Fa un pò riflettere che ancora ci si rammarichi delle scelte della compagnia in merito agli esuberi.
Una riflessione: ma vi pare che potendo avrebbero messo fuori i più giovani e meno costosi? Non è una questione di azienda più o meno meritocratica, bensì di leggi dello Stato, che piacciano o no ma così sono.
Fermo restando, che come si è detto altre volte, la cultura della meritocrazia pura non pare essere molto diffusa in questo Paese. E visto che il legislatore ha messo una ratio nella norma, in assenza di regole rischierebbe di trovarsi fuori chi magari è solo meno gradito.
Caro aa/vv, permettimi pure di eccepire che il tuo esibire i pochi giorni di malattia, col merito non c'entra nulla. A parte il fatto che anche per motivi statistici, non è affatto garanzia di prosecuzione del trend. E' sicuramente un demerito se uno viene beccato assente al domicilio in malattia.
Il merito è un'altra cosa e riguarda la qualità della prestazione.
Se fosse valido il tuo assioma, rifletti su quest'esempio: io e te abbiamo pari anzianità, io ho qualche elogio di passeggeri e valutazioni un pò più alte delle tue. Un bel giorno mi faccio molto male per una improvvisa turbolenza che mi costringe a 90 gg di malattia e per i due anni successivi devo svolgere altri controlli e terapie.
Visto che è successo in servizio, (ma il fatto non conta, perchè potrei pure essere tamponato mentre torno a casa), sarei meno meritevole di te?