minaccia per dirla in gergo. Il sistema - ve lo posso assicurare - funziona benissimo con aerei subsonici in quota, ma ha delle falle endemiche che non possono essere colmate se non a scapito della libera dei singoli. Mi spiego meglio: il problema degli "slow mover" era già stato evidenziato durante il Giubileo, quando gli EH-101 gli HH3-F e gli MB-339 di Marina ed aeronautica furono incaricati di partecipare a missioni di Combat Air Patrol (CAP) sui cieli di Roma per proteggere la zona rossa. Era ovvio che quello non era un lavoro che si poteva fare con gli EFA (al tempo avevamo gli F16) e neppure con l'apparato radar dell'AMI da solo, ma solamente con piattaforme volanti con propri apparati radar di identificazione - o comunque coadiuvati da postazioni installate ad hoc a terra - capaci di identificare a vista e quindi di volare alle stesse velocità di uno slow mover o quanto meno prossime ad essa. Ora, è ovvio che un tale apparato può essere organizzato per eventi speciali come fu il giubileo ma non può essere in forza 365 giorni l'anno. Le alternative quindi sono due. O si limitano le libertà degli individui che posseggono un ULM ( e qui mi riallaccio al discorso sulla libertà personale col quale ho iniziato il mio intervento) oppure ci mettiamo in testa che, ahimè, con tale rischio bisogna conviverci ...
 
Tralascio il mio personale sdegno e il profondo senso di vergogna per quello a cui (ahimè) abbiamo dovuto assistere ieri e mi concentro invece su un fatto davvero gravissimo per la sicurezza : possibile che un mezzo come un elicottero NON autorizzato al sorvolo della capitale possa invece muoversi liberamente senza che nessuno intervenga? E se invece dei petali avesse lanciato qualcos'altro? E' possibile alzarsi in volo senza che ci siano controlli di alcun tipo?

l'importante è che si compri la bottiglietta d'acqua dopo i controlli.....
 
l'importante è che si compri la bottiglietta d'acqua dopo i controlli.....
Vabbé dai sono cose che non c'entrano una con l'altra mi sembra abbastanza evidente.
Al TG hanno appena intervistato una politica che si chiedeva come un aereo possa passare sopra l'Italia senza che i caccia controllino cosa vuole fare. Ecco, diciamo che sarebbe anche il momento del buon senso.
 
@I-PAUL mica solo degli ULM

Ciao NoEmptyElse, la mia opinione personale è che, se uno ha intenzioni poco simpatiche, il mezzo migliore per portarle a termine è un ULM, per tutta una serie di considerazioni operative/burocratiche che sarebbe noioso star qui a spiegare. Il tuo appunto è comunque certamente corretto, potremmo più in generale parlare di aviazione medio/leggera ed estendere l'argomento a tutti coloro che posseggono un aeromobile privato di qualsiasi tipo, il succo del mio discorso comunque non cambia ...
 
Il discorso è abbastanza ampio imho. Il problema è la differenza che c'è tra paranoia e sicurezza. Penso siamo tutti d'accordo che la sicurezza assoluta è difficile, se non impossibile, da raggiungere; però è un argomento tabù: non si può dire. Se iniziassimo a ragionare su *cosa potrebbe succedere* è finita. Pensiamo un attimo a cosa potrebbero fare su un treno AV: centinaia di persone su un proiettile che va a 350km/h e senza nessun controllo reale su ciò che si porta a bordo, fossero anche valigie di 30-50 chili.

Anche qui: fin quando non succede nulla tutti contenti di non avere rotture di palle. Appena succederà qualcosa inizierà la paranoia e saranno in tanti a lamentare "i mancati controlli all'ingresso". Il punto è "l'equilibrio" appunto.

Leggevo di controlli ossessivi sui piloti o di controllo laschi a dir poco in altri casi. Cosa fare?
Si mette da un piatto la scomodità, il fastidio, la perdita di riservatezza, il tempo perso, i costi dei controlli e dall'altro la sicurezza. Quanto siamo disposti a cedere rispetto a quest'ultima? Quanto siamo disposti a dare in cambio di? Ché se il discorso è banalmente: oh vanno fatti i controlli (soprattutto intendendo "a altri") non serve a nulla. E cavalcare il momento e darla addosso a un tizio, nonostante il gesto, SECONDO ME, riprovevole è un atto di stomaco che non serve a nulla.

Vanno controllati TUTTI I VOLI, di qualsiasi tipo? Ok, ci può stare. Ci costa XX euro a testa. Ci comporterà il probabile passo successivo del controllo ossessivo sui treni, sulle navi e poi sulle auto. Vogliamo davvero vivere così?
Ripeto, io non conosco la risposta. Ma mi aspetto che chi mi dia una soluzione, o semplicemente si indigna, lo faccia considerando tutti i lati del problema non solo quello di pancia dopo una porcheria del genere. :)

My 2 cents, ovvio :D
 
Il pensiero del dopo cena è relativo a quello che scriveva aless sopra: più ci penso e più mi chiedo cosa possa spingere un pilota professionista a fare una cappella del genere che verosimilmente avrà grosso impatto, e negativo, sulla propria attività lavorativa. Possibile che non abbia ancora rilasciato interviste?
 
Stato
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