Sciopero piloti AF - grossi disagi, meta' dei voli cancellati


Herzog, penso che il management AF sarebbe felice di estendere a tutto il gruppo il contratto Transavia come auspichi, ma vedendo la reazione alla proposta di trasferimento alla branca low cost di solo una parte del corto/medio raggio direi che fanno prima a chiudere baracca, licenziare tutti in tronco e ripartire da zero.

Io veramente non ho parlato di contratto Transavia. Casomai di modello U2.
Però, mi pare che nemmeno ci abbiano provato a chiedere un riassetto aziendale totale. Magari, come qua, i confederali non ci pensano proprio e allora ecco la panacea dell'esternalizzazione, così si hanno contro solo gli autonomi, che mi pare ovvio si oppongano visto che a questo punto ancora non si è capito se Transform 2015 sia ancora idoneo.

Ma dal numero dei dipendenti rispetto a U2, mi pare che i conf. abbiano poco da fare. Continuassero pure sperando in un bis stile Peugeot, se poi avverrà il peggio saranno pure affari loro.
 
Io veramente non ho parlato di contratto Transavia. Casomai di modello U2.
Però, mi pare che nemmeno ci abbiano provato a chiedere un riassetto aziendale totale. Magari, come qua, i confederali non ci pensano proprio e allora ecco la panacea dell'esternalizzazione, così si hanno contro solo gli autonomi, che mi pare ovvio si oppongano visto che a questo punto ancora non si è capito se Transform 2015 sia ancora idoneo.

Ma dal numero dei dipendenti rispetto a U2, mi pare che i conf. abbiano poco da fare. Continuassero pure sperando in un bis stile Peugeot, se poi avverrà il peggio saranno pure affari loro.
Herzog, se capisco bene auspichi una forte riduzione del personale non navigante al posto di rivedere i contratti allegerendoli?
Fra l'altro come fai a paragona una low cost come U2 con AF, per calcolare il numero di dipendenti ottimale si potrebbe paragonare con BA o LH.
 
Lo sciopero del personale di Air France sembra avviato alla conclusione. Il vettore franco-olandese ha rinunciato alla creazione di una low cost europea per aumentare la redditività del traffico aereo. Una scelta che ha determinato una forte reazione dei sindacati transalpini, ma che appare obbligata per le grandi compagnie di volo, sempre meno competitive viste i loro costo superiori in media del 25% rispetto ai vettori low cost.
- AIR FRANCE E LE COMPAGNIE LOW COST -
Da ormai 10 giorni una delle più grandi compagnie aree, Air France-Klm, è stata colpita da uno sciopero del personale che ha costretto circa la metà dei voli in programma. Il management del vettore franco-olandese ha così reagito accogliendo parte delle richieste dei dipendenti, congelando il progetto di rafforzare la compagnia low cost Transavia. Il management di Air France ha presentato una correzione all’idea iniziale, rimarcando come il progetto di potenziamento del vettore a basso costo sarà effettuato solo assumendo personale francese. I sindacati si erano mobilitati per la delocalizzazione perseguita dal management, al fine di ridurre drasticamente i costi operativi tramite la riduzione delle retribuzioni dei dipendenti. Il caso di Air France è però sintomatico delle difficoltà attraversate dai maggiori vettori europei, indeboliti dal calo dei consumi europei così come dalla concorrenza delle low cost. Il Wall Street Journal dedica un’analisi a questo settore economico, rimarcando come senza un rafforzamento degli operatori a basso costo le grandi compagnie aeree soffrano eccessivamente.


- LUFTHANSA E LE COMPAGNIE LOW COST -
Secondo il quotidiano finanziario le compagnie low cost sono essenziali per sopravvivere sul mercato europeo, sempre meno redditizio in questi anni. Senza questo supporto i vettori sono costretti a ritirarsi dal traffico Point to Point, e subiscono anche significativi arretramenti nel trasporto che avviene via hub. Il Point to Point è il tipo di traffico che viene effettuato da voli che non fanno perno su un aeroporto di riferimento, un modello tipico dei maggiori vettori continentali. Oltre ad Air France, anche il rivale tedesco Lufthansa sta cercando di rafforzare le sue compagnie low cost, Eurowings e German Wings, che in futuro dovrebbero essere fuse in un unico vettore. Come rimarca il Wsj, con le due low cost tedesche si viaggia ad un costo inferiore del 20% rispetto a Lufthansa, grazie al minor salario offerto ai dipendenti di bordo che sono coperti da un diverso contratto di categoria. Il rafforzamento di Eurowings e German Wings appare un passo inevitabile, ma anche in Lufthansa ci sono ancora esitazioni su questo progetto.


-IL TRAFFICO AEREO E LE COMPAGNIE LOW COST -
Nel traffico Point to Point la crescita dei vettori a basso costo è stata continua sul mercato europeo. Norwegian Air Shuttle ha triplicato la sua capacità, il tasso di crescita realizzato da Vueling Airlines è pari al 444% secondo il più recente studio della società di consulenza Prologis. Queste due compagnie si sono rafforzate aggredendo mercati diversi da quelli nazionali, dove in questi anni è ulteriormente cresciuta la quota di mercato di Ryanair ed Easyjet, concorrenti molto forti per i vettori tradizionali Lufthansa, Air France e British Airways.
Le low cost sono più competitive grazie a costi inferiori al 25% rispetto ai vettori nazionali. Operano con un sistema meno complesso, che permette di volare in modo più semplice tra due aeroporti, e sfruttano anche un’infrastruttura IT (Information Technology) meno complessa e più efficiente. Allo stesso modo, rimarca il Wall Street Journal, anche gli extra costi legati alle spese di viaggio come la prenotazione dei posti o il supplemento per i bagagli sono commercializzati con più facilità. Deficit di competitività che i vettori nazionali devono recuperare, anche se un simile processo sarà giocoforza lungo e complesso.


giornalettismo
 
Herzog, se capisco bene auspichi una forte riduzione del personale non navigante al posto di rivedere i contratti allegerendoli?
Fra l'altro come fai a paragona una low cost come U2 con AF, per calcolare il numero di dipendenti ottimale si potrebbe paragonare con BA o LH.

Dico solamente che le medicine amare se le deve purtroppo prendere chiunque in azienda ne abbia bisogno. E non darle solo dove la resistenza sindacale è minore e l'opinione pubblica è a favore. Se bastasse un sonoro contratto di solidarietà, ben venga e tutti dentro.

Io non ho detto esista un numero ottimale, intendevo solo che in Europa c'è un modello di lc con una struttura snella, dove i dipendenti sembrano abbastanza soddisfatti.
 
Dico solamente che le medicine amare se le deve purtroppo prendere chiunque in azienda ne abbia bisogno. E non darle solo dove la resistenza sindacale è minore e l'opinione pubblica è a favore. Se bastasse un sonoro contratto di solidarietà, ben venga e tutti dentro.

Io non ho detto esista un numero ottimale, intendevo solo che in Europa c'è un modello di lc con una struttura snella, dove i dipendenti sembrano abbastanza soddisfatti.
Herzog, come ben saprai i dipendenti di terra sono proprio quelli dove la resistenza sindacale è minore o meglio meno efficace. In AF sono proprio partiti da dipendenti di terra e manutenzione che fecero lunghi scioperi negli anni passati, ora sono arrivati ai naviganti.
 
Herzog, come ben saprai i dipendenti di terra sono proprio quelli dove la resistenza sindacale è minore o meglio meno efficace. In AF sono proprio partiti da dipendenti di terra e manutenzione che fecero lunghi scioperi negli anni passati, ora sono arrivati ai naviganti.

Casomai al PNT. Il PNC scioperò già nel 2011 per la revisione dell'epoca.
A terra non mi risulta siano meno coriacei. Bloccando i check-in come fai?

Il problema mi pare anche se Transform 2015 basti o no.
 
Il cda di Air France tira dritto su Transavia. Ai piloti: "Basta con lo sciopero"
Il consiglio di amministrazione della compagnia aerea ha confermato il "pieno sostegno" al management. Avanti con "l'ulteriore sviluppo di Transavia France in condizioni economiche competitive"

MILANO - Continua il braccio di ferro tra Air France e i piloti, giunto ormai al dodicesimo giorno di sciopero: il più lungo nella storia della compagnia. Il consiglio di amministrazione della compagnia ha dato il suo "pieno sostegno" al management durante un incontro la scorsa notte. "Il cda - riporta un comunicato - ha espresso il suo pieno sostegno alla proposta fatta dal management: ulteriore sviluppo di Transavia France in condizioni economiche competitive e con garanzie". La compagnia chiede ai piloti di interrompere lo sciopero e di riprendere immediatamente il lavoro.

I piloti però non paiono intenzionati a fare marcia indietro: lamentano il rischio di ritmi di lavoro più elevati, salari più bassi a fine carriera e meno vantaggi sociali. I dipendenti temono quindi, che la condizioni di lavoro della filiale a basso costo diventino la norma anche per la casa madre. Per questo per riprendere il confronto chiedono il varo di un contratto di lavoro unico all'interno delle compagnie del gruppo, ma che ricalchi quello di Air France.

Alexander de Juniac, presidente e ceo di Air France-Klm, si legge nella nota, ha precisato come lo sciopero continui nonostante le ulteriori concessioni fatte, indicando "l'abbandono del progetto del gruppo di low cost paneuropeo, come richiesto dai piloti". Riguardo lo sviluppo di Transavia France, il board ha confermato la volontà di andare avanti, "a condizioni economiche competitive e con garanzie" ed ha confermato "il pieno sostegno al piano 'perform 2020' di cui Transavia France è componente essenziale". Il cda, quindi, ha chiesto ai rappresentanti dei piloti in sciopero "di concludere i negoziati e fa appello alla responsabilità dei piloti per una ripresa immediata del lavoro a beneficio dei clienti Air France".

Intanto le pressioni del mercato restano forti: su Air France-Klm, scontando la mancata creazione di una compagnia aerea low cost, gli analisti di Jefferies abbassano il rating a underperform dal precedente hold. Per la compagnia francese, uno sciopero dei piloti arriva a costare fino a 20 milioni di euro al giorno; un conto salato per voler continuare i piani di espansione della Transavia Airlines. I colloqui sul futuro della compagnia low-cost tra le parti sociali hanno raggiunto un punto morto giovedì mattina; lo sciopero ha già costretto il ceo di Air France, de Juniac, ad abbandonare il piano per sviluppare Transavia negli altri paesi europei e creare un hub.

http://www.repubblica.it/economia/2...i_basta_con_lo_sciopero-96693817/?ref=HREC1-9
 
In questi giorni sono a Seoul, con un volo diretto da Roma Korean Air. Altri colleghi avevano invece voli AF e hanno grosse difficoltà per il ritorno. Dovrebbero essere dirottati su Pechino (e poi con un volo China Eastern) o addirittura su Abu Dhabi. Le informazioni e i rerouting arrivano da un giorno all'altro, e non c'è molto spazio di negoziato. Io ho da tempo un volo di ritorno KLM (Seoul - Amsterdam - Roma), ma chi ha provato a prenotarlo o a farsi mettere su quello lo ha trovato stracolmo.

Insomma, per chi in questo momento è dall'altra parte del mondo ci sono grossi problemi.
 
IInsomma, per chi in questo momento è dall'altra parte del mondo ci sono grossi problemi.

Anche da questa parte del mondo si sentono le conseguenze. Oggi ho un GOT - BRU - VIE. Il BRU - VIE con OS è stato cancellato per motivi tecnici. Di tutti gli itinerari possibili, mi hanno messo su un BRU - BSL - VIE con arrivo a destinazione 5 ore dopo il previsto.

Mi sarei aspettato un transito su FRA o MUC se non un diretto, al massimo ZRH. Credo che gli L/F elevati a causa dello sciopero AF abbiano un qualche ruolo in tutto ciò.
 
Questo sciopero secondo me avrà impatti ben maggiori alle perdite di circa 15-20 milioni al giorno che sta costando ad AF. Ad esempio credo che le nuove prenotazioni a breve termine con AF siano praticamente nulle e anche quelle a medio termine ne risentiranno. Inoltre diversi FF di AF con status elelvati potrebbero decidere di abbandonare la compagnia e perdere questo tipo di clienti pregiati per una compagnia penso sia la perdita peggiore in prospettiva futura.
 
Magari e' stato gia' scritto ma questo sciopero del c***o quando termina?

Al momento AirFrance lo considera fino al 30 Settembre

Flash Info
Pilots' strike action from September 15 to 30, 2014


Update on 26 September, 03.30 P.M Paris local time

Due to some pilots' strike action, from September 15th to 22nd, and due to the extension of the social movement from September 23rd to 30th, our flight schedule operated by Air France remains still disrupted.

Before you go to the airport, it is recommended to verify the information on operated flights (in the "Flight schedules" section and on our mobile sites).

Please note that Air France flights operated by other airlines, including HOP, KLM and Delta, are not affected by this strike.

The application of the Diard law will allow us to have a more accurate estimation of the number of pilots declaring themselves on strike action 48 hours in advance.

Our flight schedule will be adapted accordingly and published at latest 24 hours ahead of departure. If you have left us your personal contact, we will be able to advise you by SMS or E mail.

As far as September 26 and 27 are concerned, our flight schedule is updated.

- Last minute disturbances are not excluded.
- Before you go to the airport, it is recommended to verify the information on operated flights. Our flight schedule is updated at least 24h before the departure, in the "Flight schedules" section and on our mobile sites.

Our teams are fully mobilized and make their utmost to assist you and minimize the impact of this industrial action on your travel plans.
 
Intanto AF tramite mailing agli iscritti FB propone il suo scoppiettante LR a prezzi da capogiro:


Il Mondo in Tasca

Un mondo di offerte a partire da € 374 a/r


Fino al 30 settembre 2014, Air France le propone fantastiche offerte per decine di destinazioni in tutto il mondo a prezzi davvero incredibili. Prenoti fin da ora!










NORD AMERICA
Tariffe andata-ritorno, tutto incluso
Atlanta da € 507

Boston da € 463

Cancun da € 574

Chicago da € 481

Città del Messico da € 633

Detroit da € 598

Houston da € 508

Los Angeles da € 553

Miami da € 478

Montreal da € 524

New York da € 455

San Francisco da € 587

Toronto da € 524

Washington da € 516


TROPICI
Tariffe andata-ritorno, tutto incluso
Antananarivo da € 1052

Fort de France da € 674

L'Avana da € 754

Mauritius da € 844

Pointe à Pitre da € 653

Port au Prince da € 555

Punta Cana da € 704

Réunion da € 805

Saint Martin da € 704

Santo Domingo da € 674


AMERICA LATINA
Tariffe andata-ritorno, tutto incluso
Bogotà da € 775

Brasilia da € 654

Buenos Aires da € 724

Caracas da € 854

Cayenne da € 924

Lima da € 805

Montevideo da € 604

Panama da € 754

Rio de Janeiro da € 655

San Paolo da € 625

Santiago del Cile da € 924


ASIA e MEDIO ORIENTE
Tariffe andata-ritorno, tutto incluso
Bali da € 854

Bangalore da € 664

Bangkok da € 724

Beirut da € 374

Delhi da € 624

Dubai da € 484

Guangzhou da € 724

Hanoi da € 864

Ho Chi Minh City da € 694

Hong Kong da € 725

Jakarta da € 719

Kuala Lumpur da € 744

Mumbai da € 624

Osaka da € 804

Pechino da € 634

Seoul da € 784

Shanghai da € 664

Singapore da € 804

Tokyo da € 784

Wuhan da € 664


AFRICA
Tariffe andata-ritorno, tutto incluso
Abidjan da € 604

Abuja da € 605

Bamako da € 554

Bangui da € 804

Brazzaville da € 884

Cairo da € 374

Città del Capo da € 645

Conakry da € 694

Cotonou da € 744

Dakar da € 554

Douala da € 634

Johannesburg da € 685


AFRICA
Tariffe andata-ritorno, tutto incluso
Kinshasa da € 764

Lagos da € 654

Libreville da € 629

Lomé da € 764

Luanda da € 794

N'djamena da € 714

Niamey da € 594

Nouakchott da € 556

Ouagadougou da € 604

Pointe Noire da € 1104

Yaoundé da € 664
 
I Piloti di Air France sospendono lo sciopero

PARIGI - Dopo 14 giorni, il sindacato dei piloti di Air France ha deciso di sospendere lo sciopero che ha costretto la compagnia a cancellare circa la metà dei voli e ha lasciato decine di migliaia di passeggeri a terra in tutto il mondo. La decisione sullo stop è arrivata dopo un lungo negoziato che non ha portato a un accordo. Ma per i sindacalisti "bisogna farsi carico delle nostre responsabilità" e permettere al servizio di ripartire e far così andare avanti le trattative in un contesto più pacifico.

http://www.repubblica.it/economia/2014/09/28/news/air_france_sciopero_sospeso-96851357/

Fonte: repubblica.it
 
The withdrawal of the Transavia Europe project is confirmed;
The provision of the agreement to set up Transavia France, signed in 2007, limiting the fleet to 14 aircraft, is deleted;
The principle of a single fleet of Boeing 737 is confirmed for Transavia;
The development of Transavia France beyond 14 aircraft will take place as from summer 2015 "to capture a bigger share of the buoyant leisure market", with the creation of 1000 jobs, including 250 for pilots, and strengthen Air France-KLM’s position at Paris Orly;
Pilots flying for Transavia will be employed under Transavia France operating and remuneration conditions, "to ensure the latter’s competitiveness as well as its development in conjunction with the Air France network";
Two co-existing contracts (Transavia France and Air France) will be established for Air France pilots who volunteer to fly for Transavia France. The terms of use and remuneration will be those in effect at the company where the pilot works and where they are paid. The measure will also "give rise to dynamic and integrated career development, including a single seniority list."
As previously reported by CAPA, the carrier withdrew plans on 24-Sep-2014 for the development of the Transavia Europe project, which would have seen the establishment of Transavia bases outside of France and the Netherlands.
 
Air France, il conto dello sciopero record arriva a mezzo miliardo di eur
I piloti hanno incrociato le braccia per due settimane, bloccando il progetto di puntare su una compagnia aerea low-cost di portata europea. A settembre il traffico passeggeri è così calato del 15,9% e l'impatto sul margine potrebbe arrivare a 500 milioni, considerando anche le mancate prenotazioni

MILANO - Le due settimane di sciopero dei piloti Air France hanno fatto calare del 15,9% il traffico passeggeri e del 17,7% quello cargo per il gruppo Air France-Klm a settembre, e hanno avuto un impatto negativo di 320-350 milioni di euro sul margine operativo lordo del terzo trimestre. Lo riferisce una nota della compagnia franco-olandese, a lungo socio di riferimento di Alitalia, prima dell'avvicendamento che ha portato al matrimonio tra la ex compagnia di bandiera italiana e gli emiri di Etihad.

Il costo complessivo legato alle proteste, avverte il direttore finanziario Jean-Francois Riolacci, potrebbe essere ben più alto, e arrivare fino a 500 milioni di euro, a causa del calo delle prenotazioni anche per i prossimi mesi e ad alcune riduzioni dei prezzi operata dal vettore francese per "rimettere i clienti sugli aerei". La previsione di margine operativo per l'esercizio 2014 è quindi rivista al ribasso, da 2,2-2,3 miliardi di euro a 1,7-1,8. Questo impatto negativo, ha precisato ancora Riolacci, "si ritroverà praticamente equivalente a livello del risultato netto".

Il conflitto interno alla compagnia aerea è iniziato per il progetto della direzione di puntare sul settore low-cost, e sulla controllata Transavia, per le rotte europee, su cui Air France soffre. La filiale francese di Transavia ha solo 14 aerei a disposizione, ma l'obiettivo del gruppo era quello di arrivare a 100 velivoli aprendo Transavia Europe, con basi in Portogallo e in Germania. Un progetto che ha scatenato l'ira dei piloti e lo sciopero a oltranza.


Fonte: repubblica.it
 
Cercano di rimediare, per quanto possibile:
Egregio Signor Paolo_61,

Da alcuni giorni si è concluso un lungo uno sciopero indetto dai piloti Air France e riteniamo sia ora il momento di scusarci e darle una spiegazione, a dimostrazione della nostra considerazione e gratitudine.

Desideriamo innanzitutto porgerle le più sentite scuse per le difficoltà che lo sciopero possa aver causato alle attività della sua azienda e per i disguidi occorsi ai viaggiatori. Siamo inoltre grati per i messaggi di incoraggiamento e sostegno che abbiamo ricevuto da molti soci BlueBiz.

La questione che ha portato allo sciopero nasce dalla concorrenza dei vettori low cost sulle rotte europee, che AIR FRANCE KLM si trova a dover affrontare, adattando la propria offerta alla domanda crescente di voli a basso costo da parte del pubblico. Un cambiamento essenziale, che ci renderà più competitivi, consiste nell'ulteriore sviluppo di Transavia, la compagnia aerea low cost del Gruppo AIR FRANCE KLM. Nel contempo, continueremo a effettuare ingenti investimenti nei prodotti di Air France e KLM, una parte essenziale dei quali è rappresentata dall'introduzione delle nuove cabine per i voli a lungo raggio.

Ora più che mai, i nostri team si dedicano appieno a portare avanti la partnership di successo con lei e la sua azienda.

Ci auguriamo di accogliere presto lei e i suoi colleghi a bordo dei nostri voli.

Patrick Alexandre
Vicepresidente esecutivo commerciale
AIR FRANCE KLM"