Alitalia integra Windjet, non Blue Panorama


In parte hai ragione, ma ricorda che se un av si ferma per 6 mesi, non gli scade nulla, se un pilota si ferma per piu' di 3 mesi, diventa moooolto difficile ricollocarsi, anche all'estero.
 
Dall'articolo postato dicono che la parte che rimane nella bad company è composta da circa 215 dipendenti su poco più di 500 quindi se il 40% rimane nella bad company il conto è presto fatto... poi se gli articoli postati sono inesatti puoi postarci quelli corretti se hai dati diversi.


non ho dati ne certi ne incerti, dico solo che se AZ ha acquisito il ramo d'azienda aviation, non ha anche detto che si accollerà il 60% dei naviganti (anche se questi come pare confluiranno nella newco.). Io glielo auguro almeno hanno una continuità lavorativa, ma questo ragionamento si va a scontrare con il diritto di tanti naviganti az che sono a spasso.
 
In parte hai ragione, ma ricorda che se un av si ferma per 6 mesi,

non gli scade nulla ma è sempre una criticità non lavorare per sei mesi e comunque allo stesso modo dei piloti, anche fare l'av è abbastanza internazionale come lavoro.
 
non gli scade nulla ma è sempre una criticità non lavorare per sei mesi e comunque allo stesso modo dei piloti, anche fare l'av è abbastanza internazionale come lavoro.

Non è vero che non scade nulla. Non sei più current e perdi l'abilitazione sulla macchina. Devi tornare in aula e rifare ex novo un conversion o transition. Motivo per il quale ai colloqui prendono sempre nota di quando è stato il tuo ultimo volo e su che macchina.
 
Non è vero che non scade nulla. Non sei più current e perdi l'abilitazione sulla macchina. Devi tornare in aula e rifare ex novo un conversion o transition. Motivo per il quale ai colloqui prendono sempre nota di quando è stato il tuo ultimo volo e su che macchina.


mi riferivo all'afs. Anche se sei uno stagionale di una qualsiasi compagnia riscontri il problema dell'abilitazione se non voli oltre sei mesi ma in questo caso se non sbaglio è sufficiente un RQ e due tratte fam flight
 
mi riferivo all'afs. Anche se sei uno stagionale di una qualsiasi compagnia riscontri il problema dell'abilitazione se non voli oltre sei mesi ma in questo caso se non sbaglio è sufficiente un RQ e due tratte fam flight

Beh?! Non è che il pilota perde i brevetti. Pure lui si rifà il TR e i simulatori e via. Certo tempi e costi son ben diversi, ma l'anda è quella.
 
I 504 lavoratori della Wind jet possono per il momento respirare. Dal secondo esame congiunto della procedura che la compagnia aveva avviato qualche mese e che aveva portato alla messa in mobilità di tutto il personale, è venuto fuori ieri sera un risultato confortante. L'azione condotta dai sindacati, infatti e la posizione estremamente dialogante e possibilista che la compagnia siciliana ha assunto, ha portato a modificare l'idea iniziale di messa in mobilità del personale. Si va, infatti, per tutti i lavoratori verso la Cassa integrazione, soluzione che scongiura di arrivare all'integrazione dell'azienda siciliana con l'Alitalia evitando la posizione già attuata di risoluzione dei rapporti di lavoro. «Un passaggio importante .- spiega a tarda sera il segretario catanese della Filt Cgil, Carmelo De Caudo - che, a questo punto, ci consente di chiedere un incontro immediato al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, partendo da un dato di fatto molto diverso da quello che la compagnia aveva prospettato in un primo momento quando aveva posto in mobilità tutti i dipendenti». Così dopo l'ok arrivato anche dall'Enac, la nuova società è già stata costituita, si chiama Wind jet Spa e, come avevamo anticipato ha sede a Roma Fiumicino, e i lavoratori della vecchia compagnia si troveranno a potere trattare non dalla posizione più disagiata e precaria, cioè da licenziati, ma da lavoratori che continueranno ad avere una loro collocazione strutturata all'interno dell'azienda. Va detto che la Wind jet in questa fase molto complicata sta cercando di salvaguardare quanti più posti di lavoro possibili. Dopo le scelte iniziali, dettate dalla grave crisi che ha investito la compagnia siciliana così come la maggior parte delle aziende del comparto aereo mondiale, la compagnia si sta impegnando in un'operazione molto delicata, ma importante proprio per cercare di dare le più ampie garanzie al personale. I sindacati, all'incontro di ieri sera erano presenti Filt Cgil e Uil Trasporti, temono che nel passaggio dalla vecchia alla nuova compagnia, l'Alitalia possa avere la tentazione di "lasciare a terra" un bel po' del personale che attualmente è in forza a Wind jet. Di certo c'è che, al momento, l'azienda catanese si sta facendo carico, con la scelta del ricorso alla cassa integrazione e non della mobilità, di di tutto il personale che ha, cioè 504 dipendenti di cui 442 a tempo indeterminato e, dunque, direttamente interessato sia a questi ammortizzatori sociali, sia alle procedure successive che verranno seguite nella fase di integrazione alla Wind jet Spa. Adesso le organizzazione sindacali e l'azienda, come detto, chiederanno l'incontro immediato al Ministero per la concessione della Cassa integrazione guadagni straordinaria per un periodo massimo di 48 mesi che interesserà tutto il personale in forza a tempo indeterminato.

lasicilia
 
ciò è positivo senza dubbio, ma non ho capito la liaison tra la CIGS e la nuova società costituita con sede a Roma. E cosa dovrebbe fare quest'ultima dato l'ok dell'ENAC? Operare i voli di WJ con il personale della vecchia compagnia?
 
Continuo ad essere perplesso sulla forma tecnica che avrà questa operazione.
Peraltro se i lavoratori vanno in cassa integrazione, AZ si troverebbe ad "integrare" l'azienda siciliana senza che vi sia stata alcuna risoluzione dei rapporti di lavoro, fattore che mi sembrava decisivo per la parte incorporante.
 
7 anni fra CIGS e Mobilità sono evidentemente una anomalia in confronto con il mondo del lavoro italico dove gli ammortizzatori sono solitamente molto più corti.
Direi che una modifica andrebbe apportata e cioè eliminare o fortemente regolamentare la possibilità di rifiutare impieghi nel settore ma con mansioni e stipendio inferiori, oppure ricondurre la durata degli ammortizzatori alla media nazionale.
Insomma non deve più esserci l'interesse a stare a casa invece di andare a lavorare perchè più conveniente.

La CIGS alitalia, se cosi vogliamo chiamarla, non e' una anomalia. E' l'applicazione della normativa corrente prevista dalla legge italiana.
http://www.inps.it/portale/default.aspx?lastMenu=5681&iMenu=1&iNodo=5681&p1=2
http://www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=5807
Quello che invece cambierei e' la possibilita' alle aziende di accedervi anche per riorganizzazione, ristrutturazione e riconversione aziendale. Cosa che ha portato ad un aumento esponenziale delle richieste negli ultimi due anni.
 
Ultima modifica:
Continuo ad essere perplesso sulla forma tecnica che avrà questa operazione.
Peraltro se i lavoratori vanno in cassa integrazione, AZ si troverebbe ad "integrare" l'azienda siciliana senza che vi sia stata alcuna risoluzione dei rapporti di lavoro, fattore che mi sembrava decisivo per la parte incorporante.

la risoluzione dei rapporti di lavoro ci dovrebbe essere, visto è stata creata una newco dove confluiranno i dipendenti
 
La CIGS alitalia, se cosi vogliamo chiamarla, non e' una anomalia. E' l'applicazione della normativa corrente prevista dalla legge italiana.
http://www.inps.it/portale/default.aspx?lastMenu=5681&iMenu=1&iNodo=5681&p1=2
http://www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=5807
Quello che invece cambierei e' la possibilita' alle aziende di accedervi anche per riorganizzazione, ristrutturazione e riconversione aziendale. Cosa che ha portato ad un aumento esponenziale delle richieste negli ultimi due anni.
La cassa integrazione è un ammortizzatore sociale studiato per cercare di mantenere il collegamento fra forza lavoro e impresa. Nella maggior parte degli altri paesi in caso di ristrutturazione aziendale si passa attraverso i licenziamenti e i sussidi di disoccupazione (di importo paragonabile alla CIG). In Italia non si segue questo schema perché si teme la dispersione delle professionalità. In realtà, a mio parere, con questo sistema si finisce per ingessare il mercato del lavoro e per rallentare l'evoluzione delle imprese. Una azienda decotta dovrebbe semplicemente fallire, liberando risorse (di mercato, di capitale umano e anche di capitale finanziario) per chi invece riesce a essere sul mercato in modo positivo
 
La cassa integrazione è un ammortizzatore sociale studiato per cercare di mantenere il collegamento fra forza lavoro e impresa. Nella maggior parte degli altri paesi in caso di ristrutturazione aziendale si passa attraverso i licenziamenti e i sussidi di disoccupazione (di importo paragonabile alla CIG). In Italia non si segue questo schema perché si teme la dispersione delle professionalità. In realtà, a mio parere, con questo sistema si finisce per ingessare il mercato del lavoro e per rallentare l'evoluzione delle imprese. Una azienda decotta dovrebbe semplicemente fallire, liberando risorse (di mercato, di capitale umano e anche di capitale finanziario) per chi invece riesce a essere sul mercato in modo positivo

Non sono d'accordo. La CIG non ingessa il mercato del lavoro perche' le aziende che attingono da quel bacino hanno dei considerevoli sgravi fiscali e quindi sono incentivate alle assunzioni. La stessa CAI ne ha beneficiato per quasi tutti i suoi dipendenti. Il problema risiede nella facilita' con cui le aziende possono accedervi (mi sembra che la legge sia cambiata da pochissimo ad opera del precedente governo). Sempre parlado di ALitalia, con i bilanci in ordine (diciamo) ne ha fatto gia' richiesta e pare ne fara' un altra. Questo, moltiplicato per tutte le aziende sul territorio, genera un numero di cassaintegrati che difficilmente verra' riassorbito.
La questione non e' proprio facile, ma concludendo l'OT, il mio post era solo per sottolineare che la CIGS per LAI non ha nulla di piu' di quello previsto dalla legge per tutti i lavoratori. Tranne, se vogliamo essere puntigliosi, per una piccola parte dei lavoratori.
 
E' il libero mercato, con la peggiore crisi da decenni certi processi si sono velocizzati al netto di chi fa impresa in maniera creativa, che non è questo caso ma ne abbiamo visti nel settore in Italia.

Ti dirò che salvare il posto di lavoro per i 60% dei dipendenti in una situazione più stabile non è malaccio visto il periodo economico...
mi dispiace contraddirti, e non entro nel merito della fattispecie da te citata ma ci tengo a precisare che:
il mondo aeronautico, soprattutto il nostro, NON e' un mercato ne' tantomeno libero ma fortemente politicizzato e abitato da monopolisti ed oligopolisti in tutta la filiera produttiva, dall'industria che fa gli aerei ai servizi ,alle compagnie.
il problema piu' che la crisi e' lo shock petrolifero finalmente quasi palesemente dichiarato, a parte qualche voce autorevole, che e' ormai ormai insostenibile per tenere in piedi molte compgnie.
lascia perdere chi ti parla di modelli di business o manager particolarmente visionari , tranne qualche figura di riferimento qui ormai si vive alla giornata, prova ne e' che anche LH ha tenuto e tiene in piedi il gruppo con servizi che prima erano secondari rispetto al gruppo: mro,logistica ed altri
di sicuro tra i piu' penalizzati do noi ma non solo,ci sono i naviganti e non solo per gli stipendi che sono passati da una situazione di relativo privilegio ad uno statu , non solo economico decisamente piu' basso in breve tempo
ciao
V.
 
Ultima modifica:
La normativa, ai tempi, fu cambiata ad hoc per Alitalia.

No. Due anni piu' due anni e tre di mobiilita' sono sempre stati cosi'. La mobilita' dipende dall'eta' anagrafica ma, se e' stato cambiato qualcosa, e' stato perche' la mobilita' e' stata accordata a tutti per intero indipendentemente dall'eta'. In ogni caso, i dipendenti sotto i 50 e sotto i 40 sono la minoranza.
 
No. Due anni piu' due anni e tre di mobiilita' sono sempre stati cosi'. La mobilita' dipende dall'eta' anagrafica ma, se e' stato cambiato qualcosa, e' stato perche' la mobilita' e' stata accordata a tutti per intero indipendentemente dall'eta'. In ogni caso, i dipendenti sotto i 50 e sotto i 40 sono la minoranza.

Windjet sta valutando la cig per 4 anni. ora vedremo quanta mobilita gli assegneranno..
 
No. Due anni piu' due anni e tre di mobiilita' sono sempre stati cosi'. La mobilita' dipende dall'eta' anagrafica ma, se e' stato cambiato qualcosa, e' stato perche' la mobilita' e' stata accordata a tutti per intero indipendentemente dall'eta'. In ogni caso, i dipendenti sotto i 50 e sotto i 40 sono la minoranza.

C'è differenza tra settore indistriale (il primo) e trasporto aereo (il secondo):

A CHI SPETTA: Agli operai, impiegati, quadri, soci e non soci di cooperative di produzione e lavoro, lavoratori poligrafici e giornalisti, dipendenti da:

•imprese industriali
•imprese edili ed affini
•cooperative agricole
•imprese artigiane il cui fatturato nel biennio precedente dipendeva per oltre il 50% da un solo committente destinatario di CIGS
•aziende appaltatrici di servizi di mensa o ristorazione le cui imprese committenti siano interessate da CIGS
•imprese appaltatrici di servizi di pulizia la cui impresa committente sia destinataria di CIGS
•imprese editrici di giornali quotidiani, periodici e agenzie di stampa a diffusione nazionale per le quali si prescinde dal limite dei 15 dipendenti
•imprese commerciali con più di 200 dipendenti. Nel calcolo non devono essere computati gli apprendisti e i lavoratori assunti con contratto di inserimento.

DURATA:
•in caso di riorganizzazione, ristrutturazione e riconversione aziendale: 24 mesi prorogabili due volte per 12 mesi con due provvedimenti distinti
•in caso di crisi aziendale: al massimo 12 mesi prorogabili per ulteriori 12 mesi
•in caso di procedure esecutive concorsuali: 12 mesi prorogabili per ulteriori 6 mesi.
Per ciascuna unità produttiva i trattamenti straordinari erogati a qualsiasi titolo non possono eccedere i 36 mesi nell’arco di un quinquennio computando in tale limite temporale anche i periodi di trattamento ordinario concessi per contrazioni o sospensioni determinate da situazioni temporanee di mercato.

AEREO:
AZIENDE DESTINATARIE
•Imprese che svolgono attività di navigazione aerea (vettori aerei - Istat 62.10 o 62.20 ; c.s.c. 1.15.04 e c.a 2X) che hanno alle proprie dipendenze personale navigante, iscritto al fondo volo, e personale impiegato nella gestione delle attività di terra connesse al traffico aereo.
•Società costituite a seguito di processi di riorganizzazione o trasformazione delle suddette imprese di navigazione aerea, costituite per lo svolgimento di attività ausiliarie che, in genere, gestiscono le attività di terra quali la movimentazione di bagagli, di merci etc. (Istat 63.11.1 e 63.23.0- c.s.c. 1.15.05 o c.s.c. 1.15.06 e c.a 1D 2X )

DURATA
•CIGS:
Inizialmente fissata in 24 mesi (L. 291/2004) è stata elevata dalla successiva legge n.166 del 27.10.2008 (art. 2,c.1) a 48 mesi.
•MOBILITA’:
Anche l'indennità di mobilità, fissata in 24 mesi dalla L. 291/2004 è stata elevata a 36 mesi indipendentemente dall'età dell'assicurato e dall'area geografica di residenza.
(art.2,c.1 L.166/2008)
•FONDO TRASPORTO AEREO:
Il fondo "integra" le prestazioni sopracitate, pertanto avrà pari durata delle prestazioni di base.