AA, DL e UA protestano contro vettori Qatar & UAE per concorrenza sleale


Questo e' lapalissiano BGW...
Oggi parlavo con un collega di un'asiatica: stanno strangolando anche loro e presto potrebbero chiudere le operazioni dall'Italia.
Quando si volera' solo con 3 vettori i passeggeri saranno contenti dici? Vedremo.

Penso non si tratti ne' di CX ne' di SQ. Quando un business model funziona, le ME3 non fanno paura.
Personalmente tra CX e EK per me non c'e' storia, anche quando (ed e' praticamente sempre cosi') CX ha tariffe piu' alte.
 
Penso non si tratti ne' di CX ne' di SQ. Quando un business model funziona, le ME3 non fanno paura.
Personalmente tra CX e EK per me non c'e' storia, anche quando (ed e' praticamente sempre cosi') CX ha tariffe piu' alte.

CX e SQ godono anche di un forte mercato interno disposto a pagare. In Italia tutti sono costretti a praticare tariffe all'osso anche in Premium che come dici bene d' fondamentale per la redditività
 
CX e SQ godono anche di un forte mercato interno disposto a pagare. In Italia tutti sono costretti a praticare tariffe all'osso anche in Premium che come dici bene d' fondamentale per la redditività

D'accordo, e' vero che sono due centri finanziari con PIL procapite tra i piu' alti al mondo, ma sono anche due sputi rispetto ai giganti della zona, e anche loro, volenti o nolenti, contano un bel po' sui transiti.
L'esempio della Kangaroo Route per me e' abbastanza emblematico: l'ingresso in forza di EK (e in misura minore di EY e QR) ha danneggiato soprattutto i vettori tradizionali BA e QF (tanto che quest'ultima si e' alleata con EK per non morire del tutto su quella rotta), mentre CX e SQ hanno retto il colpo.
 
Penso non si tratti ne' di CX ne' di SQ. Quando un business model funziona, le ME3 non fanno paura.
Personalmente tra CX e EK per me non c'e' storia, anche quando (ed e' praticamente sempre cosi') CX ha tariffe piu' alte.

Vedremo dopo l'Expo, ok?

CX e SQ godono anche di un forte mercato interno disposto a pagare. In Italia tutti sono costretti a praticare tariffe all'osso anche in Premium che come dici bene d' fondamentale per la redditività

il punto e' proprio questo infatti; chi le obbliga a far questo? I soliti noti...
Ma sembra non lo si voglia proprio tenere nella debita considerazione! ;)
 
D'accordo, e' vero che sono due centri finanziari con PIL procapite tra i piu' alti al mondo, ma sono anche due sputi rispetto ai giganti della zona, e anche loro, volenti o nolenti, contano un bel po' sui transiti.
L'esempio della Kangaroo Route per me e' abbastanza emblematico: l'ingresso in forza di EK (e in misura minore di EY e QR) ha danneggiato soprattutto i vettori tradizionali BA e QF (tanto che quest'ultima si e' alleata con EK per non morire del tutto su quella rotta), mentre CX e SQ hanno retto il colpo.
BGW il problema (in linea teorica) è che se è vero che le golfare possono permettersi prezzi mediamente più bassi o un servizio mediamente migliore perchè non sono pressati da azionisti da accontentare, allora basta che abbiano una posizione dominante su determinate rotte e si stanchino di avere un basso ritorno ed ecco che anche il passeggero è - sempre teoricamente - fregato.
 
Senza esclusione di colpi.
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Kidman nello spot Etihad: l’ira delle hostess: «Compagnia che non rispetta le donne»
Lettera del sindacato americano Apfa: «Ritiri la sua voce e la sua immagine»

Nicole Kidman nel mirino delle hostess. L’Association of Professional Flight Attendants (Apfa), organizzazione sindacale che rappresenta 25 mila assistenti di volo dell’American Airlines, ha scritto una lettera pubblica all’attrice australiana in cui contesta la sua partecipazione come testimonial alla nuova pubblicità della compagnia Etihad. Una presenza che, lamenta il documento, è «in contraddizione» con il ruolo della Kidman come ambasciatrice di buona volontà per il «Fondo di sviluppo delle Nazioni Unite per le donne» (Unifem). «Gli Emirati arabi uniti e le loro compagnie sono ben note nel nostro settore per le loro pratiche di lavoro discriminatorie e il comportamento deplorevole nei confronti delle dipendenti donne - recita la lettera -. Perciò l’Apfa deve rispettosamente chiederle - come eminente rappresentante delle donne nel mondo - di non prestare la sua voce, la sua immagine e il suo buon nome a Etihad Airways, la seconda più grande compagnia degli Emirati arabi». Che, da parte sua, come scrive il Guardian, respinge le accuse, dicendo che l’impegno per i suoi dipendenti è una assoluta priorità.

Le accuse
L’attacco del sindacato a Etihad è molto duro. «Lo scorso mese, l’8 marzo, Festa internazionale della donna - scrive rivolgendosi alla Kidman la presidente dell’organizzazione, Laura R. Glading - lei ha detto: “Immagino un mondo dove tutte le donne e le ragazze abbiano uguali opportunità e diritti”. Poco dopo, quella stessa settimana, l’abbiamo vista iniziare ad apparire nella nuova campagna per Etihad, una compagnia che, ha scritto il Wall Street Journal, “può licenziare le donne se restano incinte” e che forza le assistenti di volo a vivere in “isolamento”. Queste sono condizioni che, già decenni fa, negli Stati Uniti, l’Afa ha combattuto per sradicare. Etihad invece è una compagnia retrograda che cerca di far tornare il nostro settore nell’età più buia».

Fonte: http://www.corriere.it/spettacoli/1...he-80c01b04-d9da-11e4-9d46-768ce82f7c45.shtml

Comunicato: http://media2.corriere.it/corriere/pdf/2015/kidman-letter.pdf
 
Gli ultimi due voli UA75 / UA74 mi hanno fatto ricordare perché odio volare con le americane; nell'ordine:
- Shortage di carburante durante il volo e deviazione nell'ameno aeroporto di Bangor, nel Maine per un complessivo ritardo di 2h30min;
- AA/VV (età media 50 anni) con una attitudine al cui confronto persino Sgarbi appariva simpatico;
- BusinessFirst (first?????) operata manualmente dagli AA/VV in quanto i controlli elettronici del 25% dei posti non erano funzionanti;
- lista vini completamente assente, anche nel menu; la scelta si limitava al "rosso" o "bianco" portato nel bicchiere direttamente dalle AA/VV (suppongo preso dal cartone del tavernello);
- sale lounge United assente a Tampa; vergognosamente lurida quella di Newark - cibo assente, le bevande leggermente meno schifose sono servite a pagamento;
- voli perennemente in overbooking pesante;
- check-in per le classi premium con le macchinette (1 operatore poco disponibile in caso di problemi);

Poi ci si lamenta delle orientali...persino EK (a mio modesto parere la più scarsa dei vettori del golfo) è anni luce avanti...però alla fine è colpa del dumping...ma fatemi il piacere...
 
Senza esclusione di colpi.
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Kidman nello spot Etihad: l’ira delle hostess: «Compagnia che non rispetta le donne»
Lettera del sindacato americano Apfa: «Ritiri la sua voce e la sua immagine»

Nicole Kidman nel mirino delle hostess. L’Association of Professional Flight Attendants (Apfa), organizzazione sindacale che rappresenta 25 mila assistenti di volo dell’American Airlines, ha scritto una lettera pubblica all’attrice australiana in cui contesta la sua partecipazione come testimonial alla nuova pubblicità della compagnia Etihad. Una presenza che, lamenta il documento, è «in contraddizione» con il ruolo della Kidman come ambasciatrice di buona volontà per il «Fondo di sviluppo delle Nazioni Unite per le donne» (Unifem). «Gli Emirati arabi uniti e le loro compagnie sono ben note nel nostro settore per le loro pratiche di lavoro discriminatorie e il comportamento deplorevole nei confronti delle dipendenti donne - recita la lettera -. Perciò l’Apfa deve rispettosamente chiederle - come eminente rappresentante delle donne nel mondo - di non prestare la sua voce, la sua immagine e il suo buon nome a Etihad Airways, la seconda più grande compagnia degli Emirati arabi». Che, da parte sua, come scrive il Guardian, respinge le accuse, dicendo che l’impegno per i suoi dipendenti è una assoluta priorità.

Le accuse
L’attacco del sindacato a Etihad è molto duro. «Lo scorso mese, l’8 marzo, Festa internazionale della donna - scrive rivolgendosi alla Kidman la presidente dell’organizzazione, Laura R. Glading - lei ha detto: “Immagino un mondo dove tutte le donne e le ragazze abbiano uguali opportunità e diritti”. Poco dopo, quella stessa settimana, l’abbiamo vista iniziare ad apparire nella nuova campagna per Etihad, una compagnia che, ha scritto il Wall Street Journal, “può licenziare le donne se restano incinte” e che forza le assistenti di volo a vivere in “isolamento”. Queste sono condizioni che, già decenni fa, negli Stati Uniti, l’Afa ha combattuto per sradicare. Etihad invece è una compagnia retrograda che cerca di far tornare il nostro settore nell’età più buia».

Fonte: http://www.corriere.it/spettacoli/1...he-80c01b04-d9da-11e4-9d46-768ce82f7c45.shtml

Comunicato: http://media2.corriere.it/corriere/pdf/2015/kidman-letter.pdf

Patetici.
 
Gli ultimi due voli UA75 / UA74 mi hanno fatto ricordare perché odio volare con le americane; nell'ordine:
- Shortage di carburante durante il volo e deviazione nell'ameno aeroporto di Bangor, nel Maine per un complessivo ritardo di 2h30min;
- AA/VV (età media 50 anni) con una attitudine al cui confronto persino Sgarbi appariva simpatico;
- BusinessFirst (first?????) operata manualmente dagli AA/VV in quanto i controlli elettronici del 25% dei posti non erano funzionanti;
- lista vini completamente assente, anche nel menu; la scelta si limitava al "rosso" o "bianco" portato nel bicchiere direttamente dalle AA/VV (suppongo preso dal cartone del tavernello);
- sale lounge United assente a Tampa; vergognosamente lurida quella di Newark - cibo assente, le bevande leggermente meno schifose sono servite a pagamento;
- voli perennemente in overbooking pesante;
- check-in per le classi premium con le macchinette (1 operatore poco disponibile in caso di problemi);

Poi ci si lamenta delle orientali...persino EK (a mio modesto parere la più scarsa dei vettori del golfo) è anni luce avanti...però alla fine è colpa del dumping...ma fatemi il piacere...

Ricorda molto il volo di Pappa&Ciccia. In peggio però.
 
Senza esclusione di colpi.
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Kidman nello spot Etihad: l’ira delle hostess: «Compagnia che non rispetta le donne»
Lettera del sindacato americano Apfa: «Ritiri la sua voce e la sua immagine»

Nicole Kidman nel mirino delle hostess. L’Association of Professional Flight Attendants (Apfa), organizzazione sindacale che rappresenta 25 mila assistenti di volo dell’American Airlines, ha scritto una lettera pubblica all’attrice australiana in cui contesta la sua partecipazione come testimonial alla nuova pubblicità della compagnia Etihad. Una presenza che, lamenta il documento, è «in contraddizione» con il ruolo della Kidman come ambasciatrice di buona volontà per il «Fondo di sviluppo delle Nazioni Unite per le donne» (Unifem). «Gli Emirati arabi uniti e le loro compagnie sono ben note nel nostro settore per le loro pratiche di lavoro discriminatorie e il comportamento deplorevole nei confronti delle dipendenti donne - recita la lettera -. Perciò l’Apfa deve rispettosamente chiederle - come eminente rappresentante delle donne nel mondo - di non prestare la sua voce, la sua immagine e il suo buon nome a Etihad Airways, la seconda più grande compagnia degli Emirati arabi». Che, da parte sua, come scrive il Guardian, respinge le accuse, dicendo che l’impegno per i suoi dipendenti è una assoluta priorità.

Le accuse
L’attacco del sindacato a Etihad è molto duro. «Lo scorso mese, l’8 marzo, Festa internazionale della donna - scrive rivolgendosi alla Kidman la presidente dell’organizzazione, Laura R. Glading - lei ha detto: “Immagino un mondo dove tutte le donne e le ragazze abbiano uguali opportunità e diritti”. Poco dopo, quella stessa settimana, l’abbiamo vista iniziare ad apparire nella nuova campagna per Etihad, una compagnia che, ha scritto il Wall Street Journal, “può licenziare le donne se restano incinte” e che forza le assistenti di volo a vivere in “isolamento”. Queste sono condizioni che, già decenni fa, negli Stati Uniti, l’Afa ha combattuto per sradicare. Etihad invece è una compagnia retrograda che cerca di far tornare il nostro settore nell’età più buia».

Fonte: http://www.corriere.it/spettacoli/1...he-80c01b04-d9da-11e4-9d46-768ce82f7c45.shtml

Comunicato: http://media2.corriere.it/corriere/pdf/2015/kidman-letter.pdf

Secondo questa APFA e tutte le altre sigle che si sentono se le stanno creando dal nulla, magari con sovvenzioni delle stesse UA/AA/DL, per la loro offensiva alle ME3.
Quando mai negli USA viene data anche la minima attenzione dai media ai sindacati?
 
BGW il problema (in linea teorica) è che se è vero che le golfare possono permettersi prezzi mediamente più bassi o un servizio mediamente migliore perchè non sono pressati da azionisti da accontentare, allora basta che abbiano una posizione dominante su determinate rotte e si stanchino di avere un basso ritorno ed ecco che anche il passeggero è - sempre teoricamente - fregato.

La posizione dominante ce l'hanno già praticamente su molte rotte. Ti dirò che sulla NBO-Europa, che è la rotta che conosco meglio oggi, promozioni a parte, le tariffe di EK sono allineate alle legacy. Paradossalmente, chi sta facendo dumping (sempre che di dumping si possa parlare a 2000$ per un volo di 7 ore in J) sono la superblasonata Swiss e la sorella minore Brussels.
Per il mercato europeo, IMHO le tre mediorientali sconteranno sempre l'handicap di spezzare a metà un volo longhaul, che è un vero sbattimento sui voli notturni. E puoi pure costruire una lounge grande quanto un villaggio olimpico, offrire Krug alla spina, installare palestre sugli A380, servire un menu à la carte con tutte le cucine del mondo, ma per me la comodità del volo diretto vale tutti i servizi, prodotti hard e soft, su cui stanno investendo capitali.
 
La posizione dominante ce l'hanno già praticamente su molte rotte. Ti dirò che sulla NBO-Europa, che è la rotta che conosco meglio oggi, promozioni a parte, le tariffe di EK sono allineate alle legacy. Paradossalmente, chi sta facendo dumping (sempre che di dumping si possa parlare a 2000$ per un volo di 7 ore in J) sono la superblasonata Swiss e la sorella minore Brussels.
Per il mercato europeo, IMHO le tre mediorientali sconteranno sempre l'handicap di spezzare a metà un volo longhaul, che è un vero sbattimento sui voli notturni. E puoi pure costruire una lounge grande quanto un villaggio olimpico, offrire Krug alla spina, installare palestre sugli A380, servire un menu à la carte con tutte le cucine del mondo, ma per me la comodità del volo diretto vale tutti i servizi, prodotti hard e soft, su cui stanno investendo capitali.

D'accordo 100%. Infatti le ME3 puntano su quei clienti che preferiscono un prodotto superiore anche con l'incoveniente del 1 stop (quality focus leisure).

D'accordo anche sul dumping... Basta dare un occhiata alle tariffe BA sul LHR-AUH
 
La posizione dominante ce l'hanno già praticamente su molte rotte. Ti dirò che sulla NBO-Europa, che è la rotta che conosco meglio oggi, promozioni a parte, le tariffe di EK sono allineate alle legacy. Paradossalmente, chi sta facendo dumping (sempre che di dumping si possa parlare a 2000$ per un volo di 7 ore in J) sono la superblasonata Swiss e la sorella minore Brussels.
Per il mercato europeo, IMHO le tre mediorientali sconteranno sempre l'handicap di spezzare a metà un volo longhaul, che è un vero sbattimento sui voli notturni. E puoi pure costruire una lounge grande quanto un villaggio olimpico, offrire Krug alla spina, installare palestre sugli A380, servire un menu à la carte con tutte le cucine del mondo, ma per me la comodità del volo diretto vale tutti i servizi, prodotti hard e soft, su cui stanno investendo capitali.
La mia posizione comunque non è allineata a quella delle compagnie europee/americane, voglio semplicemente sottolineare che è vero che le golfare hanno o hanno avuto dei vantaggi che hanno consentito loro una grande espansione in tempi brevissimi e che è vero che probabilmente ancora oggi godono di un certo interventismo statale a loro favore. Certo...alla fine tutto legale e forse le compagnie "occidentali" hanno poco da protestare (anche perchè secondo me il grosso dei loro problemi deriva da costo del lavoro e tassazione incomparabile rispetto a quella delle golfare) però è così.
Relativamente al tuo post di sopra, credo tu abbia ragione sulla comodità di avere un volo diretto, ma il mercato tende a premiare sempre più i prezzi bassi ed un mix qualità/prezzo piuttosto che la qualità eccelsa, la comodità del volo diretto ed i prezzi conseguentemente alti (e in molti aeroporti...la scomodità di non avere un volo diretto giornaliero) tanto più che le golfare con i loro volumi possono garantire spesso stopover raramente superiori alle 3 ore.
 
Gli ultimi due voli UA75 / UA74 mi hanno fatto ricordare perché odio volare con le americane; nell'ordine:
- Shortage di carburante durante il volo e deviazione nell'ameno aeroporto di Bangor, nel Maine per un complessivo ritardo di 2h30min;
- AA/VV (età media 50 anni) con una attitudine al cui confronto persino Sgarbi appariva simpatico;
- BusinessFirst (first?????) operata manualmente dagli AA/VV in quanto i controlli elettronici del 25% dei posti non erano funzionanti;
- lista vini completamente assente, anche nel menu; la scelta si limitava al "rosso" o "bianco" portato nel bicchiere direttamente dalle AA/VV (suppongo preso dal cartone del tavernello);
- sale lounge United assente a Tampa; vergognosamente lurida quella di Newark - cibo assente, le bevande leggermente meno schifose sono servite a pagamento;
- voli perennemente in overbooking pesante;
- check-in per le classi premium con le macchinette (1 operatore poco disponibile in caso di problemi);

Poi ci si lamenta delle orientali...persino EK (a mio modesto parere la più scarsa dei vettori del golfo) è anni luce avanti...però alla fine è colpa del dumping...ma fatemi il piacere...

Hanno visto i calzini e si sono regolati di conseguenza.
 
D'accordo 100%. Infatti le ME3 puntano su quei clienti che preferiscono un prodotto superiore anche con l'incoveniente del 1 stop (quality focus leisure).

D'accordo anche sul dumping... Basta dare un occhiata alle tariffe BA sul LHR-AUH

Sulla discriminante passeggeri non ci credo molto perlomeno non in Italia. Il dumping che citi di va subito serva a mandare via un concorrente ma forse è di mantenimento market share.
 
Sulla discriminante passeggeri non ci credo molto perlomeno non in Italia. Il dumping che citi di va subito serva a mandare via un concorrente ma forse è di mantenimento market share.
Per quel che ho visto, in molti casi le tariffe delle compagnie europee non sono tanto peggiori di quelle delle golfare, ed in più da aeroporti secondari (come ad es. NAP) è quasi impossibile che le golfare siano più convenienti perchè hanno accordi di codeshare sconvenienti con le major europee per voli feeder (intendo da aeroporto piccolo ad hub)
A mio avviso, il punto delle compagnie europee/americane è questo: come fa Etihad che fattura "appena" 7-8 miliardi di dollari e che fa utili per poche decine di milioni di dollari a comprare aerei su aerei, compagnie su compagnie ed impelagarsi in situazioni difficili come Alitalia ed Air Berlin? Come fa Qatar a spendere 1,7 miliardi di dollari cash per il 10% di IAG quando ne fattura 10 e non si sa quanti (e se) utili faccia?
 
Gli ultimi due voli UA75 / UA74 mi hanno fatto ricordare perché odio volare con le americane; nell'ordine:
- Shortage di carburante durante il volo e deviazione nell'ameno aeroporto di Bangor, nel Maine per un complessivo ritardo di 2h30min;
- AA/VV (età media 50 anni) con una attitudine al cui confronto persino Sgarbi appariva simpatico;
- BusinessFirst (first?????) operata manualmente dagli AA/VV in quanto i controlli elettronici del 25% dei posti non erano funzionanti;
- lista vini completamente assente, anche nel menu; la scelta si limitava al "rosso" o "bianco" portato nel bicchiere direttamente dalle AA/VV (suppongo preso dal cartone del tavernello);
- sale lounge United assente a Tampa; vergognosamente lurida quella di Newark - cibo assente, le bevande leggermente meno schifose sono servite a pagamento;
- voli perennemente in overbooking pesante;
- check-in per le classi premium con le macchinette (1 operatore poco disponibile in caso di problemi);

Poi ci si lamenta delle orientali...persino EK (a mio modesto parere la più scarsa dei vettori del golfo) è anni luce avanti...però alla fine è colpa del dumping...ma fatemi il piacere...

Non c'e' peggior pubblicita' di un post come questo.
Ti contatto in PM per valutare meglio, intanto posso solo chiedere scusa pubblicamente per i disservizi, e; un dovere, evidenziando che:
- la HAM-EWR, come altre rotte europee, e non solo UA, vede impiegati i 757 che per extreme headwind possono essere costretti ogni tanto a fuel stop a Gander, Goose Bay o Bangor; saranno sostituiti da widebodies con range O&D garantito
- sugli aa/vv non mi posso esprimere, credo che in linea di massima ce siano di ottimi e non, come un po' dappertutto, ma passo la tua nota a chi di dovere
- BusinessFirst product, secondo davvero a pochi ( http://www.united.com/web/en-US/content/travel/inflight/business/default.aspx ) ma ancora una volta, problematico sui 757 in particolare; su una cabina di 16 posti ne segnali 4 INOP, giusto?
- Curiosa la nota sulla lista vini; non solo e' pubblica (united.com) ma e' sempre riportata sui menu', qui davvero non capisco (e il riferimento al tavernello mi sembra un po' esagerato sinceramente)
United BusinessFirst® long-haul international flights

Champagnes
Devaux Grande Reserve non-vintage Champagne, France
Didier Chopin Brut non-vintage Champagne, France
Nicolas Feuillatte Brut Réserve non-vintage Champagne, France

White wines

New World
Crossroads Sauvignon Blanc 2013 Marlborough, New Zealand
Fog Head “Highland Series” Reserve Chardonnay 2011 Monterey, California
Joel Gott Chardonnay 2012 Monterey, California
Old World
Fouassier Peres et Fils "Benoit Fouassier" 2012 Sancerre, France (Sauvignon Blanc)
Louis Latour Les Genièvres 2012 Macon-Lugny, France (Chardonnay)
Pazo San Mauro Albariño 2013 Rias Baixas, Spain

Red wines

New World
Crios Cabernet Sauvignon 2012 Mendoza, Argentina
Finca La Escondida Malbec 2012 Mendoza, Argentina
McManis Family Vineyards Pinot Noir 2013 California
Old World
Chateau de Fontenille 2010 Bordeaux, France (Merlot blend)
El Coto Crianza 2010 Rioja, Spain (Tempranillo)
Santa Duc "Vieilles Vignes" 2010 Cotes du Rhône, France (Grenache blend)

Port
Quinta do Noval 2008 Late Bottled Vintage Port, Portugal


- Lounges: assente a TPA (confermo) e in via di rifacimento a EWR (ti ricordi qual'era quella dove sei andato?) , Il restyling in corso prevede che siano tutte in linea con quelle gia' operative a ORD e SFO: Over the next 5 years, United is investing more than $100 million into transforming the United Club program. We are committed to creating a relaxing, nourishing and productive space for our guests, and in 2015, you will see continued improvements throughout our network, from updated facilities to new food and beverage offerings.

- Overbooking: in linea con le dinamiche di mercato, non me ne risultano di "pesanti", ma puo' accadere in casi di IRROPS

- Premium Check-in: a EWR sono state appena ridisegnate e rese operative le nuove aree BusinessFirst Check-in , con self service kiosks e operatori presenti; tu hai pero' fatto check-in a TPA right?

Su tutto, nuovamente scusa per il disagio, dispiace leggere di tante note negative, lo sforzo attuale e' teso in tutt'altra direzione e le risultanze sono ampiamente positive infatti. Ma certo, in un unico viaggio si possono anche concentrare dinamiche negative!

Qualcuno che ci capisce di vini (TW843?) mi puo' dire qualcosa sulla lista, per favore?
 
ti rispondo brevemente:
- il fatto che impieghino 757, perdonami, non è un mio problema; se non ce la si fa, usassero un altro aereo o, se proprio devono, riprotegessero i passeggeri prima di partire, sopratutto quelli in connessione;
- che fosse anche solo una sedia non funzionante il discorso non cambia sopratutto se (da come dici tu) i problemi sul 757 sono noti; si rovina clamorosamente l'immagine di una compagnia. Per fortuna il mio funzionava, ma avere la vicina di posto che si alzava ogni 30 minuti per farsi aggiustare il sedile dall'A/V non si può proprio vedere, sopratutto se è un volo relativamente breve
- la businessfirst è stretta; vero che si può abbassare il bracciolo, ma resta comunque scomoda (rispetto alle altre americane, è un buon prodotto - ma il confronto con le mediorientali è un po' impietoso)
- per quanto riguarda la lista vini non so che dirti; non ho preso i menu quindi non posso postarli, ma ti assicuro che ci sono stati consegnati solo i menu dove dentro erano elencati solo i pasti, le bevande (intese come soft o birre) e un generico accenno allo champagne ma senza elencare alcunché
- overbooking: ti confermo che erano in over tutte e 4 le tratte su 4; facciamo a capirci, lo fanno tutte le compagnie quindi nulla da eccepire
- il volo è stato un HAM-EWR-MIA e un TPA-EWR-HAM; la lounge di EWR è quella dei nazionali all'andata, e degli internazionali al ritorno (non so dirti quante ce ne fossero a EWR però)
- a TPA ti confermo che ci stavano solo 3 macchinette per i premium, e un addetto per, eventualmente, consegnare i bagagli; assistenza 0;

OT per OT, un altro paio di note a margine:
- IFE sul 757 carino; niente in italiano ma nessun problema per quello. ottima la presa usb, quella di corrente e quella di ipod separate; spazio per gli oggetti notevole
- cookies spettacolare
- cibo sui nazionali inesistente sul ewr-mia e scarso (un panino) sul tpa-ewr
 
Non c'e' peggior pubblicita' di un post come questo.
Ti contatto in PM per valutare meglio, intanto posso solo chiedere scusa pubblicamente per i disservizi, e; un dovere, evidenziando che:
- la HAM-EWR, come altre rotte europee, e non solo UA, vede impiegati i 757 che per extreme headwind possono essere costretti ogni tanto a fuel stop a Gander, Goose Bay o Bangor; saranno sostituiti da widebodies con range O&D garantito
- sugli aa/vv non mi posso esprimere, credo che in linea di massima ce siano di ottimi e non, come un po' dappertutto, ma passo la tua nota a chi di dovere
- BusinessFirst product, secondo davvero a pochi ( http://www.united.com/web/en-US/content/travel/inflight/business/default.aspx ) ma ancora una volta, problematico sui 757 in particolare; su una cabina di 16 posti ne segnali 4 INOP, giusto?
- Curiosa la nota sulla lista vini; non solo e' pubblica (united.com) ma e' sempre riportata sui menu', qui davvero non capisco (e il riferimento al tavernello mi sembra un po' esagerato sinceramente)
United BusinessFirst® long-haul international flights

Champagnes
Devaux Grande Reserve non-vintage Champagne, France
Didier Chopin Brut non-vintage Champagne, France
Nicolas Feuillatte Brut Réserve non-vintage Champagne, France

White wines

New World
Crossroads Sauvignon Blanc 2013 Marlborough, New Zealand
Fog Head “Highland Series” Reserve Chardonnay 2011 Monterey, California
Joel Gott Chardonnay 2012 Monterey, California
Old World
Fouassier Peres et Fils "Benoit Fouassier" 2012 Sancerre, France (Sauvignon Blanc)
Louis Latour Les Genièvres 2012 Macon-Lugny, France (Chardonnay)
Pazo San Mauro Albariño 2013 Rias Baixas, Spain

Red wines

New World
Crios Cabernet Sauvignon 2012 Mendoza, Argentina
Finca La Escondida Malbec 2012 Mendoza, Argentina
McManis Family Vineyards Pinot Noir 2013 California
Old World
Chateau de Fontenille 2010 Bordeaux, France (Merlot blend)
El Coto Crianza 2010 Rioja, Spain (Tempranillo)
Santa Duc "Vieilles Vignes" 2010 Cotes du Rhône, France (Grenache blend)

Port
Quinta do Noval 2008 Late Bottled Vintage Port, Portugal


- Lounges: assente a TPA (confermo) e in via di rifacimento a EWR (ti ricordi qual'era quella dove sei andato?) , Il restyling in corso prevede che siano tutte in linea con quelle gia' operative a ORD e SFO: Over the next 5 years, United is investing more than $100 million into transforming the United Club program. We are committed to creating a relaxing, nourishing and productive space for our guests, and in 2015, you will see continued improvements throughout our network, from updated facilities to new food and beverage offerings.

- Overbooking: in linea con le dinamiche di mercato, non me ne risultano di "pesanti", ma puo' accadere in casi di IRROPS

- Premium Check-in: a EWR sono state appena ridisegnate e rese operative le nuove aree BusinessFirst Check-in , con self service kiosks e operatori presenti; tu hai pero' fatto check-in a TPA right?

Su tutto, nuovamente scusa per il disagio, dispiace leggere di tante note negative, lo sforzo attuale e' teso in tutt'altra direzione e le risultanze sono ampiamente positive infatti. Ma certo, in un unico viaggio si possono anche concentrare dinamiche negative!

Qualcuno che ci capisce di vini (TW843?) mi puo' dire qualcosa sulla lista, per favore?

Per i vini direi nella media.
I prezzi al pubblico degli champagne vanno da 10 a 25 euro, i vini da 6 a 15.
 
- il fatto che impieghino 757, perdonami, non è un mio problema; se non ce la si fa, usassero un altro aereo o, se proprio devono, riprotegessero i passeggeri prima di partire, sopratutto quelli in connessione;

Mai detto che sia un problema del passeggero, ci mancherebbe! E' un problema della compagnia e si intende risolverlo con upgauge a widebodies.

- che fosse anche solo una sedia non funzionante il discorso non cambia sopratutto se (da come dici tu) i problemi sul 757 sono noti; si rovina clamorosamente l'immagine di una compagnia. Per fortuna il mio funzionava, ma avere la vicina di posto che si alzava ogni 30 minuti per farsi aggiustare il sedile dall'A/V non si può proprio vedere, sopratutto se è un volo relativamente breve

Assolutamente d'accordo, intendevo solo chiedere conferma di quante non funzionassero; una puo' succedere, quattro no.

- la businessfirst è stretta; vero che si può abbassare il bracciolo, ma resta comunque scomoda (rispetto alle altre americane, è un buon prodotto - ma il confronto con le mediorientali è un po' impietoso)

Paragonando le cose con le rispettive corrispondenti, apprezzo la constatazione di buon prodotto, direi ottimo francamente. Ma se il paragone va su altri termini, come dici giustamente non puo' reggere il confronto. Perche'? Altro thread in corso... ;)
In ogni caso rumors indicano che si sta lavorando su questo! :)

- per quanto riguarda la lista vini non so che dirti; non ho preso i menu quindi non posso postarli, ma ti assicuro che ci sono stati consegnati solo i menu dove dentro erano elencati solo i pasti, le bevande (intese come soft o birre) e un generico accenno allo champagne ma senza elencare alcunché

La lista vini DEVE essere consegnata insieme al Menu'. Grave non sia stato fatto.

- il volo è stato un HAM-EWR-MIA e un TPA-EWR-HAM; la lounge di EWR è quella dei nazionali all'andata, e degli internazionali al ritorno (non so dirti quante ce ne fossero a EWR però)

Ti allego la pianta di EWR, dimmi se riesci a risalire in quale tu sia stato per favore, e' importante
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- a TPA ti confermo che ci stavano solo 3 macchinette per i premium, e un addetto per, eventualmente, consegnare i bagagli; assistenza 0;

Very sorry 'bout that! Come detto negli hubs e in altri main airports la situazione e' diversa

Felice infine di aver letto cose piacevoli sulle prese, IFE e cookies, mentre il cibo sul domestico e' in linea con la politica delle majors, ovvero Food by Purchase as per http://www.united.com/web/en-US/content/travel/inflight/economy/menu.aspx
Questo rientra nella nuova politica di vendita USA per cui la tariffa base che un passeggero acquista NON deve includere praticamente nulla, per il semplice principio che chi vuole di piu' lo paga, in modo che chi invece non lo vuole paghi meno. E' un'applicazione economica che sembra aver dato i suoi frutti facendo risparmiare il consumatore interno, anche se non ti nascondo che anche a me piacerebbe ricevere sempre qualcosa! ;)
Ma vedi gli americani, salgono a bordo con hamburger e bibite, panini e bevande d'ogni sorta e stanno imparando a rinunciare al bagaglio; non se li ritrovano in tariffa e le tariffe restano in linea col mercato (che si basa sugli stessi principi). Tuttavia si e' a conoscenza di alcuni disallineamenti con i competitors e si sta lavorando su questo, abbi fede!