Alitalia ed Etihad : la firma


Stato
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09 ago Non era vero niente
Quindi non era vero.

Non era vero che i facchini dell’Alitalia avevano preparato «valanghe di certificati medici» per darsi malati.

Non era vera la prima pagina gladiatoria del Giornale («Licenziateli»), non era vero l’editoriale del vicedirettore del ‘Corriere della Sera’, non era vera la mezz’ora di sdegno con cui la radio della Confindustria ha dato dei ‘delinquenti frodatori’ ai suddetti facchini, non era vero nemmeno il fondo furibondo del Sole 24 ore stesso.

Non era vero niente.

Sia chiaro: questo non è un post sull’accordo Etihad-Alitalia, di cui non so abbastanza; e nemmeno sulla vertenza dei facchini, di cui so solo che per legge non possono scioperare mentre i loro vertici ne decidono il licenziamento. Questo è un post sui media. Sulle verità mediatiche. Su come vengono create, diffuse, metabolizzate e ufficializzate. Anche se sono false.

Qualcuno, l’altro ieri, ha messo in giro la voce dei certificati medici. Presumibilmente qualcuno che aveva tutto l’interesse a delegittimare i lavoratori. A isolarli. A renderli obiettivi di sdegno unanime: come infatti è avvenuto. Di certo questo qualcuno aveva un ottimo ufficio stampa – ufficiale o ufficioso – e ottime attaccaglie e nelle redazioni.

La bugia è passata subito. Senza nemmeno il beneficio del dubbio. Come verità assodata. È stata sparata nei tg, sottolineata nei talk show, stracommentata sui giornali.

Peccato che non fosse vera.

Oggi, da nessuna parte – nessuna – nemmeno due righe di rettifica (non parliamo di scuse: verso i lettori, dovutissime; e magari pure verso i facchini).

Una piccola storia, che passerà nel nulla, come tutte le altre. Ma è così che si distorce la realtà: con la creazione di notizie false a scopi di interesse (economico o politico che sia); e con una categoria giornalistica a metà tra la pigrizia intellettuale e la complicità amicale con il potere che ha creato il falso.

Vale oggi per questa storia, e pazienza. Ma vale anche per la creazione di qualsiasi narrazione – economica e politica, di nuovo). Vale in generale, e varrà sempre di più se non impariamo a diffidare anche delle temperature nel mondo e dei numeri usciti al Lotto, almeno finché non abbiamo verificato venti volte e in ogni modo che sono le temperature e i numeri giusti.
L'Espresso
 
E chi lo sa,nel frattempo scrivi qualche altra cosa.

Non so cosa dirti, prima hai scritto che il futuro di AZ è un successo ineluttabile, adesso dici che magari tra sei mesi si ribussa col cappello in mano per fare andare avanti il carrozzone parastatale, nel dubbio su cosa pensi veramente permettimi di augurare il primo scenario e di dissociarmi dal secondo.
 
Per VOI che vi salvate. Io e gli altri 2000 e rotti siamo un po' meno esultanti. Tra l'altro pure a noi hanno tagliato lo stipendio. Do un contributo di solidarietà, volo da dieci anni con un totale di 9 (NOVE) giorni di malattia, e zero permessi di varia natura.... e ricevo in cambio una lettera di congedo. Permettimi che non credo più ad un sistema che mi ha preso a bastonate fino all'ultimo. Ma fino all'ultimo io sarò lì. A dispensare sorrisi e salatini. Auguri a voi....

Queste cose mi mandano in bestia. Nel complimentarmi per l'atteggiamento professionale che mantieni, ti auguro di trovare al più presto una nuova sistemazione, magari in un'azienda che faccia del merito un valore organizzativo, e non solo un concetto cool da mettere nelle presentazioni PowerPoint.

No ,invece i migliori auguri vanno a voi che fino all'ultimo giorno continuano a lavorare con grande professionalità ,spero proprio per voi un buon futuro ,se non in alitalia anche in altre realtà l'importante e lavorare e crescere anche con altre esperienze(in bocca al lupo).Cpt Cityliner ,ma contento quando mi siedo al mio posto e lavoro con passione.auguri ancora

Tutta la solidarietà ed il rispetto per una professionalità impeccabile. Sono certo che troverai presto lavoro in una compagnia aerea seria e con reali prospettive di crescita.
Straquoto gli auguri che ti hanno fatto gli altri amici, ed aggiungo che secondo ma AZ perderà tantissimo a lasciare a casa i più giovani. Quelli che probabilmente si sono sbattuti di più per far si che CAI diventasse una bella ed apprezzata compagnia.
La serietà e professionalità che stai dimostrando in un momento così difficile, ti rendono degno di onore e rispetto. Ti stringo virtualmente la mano e ti auguro il più convinto "in bocca al lupo".
 
Queste monolitiche sicurezze ti giungono da fonti attendibili o sono tue astrazioni mentali? Giusto per capire come relazionarmi.

Ti spiego le mie "astrazioni mentali":

Etihad ha ordinato un numero altissimo di aerei, è un vettore in grandissima crescita ed è abbastanza ovvio che, prima o poi, vorrà aumentare i propri voli per Heathrow. Se e quando vedrà conveniente usare in proprio quegli slot, sfratterà Alitalia, che già adesso ha come aeroporto di riferimento London City.
 
Per VOI che vi salvate. Io e gli altri 2000 e rotti siamo un po' meno esultanti. Tra l'altro pure a noi hanno tagliato lo stipendio. Do un contributo di solidarietà, volo da dieci anni con un totale di 9 (NOVE) giorni di malattia, e zero permessi di varia natura.... e ricevo in cambio una lettera di congedo. Permettimi che non credo più ad un sistema che mi ha preso a bastonate fino all'ultimo. Ma fino all'ultimo io sarò lì. A dispensare sorrisi e salatini. Auguri a voi....
ciao aa/vv, ho letto spesso i tuoi post sull'argomento ma stavolta ho sentito il dovere di risponderti. Grazie per la tua profressionalità e soprattutto ti faccio i miei migliori auguri per trovare un nuovo lavoro, spero per te in una AZ piu meritocratica, o in un'altra compagnia aerea che valorizzi le tue qualità e la tua serietà.
 
Grazie a tutti! Non è che qualcuno di voi lavora nel campo HR di qualche compagnia???? Ahahaha! Al di là delle battute vi terrò informati sugli sviluppi
 
Fa un pò riflettere che ancora ci si rammarichi delle scelte della compagnia in merito agli esuberi.

Una riflessione: ma vi pare che potendo avrebbero messo fuori i più giovani e meno costosi? Non è una questione di azienda più o meno meritocratica, bensì di leggi dello Stato, che piacciano o no ma così sono.

Fermo restando, che come si è detto altre volte, la cultura della meritocrazia pura non pare essere molto diffusa in questo Paese. E visto che il legislatore ha messo una ratio nella norma, in assenza di regole rischierebbe di trovarsi fuori chi magari è solo meno gradito.

Caro aa/vv, permettimi pure di eccepire che il tuo esibire i pochi giorni di malattia, col merito non c'entra nulla. A parte il fatto che anche per motivi statistici, non è affatto garanzia di prosecuzione del trend. E' sicuramente un demerito se uno viene beccato assente al domicilio in malattia.
Il merito è un'altra cosa e riguarda la qualità della prestazione.

Se fosse valido il tuo assioma, rifletti su quest'esempio: io e te abbiamo pari anzianità, io ho qualche elogio di passeggeri e valutazioni un pò più alte delle tue. Un bel giorno mi faccio molto male per una improvvisa turbolenza che mi costringe a 90 gg di malattia e per i due anni successivi devo svolgere altri controlli e terapie.

Visto che è successo in servizio, (ma il fatto non conta, perchè potrei pure essere tamponato mentre torno a casa), sarei meno meritevole di te?
 
Ti spiego le mie "astrazioni mentali":

Etihad ha ordinato un numero altissimo di aerei, è un vettore in grandissima crescita ed è abbastanza ovvio che, prima o poi, vorrà aumentare i propri voli per Heathrow. Se e quando vedrà conveniente usare in proprio quegli slot, sfratterà Alitalia, che già adesso ha come aeroporto di riferimento London City.

Ma EY può aprire quanti voli vuole verso Londra? Nel senso basta che abbia slot liberi?
 
Per VOI che vi salvate. Io e gli altri 2000 e rotti siamo un po' meno esultanti. Tra l'altro pure a noi hanno tagliato lo stipendio. Do un contributo di solidarietà, volo da dieci anni con un totale di 9 (NOVE) giorni di malattia, e zero permessi di varia natura.... e ricevo in cambio una lettera di congedo. Permettimi che non credo più ad un sistema che mi ha preso a bastonate fino all'ultimo. Ma fino all'ultimo io sarò lì. A dispensare sorrisi e salatini. Auguri a voi....

Gente in gamba come te non farà fatica a trovare un altro posto di lavoro.
In bocca al lupo.
 
09 ago Non era vero niente
Quindi non era vero.

Non era vero che i facchini dell’Alitalia avevano preparato «valanghe di certificati medici» per darsi malati.

Non era vera la prima pagina gladiatoria del Giornale («Licenziateli»), non era vero l’editoriale del vicedirettore del ‘Corriere della Sera’, non era vera la mezz’ora di sdegno con cui la radio della Confindustria ha dato dei ‘delinquenti frodatori’ ai suddetti facchini, non era vero nemmeno il fondo furibondo del Sole 24 ore stesso.

Non era vero niente.

Sia chiaro: questo non è un post sull’accordo Etihad-Alitalia, di cui non so abbastanza; e nemmeno sulla vertenza dei facchini, di cui so solo che per legge non possono scioperare mentre i loro vertici ne decidono il licenziamento. Questo è un post sui media. Sulle verità mediatiche. Su come vengono create, diffuse, metabolizzate e ufficializzate. Anche se sono false.

Qualcuno, l’altro ieri, ha messo in giro la voce dei certificati medici. Presumibilmente qualcuno che aveva tutto l’interesse a delegittimare i lavoratori. A isolarli. A renderli obiettivi di sdegno unanime: come infatti è avvenuto. Di certo questo qualcuno aveva un ottimo ufficio stampa – ufficiale o ufficioso – e ottime attaccaglie e nelle redazioni.

La bugia è passata subito. Senza nemmeno il beneficio del dubbio. Come verità assodata. È stata sparata nei tg, sottolineata nei talk show, stracommentata sui giornali.

Peccato che non fosse vera.

Oggi, da nessuna parte – nessuna – nemmeno due righe di rettifica (non parliamo di scuse: verso i lettori, dovutissime; e magari pure verso i facchini).

Una piccola storia, che passerà nel nulla, come tutte le altre. Ma è così che si distorce la realtà: con la creazione di notizie false a scopi di interesse (economico o politico che sia); e con una categoria giornalistica a metà tra la pigrizia intellettuale e la complicità amicale con il potere che ha creato il falso.

Vale oggi per questa storia, e pazienza. Ma vale anche per la creazione di qualsiasi narrazione – economica e politica, di nuovo). Vale in generale, e varrà sempre di più se non impariamo a diffidare anche delle temperature nel mondo e dei numeri usciti al Lotto, almeno finché non abbiamo verificato venti volte e in ogni modo che sono le temperature e i numeri giusti.
L'Espresso

Vale quindi -a maggior ragione- anche per l'espresso, noto divulgatore di palle.
 
Se così e', la cosa e' antipatichetta... :)
Confermo.

The existing bilateral framework allows full flexibility on the routes, capacity, number of frequencies, types of aircraft and allows for specific fifth freedom rights. - Emirates News Agency, WAM

http://www.uaeinteract.com/docs/UAE_updates_Air_Services_Agreement_with_UK/48318.htm
 
I 320 di AZ non sono certo configurati per una buona business di medio raggio. Pero' avrebbe senso riconfigurarli anche perche' con i 320 da Roma si puo' arrivare in molti aeroporti nell'ambito del Medio Raggio. Aeroporti che presenterebbero interessanti possibilita' di aspirare traffico (o aeroporti da cui AZ aspira gia' traffico tipo TLV).

Ma non avrebbe più senso se questi collegamenti fossero operati direttamente da Etihad con velivoli propri? I suoi A320 hanno un'ottima configurazione per il medio raggio, buon pitch in Y, un IFE all'altezza e tutto il resto.
 
Per VOI che vi salvate. Io e gli altri 2000 e rotti siamo un po' meno esultanti. Tra l'altro pure a noi hanno tagliato lo stipendio. Do un contributo di solidarietà, volo da dieci anni con un totale di 9 (NOVE) giorni di malattia, e zero permessi di varia natura.... e ricevo in cambio una lettera di congedo. Permettimi che non credo più ad un sistema che mi ha preso a bastonate fino all'ultimo. Ma fino all'ultimo io sarò lì. A dispensare sorrisi e salatini. Auguri a voi....

Io ci credo ancora, non tutto é perduto, spero che alla fine se ne vadano solo i volontari.
Puntualizzo che agli eventuali esuberi verrá restituito il taglio allo stipendio di questi mesi, mi pareva il minimo.
 
Stato
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