Meridiana. Sindacati: piano industriale inesistente
VERTENZE
Il trasporto aereo italiano continua ad essere investito da preoccupanti situazioni nella gestione delle compagnie aeree. Desta allarme, in particolare in questi giorni, la vicenda Meridiana, i cui contorni appaiono confusi e disegnano scenari del tutto diversi da quelli auspicati dal sindacato e necessari ad un rafforzamento delle compagnie aeree italiane, per il rilancio dell'intero settore. Una ulteriore desertificazione industriale con relativa perdita occupazionale nel territorio sardo. Questo lo scenario paventato dai sindacati di categoria relativamente a quella che - Francesco Persi, Coordinatore nazionale della Fit-Cisl per il Trasporto aereo - ha definito una non-gestione aziendale oltre che mancante visione industriale di Meridiana.
"È strano il comportamento dell'ad di Meridiana Fly - prosegue Persi - al quale è stata inviata circa due mesi fa una richiesta unitaria di Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e UglTrasporti per analizzare la situazione industriale della compagnia e discutere di un ipotetico piano industriale. A tutt'oggi l'ad non si è fatto sentire. È altresì preoccupante la sordità dell'intero management della Compagnia e la non-volontà di voler affrontare con le organizzazioni sindacali un piano industriale sostenibile per il rilancio del vettore. Pretendiamo da Meridiana - conclude Persi - un'immediata convocazione e nel contempo stiamo attivando le istituzioni regionali e il Ministero dei Trasporti".
Intanto arriva dal settore anche una notizia positiva, quella del contenimento delle tariffe di servizio negli scali aeroportuali italiani decisa dall'Enav per questo scorcio di anno. Un intervento concreto volto a favorire un rilancio complessivo del traffico aereo italiano.
La Fit Cisl esprime soddisfazione per questa iniziativa di Enav spa la quale ha disposto, a decorre dal 1 settembre 2013 e fino al 31 dicembre 2013, una riduzione delle tariffe negli scali italiani da essa assistiti.
"È una scelta intelligente - commenta ancora Francesco Persi - perché si ridurranno i costi a carico delle compagnie aeree contribuendo al rilancio del trasporto aero nazionale. Questa operazione non incide minimamente sul bilancio dell'Enav né sul costo del personale, in quanto sarà finanziata totalmente dal fondo di stabilizzazione delle tariffe della società".
Il fondo di stabilizzazione consiste in quantità economiche derivate dall'utile di bilancio dell'esercizio precedente, che l'azionista (ministero dell'Economia) lascia a disposizione di Enav spa appositamente per agevolare politiche di sviluppo.
"Occorre una rinnovata determinazione e la capacità di elaborare un quadro strategico complessivo finalizzato all'efficienza, alla modernizzazione e al definitivo rilancio del sistema integrato del trasporto aereo italiano - conclude Persi -. È una opportunità che la Fit Cisl persegue con determinazione sulla quale si gioca il futuro di migliaia di lavoratori e di una parte importante dell'economia nazionale".
(3 settembre 2013)
http://www.conquistedellavoro.it/cdl/it/Archivio_notizie/2013/Settembre/info-566764161.htm