Lufthansa Italia chiude anche Lisbona e Budapest. Riduzioni per altre destinazioni.


c'è solo un modo: Far rispettare il Bersani bis inserendo la clausola "i codeshares NON sono ammessi" (così Napoli di AZ scenderebbe da 10 a 2, etc), ridurre i movimenti orari e le destinazioni ammesse (per esempio: per ogni volo su LIN ce ne devono essere 2 a MXP, in questo modo su LIN non ci potrebbero essere destinazioni come Riga che attualmente viene operata solo su LIN) l'unico modo è questo per tenere aperto Linate, limitando però le sue capacità, senza far pesare troppo la sua presenza a MXP.
 
Troppo drastico :D

Un modello londinese perfettamente adattato alle strutture già presenti (ovviamente chiudendo aeroporti ben più inutili di Linate) è talmente impossibile da riprodurre a Milano, dando valore a Malpensa e senza ridimensionare Linate?

Sul versante linea intendo. Di certo non toccherei BGY che compie egregiamente il suo compito
 
c'è solo un modo: Far rispettare il Bersani bis inserendo la clausola "i codeshares NON sono ammessi" (così Napoli di AZ scenderebbe da 10 a 2, etc), ridurre i movimenti orari e le destinazioni ammesse (per esempio: per ogni volo su LIN ce ne devono essere 2 a MXP, in questo modo su LIN non ci potrebbero essere destinazioni come Riga che attualmente viene operata solo su LIN) l'unico modo è questo per tenere aperto Linate, limitando però le sue capacità, senza far pesare troppo la sua presenza a MXP.

Il fatto è che i codeshare di Alitalia sui suoi stessi voli, quindi tali da permettere un NAP-LIN dieci volte al giorno, sono più che legali visto che, seppur non operative materialmente, le varie 'sottocompagnie' sono legalmente esistenti. Pure se togliessero il codice AZ dai voli in codeshare, non cambierebbe niente, perchè due voli li fa CAI First, altri due CAI Second e così via... A quel punto bisognerebbe intervenire su chi opera il volo, ma sarebbe una manovra troppo drastica

E mi pare che questo stratagemma non venga usato solo da Alitalia, no? Sentivo anche di British, se me lo confermate
 
Il fatto è che i codeshare di Alitalia sui suoi stessi voli, quindi tali da permettere un NAP-LIN dieci volte al giorno, sono più che legali visto che, seppur non operative materialmente, le varie 'sottocompagnie' sono legalmente esistenti. Pure se togliessero il codice AZ dai voli in codeshare, non cambierebbe niente, perchè due voli li fa CAI First, altri due CAI Second e così via... A quel punto bisognerebbe intervenire su chi opera il volo, ma sarebbe una manovra troppo drastica

E mi pare che questo stratagemma non venga usato solo da Alitalia, no? Sentivo anche di British, se me lo confermate

in realtà non esistono fisicamente visto che l'unico operatore è AZ, i voli operati da VE (che manco esiste), CT, XM etc sono sempre con il c/s AZ (visto che il volo viene venduto con quel codice)
Togli la possibiltà di vendere in c/s, togli l'opportunità ad AZ (ma anche a BA che usa codice IG per 2 dei 5 voli e LH usa il codice EN e SN su FRA , ma ovviamente è solo un tappabuchi, ricordo poi che è stata BA la prima ad opporsi alla chiusura di LIN all'epoca) e ad altre compagnie di operare voli in barba alla normativa.
 
in realtà non esistono fisicamente visto che l'unico operatore è AZ, i voli operati da VE (che manco esiste), CT, XM etc sono sempre con il c/s AZ (visto che il volo viene venduto con quel codice)

Esistono, con azionariato unico (lo stesso di Alitalia) e come società per azioni a sè stanti. Su questo non si può dire il contrario. Sono compagnie legamente esistenti, per cui non ci si può opporre in alcun modo, anche se poi operano attraverso l'attività unica e diretta della casa madre
 
ripeto, fisicamente non esistono (VE è Volare e non esiste da tempo!), è sempre AZ che fisicamente li opera ed è quello che dovrebbe contare.
 
Tornando in topic, dato che LIN esisteva prima dell'avvio del progetto LHI e mai è stato promesso a LHI una ridizione di LIN in tempi certi, credo che la situazione si possa riassumere così:

1) LHI ha sviluppato un interessante progetto di sviluppo su MXP per andare a coprire il vuoto di mercato lasciato dal forte ridimensionamento delle operazioni AZ su Milano.

2) LHI ha fatto grandi errori strategici nelle valutazione delle potenzialità reali di mercato in termini di ricavi e concorrenza.

3) LHI ha voluto imporre un modo di agire Tedesco in una nazione basata sui compromessi. Ciò l'ha certamente penalizzata.

4) La crisi economica ha stravolto un pò tutti i piani, non solo per il mercato Italiano, ma per tutto lo sviluppo stretegico del gruppo LH.

5) Alla luce dei pessimi risultati ottenuti fino ad ora stanno cercato di ristrutturare le operazioni Italiane (LHI+EN, ricordando che EN si era salvata dalle ristrutturazioni che avevano colpito gli altri vettori di fedeaggio del gruppo negli ultimi 2 anni).

6) Ogni ipotesi di hub direi che è accantonata. LH nel prossimo quinquennio dovrà sviluppare Berlino e ha mostrato interesse per potenziare sempre in casa sua DUS. Inoltre le acquisizioni di SN e OS, unite al potenziamento di LX e alle nuove piste e terminal di FRA e MUC richiedono già forti impegni su altri fronti.
 
Quoto tutto il ragionamento

(LHI+EN, ricordando che EN si era salvata dalle ristrutturazioni che avevano colpito gli altri vettori di fedeaggio del gruppo negli ultimi 2 anni).

C'è da dire qui però che EN, nel complesso, ha visto uno stravolgimento di flotta negli ultimi 2 anni. Gli E195 hanno preso il posto dei BAe146, anche se credo di ricordare in numero inferiore, gli AT5 sono usciti tutti mentre qualche AT7 è stato girato da Contact Air.

Complessivamente però le macchine in flotta in Air Dolomiti sono diminuite rispetto al pre-crisi.
 
Gli E195 sono 5 e hanno sostituito i 5 Bae146.
I 5 atr 42 sono stati sostituiti da 5 atr 72 (ex contact Air)
Ad ora è stato venduto un atr 72 e un altro è a terra.
In totale la flotta è stata ridotta di 1+1
 
Quindi, per capire, al momento sono in flotta 5 E195 e 11 Atr-72 di cui uno venduto e uno "a terra"?
 
ripeto, fisicamente non esistono (VE è Volare e non esiste da tempo!), è sempre AZ che fisicamente li opera ed è quello che dovrebbe contare.
Fisicamente se esiste o meno non è importante. Deve esistere legalmente per operare, con quali modalità (a/v di AZ o meno non è importante). Se è legalmente esistente, ha un COA e un aeromobile assegnato è una compagnia aerea. Stop
Se da una parte è una cosa buona per quei vettori che operano con aeromobili in wet-lease è una porcata perchè permette queste cose AZ-XM-CT.
 
Fisicamente se esiste o meno non è importante. Deve esistere legalmente per operare, con quali modalità (a/v di AZ o meno non è importante). Se è legalmente esistente, ha un COA e un aeromobile assegnato è una compagnia aerea. Stop
Se da una parte è una cosa buona per quei vettori che operano con aeromobili in wet-lease è una porcata perchè permette queste cose AZ-XM-CT.

Alitalia Express non esiste più così come Volare Airlines e se non sbaglio viene ancora usato Air Europe
 
Alitalia Express non esiste più così come Volare Airlines e se non sbaglio viene ancora usato Air Europe

Ma qual'è il nesso con LHI; ha detto bene un pò più sopra AirBlue: "LIN esisteva prima dell'avvio del progetto LHI e mai è stato promesso a LHI una ridizione di LIN in tempi certi"
Poi se vogliamo sviare dal tema del topic il discorso cambia...
 
Tornando in topic, dato che LIN esisteva prima dell'avvio del progetto LHI e mai è stato promesso a LHI una ridizione di LIN in tempi certi, credo che la situazione si possa riassumere così:

1) LHI ha sviluppato un interessante progetto di sviluppo su MXP per andare a coprire il vuoto di mercato lasciato dal forte ridimensionamento delle operazioni AZ su Milano.

2) LHI ha fatto grandi errori strategici nelle valutazione delle potenzialità reali di mercato in termini di ricavi e concorrenza.

3) LHI ha voluto imporre un modo di agire Tedesco in una nazione basata sui compromessi. Ciò l'ha certamente penalizzata.

4) La crisi economica ha stravolto un pò tutti i piani, non solo per il mercato Italiano, ma per tutto lo sviluppo stretegico del gruppo LH.

5) Alla luce dei pessimi risultati ottenuti fino ad ora stanno cercato di ristrutturare le operazioni Italiane (LHI+EN, ricordando che EN si era salvata dalle ristrutturazioni che avevano colpito gli altri vettori di fedeaggio del gruppo negli ultimi 2 anni).

6) Ogni ipotesi di hub direi che è accantonata. LH nel prossimo quinquennio dovrà sviluppare Berlino e ha mostrato interesse per potenziare sempre in casa sua DUS. Inoltre le acquisizioni di SN e OS, unite al potenziamento di LX e alle nuove piste e terminal di FRA e MUC richiedono già forti impegni su altri fronti.
7) Pentitevi, la fine del mndo è vicina :D :D

Da 1 a 5 ci può essere qualcosa di vero, mentre il 6 ed il 7 non hanno fondamento.

I primi punti possono essere delle opnioni più o meno condivisibili, ma pur sempre personali; certo che accusare LH di aver "fatto grandi errori strategici nelle valutazione delle potenzialità" è pura supponenza.
L'Italia ed il Nord Italia in particolare sono dopo Germania e USA il mecato più importante di LH.

Se si continua a pensare che LHI sia una compagnia simil-lowcost di 9 aerei che vive in modo indipendente dal resto del network LH e Star Alliance, allora non si è certo nella situazione di dare giudizi del genere.

LHI finché non si sviluppa come hub carrier il suo mestiere lo sta facendo bene: tiene fidelizzata a LH/Star una fetta di pax milanesi e del Nord Italia in più sta portando il brand LH nel Sud Italia dove era antieconomico farlo da MUC ed ancorta di più da FRA.
 
Da passeggero, direi che ci si può arrampicare sugli specchi quanto si vuole per dire che esista una strategia precisa e coerente nell'operato recente di LHI ma spiegarli al pubblico mi pare difficile.
Si era davvero parlato di HUB e di intervento salva-Malpensa e la delusione è stata forte..
C'è anzi da dire che noto che la compagnia si è rapidamente mangiata quel surplus di prestigio e immagine che il nome LH portava, adesso che le cancellazioni non fanno nemmeno più notizia.
Consiglierei ai responsabili di rilanciare in qualche modo l'immagine di LHI, prima che venga vista come una major costosa e soggetta ai disservizi dei grandi carrozzoni ex statali come la vecchia AZ, solo con aerei meno sdruciti.
 
ripeto, fisicamente non esistono (VE è Volare e non esiste da tempo!), è sempre AZ che fisicamente li opera ed è quello che dovrebbe contare.

No, conta la compagnia associata al codice di volo principale. Anche se materialmente non esistono, esistono dal punto di vista legale e sono dotate di proprio COA. E tanto basta per avere ragione
 
No, conta la compagnia associata al codice di volo principale. Anche se materialmente non esistono, esistono dal punto di vista legale e sono dotate di proprio COA. E tanto basta per avere ragione

Tanto basta per avere ragione? Allora è proprio questa la nostra sciagura, avere chi fa le leggi che è la stessa persona che le elude e chi appoggia tutto ciò. Una curiosità the voyager da dove scrivi?