Treno vs. Aereo: sviluppi e prospettive del trasporto ferroviario


Ferro97

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In realtà @Cesare.Caldi ha tecnicamente ragione :cool:

Si ha diritto all'indennizzo per regolamento ART sopra i 60 minuti di ritardo, sotto forma del 25% del biglietto pagato.
Tra i 30 e i 59 minuti Trenitalia offre un voucher, pari anch'esso al 25% del prezzo pagato, che però può essere utilizzato solo per acquistare altri biglietti Trenitalia, entro un anno dall'avvenuto ritardo.
 

ilPrincipeDiCasador

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Basel
In realtà @Cesare.Caldi ha tecnicamente ragione :cool:

Si ha diritto all'indennizzo per regolamento ART sopra i 60 minuti di ritardo, sotto forma del 25% del biglietto pagato.
Tra i 30 e i 59 minuti Trenitalia offre un voucher, pari anch'esso al 25% del prezzo pagato, che però può essere utilizzato solo per acquistare altri biglietti Trenitalia, entro un anno dall'avvenuto ritardo.
Ho corretto il mio post. Volevo dire NON sbagli, mi sono perso la prima N
 

FlyKing

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Il sistema intero delle infrastrutture mostra i suoi evidenti limiti…
Non è un sistema ridondante per volontà / ritorno degli investimenti, per cui è inevitabile che, contando solo su una dorsale, appena succede qualcosa, tutto vada in tilt. La cosa più aberrante è che, nonostante il sistema infrastrutturale stia mostrando ormai da molto tempo i suoi limiti, non ci siano prospettive di miglioramento o di potenziamento a medio e lungo termine.

EDIT: in compenso si sperperano tempo e risorse per cambiare le livree come un’Alitalia qualunque (la DPR, quella grigia, gialla e blu attuale per intenderci, è del 2014 e ci sono ancora macchine in XMPR)
 

ilPrincipeDiCasador

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Il sistema intero delle infrastrutture mostra i suoi evidenti limiti…
Torniamo sempre sul solito punto. Le infrastrutture non reggono piu'. Il guasto di oggi evidenzia un problema comune a navi, treni, aerei: mentre la domanda di viaggiatori cresce e le tecnologie avanzano, le infrastrutture, datate e sotto stress, non reggono e questa disconnessione tra innovazione e piattaforma infrastrutturale crea sempre maggiori disagi.
Non sono un esperto, ma quello che vedo da utente e da appassionato e che i miglioramenti nei treni (e.g. i nuovi frecciarossa) non si riflettono nei sistemi di gestione e la rete ferroviaria non è stata adeguatamente modernizzata. Una cosa banale che mi viene in mente, gli ETR 1000 sulla dorsale adriatica, treni concepiti per velocità anche di 400 Km/hr per viaggiare su linee costruite nel secolo scorso.
È necessario un piano di ammodernamento infrastrutturale per evitare che il futuro sia anche peggio di quello che vediamo oggi. Poi certo penso al signore che comanda la baracca dei trasporti a Roma e allora tutto trova un filo logico.
 

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Non per fare il bastian contrario, però in Italia negli ultimi 20 anni s’è costruito parecchio: l’intera linea AV, il passante di Milano, quello di Palermo, ora ci sono tunnel di base e terzo valico, la linea AV tra Milano e Venezia (in costruzione). Poi che il Felpa sia un asino cui non andrebbe dato in gestione un baracchino per il Lotto io sono il primo a dirlo.
 

Viking

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Torniamo sempre sul solito punto. Le infrastrutture non reggono piu'. Il guasto di oggi evidenzia un problema comune a navi, treni, aerei: mentre la domanda di viaggiatori cresce e le tecnologie avanzano, le infrastrutture, datate e sotto stress, non reggono e questa disconnessione tra innovazione e piattaforma infrastrutturale crea sempre maggiori disagi.
Non sono un esperto, ma quello che vedo da utente e da appassionato e che i miglioramenti nei treni (e.g. i nuovi frecciarossa) non si riflettono nei sistemi di gestione e la rete ferroviaria non è stata adeguatamente modernizzata. Una cosa banale che mi viene in mente, gli ETR 1000 sulla dorsale adriatica, treni concepiti per velocità anche di 400 Km/hr per viaggiare su linee costruite nel secolo scorso.
È necessario un piano di ammodernamento infrastrutturale per evitare che il futuro sia anche peggio di quello che vediamo oggi. Poi certo penso al signore che comanda la baracca dei trasporti a Roma e allora tutto trova un filo logico.
Premessa: mi tengo il piu' distante possibile dalla politica, avverto sempre un prurito alle mani quando leggo qualcosa al riguardo.
Ma, come dici giustamente Principe l'infrastruttura e' datata e datati sono i governi che si sono succeduti senza fare una beata sega: temo che anche se al posto del Felpa ci fosse stato un tecnico di spessore con i contro-cojones (non so se esiste e si possa fare il nome - non me ne intendo), non sarebbe cambiato nulla.
Tendenzialmente la politica qui ha il ruolo di "finanziatore", serve un pool di aziende "a-politiche, a-partitiche, a(nti)-poltrone" che studino e propongano un piano quinquennale di interventi. IMHO.
Infine, leggo che ora la sinistra chiede le dimissioni del Felpa, ma loro cosa hanno fatto? il politico spocchioso (di qualunque colore) ha la necessita' di aprire la bocca come il suo orifizio quando emette peti. Da' sempre fastidio.
 

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Mi permetto di inserirmi e di dire la mia: l'Italia è un paese dove, costruito qualcosa, rimane lì fermo ad invecchiare senza poi programmare una manutenzione ordinaria; l'Italia è il paese dove i primati veri ci sono ma poi rimangono lì, senza avere o dare continuità a quel determinato primato o obiettivo raggiunto; l'Italia è quel paese che, vuoi per conformazione, vuoi per mentalità o per qualunque altro motivo, ha sviluppato solo la dorsale tirrenica lasciando quella adriatica a sé stessa senza nessun piano...
Ah, l'Italia è quel paese dove è stata costruita la stazione di Afragola per l'AV/AC e l'utente medio del napoletano si infregna perché non può raggiungere tale stazione ma deve andare a napoli centrale, perché se salta napoli centrale si perde la comodità e ci perde tutta la città, perché poi non sia mai dover essere l'utente medio colui che aspetta il treno e non viceversa...
l'Italia è il paese che vive di passato nonostante tutto, nonostante vengano - ogni tanto - costruite strutture o migliorate le esistenti

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Ferro97

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Sono d'accordo ma lascerei fuori Afragola AV da questo discorso: a fine anno termineranno i lavori della variante Napoli-Cancello, e i treni Napoli-Caserta via Cancello ci passeranno mettendo fine alle polemiche sui mancati collegamenti.
Mi concentrerei piuttosto sulla gestione di RFI che fa acqua da tutte le parti. Sull'adriatica da anni elevano la velocità massima in vari tratti (da 180 a 200, da 160 a 180 e così via). Ebbene, saranno ormai 7 anni che i tempi di percorrenza invece che diminuire aumentano.
 
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FlyKing

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Non per fare il bastian contrario, però in Italia negli ultimi 20 anni s’è costruito parecchio: l’intera linea AV, il passante di Milano, quello di Palermo, ora ci sono tunnel di base e terzo valico, la linea AV tra Milano e Venezia (in costruzione).
Facciamo un po’ di chiarezza in merito.
1) il passante ferroviario di Milano lo hanno, al massimo, completato negli ultimi 20 anni (nel 2008), considerato che i lavori sono iniziati nel 1984. Tempo totale: 24 anni per 13 km di tracciato
2) l’anello di Palermo, che non è passante, sfrutta una linea preesistente e dedicata alle merci, con cambio di destinazione avvenuto nel 1990. Dal 2006 vanno avanti i passaggi burocratici per la chiusura dell’anello, da dedicare al servizio metropolitano, mentre dal 2014 procedono in maniera continuativa i lavori. Tempo totale: 10 anni per 3 km di binari.
3) il tunnel di base del Brennero non è aperto e non lo sarà almeno fino al 2032. Questione molto più complessa sia da un punto di vista politico (percorso diviso tra IT e A), orografico e di costruzione/scavo, che ha comportato lunghi tempi di approvazione, appalto e messa in opera. Tempo totale: 25 anni per 64 km
4) il TV è un’opera mastodontica, però anch’essa afflitta da una serie di lungaggini e problematiche infinite. I fori pilota risalgono addirittura al 1996, mentre l’inizio dei lavori vero e proprio è avvenuto nel 2013, seguito da molteplici stop ai lavori per problemi con i finanziamenti o per difficoltà nell’esecuzione degli scavi. Quando lo apriranno (2027? Ci sono fondi PNRR per cui la scadenza dovrebbe essere il 2026), sarà comunque un’opera monca, mancando della velocizzazione delle linee verso Milano e Torino, che sono a progetto, ma non cantierizzate. Tempo totale: 14 (?) anni per 53 km
Tutte grandi opere, certo, ma che hanno richiesto e richiederanno tempi biblici per la loro messa in servizio.
Sul versante dorsali invece, non ci sono progetti concreti per creare delle linee complementari (adriatica o tirrenica) da affiancare alla Direttissima, il cui progetto è addirittura del 1968 (e il suo completamento del 1992, ndr) per cui con standard progettuali e costruttivi (banalmente l’elettrificazione a 3000v come le linee tradizionali) velatamente datati, eppure è dove si concentra il grosso dell’offerta AV.
 
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East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Premessa: mi tengo il piu' distante possibile dalla politica, avverto sempre un prurito alle mani quando leggo qualcosa al riguardo.
Ma, come dici giustamente Principe l'infrastruttura e' datata e datati sono i governi che si sono succeduti senza fare una beata sega: temo che anche se al posto del Felpa ci fosse stato un tecnico di spessore con i contro-cojones (non so se esiste e si possa fare il nome - non me ne intendo), non sarebbe cambiato nulla.
Tendenzialmente la politica qui ha il ruolo di "finanziatore", serve un pool di aziende "a-politiche, a-partitiche, a(nti)-poltrone" che studino e propongano un piano quinquennale di interventi. IMHO.
Infine, leggo che ora la sinistra chiede le dimissioni del Felpa, ma loro cosa hanno fatto? il politico spocchioso (di qualunque colore) ha la necessita' di aprire la bocca come il suo orifizio quando emette peti. Da' sempre fastidio.
Sai cosa amico mio, tra non far nulla e sparare cazzate quotidiane a suon di demagogia populista for sulla e poi senza far nulla di concreto per cui per cui sei pagato c’è una differenza .
Asini a destra e sinistra dunque, con maggior responsabilità a chi dice che gli asini volano…
 

indaco1

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.
Ehi, sveglia, in Italia e' stata fatta una delle migliori reti AV del mondo, quella che ha finito di accoppare AZ, ricordate?

Con l'attuale gestione sembra che non se la passi molto bene ma prima andava meglio. Abbiamo pure fatto scuola nella concorrenza tra piu' operatori e nella riduzione dei prezzi pur nell'equilibrio economico, piu' o meno, per le compagnie.

Nazioni piu' ricche e di rango di noi non ce l'hanno, comunque.
 

indaco1

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.
....
Sul versante dorsali invece, non ci sono progetti concreti per creare delle linee complementari (adriatica o tirrenica) da affiancare alla Direttissima, il cui progetto è addirittura del 1968 (e il suo completamento del 1992, ndr) per cui con standard progettuali e costruttivi (banalmente l’elettrificazione a 3000v come le linee tradizionali) velatamente datati, eppure è dove si concentra il grosso dell’offerta AV.
Eppure fa il suo sporco lavoro, producendo gran parte dei benefici richiesti.

Riguardo alle linee alternative alla dorsale principale, di seguito una documento pesantuccio, gli studi ci sono:

(in rete altrove ci si accapiglia su questo progetto, sulle modalita' si puo' discutere)

Volendo c'e' un folder con molti altri documenti di dettaglio:


La direttissima e' solo una parte della linea, e la perdita di tempo non andando a 300 e' relativamente limitata, il fatto di averla fatta molto prima degli altri dovrebbe essere un merito, non un demerito.

Adesso non saremo dei pirla perche' usiamo ancora le fognature, gli acquedotti, i ponti ed alcuni edifici costruiti 20-25 secoli fa quando gli altri manco conoscevano la scrittura? Anche se non sono allineati agli utlimi standard tecnici.
 
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leerit

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Bollettino di oggi.....


In una giornata già complicata per i passeggeri di treni per via del guasto elettrico a Roma si aggiunge per il nodo di Bologna un'altra serie di ritardi, sul fronte adriatico: sulla linea Bologna-Ancona c'è un guasto all'infrastruttura per cui dalle 13.25 la circolazione risulta rallentata.
Il guasto è in località Villa Selva, Tra Forlì e Cesena.
I tecnici si stanno recando sul posto ma Trenitalia avverte che i convogli Alta Velocità, Intercity e Regionali possono registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 50 minuti.




Guasto lungo la linea ferroviaria Tirrenica a Gavoranno, nel Grossetano, circolazione rallentata dalle 13:15.
E' quanto si apprende da Infomobilità sul sito di Trenitalia.
"La circolazione è rallentata per un guasto alla linea a Gavorrano - si legge -.


Questo naturalmente oltre il caos che ha investito Roma Termini
 
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