AA, DL e UA protestano contro vettori Qatar & UAE per concorrenza sleale


Era ovviamente l'unica rotta plausibile, visto che il governo aveva gia dato l'autorizzazione anche a SQ (che non ha mai deciso di operarla).
E chi lo dice, ogni autorizzazione è cosa a se, SQ chiese quella rotta, EK poteva chiederne un'altra e poteva essere autorizzata è giustificata facilmente non essendoci concorrenza, al tempo solo MIA era coperta con un diretto oltre a JFK sugli USA.
 
Alitalia: Hogan attacca Emirates (MF)

MILANO (MF-DJ)--Etihad, azionista col 49% della nuova Alitalia, va all'attacco di Emirates per tenersi buoni gli Usa. La rivalita' tra i due carrier del Golfo e' cosa nota, ma la novita' stavolta e' che la compagnia guidata dal ceo James Hogan lo fa anche nella nuova veste di azionista della compagnia italiana. Ad accendere la miccia, scrive MF, c'e' il ritorno di fiamma di un vecchio caso, mai sopito: il volo Milano Malpensa-New York Jfk, operato da Emirates grazie alla cosiddetta quinta liberta', che estende il diritto a collegare due destinazioni a compagnie che non appartengano a uno dei Paesi geograficamente interessati, in questo caso Italia e Stati Uniti. Quel volo da' fastidio a molti vettori, non solo ad Alitalia. Le compagnie statunitensi non hanno certo festeggiato quando, due anni fa, l'Enac ha dato disco verde a Emirates con sette frequenze tra lo scalo lombardo e New York. Hogan ha detto la sua a Washington, dove in questi giorni si e' tenuto il summit del trasporto aereo, ospitato dalla Chamber of Commerce Foundation. red/lab (fine) MF-DJ NEWS 2408:03 mar 2015
http://www.corriere.it/notizie-ulti...tacca-Emirates/24-03-2015/1-A_016321470.shtml


Aggiungo alcune frasi dall'articolo originale di MF di oggi a pag. 19:
Il manager [ospite della Chamber of Commerce Foundation a Washington in occasione del summit del trasporto aereo] ha voluto mettere in chiaro con American Airlines, Delta e United, le più fiere oppositrici delle compagnie del Golfo, che Etihad non ha nulla a che vedere con Emirates e le sue mosse sul mercato italiano. "Non lavoriamo insieme, non facciamo lobbyng insieme. Emirates è il mio più agguerrito concorrente. Poi c'è Qatar Airways" ha detto Hogan. "Siamo molto differenti. Fina dalla sua nascita, nel 2003, Etihad è Davide che combatte Golia". Il caso del volo Malpensa-New York ha anche dato modo ad Hogan di ricordare agli americani che Etihad è un "carrier" amico degli USA, ed uno dei maggiori acquirenti dei Boing 787. Secondo molti degli analisti di settore presenti al summit la realtà è che quella rotta assegnata ad Emirates farebbe gola proprio a Etihad.
Hogan strategicamente si smarca da EK, in fondo ma strategia degli equity partner permette proprio ciò. EY non ha bisogno di quinte libertà perché c'è AZ e AB che possono operare liberamente fra UE e USA. E la mossa di QR di entrare nel capitale IAG va IMHO nella stessa direzione prevedendo una sempre più forte opposizione a ulteriori liberalizzazioni con le big del golfo. EK mette sul piatto i suoi ordini pesanti per Boeing e Airbus, le altre del golfo si muovo tessendo alleanze e acquisendo quote di minoranza. Spezzandosi il fronte EK potrebbe essere costretta a cambiare rotta.
 
A collezionare luoghi comuni?

cosa, che una certa parte del mondo sta giocando a Risiko (100 armate contro una...) facendo credere di investire nel business dell'aviazione civile e commerciale??? Ma dai....
comuqne, se per te questo e' un luogo comune....rispetto! A me invece sembra che aziende, holding, fondi e immobili stiano andando in un'unica direzione...
 
E chi lo dice, ogni autorizzazione è cosa a se, SQ chiese quella rotta, EK poteva chiederne un'altra e poteva essere autorizzata è giustificata facilmente non essendoci concorrenza, al tempo solo MIA era coperta con un diretto oltre a JFK sugli USA.
Da MXP mi sembra evidente che la JFK sia una rotta molto piu' remunerative di 'altre', soprattutto davanti.
Se cosi' non fosse le 'altre' verrebbero gia operate visto che a nessuna americana (o europea) glielo potrebbero impedire.
E' evidente che il governo italiano abbia chiesto a Clark di operare da MXP, e Clark (giustamente) abbia valutato che la JFK andava al caso loro piu' di altre.
Ripeto, prendiamocela con i nostri governanti idioti piuttosto che fare campagne mediatiche degne del miglior protezionismo e sindacalismo militante.
 
Da MXP mi sembra evidente che la JFK sia una rotta molto piu' remunerative di 'altre', soprattutto davanti.
Se cosi' non fosse le 'altre' verrebbero gia operate visto che a nessuna americana (o europea) glielo potrebbero impedire.
E' evidente che il governo italiano abbia chiesto a Clark di operare da MXP, e Clark (giustamente) abbia valutato che la JFK andava al caso loro piu' di altre.
Ripeto, prendiamocela con i nostri governanti idioti piuttosto che fare campagne mediatiche degne del miglior protezionismo e sindacalismo militante.
Però così ti contraddici, tu dici che Clark ha confessato (sempre che poi sia vero al 100% quello che ha confessato) che i governanti italiani gli hanno chiesto di operare la MXP-JFK, in realtà dall'estratto postato pare che gli abbiano chiesto di operare da MXP, non la JFK in particolare. Che poi la JFK sia la più conveniente e remunerativa è un altro discorso. I governanti italiani non dovevano concederla proprio questa quinta libertà, ma per la politica lombarda serve dare un po' di cincenses e allora visto che non si vogliono prendere decisioni importanti ed impopolari si fanno queste stupidaggini.
 
Però così ti contraddici, tu dici che Clark ha confessato (sempre che poi sia vero al 100% quello che ha confessato) che i governanti italiani gli hanno chiesto di operare la MXP-JFK, in realtà dall'estratto postato pare che gli abbiano chiesto di operare da MXP, non la JFK in particolare. Che poi la JFK sia la più conveniente e remunerativa è un altro discorso. I governanti italiani non dovevano concederla proprio questa quinta libertà, ma per la politica lombarda serve dare un po' di cincenses e allora visto che non si vogliono prendere decisioni importanti ed impopolari si fanno queste stupidaggini.
Se vai a rileggere l'articolo postato Clark ha detto che sono stati i governanti italiani ad approcciarlo, e non viceversa, quindi evitiamo dal principio di dare responsabilita' a Clark sulla proattivita' della cosa.
Poi, che la JFK sia stata preferita ad altre e' una mia deduzione, ma cio' non toglie che sono stati i governanti italiani e lombardi ad andare da Clark col cappello in mano e non viceversa.
A scanso di equivoci ho sempre detto che la quinta su quella rotta non avrebbero dovuto concederla a priori.
 
Giusto per gettare benzina sul fuoco delle polemiche Emirates raddoppia Seattle che passa da 1 a 2x daily. Fonte Airlineroute
 
Americans for Fair Skies aumenta la pressione con pubblicità su vari siti di politica e attualità.

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Dico la mia, e poi corro a mettermi l'elmetto perche' so gia' il coro di critiche che ricevero':

Leggo su questo forum molti commenti un po' saccenti del genere "e' il mondo che va cosi", "siamo nel 2015", etc. Benissimo, giustissimo. Ora, capisco il punto di vista di chi lavora in certi settori del business, che vede le cose da un certo angolo, e magari per lui capire il mercato e lavorarci sopra (facendoci soldi) e' il pane quotidiano. Buon per lui, che questo pero' coincida con il bene della societa', ce ne passa, che poi debba dare piu' o meno velatamente del cretino o dell'arretrato a chi la pensa diversamente da lui, non mi sembra neanche carino.

Viviamo in un mondo dove la Pirelli e' diventata cinese, la Fiat si chiama FCA, gli hotel indipendenti in molte zone scompaiono, e vaste aree sono colonizzate da grandi catene, i nuovi ricchi sfoggiano lusso sfrenato e private jets nel deserto del Golfo (che e' trasformato in un giardino dell'Eden artificiale), i fondi di investimento e gli activist investors fanno il bello e il cattivo tempo spesso non a vantaggio delle aziende, ma del mero ritorno economico per gli azionisti (vedi discussioni in seno all'azionariato di aziende come Yahoo o General Motors). Certo, mi risponderanno molti, e' il mondo che va cosi. Il fruttivendolo sotto casa chiude bottega, ed un giorno quasi tutti saremo impiegati del Walmart di turno, ma continueremo a vantarci delle differenze tra chi sta ai piani alti (e vola in business e si crede figo) e chi sta sotto ai piani bassi, che guarda in modo un po' invidioso a chi appartiene all'altra categoria. Alla fine, tutti dipendenti, l'iniziativa imprenditoriale individuale e' sempre piu' ridotta, sotto i processi di "consolidamento" ed "efficienza economica". Nel mondo delle aerolinee accade qualcosa di simile. E sappiamo chi sono i vari "Walmart" che vengono dall'Est. Mentre probabilmente non ci sara' piu' spazio in futuro per tanti altri operatori. Tutto giusto, e' il mercato che va cosi, e il futuro si intravede alle porte.

Ora che il futuro si intraveda cosi e' un conto. Ma deve la politica agevolare questo processo in modo un po' anormale, per farsi fighi (vedi quei deficenti che governano Milano e l'Italia) per esempio con la rotta MXP-JFK? EK e' gia' forte di suo, che senso ha darle un volo in quinta liberta' su una rotta dove non serve? Io non voglio giustificare l'improvviso interventismo americano contro le Big3 del Golfo, anche se lo capisco, ma allo stesso tempo sorrido al fatto che gli americani, che come societa' hanno inventato questo modello di business fino per ora vincente per loro, ora se la prendono con gli altri vedendo che altri lo applicano in modo piu' arrembante contro di loro stessi. Curioso, eh? Me la prendo invece nel vedere la pochezza e miopia di noi Italiani, che ci facciamo fighi nell'accogliere un vettore straniero a condizioni che danneggiano le altre aziende presenti sul nostro mercato, con la stessa pochezza e assenza di valori con cui pensiamo sia figo aprire un centro commerciale e andare in auto a comprare schifezze importate dall'estero a basso prezzo, mentre lasciamo morire la nostra economia dietro l'angolo fatta di negozi indipendenti, mercati, produttori locali. In questo, una vera pochezza morale, sociale e culturale, che curiosamente ci accomuna ai mercati del sud del mondo (come in molti paesi sudamericani, dove spesso e' figo andare a comprare schifezze al Walmart americano, anziche' il cibo genuino al mercato locale, mentre curiosamente negli USA al contrario si riscopre il valore dei mercati locali, dove si compra a caro prezzo cibo "organic" e calano le vendite dei fast-food, mentre volano i ristoranti indipendenti).

Ora sparate pure... ;) tanto ci sono abituato :D :D :D (P.S. ovviamente il discorso sopra non e' contro nessuno in particolare, ma riguarda un modo di vedere la societa', come interessi comuni della comunita'. Come potete vedere, pur avendo formazioni sia tecniche che di economia, non lavoro in una societa' privata, e ne sono sinceramente orgoglioso, visti i miei punti di vista, dal momento che so bene che molto spesso interessi economici individuali = benessere complessivo della societa' non vanno affatto a braccetto. E questo a me importa molto, anche se viene a costo di rinunciare a salari ben piu' alti che volano nel settore privato. Nuovamente, non lo dico per vantarmi o offendere altri, ma semplicemente per spiegare i diversi punti di vista)
 
Dico la mia, e poi corro a mettermi l'elmetto perche' so gia' il coro di critiche che ricevero':

Leggo su questo forum molti commenti un po' saccenti del genere "e' il mondo che va cosi", "siamo nel 2015", etc. Benissimo, giustissimo. Ora, capisco il punto di vista di chi lavora in certi settori del business, che vede le cose da un certo angolo, e magari per lui capire il mercato e lavorarci sopra (facendoci soldi) e' il pane quotidiano. Buon per lui, che questo pero' coincida con il bene della societa', ce ne passa, che poi debba dare piu' o meno velatamente del cretino o dell'arretrato a chi la pensa diversamente da lui, non mi sembra neanche carino.

Viviamo in un mondo dove la Pirelli e' diventata cinese, la Fiat si chiama FCA, gli hotel indipendenti in molte zone scompaiono, e vaste aree sono colonizzate da grandi catene, i nuovi ricchi sfoggiano lusso sfrenato e private jets nel deserto del Golfo (che e' trasformato in un giardino dell'Eden artificiale), i fondi di investimento e gli activist investors fanno il bello e il cattivo tempo spesso non a vantaggio delle aziende, ma del mero ritorno economico per gli azionisti (vedi discussioni in seno all'azionariato di aziende come Yahoo o General Motors). Certo, mi risponderanno molti, e' il mondo che va cosi. Il fruttivendolo sotto casa chiude bottega, ed un giorno quasi tutti saremo impiegati del Walmart di turno, ma continueremo a vantarci delle differenze tra chi sta ai piani alti (e vola in business e si crede figo) e chi sta sotto ai piani bassi, che guarda in modo un po' invidioso a chi appartiene all'altra categoria. Alla fine, tutti dipendenti, l'iniziativa imprenditoriale individuale e' sempre piu' ridotta, sotto i processi di "consolidamento" ed "efficienza economica". Nel mondo delle aerolinee accade qualcosa di simile. E sappiamo chi sono i vari "Walmart" che vengono dall'Est. Mentre probabilmente non ci sara' piu' spazio in futuro per tanti altri operatori. Tutto giusto, e' il mercato che va cosi, e il futuro si intravede alle porte.

Ora che il futuro si intraveda cosi e' un conto. Ma deve la politica agevolare questo processo in modo un po' anormale, per farsi fighi (vedi quei deficenti che governano Milano e l'Italia) per esempio con la rotta MXP-JFK? EK e' gia' forte di suo, che senso ha darle un volo in quinta liberta' su una rotta dove non serve? Io non voglio giustificare l'improvviso interventismo americano contro le Big3 del Golfo, anche se lo capisco, ma allo stesso tempo sorrido al fatto che gli americani, che come societa' hanno inventato questo modello di business fino per ora vincente per loro, ora se la prendono con gli altri vedendo che altri lo applicano in modo piu' arrembante contro di loro stessi. Curioso, eh? Me la prendo invece nel vedere la pochezza e miopia di noi Italiani, che ci facciamo fighi nell'accogliere un vettore straniero a condizioni che danneggiano le altre aziende presenti sul nostro mercato, con la stessa pochezza e assenza di valori con cui pensiamo sia figo aprire un centro commerciale e andare in auto a comprare schifezze importate dall'estero a basso prezzo, mentre lasciamo morire la nostra economia dietro l'angolo fatta di negozi indipendenti, mercati, produttori locali. In questo, una vera pochezza morale, sociale e culturale, che curiosamente ci accomuna ai mercati del sud del mondo (come in molti paesi sudamericani, dove spesso e' figo andare a comprare schifezze al Walmart americano, anziche' il cibo genuino al mercato locale, mentre curiosamente negli USA al contrario si riscopre il valore dei mercati locali, dove si compra a caro prezzo cibo "organic" e calano le vendite dei fast-food, mentre volano i ristoranti indipendenti).

Ora sparate pure... ;) tanto ci sono abituato :D :D :D (P.S. ovviamente il discorso sopra non e' contro nessuno in particolare, ma riguarda un modo di vedere la societa', come interessi comuni della comunita'. Come potete vedere, pur avendo formazioni sia tecniche che di economia, non lavoro in una societa' privata, e ne sono sinceramente orgoglioso, visti i miei punti di vista, dal momento che so bene che molto spesso interessi economici individuali = benessere complessivo della societa' non vanno affatto a braccetto. E questo a me importa molto, anche se viene a costo di rinunciare a salari ben piu' alti che volano nel settore privato. Nuovamente, non lo dico per vantarmi o offendere altri, ma semplicemente per spiegare i diversi punti di vista)

che dire, +1000! :)
 
Fortuna che non e' una campagna mediatica :)

Cioe', se si facesse ad esempio il referendum per l'abolizione dei vitalizi al senato e se ne desse ampio risalto sui giornali e sul web, tu diresti che e' una campagna mediatica?
Potresti definirla cosi' solo se fossi toccato dalla questione; a me sembra piuttosto un modo democratico di far sentire le proprie ragioni.
 
Cioe', se si facesse ad esempio il referendum per l'abolizione dei vitalizi al senato e se ne desse ampio risalto sui giornali e sul web, tu diresti che e' una campagna mediatica?
Addirittura paragonare l'effetto delle ME3 in USA ai vitalizi dei senatori italiani...:D
Certo che Clark, Hogan e Al-Baker non ti fanno dormire la notte.
 
Non voglio far scadere la conversazione sulla semantica e anzi mi scuso per aver insistito sull'argomento, ma a me questo sembra un esempio perfetto. Senza andare a scomodare teorie economiche e opinioni personali su quanto il capitalismo sia giusto o sbagliato.

Qui si e' investito in:
  • Multiple entita' di lobbying (Partnership for Open & Fair Skies e Americans for Fair Skies);
  • Relativi siti internet;
  • Campagna pubblicitaria online su siti di politica e attualita';
  • Infografiche;
  • Whitepaper;
  • Mini serie di video su youtube
  • ...

Definizione random di communication campaign: Communications campaigns are varied, multifaceted, highly planned, and strategically assembled media symphonies designed to increase awareness, inform, or change behavior in target audiences.

Piu' palese di cosi'?
 
Addirittura paragonare l'effetto delle ME3 in USA ai vitalizi dei senatori italiani...:D
Certo che Clark, Hogan e Al-Baker non ti fanno dormire la notte.

no, in effetti no! ;)
Ma era un esempio proprio per solleticare andreapinti a riflettere che ci si muove e si conviene SOLO quando la causa in atto tocca i nostri interessi....