Sciopero piloti AF - grossi disagi, meta' dei voli cancellati


O magari se ne va lui, sbattendo anche la porta.

Ad ogni modo un AD che ha lo spirito di mettersi la pettorina da volontario all'assistenza passeggeri, andando tra i passeggeri in aeroporto, merita rispetto.
Quoto.
E meritava rispetto anche il progetto Transavia, che era l'unico modo per cercare di mantenere quote di mercato fuori da CDG.
AF pagherà un conto salato per questo passo indietro.
E' comunque raggelante vedere che nel 2014 in certe aziende l'ad non conta niente se opposto ad una minoranza di lavoratori strapagati e ipertutelati dal sistema.
Michele e Carolina possono brindare felici ad un futuro prospero.
 
Quoto.
E' comunque raggelante vedere che nel 2014 in certe aziende l'ad non conta niente se opposto ad una minoranza di lavoratori strapagati e ipertutelati dal sistema.
Michele e Carolina possono brindare felici ad un futuro prospero.

Non so perché, ma mi sembra di avere un Déjà vu..
 
Quoto.
E meritava rispetto anche il progetto Transavia, che era l'unico modo per cercare di mantenere quote di mercato fuori da CDG.
AF pagherà un conto salato per questo passo indietro.
E' comunque raggelante vedere che nel 2014 in certe aziende l'ad non conta niente se opposto ad una minoranza di lavoratori strapagati e ipertutelati dal sistema.
Michele e Carolina possono brindare felici ad un futuro prospero.
Quoto, la sconfitta di AF è un pessimo segnale per la compagnia, ma anche per la Francia intera.
 
Non so perché, ma mi sembra di avere un Déjà vu..
Ce n'è più d'uno: il mercato sul corto-medio raggio impone un efficientamento che per le grandi major significa necessariamente un taglio dei costi ed una struttura gestionale più snella. Ormai è chiaro che le entrate del lungo raggio non riescono più a coprire le crescenti perdite del breve-medio, sempre più preda di MOL &c.
Un po'alla volta AF e LH rischiano una riduzione di attività che le porterebbe a rifugiarsi nei propri hub abbandonando tutto il resto. Scelta che comporterebbe un alto costo sociale da un lato ed un forte indebolimento aziendale dall'altro. Perchè ormai nessun aeroporto può essere chiuso come un fortino alla concorrenza, mentre sul lr aumenterà sempre più la libertà d'azione e quindi la concorrenza.
Riassumendo, non c'è alternativa al diventare aziende efficienti. Sicuramente ci vorrà tempo e la cosa non sarà indolore, ma la matematica non lascerà altra scelta. Da questo punto di vista ho l'impressione che IAG sia più avvantaggiata rispetto al duo franco tedesco. La saturazione di LHR lascia discreti margini di manovra a BA (pur a prezzo di una espansione estremamente difficile), mentre IB è stata efficientata con la scure dagli inglesi, con la libertà tipica di chi può usare la mannaia sociale in casa d'altri senza dover pagare un prezzo politico.
 
Quoto.
E meritava rispetto anche il progetto Transavia, che era l'unico modo per cercare di mantenere quote di mercato fuori da CDG.
AF pagherà un conto salato per questo passo indietro.
E' comunque raggelante vedere che nel 2014 in certe aziende l'ad non conta niente se opposto ad una minoranza di lavoratori strapagati e ipertutelati dal sistema.
Michele e Carolina possono brindare felici ad un futuro prospero.

Quoto. La struttura di costo attuale non può reggere, e pertanto qualsiasi nuovo piano industriale porterà ad una lenta chiusura di rotte non profittevoli sul corto raggio, stante la non disponibilità del personale navigante ad allinearsi alle low cost, o in alternativa a conti sempre più in rosso.
Non voler fare sacrifici ora potrebbe preludere ad una situazione ben peggiore in un periodo abbastanza breve per piloti e AAVV.
Sarà interessante capire come verrà modificato il business plan di AF.
 
Quoto. La struttura di costo attuale non può reggere, e pertanto qualsiasi nuovo piano industriale porterà ad una lenta chiusura di rotte non profittevoli sul corto raggio, stante la non disponibilità del personale navigante ad allinearsi alle low cost, o in alternativa a conti sempre più in rosso.
Non voler fare sacrifici ora potrebbe preludere ad una situazione ben peggiore in un periodo abbastanza breve per piloti e AAVV.
Sarà interessante capire come verrà modificato il business plan di AF.
Ho la vaga impressione che anche oltralpe i sindacati si aspettino che la mano pubblica ripiani in qualche modo le perdite conseguenti alla rigidità del sistema.
 
Ho la vaga impressione che anche oltralpe i sindacati si aspettino che la mano pubblica ripiani in qualche modo le perdite conseguenti alla rigidità del sistema.
in AF ci sono fortissime inefficienze nel breve-medio. HOP ha ancora in pancia una trentina di jet da 50 posti, AF 18 A318, a LYS permane il ridicolo micro-hub impostato con macchine tra i 50 e i 100 posti quando si potrebbe far passare tutto da CDG a costo zero.
E' chiaro che ad ogni taglio centinaia se non migliaia di persone perderebbero il posto, ma il sistema così com'è non regge più e anche la mano pubblica potrà sperperare fondi per acquietare la parte di casta volante eventualmente "atterrata", ma non potrà nulla contro il declino della compagnia se non verranno fatti i passi necessari a renderla sostenibile.
Esattamente come è avvenuto per AZ. Va detto che i francesi hanno più margine di manovra, sia perchè AF ha effettivamente un ruolo strategico nel collegare la Francia al Mondo, sia perchè sarebbe probabilmente sufficiente razionalizzare per bene il breve-medio raggio per ritrovare una competitività complessiva. Transavia Europe andava esattamente in quella direzione. Anche se non avrebbe probabilmente avuto i costi di FR o U2, avrebbe comunque permesso un forte risparmio al gruppo nel suo insieme e nel contempo avrebbe mantenuto (se non accresciuto) le quote di mercato in Europa. Così sarà tutto molto più difficile.
 

Ecco, dietro questa frase di Valls vedo riflessa l'anacronistica ed insostenibile situazione nella quale si è impantanato il gruppo AFKL, con KL che smoccola in 12 lingue da anni, poiché i suoi risultati positivi sono sempre, inesorabilmente e completamente fagocitati da una moglie viziata e fuori dalla realtà, una Maria Antonietta che crede ancora di essere in epoca pre-rivoluzionaria, mentre là fuori è già pronta la ghigliottina.

si può pensare che una situazione di contrasto così prolungata nel tempo possa portare alla rottura del gruppo AF-KL?
 
si può pensare che una situazione di contrasto così prolungata nel tempo possa portare alla rottura del gruppo AF-KL?
Solo i governi (e forse neanche loro) sanno cosa hanno firmato al momento della fusione. Dal punto di vista tecnico la cosa sarebbe probabilmente fattibile, ma le implicazioni legali sono tutte da capire.
 
chissà come saranno contenti gli olandesi di continuare a pagare in eterno le perdite francesi.
 
http://www.lefigaro.fr/societes/201...tes-d-air-france-obtiennent-gain-de-cause.php

Air France: cacophonie autour du projet Transavia Europe

Après le secrétaire d'État aux Transports, le premier ministre a annoncé l'abandon par Air France du projet de développement de sa filiale low cost Transavia Europe. Mais Air France a réajusté cette annonce. Les pilotes, eux, restent mobilisés «en attendant une réponse claire».
 
http://www.lefigaro.fr/societes/201...tes-d-air-france-obtiennent-gain-de-cause.php

Air France: cacophonie autour du projet Transavia Europe

Après le secrétaire d'État aux Transports, le premier ministre a annoncé l'abandon par Air France du projet de développement de sa filiale low cost Transavia Europe. Mais Air France a réajusté cette annonce. Les pilotes, eux, restent mobilisés «en attendant une réponse claire».

Un teatrino all'italiana...
 
http://www.ilsole24ore.com/art/noti...ro-piloti-continua-114612.shtml?uuid=AB5eFiwB

PARIGI - Incredibile, e sconcertante, confusione sul progetto Air France di utilizzare la controllata Transavia per creare una compagnia low cost europea. Il Governo, per bocca del sottosegretario ai Trasporti Alain Vidalies, sostiene che il piano è abbandonato. Il portavoce della compagnia smentisce, confermando che è solo sospeso fino a fine anno per discuterlo con i sindacati. I piloti, in attesa di chiarimenti, proseguono lo sciopero, arrivato ormai al decimo giorno, uguagliando così quello record del 1998.
La vicenda, che la dice lunga sull'incapacità della Francia a cambiare sfidando la forza delle corporazioni, inizia l'11 settembre. Quando Air France presenta il piano Perform 2020, finalizzato al rilancio della compagnia dopo gli anni dei tagli (8mila dipendenti, tra cui 550 piloti) e della ristrutturazione (con il piano Transform 2015).
Ossatura del nuovo programma è appunto lo sviluppo del low cost. Sia pure con enorme, e colpevole, ritardo – comune peraltro alle grandi compagnie europee ex monopoliste – Air France constata che il low cost in Europa è cresciuto negli ultimi anni al ritmo annuo del 12,5%, arrivando a conquistare il 45% del mercato. Per competere, non si può rimanerne fuori.
Air France ha quindi deciso di potenziare la controllata Transavia – compagnia appunto low cost nata in Olanda, in seno a Klm, e operativa in Francia dal 2007, sia pure limitata nella crescita da un accordo stipulato a suo tempo proprio con i piloti che ne limita il numero di aerei a 14 – in Francia e in Olanda. Ma soprattutto creando una Transavia Europe, con una decina di basi in altri Paesi (Italia compresa e Portogallo in testa), il cui personale avrà ovviamente i contratti locali, meno generosi rispetto a quelli francesi.
 
Quoto, la sconfitta di AF è un pessimo segnale per la compagnia, ma anche per la Francia intera.
L'impossibilità di procedere ad un efficientamento come richiesto dal mercato e come fatto in questi anni da BA e come stanno faticosamente facendo LH, IB, la stessa povera AZ porterà risultati nefasti per AF che rischia di tirarsi dietro nel baratro KLM. Mi sa che ad Amsterdam non avranno preso benissimo questa sconfitta con i sindacati dei piloti francesi.
La pronta ritirata del management fa supporre un'altra cosa non tanto piacevole e cioè che i conti e le riserve di AF stessero risentendo di brutto dello sciopero e che non fossero così solidi da poter continuare con il braccio di ferro con i piloti, perché una tale sconfitta segnerà i rapporti con i piloti e gli altri dipendenti per anni. Per esempio alcuni anni fa resistettero per lunghi periodi a fronte dello sciopero del personale della manutenzione.
 
... Per esempio alcuni anni fa resistettero per lunghi periodi a fronte dello sciopero del personale della manutenzione.
Sono 2 situazione diverse. Puoi esternalizzare la manutenzione, anche se ti costa di più, ma è difficile dare in outsourcing i due posti in prima fila (in realtà qualcosa l'hanno fatto con tutti gli aerei che hanno noleggiato, ma è poca cosa rispetto a quanto resta a terra tutti i giorni).