Odissea Pista Aeroporto di Firenze


Stato
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l'ENAC mette i puntini sulle i, la competenza non è della regione

ALESSIO QUARANTA, DIRETTORE GENERALE DELL'ENTE PER L'AVIAZIONE CIVILE, PREPARA IL RICORSO AL TAR DEL LAZIO

AEROPORTO DI FIRENZE, L’ENAC IMPUGNA IL PIT: SULLA PISTA NON PUÒ DECIDERE LA REGIONE


FIRENZE – Era quasi scontato che avesse vita breve, il Pit, il piano della Piana fiorentina, approvato mercoledì dal Consiglio regionale. Un si’ arrivato dopo tre anni e mezzo di scontri e polemiche capaci anche di devastare il Pd toscano. La novità è questa: l’Enac, Ente nazionale per l’aviazione civile, impugnerà il provvedimento laddove si pronuncia sulla lunghezza della nuova pista di Peretola. Ma non solo per quei 2.000 metri indicati, rispetto ai 2.400 che realmente servono per dare efficienza e sicurezza all’aeroporto di Firenze. L’Enac, nella persona del direttore generale, Alessio Quaranta, ricorrerà soprattutto in linea di principio: sostenendo che la competenza sulle dimensioni della pista è soltanto sua. Quella della Regione Toscana sarebbe un’indebita interferenza in una materia internazionale, regolata dall’Icao, istituto internazionale dell’aviazione civile, agenzia autonoma delle Nazioni Unite, alla quale Enac aderisce come rappresentante dell’Italia.

TAR – A chi farà ricorso l’Enac? A quanto pare al Tar del Lazio che interviene per le controversie amministrative riguardanti enti di rilevanza nazionale. E potrebbe essere la prima mossa, in attesa che i tecnici dell’ente si pronuncino sull’effettiva lunghezza dello scalo dedicato a Amerigo Vespucci, ma sbrigativamente sempre chiamato con il nome della frazione fiorentina dove lo scalo è nato e, molto faticosamente, cresciuto. Una pista che, ragionevolmente, dovrebbe essere bidirezionale e di 2.400 metri, cioè tale da consentire all’aeroporto il salto di qualità, permettendogli di raggiungere i 4-5 milioni di passeggeri l’anno. Che, uniti ai 6-7 milioni ipotizzati per di Pisa, potrebbero portare la Toscana ad avere un traffico complessivo di 11-12 milioni di viaggiatori l’anno.

RIGGIO – Il presidente dell’Enac, Vito Riggio, l’aveva detto più volte a FirenzePost che le polemiche da pollaio che si sono scatenate in quasi quattro anni intorno al Pit, mettendo esponenti del Pd l’uno contro l’altro, erano chiacchiere vane. Perché alla fine sarebbe stato l’ente da lui guidato a decidere, nell’interesse nazionale e in base alle regole dell’aviazione, dettate appunto dall’Icao. E sull’inutilità del Pit, che ha richiesto ore e ore di consultazioni in commissione, e di dibattiti infuocati in Aula e, soprattutto, fuori questo giornale si è espresso (basta vedere l’ultima Lente d’ingrandimento … ) appena poche ore prima della notizia dell’impugnazione del provvedimento da parte dell’Enac. Semmai bisognerebbe soffermarsi a valutare l’improvvisazione di tanti politici che hanno parlato tanto della pista di Peretola senza avere cognizione precisa delle competenze e delle responsabilità . Il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, è un galantuomo ma probabilmente difetta di informazioni precise quando insiste sui poteri di veto della Regione. E L’ultimo a proclamare la sua soddisfazione per il Pit approvato, Dario Parrini, segretario regionale del Pd ma anche parlamentare renziano, e dunque vicino al governo, rischia di essere costretto a correggere le sue enfatiche parole. L’Enac, a quanto pare, ha due obiettivi: rendere nulla l’indicazione del Pit sulla pista di 2.000 metri e, subito dopo, esprimere la sua valutazione tecnica. Che dovrebbe essere, appunto, per una pista lunga 2.400 metri.

http://www.firenzepost.it/2014/07/1...-pit-sulla-pista-non-puo-decidere-la-regione/
 
Aeroporto, Confcommercio: “Bene il Pit ma la pista sia più lunga”. CNA: “Che sia pronta per il G7″

“Le compagnie hanno aerei sempre più grandi. E noi uno scalo che sarà sempre troppo piccolo. Il cambio di marcia avvenuto con l’approvazione del Pit è stato sì un primo passo, ma non abbastanza lungo come ci saremmo augurati. Dovremmo viaggiare in quinta, invece andiamo ancora in prima. Dobbiamo renderci conto che senza un aeroporto di una certa dimensione non andiamo da nessuna parte”. Lo afferma, in una nota, il presidente di Confcommercio Firenze Jacopo De Ria, all’indomani dell’approvazione del Pit, che prevede al suo interno anche la nuova pista dell’aeroporto fiorentino per una lunghezza di 2 mila metri. “Il principale volano dell’economia di una città – aggiunge – è rappresentato proprio dallo scalo aeroportuale. Ora poi che la città metropolitana sta per essere tradotta in realtà, non possiamo dopo 40 anni di tentennamenti e soprattutto di stop accontentarci di decollare su una pista piccola”. Per De Ria “bene la decisione presa, che ha il pregio di aver smosso le acque, ma se vogliamo davvero far decollare l’economia del nostro territorio dobbiamo rendere il Vespucci uno scalo gigliato come la città che rappresenta”. Cna Firenze, nuova pista sia pronta per G7 “L’auspicio è che non si perda altro tempo e che tutto sia pronto per il G7 che la città ospiterà tra tre anni: una bella sfida, certo, ma è nostro dovere quantomeno provarci”. Lo ha dichiarato in una nota il presidente di Cna Firenze, Andrea Calistri, commentando la notizia dell’approvazione del Pit in Consiglio regionale, definita “una scelta che va nella direzione auspicata da Cna e che perciò approviamo in pieno”. Secondo Calistri questa “è la svolta che Firenze e le sue imprese attendevano da tempo e che mette fine ad una discussione che ha tenuto in ostaggio la città per decenni. La nuova pista permetterà di avere un aeroporto finalmente funzionale, efficiente e all’altezza del ruolo che Firenze ricopre nel panorama nazionale ed internazionale. Ora nutriamo grandi aspettative sulle ricadute positive che questa storica scelta sarà in grado di produrre sul nostro sistema economico”.

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L’ENAC RIBADISCE DI NON AVER ANCORA ESPRESSO LA PROPRIA VALUTAZIONE TECNICA SULLA LUNGHEZZA DELLA PISTA DELL’AEROPORTO DI FIRENZE

L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ribadisce ancora una volta di non aver espresso la propria valutazione in merito alla lunghezza della pista dell’Aeroporto di Firenze.
Le strutture tecniche sta ancora valutano le caratteristiche dell’infrastruttura di volo che dovrà tenere conto della sicurezza operativa dell’aeroporto, come delle prerogative di tutela ambientale del territorio e di sviluppo, in accordo con le indicazioni contenute nel Piano Nazionale degli Aeroporti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Si precisa che eventuali altre valutazioni e azioni dovranno necessariamente essere oggetto di apposite deliberazioni da assumersi in sede di Consiglio di Amministrazione dell’ENAC.
Roma, 17-07-2014

http://moduliweb.enac.gov.it/Applicazioni/comunicati/comunicato.asp?selpa1=1958&NumCom=79
 
scusate la banalita' ...ma vorrei saèere la Larghezza d questa futura pista! dovrebbe essere dai 45/60 mt rispetto agli attuali 30..dico bene? c sono dekke normative precise ma quali?
 
Aeroporto, la nuova pista; "Non voglio aerei sopra la testa: vendo la mia casa"
Peretola, polemiche nel quartiere delle Badie. Continua la battaglia del comitato "No aeroporto"


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Prato, 18 luglio 2014 - "Continueremo a lottare e saremo vigili e pronti ad approfittare di ogni spiraglio utile per impedire l’ampliamento dell’aeroporto di Peretola. La battaglia vera inizia adesso: spero non si arrivi mai ai lavori". Non molla di un centimetro Paolo Paoli, presidente del comitato "No Aeroporto" che ha intenzione di utilizzare ogni mezzo possibile per rendere la vita difficile a Corporacion America e alla pista parallela convergente dello scalo fiorentino.

"Vigileremo prima di tutto sull’operato del sindaco, della sua giunta e dei politici locali — insiste Paoli — Non è più tempo di documenti e di parole, servono i fatti. Noi intanto siamo pronti a fare appelli, esposti e opposizione legale. Ci ritengono dei campanilisti: se c’è un campanile, in realtà è quello di Giotto. Questa è stata una decisione Firenze-centrica, che ha ignorato le nostre rimostranze più che ben motivate. Intanto pensino a far fare le valutazioni di impatto ambientale ad un ente neutro". Il comitato ha intenzione di pubblicare sulla sua pagina facebook i nomi dei consiglieri regionali che hanno approvato la variante al Pit: "Le elezioni sono vicine — conclude Paoli – è bene che i pratesi sappiano chi sono i responsabili. Gli stessi che andremo a cercare per eventuali danni causati dalla nuova pista".

Intanto in città c’è già qualcuno che sta cercando di correre ai ripari, vendendo il suo appartamento posizionato proprio lungo l’ipotetica linea di atterraggio e decollo dei futuri voli: "Da qualche mese sto cercando acquirenti per l’appartamento che ho alle Badie. Voglio scappare il prima possibile per non avere gli aerei sulla testa — commenta Francesco Galati — Purtroppo già immaginavo che tutta la battaglia sarebbe stata inutile, ma senza i soldi della vendita non posso trasferirmi". C’è anche chi si prepara a convivere con l’inquinamento acustico e ambientale: "Il periodo per vendere immobili non è felice — aggiunge Giovanni Cinotti — Questa nuova pista rovinerà quello che era diventato un buon quartiere, con servizi e tranquillità. Purtroppo non possiamo farci nulla». C’è infine chi non perde l’ottimismo come Marco Di Domenico: "Sono sempre stato contrario all’ampliamento dell’aeroporto, anche se ho dei dubbi che riescano a realizzarlo davvero. Più del rumore temo l’inquinamento".

Leonardo Montaleni

http://www.lanazione.it/prato/aerop...erei-sopra-la-testa-vendo-la-mia-casa-1.56257
 
AHAHAHAHAHAHAHAHAH ! :D :D :D :D Il Paoli.... colui che mi minacciò più volte. Colui che mi disse "ti denuncio" perchè avevo solamente detto che gli elicotteri del 118 avrebbero continuato a volare senza problemi da/per l'elisuperficie dell'ospedale Careggi :D

Vendila vendila la casa caro Paoli... Trasferisciti più lontano che puoi !

Qualcuno gli spieghi che Le Badie è a ridosso della A11.
 
Aeroporto, la nuova pista; "Non voglio aerei sopra la testa: vendo la mia casa"
Peretola, polemiche nel quartiere delle Badie. Continua la battaglia del comitato "No aeroporto"


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Prato, 18 luglio 2014 - "Continueremo a lottare e saremo vigili e pronti ad approfittare di ogni spiraglio utile per impedire l’ampliamento dell’aeroporto di Peretola. La battaglia vera inizia adesso: spero non si arrivi mai ai lavori". Non molla di un centimetro Paolo Paoli, presidente del comitato "No Aeroporto" che ha intenzione di utilizzare ogni mezzo possibile per rendere la vita difficile a Corporacion America e alla pista parallela convergente dello scalo fiorentino.

"Vigileremo prima di tutto sull’operato del sindaco, della sua giunta e dei politici locali — insiste Paoli — Non è più tempo di documenti e di parole, servono i fatti. Noi intanto siamo pronti a fare appelli, esposti e opposizione legale. Ci ritengono dei campanilisti: se c’è un campanile, in realtà è quello di Giotto. Questa è stata una decisione Firenze-centrica, che ha ignorato le nostre rimostranze più che ben motivate. Intanto pensino a far fare le valutazioni di impatto ambientale ad un ente neutro". Il comitato ha intenzione di pubblicare sulla sua pagina facebook i nomi dei consiglieri regionali che hanno approvato la variante al Pit: "Le elezioni sono vicine — conclude Paoli – è bene che i pratesi sappiano chi sono i responsabili. Gli stessi che andremo a cercare per eventuali danni causati dalla nuova pista".

Intanto in città c’è già qualcuno che sta cercando di correre ai ripari, vendendo il suo appartamento posizionato proprio lungo l’ipotetica linea di atterraggio e decollo dei futuri voli: "Da qualche mese sto cercando acquirenti per l’appartamento che ho alle Badie. Voglio scappare il prima possibile per non avere gli aerei sulla testa — commenta Francesco Galati — Purtroppo già immaginavo che tutta la battaglia sarebbe stata inutile, ma senza i soldi della vendita non posso trasferirmi". C’è anche chi si prepara a convivere con l’inquinamento acustico e ambientale: "Il periodo per vendere immobili non è felice — aggiunge Giovanni Cinotti — Questa nuova pista rovinerà quello che era diventato un buon quartiere, con servizi e tranquillità. Purtroppo non possiamo farci nulla». C’è infine chi non perde l’ottimismo come Marco Di Domenico: "Sono sempre stato contrario all’ampliamento dell’aeroporto, anche se ho dei dubbi che riescano a realizzarlo davvero. Più del rumore temo l’inquinamento".

Leonardo Montaleni

http://www.lanazione.it/prato/aerop...erei-sopra-la-testa-vendo-la-mia-casa-1.56257
È il momento degli affari immobiliari: magari c'è davvero qualche invasato che vende la casa a metà prezzo convinto che tra qualche anno sarà invivibile. :D
 
Glielo auguro di tutto cuore ! Di famiglie che hanno bisogno di una casa ce ne sono a migliaia purtroppo. Ben vengano svendite come quelle del Paoli.
Ci sono persone che hanno problemi ben più gravi di un aeroporto a 5 km...
 
Ma lui è quello che capitanava il poderoso contingente di 30 persone che l'altra mattina si sono presentati davanti alla Regione Toscana a Firenze? :D
 
Si uno dei tanti. C'era pure la Lombardi :D Quella che fino ad ora le ha sparate più di tutti.
Pensare che è una maestra delle elementari e che sta dentro un partito politico mi mette i brividi !
 
ma tutta sta gente ,non ha bisogno di lavorare?,ha i miliardi?.
No perché io tutto il tempo libero che hanno questi nel protestare non cè l ho.
Chi li paga sti personaggi ,chi è dietro a queste castronerie,e quello che mi meraviglia
di piu' è Prato che con aeroporto serio ci guadagnerebbe di brutto .Sono curioso di sapere
il nome del burattinaio.
 
ma tutta sta gente ,non ha bisogno di lavorare?,ha i miliardi?.
No perché io tutto il tempo libero che hanno questi nel protestare non cè l ho.
Chi li paga sti personaggi ,chi è dietro a queste castronerie,e quello che mi meraviglia
di piu' è Prato che con aeroporto serio ci guadagnerebbe di brutto .Sono curioso di sapere
il nome del burattinaio.

Secondo te stanno nel partito GRATIS? :D
Secondo te Metropoli, il tirreno, i comitati e compagnia bella lavorano GRATIS?
 
Pista Peretola, Enac pronta al ricorso
Nel mirino l'indicazione dei 2000 metri: la Regione potrebbe aver invaso la sfera di competenze dell'ente per l'aviazione civile


Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile, potrebbe impugnare la parte del Pit (il piano di indirizzo della Regione Toscana) che fissa il paletto dei 2000 metri di lunghezza per la nuova pista dell’aeroporto di Firenze. Secondo gli esperti legali di Enac, infatti, indicando una precisa lunghezza della pista la Regione avrebbe invaso la sfera delle competenze dell’ente. Nella serata di giovedì 17 luglio, Enac ha diramato una nota in cui dichiara che «sta ancora valutando le caratteristiche dell'infrastruttura di volo che dovrà tenere conto della sicurezza operativa dell'aeroporto, come delle prerogative di tutela ambientale del territorio e di sviluppo, in accordo con le indicazioni contenute nel Piano nazionale degli Aeroporti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti». Un modo per dire che niente - cioè il sì alla pista di 200 mt - è scontato. Anche se Enac ribadisce «di non aver espresso la propria valutazione in merito alla lunghezza della pista dell'Aeroporto di Firenze», aggiungendo che «eventuali altre valutazioni e azioni dovranno necessariamente essere oggetto di apposite deliberazioni da assumersi in sede di Consiglio di amministrazione dell'Enac», appare chiara la volontà di battagliare sul paletto messo dalla Regione. Che però non si spaventa. Il governatore Enrico Rossi conferma la correttezza dell’indicazione dei 2000 metri e annuncia che se sarà fatto un ricorso la Regione si difenderà come ha fatto sulla stessa questione altre volte
http://iltirreno.gelocal.it/livorno...sta-peretola-enac-pronta-al-ricorso-1.9616358
 
adesso che c'è il PIT quanto tempo dovrà passare verosimilmente per avere chiaro quale dovrà essere la pista? Intendo dire le valutazioni che l'ENAC dice di stare facendo ancora, quando porteranno i suoi frutti?

Posto che oltre la lunghezza c'è in ballo anche la taxiway o no, la monodirezionalità o no etc
 
adesso che c'è il PIT quanto tempo dovrà passare verosimilmente per avere chiaro quale dovrà essere la pista? Intendo dire le valutazioni che l'ENAC dice di stare facendo ancora, quando porteranno i suoi frutti?

Posto che oltre la lunghezza c'è in ballo anche la taxiway o no, la monodirezionalità o no etc

Secondo me la strategia è chiarissima, la Regione Toscana vuol far vedere che si prodiga per la toscana tutta (e non solo per Firenze) tenendo i piedi in due staffe (si ampliamento, ma max 2000 metri), sperando poi che l'Enac ci metta il suo zampino e "obblighi" ai 2400, in modo così da non avere responsabilità verso Pisa se si verificasse quanto voluto da Enac. Insomma non vuol compromettersi e tenta di pararsi il culo!
 
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