Clausola vessatoria - condannata Alitalia


Che poi non si tratta nemmeno di una penale, sarebbe molto interessante discutere di che tipo di clausola si tratti.
Pare quasi un inadempimento del passeggero/acquirente, sanzionato ex ante con la liberazione del controdebitore (la compagnia aerea) dalla propria obbligazione (il trasporto).
Un pò come se l'effettuare la prima tratta facesse parte della prestazione del consumatore.
Se avete altre idee su come altro qualificare questa clausola potrebbe nascerne una discussione interessante.

Ho pensato la stessa cosa: il viaggiatore si obbliga ad utilizzare il servizio di trasporto, e la mancata fruizione di una parte del servizio costituisce inadempimento essenziale che comporta la risoluzione del contratto.

A seguito della risoluzione ipso facto il vettore non è più tenuto ad eseguire la parte restante della propria prestazione ma ha diritto a trattenere il prezzo totale (non le tasse), direi a titolo penale se non vengono idee migliori.

Non mi pare una clausola particolarmente vessatoria vista la complessità del mercato del trasporto aereo. (Può comunque esserla ai sensi del CC.)
 
perdonami, lungi da me il difendere le compagnie aeree delle quali, per altro, non faccio parte.
Ma mi pare che il sito Alitalia sia molto chiaro e le condizioni di volare così come sono i cuponi sia espressa chiaramente, senza piccole postille a fondo pagina, ma direttamente in schermata centrale non appena si seleziona la tariffa del volo di andata. Non mi sembra che questo screenshot che allego possa dar spazio a cattive interpretazioni. Se poi vogliamo giustificare ad ogni costo che uno magari non immagina e magari non immagina di dover leggere quello che ha davanti agli occhi tranne il prezzo d'acquisto, allora ok. Però bisogna anche ristabilire tutto il discorso dell'e-commerce, non solo quello della biglietteria aerea.
https://www.dropbox.com/s/yi76ajms4jzdu3a/Cattura.JPG?dl=0
Il problema è che viene spontaneo pensare la cosa sbagliata (non mi riferisco ai furbi). Io cliente ti ho comprato 2 voli, se ne faccio uno solo a te compagnia cosa cambia? Anzi ti sbatti di meno a gestire i bagagli o a offrirmi bevande e salatini... Ripeto, parlo per chi è in buona fede.
Se la compagnia mettesse una bella schermata PIENA, con le avvertenze che sono nello screenshot che hai allegato, converrai che la visibilità sarebbe maggiore e di conseguenza sarebbe minore il rischio di fraintendimenti. Spontanei o calcolati che siano.
 
Non è lo stesso servizio. Cambia la classe tariffaria (con tutte le conseguenze del caso). E' assolutamente pacifico che a classe tariffaria diversa corrispondono prezzi diversi. E' normale che accanto a me possa essere seduta una persona che ha pagato la metà o il doppio di quello che ho pagato io (le LC campano da sempre su questo sistema, e non hanno neanche la "scusa" delle classi tariffarie, semplicemente cambiano il prezzo ad lib.)

Cambia la tariffa applicata ma il servizio offerto che è lo stesso tra i due casi. Esempio: Le condizioni dell' "economy base" restano uguali sia per il ow che per A/R. C'è solo una "penale" aggiuntiva per l' A/R in caso di non show sul primo volo.

Considerando che molto spesso un OW costa anche 1,5 volte un A/R a parità di servizi offerti (simulato poco fa su tariffa economy flessibili alitalia milano newyork) ciò equivale a dire che un volo acquistato singolarmente costa 3 volte un' identico volo acquistato in accoppiata col ritorno.
Il che equivale a dire che in caso di non show sul primo volo il valore della penale è di 4 volte il reale valore del secondo volo. Forse un po' troppo.
Da qui la sproporzione di prezzo a favore del venditore e la vessatorietà: se non voglio correre "rischi" devo contrarre due contratti, andata e ritorno, separati spendendo 6 invece di 2 che pagherei contraendo un unico contratto a/r.
 
L'altro giorno stavo cercando informazioni su come spostare la data di un biglietto di ritorno dopo aver già volato l'andata.

A parte il «no change anytime permitted» prevedibile, cercando un volo OW, lo stesso operatore di AZ al telefono mi ha suggerito di creare un RT con un ritorno fittizio da non volare e da farsi rimborsare poi le tasse aeroportuali (poche, ma comunque meglio di niente).

Continuo a non capirne il senso, ma in ogni caso se la cosa è scritta sul sito quando acquisti, lo sai e non c'è bisogno di andare in giudizio, visto che l'errore - buona fede o no - è comunque tuo e solo tuo.
 
E' qui che ti sbagli cekky, fortunatamente esiste il codice civile ed il codice del consumo altrimenti saremmo nella cacca fino al collo.
Il fatto che qualcosa sia semplicemente scritto in un contratto non vuol dire che sia valida o lecita. Altrimenti potremmo anche sottoscrivere contratti con oggetti illeciti, ad esempio.
Ad ogni modo, siccome il legislatore sa che, soprattutto in questa tipologia di contratti pre determinati e rivolti al pubblico, c'è una netta superiorità della parte vendititre, sono predisposte delle tutele.
In particolare è predisposto che il cliente accetti esplicitamente e separatamente le clausole vessatorie (come parrebbe quella di cui parliamo). Ciò non avviene sul sito alitalia.

Altrimenti potremmo scrivere contratti di 1000 pagine con 1000 clausole vessatorie buttate nel mucchio e nascoste tra i malloppi di pagine e chi vuoi che vi ponga attenzione....Magari ci mettiamo dentro anche che se non ci presentiamo al gate siamo obbligati a fare un bonifico di 5000 euro e poi se non abbiamo letto bene le 1000 pagine colpa nostra :
 
Qui non sono d'accordo. Non si tratta di paragonare i prezzi di due tratte diverse (MXP-JFK vs MXp-CTA nel tuo esempio) perché sappiamo benissimo come i prezzi siano governati dalla legge della domanda e dell offerta. Nel caso specifico invece diciamo che posso andare a NY con 417 euro (se compro una tariffa RT AZ partenza 16 aprile non usando il ritorno del 27 aprile) oppure a 2282 se compro una tariffa OW sullo stesso aereo nello stesso 16 aprile. Per il ritorno potrei anche organizzarmi con un altro RT originato negli US con qualsiasi vettore e di nuovo non usando il ritorno e comunque spenderei MOLTO meno.
Se per voi questo è normale mi arrendo. Io lo trovo assurdo, anche capendo tutte le spiegazioni del caso che avete illustrato con molta precisione.

capisco il tuo punto di vista, ed in parte lo condivido anche.
Diciamo che è diventato difficile dare una definizione di "normale".
Nello specifico, posso dirti che da comune consumatore troverei normale una certa proporzione nei prezzi, come troverei normale che una tratta abbia più o meno lo stesso costo. Non ti sembra assurdo, da consumatore, salire a bordo di un roma milano dopo aver speso 400 euro quando il tuo vicino di posto ha acquistato lo stesso tuo biglietto, con due settimane di anticipo rispetto a te, a 59 euro?
Il fatto è che anche questo è libero mercato, e non sempre le regole del mercato trovano facile compresione tra l'utenza, soprattutto l'utenza media che ha quindi meno "esperienza diretta" di quel determinato prodotto.
E' quindi difficile districarsi tra le regole del mercato da una parte, e le leggi dall'altra. Ma qui di leggi si parla, non di comprensibilità, non di "percezione dell'utenza". Quindi da operatore del settore posso dirti che, per quanto io stesso trovi bizzarre certe regole, fino a che esse siano espresse con chiarezza al momento della vendita, ci si può attaccare al piffero.
Se poi vogliamo fare anche un discorso di buona fede / mala fede, non saprei definirti un numero di clienti che pensavano di viaggiare con la volpe sotto l'ascella e di comprare un biglietto volandone solo una parte, pagando chiaramente di meno. Gli esempi sono proprio tanti. Non sarà magari il caso delle due signore di catania da qui è nata la discussione, ma credimi sulla parola, alla gente che cade genuinamente dal pero ci credo sempre meno.

Detto tutto ciò la mia opinione di operatore è che si, ci sono ancora tante regole vecchie che magari andrebbero adeguate al mercato ed ai tempi.
 
Cambia la tariffa applicata ma il servizio offerto che è lo stesso tra i due casi. Esempio: Le condizioni dell' "economy base" restano uguali sia per il ow che per A/R. C'è solo una "penale" aggiuntiva per l' A/R in caso di non show sul primo volo.

Considerando che molto spesso un OW costa anche 1,5 volte un A/R a parità di servizi offerti (simulato poco fa su tariffa economy flessibili alitalia milano newyork) ciò equivale a dire che un volo acquistato singolarmente costa 3 volte un' identico volo acquistato in accoppiata col ritorno.
Il che equivale a dire che in caso di non show sul primo volo il valore della penale è di 4 volte il reale valore del secondo volo. Forse un po' troppo.
Da qui la sproporzione di prezzo a favore del venditore e la vessatorietà: se non voglio correre "rischi" devo contrarre due contratti, andata e ritorno, separati spendendo 6 invece di 2 che pagherei contraendo un unico contratto a/r.

Se vedi la simulazione che ho fatto io pochi post prima la sproporzione è ancora più grande. Da 400 RT a 2200 OW... Sono circa 10 volte di più a tratta...
 
capisco il tuo punto di vista, ed in parte lo condivido anche.
Diciamo che è diventato difficile dare una definizione di "normale".
Nello specifico, posso dirti che da comune consumatore troverei normale una certa proporzione nei prezzi, come troverei normale che una tratta abbia più o meno lo stesso costo. Non ti sembra assurdo, da consumatore, salire a bordo di un roma milano dopo aver speso 400 euro quando il tuo vicino di posto ha acquistato lo stesso tuo biglietto, con due settimane di anticipo rispetto a te, a 59 euro?
Il fatto è che anche questo è libero mercato, e non sempre le regole del mercato trovano facile compresione tra l'utenza, soprattutto l'utenza media che ha quindi meno "esperienza diretta" di quel determinato prodotto.
E' quindi difficile districarsi tra le regole del mercato da una parte, e le leggi dall'altra. Ma qui di leggi si parla, non di comprensibilità, non di "percezione dell'utenza". Quindi da operatore del settore posso dirti che, per quanto io stesso trovi bizzarre certe regole, fino a che esse siano espresse con chiarezza al momento della vendita, ci si può attaccare al piffero.
Se poi vogliamo fare anche un discorso di buona fede / mala fede, non saprei definirti un numero di clienti che pensavano di viaggiare con la volpe sotto l'ascella e di comprare un biglietto volandone solo una parte, pagando chiaramente di meno. Gli esempi sono proprio tanti. Non sarà magari il caso delle due signore di catania da qui è nata la discussione, ma credimi sulla parola, alla gente che cade genuinamente dal pero ci credo sempre meno.

Detto tutto ciò la mia opinione di operatore è che si, ci sono ancora tante regole vecchie che magari andrebbero adeguate al mercato ed ai tempi.

Perfetto, hai detto tutto tu. E proprio perché i passeggeri non sono così sprovveduti, si attrezzano come meglio possono (anche comprando due RT invece che due OW). Mi sorprendo solo a vedere che nel 2015 le compagnie aeree non si siano rese conto dell'anacronismo del loro operare (soprattutto dopo che il corto raggio ha palesato tutti i limiti di questo schema)
 
E' qui che ti sbagli cekky, fortunatamente esiste il codice civile ed il codice del consumo altrimenti saremmo nella cacca fino al collo.
Il fatto che qualcosa sia semplicemente scritto in un contratto non vuol dire che sia valida o lecita. Altrimenti potremmo anche sottoscrivere contratti con oggetti illeciti, ad esempio.
Ad ogni modo, siccome il legislatore sa che, soprattutto in questa tipologia di contratti pre determinati e rivolti al pubblico, c'è una netta superiorità della parte vendititre, sono predisposte delle tutele.
In particolare è predisposto che il cliente accetti esplicitamente e separatamente le clausole vessatorie (come parrebbe quella di cui parliamo). Ciò non avviene sul sito alitalia.

Altrimenti potremmo scrivere contratti di 1000 pagine con 1000 clausole vessatorie buttate nel mucchio e nascoste tra i malloppi di pagine e chi vuoi che vi ponga attenzione....Magari ci mettiamo dentro anche che se non ci presentiamo al gate siamo obbligati a fare un bonifico di 5000 euro e poi se non abbiamo letto bene le 1000 pagine colpa nostra :
Non concordo. Fissare un prezzo più alto per il biglietto OW rispetto al RT può avere una logica imprenditoriale più o meno discutibile, ma è una libera scelta dell'imprenditore. Aggirare questa decisione comprando un biglietto RT con l'intenzione di volare solo il ritorno non rientra nel mio concetto di buona fede da parte del cliente.
Altra cosa. Le clausole vessatorie possono essere richiamate in un unico punto, che chiede di approvare specificamente gli artt (numeri degli articoli), non è necessaria la controfirma su ciascuna clausola.
 
400 RT in che classe tariffaria?
2200 OW in che classe tariffaria?
La più economica possibile per ogni tratta. Questo è il punto, con il OW sono obbligato a pagare per tariffe più alte a cui non sono minimamente interessato! Ho preso giustamente questo esempio perché l'aereo non sembra essere pienissimo (le RT sono ancora disponibili in tariffe molto economiche) eppure ci si ostina a mettere il OW in una classe così alta da renderlo di fatto inutile (come abbiamo visto si risparmia comprando un altro RT originato US) e dunque perdendo anche opportunità di revenues (catturando chi è interessato ad un OW a prezzo fair)
 
Perfetto, hai detto tutto tu. E proprio perché i passeggeri non sono così sprovveduti, si attrezzano come meglio possono (anche comprando due RT invece che due OW). Mi sorprendo solo a vedere che nel 2015 le compagnie aeree non si siano rese conto dell'anacronismo del loro operare (soprattutto dopo che il corto raggio ha palesato tutti i limiti di questo schema)
Again, rientra nelle libere scelte dell'imprenditore. La legge e soprattutto i tribunali, possibilmente, dovrebbero starne fuori
 
La più economica possibile per ogni tratta. Questo è il punto, con il OW sono obbligato a pagare per tariffe più alte a cui non sono minimamente interessato! Ho preso giustamente questo esempio perché l'aereo non sembra essere pienissimo (le RT sono ancora disponibili in tariffe molto economiche) eppure ci si ostina a mettere il OW in una classe così alta da renderlo di fatto inutile (come abbiamo visto si risparmia comprando un altro RT originato US) e dunque perdendo anche opportunità di revenues (catturando chi è interessato ad un OW a prezzo fair)
Non vedo perché la compagnia aerea non debba riservare le tariffe migliori a chi usufruisce di entrambe le tratte. E comunque paragonare le tariffe di 2 classi di servizio diverse è fuorviante.
 
Vorrei sintetizzare il mio punto di vista, espresso fino ad ora come risposta qui e là ad altri utenti.
In un mondo libero i prezzi vengono stabiliti dal mercato; l'imprenditore propone un prezzo che il cliente è libero di accettare o meno, rivolgendosi ad esempio a un altro operatore. Tutte le volte che la legge pretende di stabilire un prezzo o un sistema di pricing tutto ciò che si ottiene è una distorsione del mercato, con le conseguenti inefficienze.
 
Ma qui non si sta discutendo delle tariffe, qui si sta discutendo della legittimità di una clausola che consente alla compagnia di sottrarsi alla propria obbligazione se il passeggero non vola la prima tratta.

Tra l'altro il problema non si risolve semplicemente imponendo la specifica approvazione della clausola, se il contratto è stipulato da un consumatore.
 
Qui non sono d'accordo. Non si tratta di paragonare i prezzi di due tratte diverse (MXP-JFK vs MXp-CTA nel tuo esempio) perché sappiamo benissimo come i prezzi siano governati dalla legge della domanda e dell offerta. Nel caso specifico invece diciamo che posso andare a NY con 417 euro (se compro una tariffa RT AZ partenza 16 aprile non usando il ritorno del 27 aprile) oppure a 2282 se compro una tariffa OW sullo stesso aereo nello stesso 16 aprile. Per il ritorno potrei anche organizzarmi con un altro RT originato negli US con qualsiasi vettore e di nuovo non usando il ritorno e comunque spenderei MOLTO meno.
Se per voi questo è normale mi arrendo. Io lo trovo assurdo, anche capendo tutte le spiegazioni del caso che avete illustrato con molta precisione.

Hai dimenticato il piccolo dettaglio che la tariffa OW da 2282 e' molto probabilmente una economy flessibile mentre quella di RT e' una tariffa promozionale. Vedi un po' quanto ti costa acquistare un RT nella stessa fare family...
 
Ma qui non si sta discutendo delle tariffe, qui si sta discutendo della legittimità di una clausola che consente alla compagnia di sottrarsi alla propria obbligazione se il passeggero non vola la prima tratta.

Tra l'altro il problema non si risolve semplicemente imponendo la specifica approvazione della clausola, se il contratto è stipulato da un consumatore.
Perché no?
 
Non concordo e fortunatamente non concorda nemmeno il legislatore altrimenti oggi saremmo nelle mani di strozzini ed affaristi e i raggiri sarebbero ancora piu facili di quel che sono.
Nei contratti, soprattutto come questi, ci sono parti deboli e forti per natura. Ed è sacrosanto che il legislatore ponga delle tutele minime come quella della vessatorietà.

La compagnia vuole adottare questo pricing ? E' libera di farlo Basta che il consumatore ne sia messo a conoscenza secondo i termini di legge. Altrimenti Facciamo una cosa: una tariffa unica ed inseriamo nel contratto tutte le "penali" per bagli in eccesso, ritardi e rimborsi, senza pubblicizarle come fanno solitamente.
 
Non concordo e fortunatamente non concorda nemmeno il legislatore altrimenti oggi saremmo nelle mani di strozzini ed affaristi e i raggiri sarebbero ancora piu facili di quel che sono.
Nei contratti, soprattutto come questi, ci sono parti deboli e forti per natura. Ed è sacrosanto che il legislatore ponga delle tutele minime come quella della vessatorietà.

La compagnia vuole adottare questo pricing ? E' libera di farlo Basta che il consumatore ne sia messo a conoscenza secondo i termini di legge. Altrimenti Facciamo una cosa: una tariffa unica ed inseriamo nel contratto tutte le "penali" per bagli in eccesso, ritardi e rimborsi, senza pubblicizarle come fanno solitamente.
Vedi, ciò che sto cercando di spiegare da un paio di giorni è che la tutela del consumatore in buona fede è una cosa, quella dei furbi che cercano di aggirare il sistema è un'altra. Non a caso all'inizio ho citato le error fare come esempio.
 
Avete tutti ragione. Sono andato OT entrando nel merito delle politiche tariffarie quando la discussione era sulle clausole vessatorie. Sul punto in questione non mi esprimo perché sprovvisto anche delle più elementari nozioni di base.
Sulla parte commerciale invece penso di aver diritto alla mia opinione di consumatore. Discriminare i OW "riservando le tariffe migliori a chi usufruisce di entrambe le tratte" è un comportamento quanto meno miope. Potrebbe darsi, solo per fare un esempio, che chi cerca il OW sia un frequent flyer gold e chi compra il RT sia al primo e unico volo della vita.
E non capisco perché sarebbe fuorviante comparare una tariffa flat con una economy con restrizioni. Io consumatore non so nemmeno cosa sono le classi tariffarie, io voglio andare da Milano a New York senza ritorno. Questo è il servizio che mi devi vendere. E' come se comparassi treno e NCC per andare da casa all'aeroporto. Sono due servizi diversi, è ovvio, ma se in un caso non posso prendere il treno e mi obbligano all auto blu è chiaro che io comparo i due servizi e mi incazzo. Perché il mio unico scopo è arrivare all aeroporto, dell autista o dei sedili in pelle non mi interessa nulla.
Spero di essere riuscito a spiegarmi. Poi le compagnie facciano come credono, anche se sul corto e medio raggio hanno già dimostrato di doversi adeguare a chi è arrivato dopo e ha portato più buon senso e maggior intelligenza commerciale.