Alitalia: riunito Cda Etihad, lettera a giorni
Poletti, esuberi? Vedremo cosa è possibile fare, aspettiamo accordo
"La lettera di Etihad non è ancora arrivata, come mi ha riferito l'ad Del Torchio". Così il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, a chi gli chiedeva del dossier Alitalia, a margine dell'assemblea di Confindustria. "So che in questi giorni la risposta dovrà arrivare, anche perché si è svolto il cda di Etihad". Secondo quanto riportato dal Messaggero il vertice della compagnia araba, che si è tenuto lunedì, avrebbe approvato il via libera al progetto di fusione, e nell'accordo sarebbero previsti anche 2600 esuberi.
Sono trascorse già due settimane da quando, il 15 maggio scorso, la compagnia aerea italiana ha inviato ad Etihad la lettera con la proposta per arrivare ad un accordo. Dal vettore di Abu Dhabi è ora attesa la formalizzazione della lettera d'intenti, che dovrebbe aprire la strada all'ultima fase della trattativa, per l'ingresso del vettore arabo nel 49% del capitale di Alitalia con un iniezione di circa 560 milioni. Che questa possa essere la settimana decisiva lo confermano anche fonti sindacali, che attendono una convocazione nei prossimi giorni per riprendere la delicata vertenza sugli esuberi. "Nel momento in cui avremo informazioni puntuali sui termini di questi accordo" assicura intanto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, "come abbiamo sempre detto e fatto in tutte le situazione di emergenza, in tutti i casi in cui ci sia stata l'esigenza di misurarci con problemi di ordine occupazionale, con le strumentazioni che abbiamo a disposizione, ammortizzatori e altro, vedremo cosa sarà possibile fare. Lo abbiamo fatto sempre per tutte le imprese, lo faremo anche per Alitalia".
Anche le banche sono in attesa della lettera di Etihad: "Io non l'ho vista, non lo so", dice l'amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni. A chi gli chiedeva se si aspetti una soluzione positiva per la ex compagnia di bandiera, il banchiere ha risposto: "Spero e immagino di sì. C'è un certo ottimismo,spero che possa andare avanti positivamente". Più cauto il consigliere delegato di Intesa San Paolo Carlo Messina: prima "voglio leggere cosa scrivono".