Re: Etihad : ci stiamo avvicinando ad Alitalia
Dal Corriere della Sera di oggi, pag. 29:
Crisi Alitalia, 1.900 esuberi e due euro in più a biglietto
Aeroporti, norma anti Ryanair
ROMA – Due euro a biglietto anche per i prossimi due anni. Il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha confermato per il 2014 e il 2015 il prelievo a carico dei viaggiatori per continuare a finanziare il Fondo volo che garantisce l’integrazione degli ammortizzatori sociali di piloti e assistenti di volo. Non solo, per favorire il settore colpito dalla crisi è stata decisa la defiscalizzazione delle indennità del personale di volo, per il quale dunque le aziende non pagheranno i contributi. Norme per far fronte alle difficoltà del trasporto aereo, a cominciare da Alitalia, che ha ancora mille dipendenti in cassa integrazione e che si appresta a inviarne altri 1.900, come ha confermato ieri l’ad Gabriele De Torchio ai sindacati. Si tratta di 280 piloti, 350 assistenti di volo, 480 operatori nei servizi a terra, 600 negli uffici e 190 nella manutenzione. Domani l’incontro proseguirà per individuare gli strumenti utili ad accompagnare gli esuberi. Quanto alla trattativa con Etihad, che vorrebbe acquistare Alitalia, si attende la missione del premier negli Emirati per ottenere almeno un memorandum of understanding, quale primo impegno a trattare, che Del Torchio potrebbe spendere per ottenere nuovi finanziamenti dalle banche e far fronte alla crisi di liquidità. Ma c’è un altro fronte aperto nel settore aereo, quello degli aeroporti, in guerra contro il ministro Lupi per la norma del decreto «Destinazione Italia» che impone ai gestori che erogano contributi, sussidi o altri emolumenti ai vettori aerei «in funzione dell’avviamento e sviluppo di rotte destinate a soddisfare e promuovere la domanda nei rispettivi bacini di utenza», di fare delle gare per «garantire la più ampia partecipazione dei vettori potenzialmente interessati». Insomma niente più contributi a pioggia a favore della sola Ryanair come avviene in molti aeroporti. I gestori stanno seguendo il passaggio del decreto nelle commissioni parlamentari alla Camera, suggerendo delle modifiche. Ad esempio attribuendo all’Autorità dei Trasporti, anziché al ministro, l’emanazione delle linee guida attuative del decreto, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore dello stesso. Intanto gli aeroporti sono in subbuglio. Quelli della Regione Puglia gestiti dalla società Adp, che in cinque anni hanno versato a Ryanair 44 milioni con un contratto, precisano, di promozione e pubblicità, guidano la carica. Contro il decreto hanno già elaborato una linea interpretativa che potrebbe servire a eludere l’obbligo della gara: secondo fonti della giunta regionale pugliese, Adp potrà evitarla perché, pur essendo partecipata da soci pubblici, è una società di diritto privato.