Alitalia integra Windjet, non Blue Panorama


Non capisco una cosa. Nel comunicato dell'antitrust si dice: ''Alitalia intende
procedere all'acquisizione (controllo
esclusivo) di un ramo d'azienda
comprensivo di beni materiali ed
immateriali, delle attivita', dei debiti,
delle obbligazioni, delle altre passivita'
e rapporti contrattuali (con i relativi
diritti) afferenti l'attivita' di trasporto
aereo di passeggeri attualmente svolta
da Wind Jet''.

Dall'altra parte abbiamo le dichiarazioni delle compagnie in questione, che parlano di newco, sulla scorta di quanto fatto a suo tempo con Alitalia.
Ma i debiti windjet passeranno ad Alitalia?
Sicuramente tutti i debiti nei confronti dei dipendenti e degli altri fornitori diretti (lessor, carburante ecc.) passeranno alla newco e di conseguenza ad AZ in caso di acquisizione. Rimarrà in capo alla oldco l'indebitamento finanziario (la mia è solo una ipotesi, ma direi abbastanza attendibile).
 
Non capisco una cosa. Nel comunicato dell'antitrust si dice: ''Alitalia intende
procedere all'acquisizione (controllo
esclusivo) di un ramo d'azienda
comprensivo di beni materiali ed
immateriali, delle attivita', dei debiti,
delle obbligazioni, delle altre passivita'
e rapporti contrattuali (con i relativi
diritti) afferenti l'attivita' di trasporto
aereo di passeggeri attualmente svolta
da Wind Jet''.

Dall'altra parte abbiamo le dichiarazioni delle compagnie in questione, che parlano di newco, sulla scorta di quanto fatto a suo tempo con Alitalia.
Ma i debiti windjet passeranno ad Alitalia?
E' una operazione sulla falsariga di quello attuato per il passaggio da AZ LAI ad AZ CAI, praticamente AZ acquisisce la newco, all'interno della quale ha concordato cosa trasferire da Windjet originaria. Nella Windjet originaria da quello che si legge rimarranno i dipendenti di tessa e una cospicua parte dei debiti, in cambio passa ad AZ la parte volo e probabilmente qualcue debito pagata circa 30 milioni di € come annunciato precedentemente.
 
[h=1]Firmato il contratto per la cessione di Wind Jet ad Alitalia[/h] I tagli riguarderanno il personale di terra Redazione
Firmato il contratto tra Alitalia e Wind Jet per l’acquisizione delle attività della compagnia low cost catanese. E’ il primo passo verso la soluzione della grave crisi aziendale che lo scorso 24 aprile ha portato all’apertura della procedura di mobilità gli oltre 500 lavoratori in organico di Wind Jet.

Carmelo De Caudo, segretario generale della Filt Cgil di Catania spiega le modalità dell’acquisizione «Questa avverrà tramite la costituzione di una nuova azienda che verrà costituita da Windjet per poi essere ceduta a Cai- Alitalia. Nella newco - spiega il sindacalista - confluiranno i lavoratori tramite una cessione di ramo di azienda.

Per quanto riguarda il personale di terra, invece, la società ha ribadito l´intenzione di procedere a "tagli" che verranno comunicati a breve nell´ambito della procedura di cessione di ramo di azienda, operazione subordinata ad approvazione dell´Enac e dell´Antitrust che ha fissato ad oggi il termine per l´invio delle osservazioni».

A salutare con soddisfazione l´avvio del confronto sindacale sono stati anche Marco Veneziani, responsabile del Trasporto aereo per la segreteria nazionale UilTrasporti, Armando Alibrandi, segretario provinciale dell´organizzazione di categoria UIL, e Antonio Oranges, rappresentante UilTrasporti.

«Nel corso dell´incontro con i vertici societari - spiegano - la UilTrasporti ha richiesto con forza la modifica della mobilità triennale in una procedura di cassa integrazione guadagni straordinaria (4 anni) più successiva mobilita` (3 anni) con intervento del Fondo speciale trasporto Aereo che garantirebbe un sostegno al reddito pari all´80 per cento della retribuzione lorda media. Tale soluzione fornirebbe migliori garanzie al personale nell´ambito del processo di passaggio alla newco in condizioni di continuità con tutela retributiva, contrattuale e contributiva dei lavoratori».


corriere di ragusa
 
Integrazione Alitalia-Wind Jet, ora la palla passa all’Antitrust
di Giuliana Gambuzza

Notificata al Garante la richiesta ufficiale di autorizzazione della manovra

CATANIA - Settimane trascorse col fiato sospeso. Ma adesso è finalmente atterrata sul tavolo dell’Antitrust. Stiamo parlando della richiesta ufficiale di autorizzazione della fusione di Alitalia e Wind Jet. Il 3 maggio è comparso sul sito Internet dell’Authority l’avviso dell’operazione, che verrà giudicata ai sensi dell’art.16 della legge 287/1990 a tutela della concorrenza e del mercato.
Di tempo ne è passato da quel 20 gennaio in cui le due compagnie aeree hanno siglato una preintesa. Cinque giorni dopo Alitalia aveva replicato con la collega Blue Panorama, tiratasi indietro a marzo. Il motivo? I vertici hanno dichiarato di “aver ricevuto numerose sollecitazioni nei mesi scorsi per salvaguardare la pluralità delle compagnie, che su vari collegamenti ha sinora garantito maggiore possibilità di scelta per l’utenza”.

Fa riflettere che a tenerne conto sia stata la Blue Panorama che, al pari delle altre aziende, è attenta prima di tutto al profitto. Le ipotesi sono due: o l’offerta del vettore principale non era poi così conveniente o, come da più parti si teme, il pericolo per la concorrenza nei cieli è davvero troppo alto.

In ogni caso, Wind Jet non ha espresso le stesse preoccupazioni di Blue Panorama ed è andata avanti nella trattativa. In effetti, sono due anni che la società catanese minaccia il fallimento e, al momento, non sembrerebbero profilarsi proposte altrettanto concrete per uscire di scena in modo decoroso e lasciando al personale la speranza del passaggio all’acquirente o almeno (!) della cassa integrazione. Tutto questo basta davvero a rendere appetibile un progetto che rischia di mettere la parola fine al trasporto aereo low cost in Sicilia?

A preoccupare sono soprattutto le tratte Catania-Roma e Palermo-Roma, dove rimarrebbe soltanto Blue Panorama a fare concorrenza ad Alitalia, con l’aggiunta di easyJet nell’aeroporto del capoluogo di regione.
Senza contare che un’eventuale riduzione del numero degli spostamenti, come conseguenza dell’integrazione delle due aziende, sarebbe una vera iattura per operatori del turismo e commercianti. E non solo: pensate a tutti coloro che viaggiano per ricongiungersi con la famiglia d’origine o per motivi di lavoro. Insomma, a scricchiolare potrebbe essere anche la tenuta delle comunicazioni con l’esterno della nostra isola.

A questo punto, c’interessa capire come agirà il Garante per la Concorrenza, a cui spetta l’ultima parola sulla manovra. Certo, in sede di valutazione, prenderà atto dell’inquietudine diffusa tra i cittadini, di cui organizzazioni come Veroconsumo si sono fatte portavoce. Alla fine, però, sarà la normativa vigente in materia di concentrazione a decidere.

Non tutto è così trasparente come in casa Antitrust. Nella storia dell’affare tra Wind Jet e la compagnia di bandiera non sono mancati dei presunti colpi bassi. Come il recente annuncio, da parte della prima, della messa in mobilità (leggi: licenziamento di massa) di 504 dipendenti. Potrebbe rivelarsi difficile considerare degna concorrente di Alitalia un’impresa che non esita a sbandierare lo stato di crisi nera in cui versa.


Scade oggi il termine per l’invio di osservazioni

Come da prassi, la notizia della notifica all’Agcm non è stata divulgata a microfoni spiegati. È stato comunque facile dedurla dall’avviso pubblicato, con il consenso delle parti, su www.agcm.it e diretto a “terzi interessati, che hanno la possibilità di presentare eventuali osservazioni all’Autorità”. Scade oggi il termine ultimo per farlo. Il prossimo passo sarà la creazione di un tavolo tecnico, a cui spetterà il compito di emettere il verdetto finale. L’annuncio che campeggia sulla pagina web dell’Antitrust contiene, in dettaglio, le caratteristiche del progetto. Viene confermato che l’intenzione della compagnia di bandiera è quella di “procedere all’acquisizione (controllo esclusivo) di un Ramo d’Azienda comprensivo di beni materiali ed immateriali, delle attività, dei debiti, delle obbligazioni, delle altre passività e rapporti contrattuali (con i relativi diritti) afferenti l’attività di trasporto aereo di passeggeri attualmente svolta da Wind Jet”. Altro dato interessante è la precisazione che “sul mercato domestico, sul quale esplica i propri effetti l’acquisizione in oggetto, Alitalia detiene una posizione del 49,9% circa e Wind Jet del 6,3% circa”.

qds.it
 
Integrazione Alitalia-Wind Jet, ora la palla passa all’Antitrust
di Giuliana Gambuzza

Notificata al Garante la richiesta ufficiale di autorizzazione della manovra

CATANIA - Settimane trascorse col fiato sospeso. Ma adesso è finalmente atterrata sul tavolo dell’Antitrust. Stiamo parlando della richiesta ufficiale di autorizzazione della fusione di Alitalia e Wind Jet. Il 3 maggio è comparso sul sito Internet dell’Authority l’avviso dell’operazione, che verrà giudicata ai sensi dell’art.16 della legge 287/1990 a tutela della concorrenza e del mercato.
Di tempo ne è passato da quel 20 gennaio in cui le due compagnie aeree hanno siglato una preintesa. Cinque giorni dopo Alitalia aveva replicato con la collega Blue Panorama, tiratasi indietro a marzo. Il motivo? I vertici hanno dichiarato di “aver ricevuto numerose sollecitazioni nei mesi scorsi per salvaguardare la pluralità delle compagnie, che su vari collegamenti ha sinora garantito maggiore possibilità di scelta per l’utenza”.

Fa riflettere che a tenerne conto sia stata la Blue Panorama che, al pari delle altre aziende, è attenta prima di tutto al profitto. Le ipotesi sono due: o l’offerta del vettore principale non era poi così conveniente o, come da più parti si teme, il pericolo per la concorrenza nei cieli è davvero troppo alto.

In ogni caso, Wind Jet non ha espresso le stesse preoccupazioni di Blue Panorama ed è andata avanti nella trattativa. In effetti, sono due anni che la società catanese minaccia il fallimento e, al momento, non sembrerebbero profilarsi proposte altrettanto concrete per uscire di scena in modo decoroso e lasciando al personale la speranza del passaggio all’acquirente o almeno (!) della cassa integrazione. Tutto questo basta davvero a rendere appetibile un progetto che rischia di mettere la parola fine al trasporto aereo low cost in Sicilia?

A preoccupare sono soprattutto le tratte Catania-Roma e Palermo-Roma, dove rimarrebbe soltanto Blue Panorama a fare concorrenza ad Alitalia, con l’aggiunta di easyJet nell’aeroporto del capoluogo di regione.
Senza contare che un’eventuale riduzione del numero degli spostamenti, come conseguenza dell’integrazione delle due aziende, sarebbe una vera iattura per operatori del turismo e commercianti. E non solo: pensate a tutti coloro che viaggiano per ricongiungersi con la famiglia d’origine o per motivi di lavoro. Insomma, a scricchiolare potrebbe essere anche la tenuta delle comunicazioni con l’esterno della nostra isola.

A questo punto, c’interessa capire come agirà il Garante per la Concorrenza, a cui spetta l’ultima parola sulla manovra. Certo, in sede di valutazione, prenderà atto dell’inquietudine diffusa tra i cittadini, di cui organizzazioni come Veroconsumo si sono fatte portavoce. Alla fine, però, sarà la normativa vigente in materia di concentrazione a decidere.

Non tutto è così trasparente come in casa Antitrust. Nella storia dell’affare tra Wind Jet e la compagnia di bandiera non sono mancati dei presunti colpi bassi. Come il recente annuncio, da parte della prima, della messa in mobilità (leggi: licenziamento di massa) di 504 dipendenti. Potrebbe rivelarsi difficile considerare degna concorrente di Alitalia un’impresa che non esita a sbandierare lo stato di crisi nera in cui versa.


Scade oggi il termine per l’invio di osservazioni

Come da prassi, la notizia della notifica all’Agcm non è stata divulgata a microfoni spiegati. È stato comunque facile dedurla dall’avviso pubblicato, con il consenso delle parti, su www.agcm.it e diretto a “terzi interessati, che hanno la possibilità di presentare eventuali osservazioni all’Autorità”. Scade oggi il termine ultimo per farlo. Il prossimo passo sarà la creazione di un tavolo tecnico, a cui spetterà il compito di emettere il verdetto finale. L’annuncio che campeggia sulla pagina web dell’Antitrust contiene, in dettaglio, le caratteristiche del progetto. Viene confermato che l’intenzione della compagnia di bandiera è quella di “procedere all’acquisizione (controllo esclusivo) di un Ramo d’Azienda comprensivo di beni materiali ed immateriali, delle attività, dei debiti, delle obbligazioni, delle altre passività e rapporti contrattuali (con i relativi diritti) afferenti l’attività di trasporto aereo di passeggeri attualmente svolta da Wind Jet”. Altro dato interessante è la precisazione che “sul mercato domestico, sul quale esplica i propri effetti l’acquisizione in oggetto, Alitalia detiene una posizione del 49,9% circa e Wind Jet del 6,3% circa”.

qds.it
 
la UilTrasporti ha richiesto con forza la modifica della mobilità triennale in una procedura di cassa integrazione guadagni straordinaria (4 anni) più successiva mobilita` (3 anni) con intervento del Fondo speciale trasporto Aereo che garantirebbe un sostegno al reddito pari all´80 per cento della retribuzione lorda media. Tale soluzione fornirebbe migliori garanzie al personale nell´ambito del processo di passaggio alla newco in condizioni di continuità con tutela retributiva, contrattuale e contributiva dei lavoratori».

E' ora che il governo metta mano a questo abuso
 
E' ora che il governo metta mano a questo abuso

perchè lo ritieni un abuso? Abuso, sommato a menefreghismo, è l'atteggiamento di AZ CAI che pur di non aver concorrenti, "elimina" compagnie medio piccole senza preoccuparsi dei danni occupazionali che questa operazione comporterebbe. Ergo, trovo egoistico che AZ CAI acquisisca rami d'azienda senza preoccuparsi dellle ricadute negative derivanti dal disinteresse verso i lavoratori di quello specifico comparto.
 
perchè lo ritieni un abuso? Abuso, sommato a menefreghismo, è l'atteggiamento di AZ CAI che pur di non aver concorrenti, "elimina" compagnie medio piccole senza preoccuparsi dei danni occupazionali che questa operazione comporterebbe. Ergo, trovo egoistico che AZ CAI acquisisca rami d'azienda senza preoccuparsi dellle ricadute negative derivanti dal disinteresse verso i lavoratori di quello specifico comparto.
AZ CAI non è un ente di beneficienza...

7 anni fra CIGS e Mobilità sono evidentemente una anomalia in confronto con il mondo del lavoro italico dove gli ammortizzatori sono solitamente molto più corti.

Direi che una modifica andrebbe apportata e cioè eliminare o fortemente regolamentare la possibilità di rifiutare impieghi nel settore ma con mansioni e stipendio inferiori, oppure ricondurre la durata degli ammortizzatori alla media nazionale.
Insomma non deve più esserci l'interesse a stare a casa invece di andare a lavorare perchè più conveniente.
 
AZ CAI non è un ente di beneficienza...

7 anni fra CIGS e Mobilità sono evidentemente una anomalia in confronto con il mondo del lavoro italico dove gli ammortizzatori sono solitamente molto più corti.

Direi che una modifica andrebbe apportata e cioè eliminare o fortemente regolamentare la possibilità di rifiutare impieghi nel settore ma con mansioni e stipendio inferiori, oppure ricondurre la durata degli ammortizzatori alla media nazionale.
Insomma non deve più esserci l'interesse a stare a casa invece di andare a lavorare perchè più conveniente.

non voglio dire che az sia un ente di beneficienza, ma andrebbero evitate le situazioni che a monte comportano queste distorsioni del sistema sociale
 
E' il libero mercato, con la peggiore crisi da decenni certi processi si sono velocizzati al netto di chi fa impresa in maniera creativa, che non è questo caso ma ne abbiamo visti nel settore in Italia.

Ti dirò che salvare il posto di lavoro per i 60% dei dipendenti in una situazione più stabile non è malaccio visto il periodo economico...
 
AZ CAI non è un ente di beneficienza...

7 anni fra CIGS e Mobilità sono evidentemente una anomalia in confronto con il mondo del lavoro italico dove gli ammortizzatori sono solitamente molto più corti.

Direi che una modifica andrebbe apportata e cioè eliminare o fortemente regolamentare la possibilità di rifiutare impieghi nel settore ma con mansioni e stipendio inferiori, oppure ricondurre la durata degli ammortizzatori alla media nazionale.
Insomma non deve più esserci l'interesse a stare a casa invece di andare a lavorare perchè più conveniente.

Giusto, dipende però se questo non diventa uno strumento per sfruttare mano d'opera specializzata a prezzi da manovale.......

Definisci per favore stipendio inferiore.

Già immagino la gioia di qualche imprenditorucolo offrire a Piloti professionisti stipendi fissi di 2 o 3 mila euro mese all inclusive........
 
E' il libero mercato, con la peggiore crisi da decenni certi processi si sono velocizzati al netto di chi fa impresa in maniera creativa, che non è questo caso ma ne abbiamo visti nel settore in Italia.

Ti dirò che salvare il posto di lavoro per i 60% dei dipendenti in una situazione più stabile non è malaccio visto il periodo economico...

perchè cai ha garantito il posto al 60% dei lavoratori? forse mi son perso qualcosa.
 
Immagino ci saranno sorprese anche tra i naviganti quando la newco assumera ' il personale mobilitato da WJ,non credo che la newco made for AZ CAI avra' voglia di mettersi in casa tutti e non saranno neanche costretti a farlo, un po come accadde tra AZ LAI e AZ CAI.
 
Ultima modifica:
Immagino ci saranno sorprese Anche tra i naviganti quando la newco assumera ' il personale mobilitato da WJ,non credo che la newco made for AZ CAI voglia di mettersi in casa tutti e non saranno neanche costretti a farlo, un po come accadde tra AZ LAI e AZ CAI.
Dipende da molti fattori, non ultimo il costo del lavoro. AZ ha incentivi a riassumere il personale in cassa integrazione ex-LAI e ha incentivi ad assumere il personale WJ in mobilità. Bisogna vedere quale dei due incentivi è più conveniente, e quali sono le condizioni contrattuali attuali e prospettiche del personale WJ.
 
Dipende da molti fattori, non ultimo il costo del lavoro. AZ ha incentivi a riassumere il personale in cassa integrazione ex-LAI e ha incentivi ad assumere il personale WJ in mobilità. Bisogna vedere quale dei due incentivi è più conveniente, e quali sono le condizioni contrattuali attuali e prospettiche del personale WJ.
Ed in tutti i casi i numeri saranno risicati.....
 
perchè cai ha garantito il posto al 60% dei lavoratori? forse mi son perso qualcosa.
Dall'articolo postato dicono che la parte che rimane nella bad company è composta da circa 215 dipendenti su poco più di 500 quindi se il 40% rimane nella bad company il conto è presto fatto... poi se gli articoli postati sono inesatti puoi postarci quelli corretti se hai dati diversi.
 
Giusto, dipende però se questo non diventa uno strumento per sfruttare mano d'opera specializzata a prezzi da manovale.......

Definisci per favore stipendio inferiore.

Già immagino la gioia di qualche imprenditorucolo offrire a Piloti professionisti stipendi fissi di 2 o 3 mila euro mese all inclusive........

E certo, allora li manteniamo noi per 7 anni!
Uno può avere sfortuna, ma si può rifare. Il mantenuto, no.
 
E certo, allora li manteniamo noi per 7 anni!
Uno può avere sfortuna, ma si può rifare. Il mantenuto, no.

Tu non mantieni proprio nessuno, il fondo si alimenta in maniera diversa.

Inoltre, nessun pilota si puo' permettere di rimanere fermo per troppo tempo, questo è un lavoro diverso dagli altri ed è difficile comprenderlo per chi non lo fa.
 
Tu non mantieni proprio nessuno, il fondo si alimenta in maniera diversa.

Inoltre, nessun pilota si puo' permettere di rimanere fermo per troppo tempo, questo è un lavoro diverso dagli altri ed è difficile comprenderlo per chi non lo fa.
Verissimo, ma il lavoro del pilota è anche uno dei più "internazionali"; le opportunità di lavoro all'estero non mancano. Da questo punto di vista secondo me è molto più dura per gli AA/VV.