Trapani: bilancio 2013 in attivo per Airgest


non penso solo a quello,tu hai scritto che la tassa di soggiorno dovrebbe migliorare i servizi turistici,l aeroporto per antonomasia e' un servizio turistico,poi se parli di infrastrutture e' un discorso complicato,potremmo parlarne per ore.ciao
 
Aeroporto di Trapani, la Regione mette tre milioni e mezzo di euro. E i Comuni che fanno?

Buone notizie per l'aeroporto di Trapani. Finalmente la Regione ha fatto la sua parte. aeroporto, ed è stata adottata dalla Giunta la delibera sull'aumento di capitale della società: 3,4 milioni di euro è la cifra messa a disposizione. E' la quota che la Regione, oggi azionista di maggioranza della società di Airgest, società di gestione dell'aeroporto di Birgi, consegnerà alla prossima convocazione dell'assemblea del 4 Dicembre per l'aumento di capitale da 7 milioni di euro.Dichiara il deputato regionale Nino Oddo: "Con questo atto concreto del governo viene smentita la leggenda metropolitana relativa ad un paventato disimpegno della Regione rispetto alle prospettive di sviluppo della provincia".

"Ora - aggiunge il capogruppo all'Ars del Pd Baldo Gucciardi - lo scalo trapanese, il più importante hub low cost Ryanair del Mezzogiorno può guardare con ancora maggiori certezze al futuro, essendo stato così messo nelle condizioni di utilizzare il finanziamento di 10 milioni di euro dell'Accordo di Programma Quadro". Sottolinea Gucciardi: "Il presidente Crocetta ha mantenuto l'impegno di sostenere l'aeroporto trapanese, vera infrastruttura strategica per lo sviluppo dell'intera Sicilia occidentale. Con l'aumento del capitale sociale di Airgest e con il conseguente, ormai realizzabile, ampliamento della struttura aeroportuale, viene consolidato un processo di sviluppo che va oltre la nostra provincia". Nino Oddo invece se la prende con i Comuni: "L'aumento del capitale sociale di Airgest non esime i Comuni dal rispetto del patto che hanno sottoscritto a suo tempo con Ryanair.

Dall'Airgest fanno sapere che i soldi serviranno per nuovi investimenti, dato che nei prossimi cinque anni sono previsti lavori per 33 milioni di euro. Le cifre sono contenute nel piano industriale 2015/2019 che Airgest ha presentato alla Regione. L'aumento di capitale di 7 milioni di euro punta a realizzare infrastrutture in 5 aree d'intervento: il terminal, i siti di accesso, con viabilità e parcheggi, le infrastrutture di volo, le reti e gli impianti e gli interventi di manutenzione straordinaria. Il piano, elaborato dalla società KPMG (network olandese di servizi professionali alle imprese, specializzato nella revisione e organizzazione contabile, nella consulenza manageriale e nei servizi fiscali, legali e amministrativi) si avvale anche di 10 milioni di euro provenienti dall'apposito Accordo di Programma Quadro. E' prevista una crescita media annua di passeggeri dell'1,7%. Così, per il 2015 sono attesi un milione e mezzo di passeggeri, 100.000 in più nel 2019. Tra le linee di sviluppo previste anche l'accordo con altre compagnie, oltre Ryanair (già dal 2015 WizzAir collegherà Birgi con i Paesi dell'Est) e lo sviluppo del settore "charter". Sempre nel piano è previsto che la ricaduta sul territorio è di un miliardo e 300 milioni di euro in 5 anni. Secondo un'altra stima, ogni euro investito dai Comuni sull'aeroporto per finanziare il contratto di co-marketing di Ryanair, ne porta in dote sul territorio 43.

Resta aperta un'altra vicenda, quella dei soldi che i Comuni devono a Ryanair (2 milioni di euro l'anno). In questi senso una lettera aperta a tutti i consiglieri comnuali della provincia è stata scritta dal forzista Francesco Salone per trasformare le assemblee consiliari in un gruppo di pressione unitario: "Invito i consiglieri comunali del 24 Comuni della provincia, senza distinzione di partito politico e di schieramento a vigilare e stimolare le amministrazioni perché, dopo l'approvazione dei bilanci di previsione, i tempi siano rigorosamente rispettati. Nessuna amministrazione si può permettere, con artifici di bilancio o con l'abusata facile scusa del patto di stabilità di rinviare l'erogazione della somma nel 2015. Il ruolo dei Comuni è determinante per continuare a garantire gli attuali flussi di traffico aereo e di passeggeri e per impedire che vengano ridotte le rotte in vista della programmazione della stagione estiva dei voli Ryanair».

http://www.tp24.it/2014/11/27/trasp...gione-mette-tre-milioni-e-mezzo-di-euro/87600
 
http://trapani.gds.it/2014/12/02/favignana-stanziate-le-somme-per-laeroporto-di-birgi_272270/

Favignana, stanziate le somme per l’aeroporto di Birgi

FAVIGNANA. Il Comune di Favignana potrà completare a breve l’erogazione della propria quota dell’accordo di co-marketing per garantire la continuità dell’operatività di Ryanair nell’aeroporto di Birgi. E’ stato approvato all'unanimità dal Consiglio Comunale delle Egadi, infatti, l'assestamento di bilancio 2014, l’ultimo passaggio normativo prima dell’approvazione del consuntivo. «Grazie al lavoro dell'ufficio competente e della Commissione Comunale Finanze oltre che dell'organo di revisione e di tutto il Consiglio Comunale – spiega, infatti, il sindaco Giuseppe Pagoto - si è riusciti a completare l'iter entro i termini previsti consentendo così all'amministrazione di poter disporre di alcune somme entro l'anno per procedere agli impegni di spesa.Tra questi si confermano quello inerente le somme necessarie per onorare l'impegno di co-marketing relativo alla compagnia Ryanair e all’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi per la promozione del territorio, per cui il Comune è stato chiamato a versare la somma di 160.000 euro (di cui 100.000 euro già versati e che fanno di Favignana e delle Egadi, purtroppo, uno dei pochi Comuni adempienti) e quelli per altri interventi, seppur di modesta entità economica, che era indispensabile avviare».
Soddisfatto, dunque, Pagoto, che sottolinea come l’approvazione dell'assestamento di bilancio entro il 30 novembre sia un risultato importante, raggiunto grazie ad una buona programmazione, ad una verifica delle entrate, delle uscite ed anche delle potenziali passività.
 
Aeroporto di Trapani Birgi, ufficiale la ricapitalizzazione di Airgest

14,20 -
Finalmente deliberato l’aumento di capitale sociale di Airgest S.p.A., la società di gestione dell’aeroporto di Trapani Birgi, che oggi, dopo una serie di rinvii, è riuscita ad approvare l’ordine del giorno grazie alla positiva volontà manifestata in tal senso dal socio di maggioranza Regione Siciliana.

“Un segnale concreto e tangibile – dichiara Gregorio Bongiorno, Presidente di Confindustria Trapani – da parte del Socio Pubblico Regione Siciliana che ha, con ciò, confermato il grande interesse per una delle infrastrutture più importanti e strategiche del nostro territorio e grazie alla quale si può agevolare lo sviluppo economico, in particolare per il settore del turismo e di tutto l’indotto.

Grazie a questo aumento di capitale potranno, a questo punto, essere assicurati nuovi investimenti che lo renderanno sempre più funzionale rispetto alle esigenze del traffico aereo.

Noi dobbiamo, però, considerare quello di oggi – continua Bongiorno – soltanto un punto di partenza e non di arrivo. Dobbiamo, pertanto, ritenere questo aumento di capitale come l’opportunità per rilanciare l’interesse verso il nostro territorio da parte degli investitori privati.

Non dobbiamo, infine, dimenticare un altro tassello che oggi è indispensabile per continuare a sperare che i turisti scelgano Trapani come meta ossia l’accordo di comarketing con Ryanair, sottoscritto da tutti i Comuni del territorio trapanese, che – sottolinea il presidente Bongiorno – pur condividendo le diffficoltà dei vari enti locali, va comunque onorato al fine di evitare il vanificarsi del risultato oggi raggiunto con l’aumento del capitale sociale.

Senza l’accordo di comarketing, infatti, il rischio è quello di ritornare ad avere l’aeroporto di 10 anni fa con circa 300.000 passeggeri all’anno”.


09,12 -
Oggi dovrebbe essere la volta buona. Si terrà infatti nuovamente l'assemblea per la ricapitalizzazione di Airgest, la società che gestisce lo scalo aeroportuale di Trapani. L'ultima volta la richiesta di soprassedere è arrivata direttamente dalla Regione Siciliana, socio di maggioranza con il suo 49% di azioni, perchè pare mancassero gli ultimi documenti per partecipare alla ricapitalizzazione da 7 milioni di euro.
Nel frattempo l'Airgest ha ottenuto un riconoscimento ufficiale dall'Autorità garante della Concorrenza e del Mercato. È il «rating di legalità», assegnato alla fine di ottobre. «Tale riconoscimento - si legge in una nota della società - suggella il valore etico di un'impresa che conduce i propri processi gestionali nella piena e costante valorizzazione della legalità».

http://www.tp24.it/2014/12/04/trasp...vo-per-la-ricapitalizzazione-di-airgest/87845
 
Aeroporto di Trapani, ultimo appello per Ryanair: “Accordo a rischio”

Neanche il tempo di commentare con soddisfazione il difficile risultato raggiunto dell’aumento di capitale dell’Airgest, che l’aeroporto di Trapani Birgi deve fare i conti con un nuovo allarme per il possibile abbandono di Ryanair a causa dell’inadempienza dei Comuni. E’ a rischio l’accordo di comarketing a supporto dei flussi per l’aeroporto “Vicenzo Florio” di Birgi. Ieri pomeriggio, nei locali della presidenza della Camera di Commercio di Trapani, che ha assunto il ruolo di cabina di regia nell’ambito dell’intesa che vede coinvolti i 24 comuni della provincia, si è tenuta la riunione del Comitato dei sindaci. L’incontro è stato convocato con urgenza dal presidente dell’ente camerale Giuseppe Pace per fare il punto della situazione sul pagamento delle rispettive quote da parte delle amministrazioni comunali: oltre alla Camera di Commercio di Trapani, che ha già provveduto a versare per intero l’importo pattuito di 300 mila euro, solo dieci comuni della provincia hanno liquidato una parte delle somme concordate. Al momento sono stati raccolti 581 mila euro. Mancano dunque all’appello 1 milione e 644 mila euro.

Alla riunione di questo pomeriggio hanno partecipato i rappresentanti dell’ente camerale, dell’Airgest e dei comuni di Favignana, San Vito lo Capo e Marsala. Il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Pace ha lanciato un appello ai sindaci, invitandoli a fare presto. “Chiediamo alle amministrazioni comunali – ha dichiarato Pace
- di provvedere al pagamento delle somme. Comprendiamo le difficoltà dei comuni, alle prese con l’approvazione dei bilanci, ma si sta rischiando concretamente di compromettere le prospettive dell’aeroporto di Birgi e con esse le aspettative di un intero territorio e di migliaia di aziende. Lo scalo è a rischio e temiamo per la prossima programmazione della Ryanair. Ringraziamo i comuni che hanno già provveduto ad effettuare i pagamenti e li invitiamo, già nelle prossime ore, a versare le somme rimaste. Invitiamo i comuni alle prese con l’approvazione dei bilanci ad attivarsi, un minuto dopo il via libera degli strumenti finanziari da parte dei Consigli comunali, per provvedere ai pagamenti, onorando gli impegni presi, già nel novembre del 2013, davanti a tutta la collettività. Siamo ormai alla fine dei giochi: o dentro o fuori. Non possiamo perdere altro tempo”.

http://ilmattinodisicilia.it/aeropoorto-di-trapani-ultimo-appello-per-ryanair-accordo-rischio/
 
Ultima modifica:
AIRGEST ACQUISISCE IL RATING DI LEGALITÀ - 03/11/2014
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella sua adunanza del 22 ottobre 2014, all’esito delle valutazioni effettuate, ha deliberato di attribuire alla società Airgest SpA il Rating di Legalità di cui alla Legge n. 62/2012. Tale riconoscimento ufficiale suggella il valore etico di un'impresa che conduce i propri processi gestionali nella piena e costante valorizzazione della legalità.”
 
http://www.marsalaviva.it/notizie/i...o-vicenzo-florio-di-birgi-accordo-comarketing
A rischio l’accordo di comarketing a supporto dei flussi per l’aeroporto “Vicenzo Florio” di Birgi. Ieri pomeriggio, nei locali della presidenza della Camera di Commercio di Trapani, che ha assunto il ruolo di cabina di regia nell’ambito dell’intesa che vede coinvolti i 24 comuni della provincia, si è tenuta la riunione del Comitato dei sindaci. L’incontro è stato convocato con urgenza dal presidente dell’ente camerale Giuseppe Pace per fare il punto della situazione sul pagamento delle rispettive quote da parte delle amministrazioni comunali: oltre alla Camera di Commercio di Trapani, che ha già provveduto a versare per intero l’importo pattuito di 300 mila euro, solo dieci comuni della provincia hanno liquidato una parte delle somme concordate. Al momento sono stati raccolti 581 mila euro. Mancano dunque all’appello 1 milione e 644 mila euro.

Alla riunione di questo pomeriggio hanno partecipato i rappresentanti dell’ente camerale, dell’Airgest e dei comuni di Favignana, San Vito lo Capo e Marsala. Il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Pace ha lanciato un appello ai sindaci, invitandoli a fare presto.

“Chiediamo alle amministrazioni comunali – ha dichiarato Pace - di provvedere al pagamento delle somme. Comprendiamo le difficoltà dei comuni, alle prese con l’approvazione dei bilanci, ma si sta rischiando concretamente di compromettere le prospettive dell’aeroporto di Birgi e con esse le aspettative di un intero territorio e di migliaia di aziende. Lo scalo è a rischio e temiamo per la prossima programmazione della Ryanair. Ringraziamo i comuni che hanno già provveduto ad effettuare i pagamenti e li invitiamo, già nelle prossime ore, a versare le somme rimaste. Invitiamo i comuni alle prese con l’approvazione dei bilanci ad attivarsi, un minuto dopo il via libera degli strumenti finanziari da parte dei Consigli comunali, per provvedere ai pagamenti, onorando gli impegni presi, già nel novembre del 2013, davanti a tutta la collettività. Siamo ormai alla fine dei giochi: o dentro o fuori. Non possiamo perdere altro tempo”.
 
Aeroporti siciliani, crescita disomogenea. Birgi a passo di gambero

Tra gli aeroporti italiani è preoccupante quello di Trapani con il suo calo di passeggeri del 16%, terza peggiore performance d’Italia dopo Cuneo e Trieste.


I dati in positivo non sono omogenei per gli aeroporti siciliani. Se Catania e Palermo sono in crescita, Trapani invece è in netto calo e Comiso resta ancora un’incognita essendo uno scalo neonato. Resta quindi tutto da decifrare lo stato di salute aeroportuale e di questo ne è consapevole il neoassessore regionale al Turismo Cleo Li Calzi che ha deciso di attivare un tavolo di confronto con gli operatori del settore e le istituzioni competenti per rilanciare una strategia comune.

Si parte comunque da numeri che sono tutto sommato abbastanza incoraggianti: Catania, secondo Assoaeroporti, ha fatto segnare un incremento di passeggeri del 15,4 per cento nei primi 9 mesi di quest’anno per effetto dei suoi quasi 5 milioni e 800 mila passeggeri; Palermo ha fatto segnare un +5,5 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno sfiorando i 3 milioni e 600 mila passeggeri; Comiso non può essere raffrontata con lo scorso anno perché lo scalo ha aperto i battenti da pochi mesi; solo Trapani preoccupa con il suo calo di passeggeri del 16 per cento, terza peggiore perfomance d’Italia dopo Cuneo e Trieste.

“Dobbiamo mettere in sinergia i quattro aeroporti, perché il turista arriva in Sicilia, non a Catania o a Palermo – ha detto l’assessore Li Calzi -. Non si tratta solo del vettore aereo, è importantissima la verifica delle eccellenze delle imprese turistiche nel complesso. La decisione di convocare questo tavolo prende le mosse dal fatto che mi sono resa conto che ci sono delle disfunzioni gravi di mercato”.


A fare un bilancio complessivo sull’andamento dei flussi aeroportuali ci ha pensato Bankitalia che nei primo 8 mesi del 2014 ha evidenziato che il traffico aeroportuale nei principali scali siciliani è aumentato a fronte della stazionarietà del 2013. Il numero di voli è cresciuto del 5,6 per cento, i passeggeri del 7,4 per cento.


Le variazioni sono state positive sia per i voli nazionali sia per quelli internazionali, con una dinamica migliore per questi ultimi. Tra gli scali, il più vivace è risultato quello catanese. Oltretutto per potenziare il suo appeal la Sac, società di gestione dell’aeroporto etneo, in questi giorni ha presentato il nuovo sito web informando in tempo reale sui servizi erogati. Grafica aggiornata, navigazione più intuitiva sia da desktop che da mobile, maggiore accessibilità ai contenuti per persone ipovedenti alcune delle caratteristiche del portale, rinnovato puntando a dare il massimo delle risposte all’utente, ma anche nell’ottica della trasparenza, informando degli atti prodotti dagli organi della società.


E questo tipo i iniziative sono proprio quelle che vuole si seguano il neoassessore regionale al Turismo: “E’ difficile – sottolinea – costruire politiche di attrazione se dobbiamo fare arrivare i turisti in Sicilia attraverso tre voli. Sto incontrando tutti quelli che a qualche titolo lavorano nel settore o lo influenzano, voglio riuscire a fare un riordino normativo e anche una programmazione strategica che ci crei delle vere leve per attrarre il turismo”. Li Calzi ha ricordato quindi che il turismo “è l’unico settore in crescita, ma le potenzialità sono ancora strozzate”.

Lo strano caso Birgi, un aeroporto a passo di gambero. Qualche scricchiolio preoccupante arriva senza dubbio da Trapani. Lo scalo ha sempre fatto segnare da qualche anno a questa parte ottime perfomance di crescita ma da quando è uscita di scena la sicurezza economica garantita dalla Provincia, oramai in fase di liquidazione e che deteneva un pacchetto del 49 per cento, le cose hanno cominciato ad andare a rotoli. A subentrare è stata la Regione ma ad oggi si aspetta ancora una ricapitalizzazione che tarda ad arrivare e soprattutto i Comuni della provincia non hanno garantito tutti i 2 milioni di euro dell’accordo di co-marketing.

Risultato? La Ryanair, che sino ad oggi ha aiutato lo scalo a crescere grazie alle sue tratte super-economiche, ha già depotenziato i collegamenti. Di conseguenza meno tratte e meno passeggeri. All’aeroporto di Comiso invece ci sono segnali di crescita: l’ultimo arrivato è il volo Torino-Comiso-Malta che sarà operativo sei volte a settimana dalla compagnia aerea Fly Hermes a partire dal 15 dicembre. “Il nostro aeroporto prosegue il suo piano di sviluppo con una tratta strategica che rafforza lo scalo in sé, il sistema aeroportuale Catania-Comiso e il territorio ibleo tutto” ha dichiarato il presidente della Soaco, la società di gestione del “Pio La Torre”, Rosario Dibennardo.

http://www.marsalanews.it/aeroporti-siciliani-crescita-disomogenea-birgi-a-passo-di-gambero/
 
Birgi, i Comuni verseranno i soldi per la Ryanair.
Ora l'Airgest deve pubblicare i conti


Presto arriveranno i soldi per la Ryanair. E finirà così una telenovela durata anche abbastanza, che riguarda l’accordo di co-marketing per far restare la compagnia lowcost irlandese all’aeroporto di Trapani-Birgi. I soldi che devono arrivare sono quelli dei Comuni della provincia di Trapani che, chi più chi meno, partecipano alla grande colletta. Tutti i Comuni hanno approvato i bilanci di previsione in cui sono previsti i fondi per l’accordo sottoscritto con il vettore, o meglio con chi gestisce per conto suo il marketing. Soldi che servono a non far andare via la Ryanair da Birgi, anche se il colosso irlandese sta gradualmente, e ormai da tempo, puntando l’attenzione su Palermo e Comiso in Sicilia e ha più volte minacciato di andarsene. In questi giorni i Comuni verseranno quindi i soldi, Marsala e Trapani 300 mila euro a testa, fino ad arrivre a 2 milioni di euro che ogni anno, per i prossimi tre anni, dovranno essere versati.Dicono che contribuiranno al potenziamento dell’aeroporto, sarà così?

“Abbiamo dovuto richiedere chiarimenti e delucidazioni alla Commissione Europea per fugare definitivamente dubbi, ancora esistenti, circa possibili responsabilità contabili in capo ai pubblici amministratori che aderiscono all'azione di co-marketing. Possiamo ora adempiere gli obblighi assunti in quanto sono stati approvati i bilanci di quasi tutti i Comuni e perché gli approfondimenti esperiti dai legali e dai tecnici del Comune di Trapani, che si era fatto carico, per conto di tutti gli enti, danno garanzia di legittimità e di rispetto delle norme comunitarie” ha detto il sindaco di Trapani Vito Damiano. I Comuni però vogliono avere più potere decisionale sulle strategie per l’aeroporto. Questo si sono detti i sindaci e gli amministratori locali che si sono riuniti la scorsa settimana. I Comuni - ha aggiunto Damiano - non si devono fermare soltanto alla partecipazione economica ma devono essere parte attiva anche sulla scelta delle compagnie aeree che possano dare ulteriore sviluppo al territorio”. In tutto questo affare la Camera di Commercio di Trapani ha fatto da cabina di regia delle operazioni, con l’aiuto del Prefetto Leopoldo Falco.”I sindaci hanno dato prova di un grande senso di responsabilità. Adesso dobbiamo continuare a lavorare insieme per fare crescere sempre di più il nostro aeroporto” ha detto Giuseppe Pace, presidente della Camera di Commercio.

Pagare e sorridere, ma non tutto fila per il verso giusto all’aeroporto Vincenzo Florio e all’Airgest. La società di gestione nelle scorse settimane ha aumentato il proprio capitale di 7 milioni di euro, di cui oltre 3 milioni versati dalla Regione. Ma c’è un costante problema di trasparenza nella Airgest che, ricordiamolo, è una società a partecipazione pubblica, con la Regione socio di maggioranza dopo aver preso il posto della Provincia di Trapani. E le società a partecipazione pubblica devono rispettare gli obblighi di legge in materia di trasparenza. Cosa che non avviene all’Airgest, che sul proprio sito non pubblica nulla. E’ sempre “in allestimento” la sezione “Amministrazione Trasparente”. Bilanci, consulenze, incarichi, stipendi, bandi, acquisti: non c’è nulla di tutto questo.

Eppure, come si legge anche sul sito, all’Airgest è stato riconosciuto il Rating di Legalità dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, lo scorso 22 ottobre.

“Tale riconoscimento ufficiale suggella il valore etico di un'impresa che conduce i propri processi gestionali nella piena e costante valorizzazione della legalità”, si legge sul sito. E pazienza se non ci sono, come vorrebbe la legge sulla trasparenza, i dati sugli stipendi degli amministratori. Ad esempio il presidente Salvatore Castiglione quanto guadagna? Gli altri membri del Consiglio di Amministrazione? C’è chi parla di 7 mila euro al mese per il presidente del Cda. Il compenso annuo per il direttore generale, Giancarlo Guarrera, sarebbe invece di 180 mila euro. Il dg è di Catania, e alcuni parlano di una casa messa a sua disposizione a Trapani dall’Airgest, con auto inclusa. Cifre esorbitanti, ma sono voci. Per la certezza non è dato sapere, fin quando non verrà tolto il segreto su tutti gli atti dell’Airgest. Una pratica dovuta, ora che non solo la Regione come azionista, ma anche i Comuni con la compartecipazione all’accordo di co-marketing, stanziano soldi pubblici, cioè di tutti i contribuenti, per l’aeroporto.

Intanto stanno nascendo alcuni problemi al terminal, proprio per i conti non proprio felici dell’Airgest (anche qui, i bilanci non ci sono). Ad esempio la scala mobile che porta i passeggeri dal piano terra al piano dell’imbarco, è guasta da oltre un mese. Ai controlli sono a corto dei calzari per passare dal metaldetector una volta tolte le scarpe, con i passeggeri che camminano scalzi per superare i controlli. Anche la struttura avrebbe problemi di manutenzione, quando piove ci segnalano alcune infiltrazioni d’acqua. E poi ci sarebbe un contenzioso aperto con la ditta di pulizie, che aspetterebbe ancora di incassare fatture. Come la Ksm, l’azienda che si occupa della vigilanza in aeroporto, che vanterebbe un credito abbastanza consistente. Tutto questo, lo stato di salute dell’Airgest, preoccupa e non poco i lavoratori.

http://www.tp24.it/notizie-inchiest...r-ora-l-airgest-deve-pubblicare-i-conti/88088
 
Ryanair, a Birgi è cambiata la strategia. "E' business. Ma mancano i voli di qualità"

Alcuni si aspettavano di più, altri lo sapevano che più di così non si poteva fare. Che la Ryanair per la stagione estiva avrebbe mantenuto, più o meno, gli stessi voli sull’aeroporto di Trapani Birgi. Una programmazione dettata dal contratto di co-marketing stipultato con l’Airgest e che vede la partecipazione dei comuni trapanesi che, chi più chi meno, verseranno ogni anno 2,2 milioni di euro, più i 3 milioni della società che gestisce lo scalo. Sono 25 rotte per il 2015, tra nazionali e internazionali, con la previsione di un milione e 400 mila passeggeri.

La programmazione non è il massimo. Lo sa Fabio Di Bono, portavoce del Movimento Turismo & Territorio: “Avremo una programmazione simile all’anno scorso. Abbiamo perso voli dal nord Europa, che rappresentavano una parte importante del turismo per il nostro territorio”.
Non c’è più Goteborg, Manchester, Stoccolma, Helsinki, Oslo. Una programmazione che si è concentrata sull’Italia, piuttosto che sul traffico estero. “Credo che la Ryanair abbia una strategia diversa sull’aeroporto di Trapani Birgi, quella di confermare il traffico italiano - analizza Di Bono -. Per noi però la cosa più importante sarebbe stata sviluppare una programmazione estera soprattutto. Sui soldi che i Comuni e Airgest versano , con mille difficoltà, per non far andare via la compagnia irlandese Di Bono la mette più su una questione qualitativa, più che di quantità:Quando ci lasciano i voli dalla Polonia e dalla Lituania non è una delle soluzioni migliori. Il nostro interesse turistico è quello di ampliare la stagione, facendo arrivare i turisti nei meso di aprile, maggio, giugno, settembre, ottobre. E questo è possibile con i viaggiatori del nord Europa”. Qui, però, c’è un territorio che negli anni si è attrezzato.L’offerta è quadruplicata, perchè molti imprenditori hanno investito in strutture ricettive, invece la domanda è diminuita di un bel 25%”, conclude il portavoce di Turismo &Territorio.

Ma a Ryanair poco importa delle fatiche e delle imprese di un territorio che spera molto in quello che arriva dall’aeroporto di Birgi. “Ryanair è una sorta di slot machine, per venire in un posto vogliono dei soldi”, ci dice un esperto in turismo e marketing, Paolo Salerno, fondatore di Trapaniwelcome. Il territorio ha fatto un contratto di un milione e 400 mila passeggeri e loro hanno programmato il minimo sindacale per arrivare a quella cifra. Questo è per contratto. L’obbiettivo loro è la Sicilia, e quindi Comiso, Palermo, Catania aggiunge Salerno. La strategia è chiara, prendere tutta la Sicilia, cosa che alla compagnia irlandese sta riuscendo per la crisi di Alitalia, per la scomparsa delle altre compagnie da Windjet, fallita, a Easyjet ridimensionata. Per Ryanair sono pochi il milione e 800 mila passeggeri su Trapani, che prima era l’unica base in Sicilia, adesso ne hanno 4 milioni spalmati per tutti gli aeroporti siciliani. Anche sulle quote versate dai Comuni, attraverso la tassa di soggiorno, per Salerno è come “il cane che si morde la coda. La tassa di soggiorno dovrebbe servire per sviluppare il turismo, ma l’aeroporto non è l’unico su cui puntare, tutti questi soldi andranno però alla Ryanair. Bisogna fare un salto di qualità in tal senso. Ryanair serve un territorio che è la Sicilia occidentale, non solo la provincia di Trapani. Serve Agrigento e Palermo. Allora di quale territorio stiamo parlando? E’ chiaro che dovrebbe intervenire la Regione in qualche modo, perchè diventa un problema regionale”. Regione che è anche azionista di maggioranza dell’Airgest, dopo aver rilevato le quote dalla Provincia di Trapani. Ma c’erano altre soluzioni, ci sono altri vettori per Trapani? ”Il turismo dalle nostre parti è qualcosa di bambino, deve crescere, bisogna creare una serie di presupposti per far sì che la gente venga a prescindere dall’aeroporto - dice Salerno -.
Ryanair è l’unico vettore così attrezzato per venire a Trapani. L’Airgest avrà pensato ad altre compagnie. Ma è un problema anche di appetibilità del territorio. Un vettore tra Palermo e Trapani, con distanze così brevi, preferisce Palermo. Dobbiamo fare in modo - conclude Salerno - che il territorio sia destinazione di turismo qualificato”.

http://www.tp24.it/notizie-inchiest...--business-ma-mancano-i-voli-di-qualita/89108
 
Per noi però la cosa più importante sarebbe stata sviluppare una programmazione estera soprattutto
A Trapani evidentemente i turisti italiani non li vogliono.

Quando ci lasciano i voli dalla Polonia e dalla Lituania non è una delle soluzioni migliori.
Nemmeno i polacchi ed i lituani vogliono.

A Trapani ora si possono permettere di volere solo i turisti ultra high net worth :D
Beati loro. Neanche in Polinesia fanno sti discorsi.

Ma a Ryanair poco importa delle fatiche e delle imprese di un territorio che spera molto in quello che arriva dall’aeroporto di Birgi.
Che pena di commento. A Ryanair importa fare soldi, e lo fanno molto bene. Non devono fare carita'.

“Ryanair è una sorta di slot machine, per venire in un posto vogliono dei soldi”, ci dice un esperto in turismo e marketing, Paolo Salerno, fondatore di Trapaniwelcome. Il territorio ha fatto un contratto di un milione e 400 mila passeggeri e loro hanno programmato il minimo sindacale per arrivare a quella cifra. Questo è per contratto.
Che discorsi assurdi ed ignoranti. Se e' da contratto quale sarebbe il problema?
 
Se questa intervista arrivasse a qualche TO polacco (Paese che, fino a prova contraria, non esporta solo badanti e donnine facili come, forse, qualcuno crede, ma anche charter di sciatori diretti sulle Alpi, e vacanzieri che passano l'estate sulle spiagge iberiche), non lo si potrebbe biasimare se, per ripicca, decidesse di portare i propri clienti altrove.

Che mentalità folle... poi si fanno inutili tavole rotonde per chiedersi come mai le potenzialità turistiche del Meridione rimangono perennemente inespresse. :(
 
Il futuro di Birgi, operatori scettici: "Qui resta solo il traffico nazionale"

Nel 2014, 1,5 milioni di passeggeri. Fazio (Strade del Vino): "Realizziamo il brand Trapani" - I dati ufficiali sull'aeroporto "Vincenzo Florio".

C'è il dato ufficiale. Nel 2014 sono stati 1.597.100 i passeggeri che sono passati dall'aeroporto «Vincenzo Florio» di Birgi. Un dato che ha superato, anche se di poco, la stima dell'Airgest che era di un milione e 500 mila. Un dato in linea con le previsioni dell'anno in corso. Il «Vincenzo Florio» dovrebbe attestarsi attorno ad un milione e 400 mila passeggeri. Quelli del 2014 sono stati per 1.159.837 nazionali e per 436.705 internazionali, con una percentuale di oltre il 90% proveniente da paesi dell'Unione Europea.

Il confronto con i numeri del 2013 registra una riduzione del flusso dei «nazionali» del 9,39%. Più marcato il «saldo» negativo per quanto riguarda gli «internazionali» che sono scesi del 26,83%. Confronto che deve però tenere conto del dato 2013 che consentì all'aeroporto di Birgi di raggiungere il record di 1.877.325 passeggeri e delle condizioni generali dello scalo, che ha dovuto fare i conti con il passaggio di consegne tra l'ex Provincia e la Regione - con il trasferimento delle azioni Airgest - e con le incertezze per l'azione di co-marketing affidata all'intervento finanziario dei Comuni trapanesi con la Camera di Commercio a fare da cabina di regia dell'accordo con la ! società «Ams», che cura, in esclusiva, il marketing della Ryanair. La società di gestione è stata poi impegnata in un aumento di capitale da 7 milioni di euro che punta ad un rilancio dell'aeroporto con una serie d'investimenti per servizi ed infrastrutture.


Il dato ufficiale sui passeggeri di «Assaeroporti» arriva dopo la presentazione della «Summer 2015», 25 rotte che la Ryaniar propone per la stagione estiva e che hanno aperto il confronto tra gli operatori turistici. Il dibattito si è sviluppato, in particolare, su Facebook, con gli operatori critici per la mancanza di rotte per il Nord Europa. Quelle più gettonate ma fuori dalla «Summer 2015» sono quelle per Oslo, Helsinki e Goteborg. C'è chi ritiene che Ryanair abbia scelto di utilizzare Birgi per i voli nazionali smistando quelli internazionali in altri aeroporti. C'è poi chi come il presidente delle Strade del Vino Erice Doc, Vincenzo Fazio, propone agli operatori turistici di realizzare, in rete, il cosiddetto «brand Trapani» per caratterizzare i voli Ryanair sulla desti! nazione e non per l'offerta della compagnia aerea irlandese. Dibattito che si affianca alle domande sul futuro di Birgi che si avvia verso il polo aeroportuale della Sicilia Occidentale in sinergia con lo scalo di Palermo e con il processo di privatizzazione che viene indicato come meta dal nuovo piano nazionale degli aeroporti. [di Vito Manca -Lasicilia.it]
 
Quelle più gettonate ma fuori dalla «Summer 2015» sono quelle per Oslo, Helsinki e Goteborg
Sono rotte lunghe tra i 2200 e i 2500 km. Immagino che MOL per tratte così impegnative in termini di tempo e costi, abbia chiesto a TPS una sovvenzione per ogni pax trasportato molto elevata, che probabilmente non era alla portata del budget stanziato dai siciliani.
 
A Trapani evidentemente i turisti italiani non li vogliono.


Nemmeno i polacchi ed i lituani vogliono.

A Trapani ora si possono permettere di volere solo i turisti ultra high net worth :D
Beati loro. Neanche in Polinesia fanno sti discorsi.

Che pena di commento. A Ryanair importa fare soldi, e lo fanno molto bene. Non devono fare carita'.


Che discorsi assurdi ed ignoranti. Se e' da contratto quale sarebbe il problema?


quando la tua economia è da sempre sovvenzionata ,che neanche il trentino alto adige riesce a spremere così tanto , è evidente il tuo unico obbiettivo è il bersaglio grosso , cioè chi ti porta i soldi veri ovvero la regione
questo è un problema regionale e la regione deve cacciare altri soldi questo è il succo del suo ragionamento
 
Aeroporti. Trapani, chi comprerà le quote della Regione? E la Procura indaga su Ryanair

Si prospetta un tavolo tecnico, l’ennesimo, per decidere del futuro dell’aeroporto di Trapani Birgi, e in particolare del nuovo assetto dell’Airgest, la società che gestisce lo scalo. Bisogna capire cosa vuole fare il governo regionale guidato da Rosario Crocetta con il suo 49% di azioni Airgest che ha rilevato dalla ex Provincia di Trapani. Crocetta ha da tempo dichiarato che l’intenzione è quella di vendere le quote Airgest, anche dopo la ricapitalizzazione della società. Dovrebbe intervenire un perito per quantificare il valore delle azioni. Alle quote potrebbero essere interessati i Comuni della provincia di Trapani, che già stanno partecipando alla permanenza di Ryanair a Birgi con oltre 2 milioni di euro l’anno per i prossimi tre anni, come prevede l’accordo di co-marketing stipulato con la “regia” della Camera di Commercio (altro socio Airgest al 2%). I Comuni potrebbero rilevare le quote della Regione. Il presidente dell’Airgest Salvatore Castiglione ha messo alcuni punti sul possibile affare: “La coalizione di Comuni potrebbe chiedere l’acquisizione delle azioni della Regione o il suo 20%”. E’ questa infatti la soglia minima della partecipazione pubblica in una società di gestione di aeroporti. “La Regione vuole vendere, e il territorio fa la sua proposta, entrando nel pacchetto azionario attraverso il Libero Consorzio di Comuni”. La Regione ha intenzione di fare cassa, con i conti in rosso che si ritrova su tutti i fronti, ma Castiglione pone delle condizioni: “La Regione deve cedere ai Comuni le quote allo stesso valore con cui le ha rilevate”. L’altra strada potrebbe essere quella di cedere almeno il 20% ai Comuni e il restante 29% metterlo sul mercato per privati. In questo caso il prezzo potrebbe salire, e la Regione guadagnarci di più. Questa soluzioine mista potrebbe aprire un confronto con i privati che già detengono il 49% dell’Airgest e che gli permetterebbe di ampliare il pacchetto azionario, oppure potrebbero entrare in gioco altri soggetti. E’ tutto da vedere, insomma, l’importante è che si trovino soggetti pronti a investire sul “Vincenzo Florio” e sul territorio.

Nel frattempo sono in arrivo 5 milioni di euro per la provincia di Trapani, è la prima metà dei 10 milioni che erano stati assegnati dal governo nazionale per i danni subiti dalla chiusura dello scalo civile durante la guerra in Libia. Ad annunciarlo è stato in questi giorni il prefetto Leopoldo Falco che ha riferito che il decreto è stato firmato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio. Ignazio Tozzo, commissario strordinario del Libero consorzio di comuni di Trapani , sta lavorando sulle pratiche burocratiche per far arrivare concretamente i soldi. Soldi che saranno destinati in parte all’aeroporto, quindi Airgest, in parte a “iniziative per lo sviluppo del settore turistico”. Che significa? Che non c’è da sorprendersi se dovessero andare alla Ryanair.

Ma su Trapani vola lo spettro dell’indagine che sta riguardando Bari e i soldi che sarebbero transitati tra Aeroporti di Puglia e Ryanair. La Guardia di Finanza di Bari indaga sul contratto di marketing sottoscritto nel 2009 da Aeroporti di Puglia con la Ams, la società concessionaria della pubblicità per Ryanair. L’indagine riguarda i fondi eruropei per il turismo che secondo gli investigatori sarebbero transitati dalla Regione Puglia, attraverso la Aeroporti di Puglia, nelle casse dell’Ams, per poi rientrare alla società aeroportuale come pagamento dei servizi aeroportuali. L’informativa delle fiamme gialle è stata depositata in Procura nel novembre 2013. Vengono ipotizzati i reati di truffa e abuso di ufficio con riferimento al periodo in cui Domenico Di Paola era amministratore unico di AdP. Si parla di un finanziamento da trenta milioni di euro concesso senza alcuna gara alla Ams per spazi pubblicitari sul sito Ryanair per promuove il turismo e la Regione Puglia. Un importo enorme, se si considera che stiamo parlando solo di pubblicità. Un importo che sarebbe stato versato dal 2009 al 2012 con fondi Fesr. Secondo le fiamme gialle la pubblicità sarebbe stata solo sulla carta e il contratto sarebbe servito per fare di Bari un hub di grosse dimensioni per la compagnia low cost irlandese. I soldi poi tornerebbero nelle casse di Ap come pagamento per i servizi aeroportuali della Ryanair. Nell’informativa si parla di mail che confermerebbero l’accordo, di un’indagine di mercato farlocca fatta da Aeroporti di Puglia per trovare un vettore. Per la definizione del contratto, la società di gestione non ha proceduto ad alcuna gara d’appalto.Ha invece bandito una “semplice procedure negoziata senza previa indizione di gara”. Ryanair è stata scelta soltanto grazie a quella che secondo gli investigatori è stata una “incompleta e inefficace” indagine di mercato. E nella procedura negoziata si fa riferimento a una non meglio specificata campagna di promozione del prodotto Puglia. La vicenda su cui sta indagando Procura e Guardia di Finanza di Bari è simile a quella di Trapani. Un accordo di co-marketing stipulato con Ams per far restare Ryanair a Birgi, senza gara, con un piano pubblicitario ancora poco chiaro. Con la differenza che qui non sono stati usati fondi europei destinati al turismo, ma in parte sono usati fondi pubblici, versati dai Comuni attraverso la tassa di soggiorno, in attesa dei fondi nazionali come risarcimento dei danni della guerra in Libia del 2011.

Nel frattempo gli operatori del turismo in provincia di Trapani tornano a interrogarsi sul futuro dell’aeroporto di Birgi e sulla situazione del Sistema aeroportuale Siciliano. Lo faranno venerdì (27 febbraio), alle 17.30, in un incontro indetto dal Movimento Turismo&Territorio che si tiene nella sede della Camera di Commercio di Trapani.

All’incontro ci saranno i responsabili dei quattro aeroporti siciliani. Si parlerà soprattutto dell’aeroporto di Trapani- Birgi. Perchè, è vero che è stato chiuso l’accordo di co-marketing con Ryanair, è vero anche che la compagnia irlandese ha lanciato la programmazione estiva dei voli da e per Trapani, ma il futuro dello scalo tiene sempre in apprensione.

http://ilmattinodisicilia.it/11390-aeroporti-trapani-chi-comprera-le-quote-della-regione/