[TR] Di colombi viaggiatori e altre storie: Australia, Thailandia, e Cambogia FINITO


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flyboy

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Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie (Australia, Thailandia, e Cambogia)

Grande TR as usual!
Il servizio di tutte le asiatiche è sempre un gradino sopra. Stare in economy è quasi stare in una Y+. Il cibo è buono, l'attenzione al cliente massima. Davvero bello!
Complimenti anche per l'OT: leggendoti mi hai ricordato la prima volta che sono stato il Asia. E' stato come ritornare indietro e rivedere e riprovare le stesse emozioni.
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie (Australia, Thailandia, e Cambogia)

...Altro viaggio incantevole, narrato con cura e serenita', probabilmente sospinta proprio dall'influenza di questa atmosfera thai. Son passato dalla fredda e glaciale Islanda alla calda e viva Thailandia in un'oretta scarsa, ma i TR di AC non tradiscono mai e ci aiutano a viaggiare, ottimo e grazie!
Anche qui vedo poco cibo pero'...vai col riso e pollo in tutte le sue salse!!! ;)
 

Cartagena

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Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie (Australia, Thailandia, e Cambogia)

Bellissime foto, bravo!!! Bel modo di viaggiare


Concordo su AirAsia, mi sono piaciuti un sacco gli aerei come li tengono puliti e i sedili molto comodi devo dire... ma soprattutto le AAVV, veramente spettacolari. Per chi lo desiderasse, io ne postai una nel mio TR http://www.aviazionecivile.org/vb/showthread.php/135026-TR-Verso-la-linea-di-Wallace al post #25 non quella che si trucca ma giusto due foto sotto...:D
 

BAlorMXP

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Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie (Australia, Thailandia, e Cambogia)

Sempre un tuffo al cuore vedere quei posti. Foto magnifiche e grande racconto.
 

aless

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12 Settembre 2006
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Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie (Australia, Thailandia, e Cambogia)

aless grandissimo TR e complimenti per l'itinerario.
Bangkok e' sempre un gran piacere rivederla, in ogni salsa.
Molto curioso sul tuo itinerario a nord. Chiang Mai/Chiang Dao ;)
Grazie mille.

Un piacere...come sempre
Anche a te.

Gran belle foto. Sia quelle "ovvie" che quelle fatte in giro per Bangkok.
Cominciano ad essere effettivamente tante, lo so. Mi sto facendo prendere un po' troppo la mano.

Valeva la pena aspettare un po' ;-)
Grazie, bellissime foto soprattutto quelle di Bangkok.
Attendiamo presto il resto.
Grazie per aver aspettato.

Ben scritto, belle foto...alcune notevoli! Complimenti!
Troppo buono.

Molto bello sia lo stile del racconto che le immagini!

Su ques'ultime, però, sommessamente faccio una considerazione: son foto 2000x1500, cioè circa 1Mega l'una. Solo nella pagina due ne hai messe 150 :D
Imho aprire una pagina di 150Mega inizia ad essere un filo troppo.. non è che puoi ridimensionarle tipo a 800x600? :p
Stanco del suo pizzo, sono passato da Photobucket a Flickr e ancora devo prenderci la mano.
Forse anche nel prossimo capitolo sarà un po' lento il caricamento, perchè ho capito troppo tardi qual è una possibile soluzione.
Credo però che anche Flickr operi una limitazione di banda, perchè da quando ho cominciato a caricare il TR noto dei rallentamenti anche quando accedo al loro sito.

Bello bello...complimentissimi!!!
Grazissime. :D

si rimane basiti, senza parole, nel vedere queste foto bellissime di questo Paese straordinario. Complimenti !!
..peccato per questi attentati, speriamo che le cose vadano meglio, questa bella Gente davvero non se lo merita...
Sono posti incantevoli.
Spero anch'io la situazione migliori al più presto.

TR superlativo, come nella tradizione dei tuoi. Gran pecca l'assenza di foto alle AAVV di Air Asia ma, conoscendo i tuoi gusti, forse meglio così.
Sono molto affascinato dal buddismo e dalla sua - almeno apparente - natura pacifica e tollerante, che lo pone in contrapposizione al contrario con quegli scassacazzi dei monoteisti, per i quali tutto è peccato e tutti sono nemici.
Non vedo l'ora di leggere il prosieguo. Bravo!
Sono una pippa nel fare foto agli essere umani. Mi dovete credere sulla parola. ;)

Concordo sulla storia del buddismo, che non a caso può essere assimilato ad una filosofia oltre che ad una religione tout-court.
Anche se pure i cambogiani, sulla carta buddisti pure loro, sono dei bei rompicoglioni.

Grande TR as usual!
Il servizio di tutte le asiatiche è sempre un gradino sopra. Stare in economy è quasi stare in una Y+. Il cibo è buono, l'attenzione al cliente massima. Davvero bello!
Complimenti anche per l'OT: leggendoti mi hai ricordato la prima volta che sono stato il Asia. E' stato come ritornare indietro e rivedere e riprovare le stesse emozioni.
La prima volta in Asia non penso si possa mai dimenticare.
E sì, le asiatiche posso confermare essere su un altro livello. Uno cioè dove essere "servizievoli" non è visto come un insulto alla propria dignità.

...Altro viaggio incantevole, narrato con cura e serenita', probabilmente sospinta proprio dall'influenza di questa atmosfera thai. Son passato dalla fredda e glaciale Islanda alla calda e viva Thailandia in un'oretta scarsa, ma i TR di AC non tradiscono mai e ci aiutano a viaggiare, ottimo e grazie!
Anche qui vedo poco cibo pero'...vai col riso e pollo in tutte le sue salse!!! ;)
AC uber alles! :D

Per il cibo ti deludo: ho una serie di allergie alimentari abbastanza serie, che fanno di me forse l'unica persona al mondo che è stata nel sud-est asiatico senza mangiare riso per tutta la permanenza. Sfido chiunque a riuscirci, specie non parlando l'idioma locale.

Un giorno mi sono avventurato in un curry di pollo. Che per poco non ho vomitato nel piatto disgustato. E che mi risale in gola al solo pensiero. Sono un cittadino del mondo, ma sulla cucina etnica deludo fortemente. Lo so...

Bellissime foto, bravo!!! Bel modo di viaggiare


Concordo su AirAsia, mi sono piaciuti un sacco gli aerei come li tengono puliti e i sedili molto comodi devo dire... ma soprattutto le AAVV, veramente spettacolari. Per chi lo desiderasse, io ne postai una nel mio TR http://www.aviazionecivile.org/vb/showthread.php/135026-TR-Verso-la-linea-di-Wallace al post #25 non quella che si trucca ma giusto due foto sotto...:D
Anche il tuo, di TR, non scherzava!

Ma con la ragazzetta inglese del tempio poi come è finita?
Mi ha invitato alle Cinque Terre per fine settembre. ;)

Sempre un tuffo al cuore vedere quei posti. Foto magnifiche e grande racconto.
Grazie mille. Se avrete pazienza, c'è anche del seguito che comincia ad arrivare fra poco.
 

aless

Moderatore
12 Settembre 2006
11,482
96
Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie (Australia, Thailandia, e Cambogia)

PARTE V
_______________________________________________



Questo è l'interno di un taxi...



...che a Chiang Mai hanno quest'aspetto:



Il tassametro non fa parte della dotazione. Si contratta una cifra e si divide eventualmente la corsa con qualche altro passeggero. Di fianco al guidatore stamattina siede una signora locale, che paga una frazione di quello che pago io. Quello che pago io è comunque una cifra irrisoria che si aggira intorno agli 1-2 euro.

La meta di questa corsa è di nuovo il Chiang Mai International Airport, da dove oggi voleremo alla volta di Siem Reap, seconda città della Cambogia e base obbligata per coloro i quali vogliono visitare i templi della regione di Angkor.

Anche oggi l'operatore è Air Asia, che è il più affidabile vettore low cost che collega la Thailandia alla Cambogia. Nessuno effettua questo collegamento in modo diretto, quindi occorre fare uno scalo che nel mio caso sarà nuovamente Don Muang a Bangkok.

Thai Air Asia non prevede la possibilità di acquistare un multitratta, obbligando a scegliere tra voli di andata e ritorno semplici, o voli con scalo. Per me però che devo andare da Bangkok a Chiang Mai, quindi da Chiang Mai a Siem Reap via Bangkok (DMK), e infine da Siem Reap di nuovo a Bangkok, la cosa comincia a diventare un po' più complicata: il mio DMK-CNX-DMK-REP-DMK non può stare nello stesso biglietto.

Mi trovo costretto a dover scegliere sostanzialmente tra due opzioni: la prima è di mettere nello stesso biglietto lo scalo a DMK bigliettando CNX-DMK-REP, la seconda è di mettere nello stesso biglietto l'andata e il ritorno da/per la Cambogia. Pro della prima opzione è che ho lo scalo garantito; il pro della seconda opzione è che ho un biglietto di entrata e uscita da un paese non così amichevole come la Thailandia (ne parleremo nel prossimo capitolo).

Prevale la paura di mandare a gambe all'aria la connessione, quindi alla fine farò 3 diverse sola andata, di cui una (questa di oggi) con scalo.


Anche se, come sempre, tutte queste pippe mentali si riveleranno completamente inutili.


L'aeroporto di Chiang Mai non è niente di che.



La smoking lounge consiste in un cartello collocato nel parcheggio e in un posacenere.











Ho le carta d'imbarco stampate a casa, una per il CNX-DMK e l'altra per il DMK-REP. Mi avvio quindi direttamente ai controlli di sicurezza.

Dopo il check c'è un ulteriore filtro per il controllo documenti.
Porgo la mia carta d'imbarco all'addetta che però vede anche quella per il secondo volo, e mi ferma invitandomi ad aspettare al lato della fila mentre chiama un agente Air Asia.

Questo arriva, mi prende le carte d'imbarco, e mi invita a seguirlo al gate, dove si mette per cinque minuti buoni al telefono a cincischiare in lingue a me totalmente incomprensibili. L'imbarco è quasi completato, inizio a spazientirmi e gli faccio qualche cenno per farglielo capire. Finalmente mi caga.

Nel suo inglese un po' stentato inizia l'ennesimo teatro dell'assurdo.

"Lei ha due carte d'imbarco separate per un volo in connessione di tipo internazionale".

Lo so.

"Però lei non ha i timbri dell'immigrazione"

Perchè questo è un volo nazionale. Contavo di farli al Don Mueang da cui mi imbarco per un volo internazionale.

"Arrivato a Bangkok, lei dovrà uscire e fare l'imbarco dal terminal internazionale"

L'alternativa qual era?

"Stia molto calmo altrimenti chiamo la polizia".

Dico, ho comprato un volo in connessione sul sito Air Asia, fatto il check-in online sul vostro sito, ho stampato la carta d'imbarco, e mi sono presentato al gate. Dove sto sbagliando.

"Non glielo ripeterò: stia calmo o chiamerò la polizia".

(il mio tono di voce e il mio atteggiamento erano molto pacati. stranamente nessuna vena di sarcasmo. un po' di decisione tutt'al più, ma non vistosa)

Gentilmente, mi spieghi solamente cosa devo fare.

"Arrivato a Bangkok deve uscire dall'aeroporto, fare i controlli internazionali, e imbarcarsi. Se l'aereo dovesse fare tardi o qualunque di queste procedure dovesse dimostrarsi lunga, Air Asia non sarà responsabile dell'eventualità che perda il volo successivo".

Mi faccio velocemente due calcoli: sull'apron ci sono 2-3 aerei, il meteo è buono, il volo è praticamente già imbarcato, è tutto in orario e manco solo io. A Bangkok ho un'ora e mezza di scalo, cioè tutto il tempo del mondo. Se sto ancora qua a discorrere è capace non solo che tutto si dilunghi, ma anche che mi mandino in commissariato (cosa che eviterei volentieri). Se mi sto zitto e obbedisco, tutto andrà come da programma.

Va bene, farò tutto a mio rischio. Grazie per avermi informato.

Mi imbarcano senza altre discussioni.







Posto corridoio. Nessuna foto.



Poco prima della chiusura delle porte arriva un a/v che mi cerca chiamandomi per nome. Chiede del mio passaporto. Lo tiro fuori. Mi dice che gli farà alcune foto e le manderà non so dove. Sono stranito più che preoccupato, ma glielo porgo senza fiatare e con un sorriso a 74 denti. Finisce lì.

L'a/v di spalle avrebbe benissimo potuto essere una top-model.



Il volo procede assolutamente uneventful.

Sbarchiamo.

Controllino.





All'uscita dal finger comincio - forse - a capirci qualcosa.

Vedo una fila di persone in attesa di lato, e davanti a loro una addetta FD che regge un cartello con scritte una serie di destinazioni internazionali, tra cui la mia Siem Reap. Tutti i pax al lato, però, hanno un tratto in comune: un adesivo attaccato alla maglia che recita tipo "smart transfer" o qualcosa del genere. Facendo il finto tonto mostro alla tipa la carta d'imbarco per REP. Lei mi dice qualcosa riguardo sto "smart transfer", mima qualcosa a mano, mi stanco istantaneamente di fare il finto tonto e la saluto, avviandomi verso la procedura che già conosco.

Insomma, a CNX sarei dovuto probabilmente andare agli imbarchi internazionali invece che a quelli nazionali, fare l'immigration in uscita, ed essere quindi scortato direttamente agli imbarchi internazionali di DMK.
Se però sono a Roma e ho un volo AZ per Tokyo via MXP, non mi vado ad imbarcare al T3 ma al T1. E se devo seguire una procedura diversa, mi aspetto di essere informato. Cosa questa che non è avvenuta nè durante l'acquisto, nè durante il check-in. E io sono di solito un tipo molto scrupoloso.
Il come sono stato trattato a CNX lo ricollego invece alle differenze culturali e a quel "mai alzare la voce con i pacifici thailandesi".

Esco.







Mi fumo un paio di sigarette e rientro.



Security e immigration in un lampo, e anche facendo tutto con calma arrivo all'area imbarchi con più di 45 minuti di anticipo. Sullo schedulato. E l'aereo è in ritardo.



Che cavolo faccio tutto sto tempo?



Cara ADR, la sala fumatori dell'ala più malmessa dell'aeroporto secondario di Bangkok è, comparata con la migliore a vostra disposizione, un confronto dal quale voi uscite con le ossa rotte. Ma sono sicuro che a breve uscirà un vostro comunicato stampa in cui ci informate che va tutto bene e che, in confronto a Mekelle, voi siete comunque messi meglio.

Molti occidentali...



...ma non solo.



Loro vanno in Vietnam mi sembra.



Gli aerei FD sono sempre gli stessi, sia fuori che dentro.







Air Asia gioca molto attorno al concetto di Asean che, per chi non lo sapesse, è l'unione politica delle nazioni del sud-est asiatico.



Le carte per l'immigration cambogiana.



'nnamo.







Questo credo che sia il nascente collegamento su ferro per DMK.



Perchè al momento ci si va solo con questa.



Don Mueang in tutta la sua beltà.





Dopo un'eternità, la città finisce...





...e andiamo via verso il mare, fecendo un giro non proprio lineare che ci spinge prima a sud e poi a nord.





Siamo in crociera, anche se non si direbbe.







Bangkok e Siem Reap sono infatti vicine, e la quota di crociera sia all'andata che al ritorno sarà di 25.000 fette.

Scendiamo quindi in fretta. E il paesaggio è completamente differente.





Il Lago Tonle Sap è quasi "asciutto". Siamo infatti alla vigilia della nuova stagione delle piogge, e l'acqua è finita.













Arrivati.





Sbarchiamo a piedi.





Aussie aussie aussie, oi oi oi.



Ne parlerò di più al ritorno, ma l'aeroporto di Siem Reap è un gioiellino inaspettato. Un dei migliori di questa taglia.



Lunga attesa per il visa on arrival (30 USD).



Reminiscenze del bilinguismo francese.




E vado fuori ad aspettare il tuk-tuk personale mandato dal mio alloggio.

Che mi darà buca e non arriverà. Costringendomi a prendere un passggio da un tipo in motorino bestemmiando in khmer.


Alla prossima.




ANTEFATTO
INTRODUZIONE
PARTE I - Da Sydney a Bangkok, via Melbourne
PARTE II - OT Bangkok
PARTE III - Da Bangkok a Chiang Mai
PARTE IV - OT Nord della Thailandia
PARTE V - Da Chiang Mai a Siem Reap
PARTE VI - OT Cambogia
PARTE VII - Da Siem Reap a Lamezia, via Bangkok, Zurigo, e Roma
 
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Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie (Australia, Thailandia, e Cambogia)

Non vedevo foto del Don Muang da secoli. Non mi sembra sia cambiato granche' dagli anni '90, quando AZ vi faceva scalo sulla rotta per l'Australia. Aveva anche una sua propria saletta VIP. Altri tempi!
 

kenyaprince

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Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie (Australia, Thailandia, e Cambogia)

Come sempre belle foto condite da un racconto piacevole e dallo stile ricercato. Di solito attendo la fine cosi da leggerlo tutto di un fiato come un buon libro. Ma stavolta non ce l'ho fatta, ero troppo curioso. Ottimo lavoro come sempre. Mi tocca blindarti il contratto.....:)

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Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie (Australia, Thailandia, e Cambogia)

dovresti fare l'agente di viaggio!
 

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12 Settembre 2006
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Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie (Australia, Thailandia, e Cambogia)

Non vedevo foto del Don Muang da secoli. Non mi sembra sia cambiato granche' dagli anni '90, quando AZ vi faceva scalo sulla rotta per l'Australia. Aveva anche una sua propria saletta VIP. Altri tempi!
Non l'ho visto negli anni '90 ma sono abbastanza convinto che non venga pesantemente ristrutturato da ancora più tempo.
Funziona tutto, per carità! E' solo brutto.

Come sempre belle foto condite da un racconto piacevole e dallo stile ricercato. Di solito attendo la fine cosi da leggerlo tutto di un fiato come un buon libro. Ma stavolta non ce l'ho fatta, ero troppo curioso. Ottimo lavoro come sempre. Mi tocca blindarti il contratto.....:)
Prez, per quanto riguarda quell'aumento invece...

dovresti fare l'agente di viaggio!
Fallirei dopo 10 minuti. Sono troppo scorbutico. :D

Gran bel TR.... ��
Attendiamo la parte cn il tuo arrivo at suf .... :)
Grazie! Manca poco.

Eddai col resto!
Eccoci...
 

aless

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12 Settembre 2006
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Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie (Australia, Thailandia, e Cambogia)

PARTE VI
_______________________________________________



L'aviazione non c'entra niente quando in un poco meno di un'ora riesci a volare tra due paesi apparentemente confinanti, ma distanti in realtà un milione di chilometri l'uno dall'altro.

L'uno è patria di un popolo mite e felice, profondamente devoto, che sta vivendo una poderosa fase di sviluppo cercando di bilanciare attentamente modernità e una tradizione antica, e dove un territorio infinitamente vario offre altrettante possibili esperienze di viaggio.

L'altro è invece l'ultima porzione di terra in cui è stato confinato uno dei popoli più antichi e ricchi di storia del pianeta, rovinosamente caduto e vigorosamente risorto innumerevoli volte, che ha lasciato tra le tracce più evidenti al mondo del proprio passaggio, ma la cui storia recente è tra le più terribili si possano anche solo immaginare.

Il popolo Khmer si stima sia migrato dal nord dell'India al sud-est esiatico circa 4.000 anni fa, popolando definitivamente una regione fino ad allora scarsamente abitata e imponendo ovunque la propria cultura, la propria religione, la propria lingua, e la propria caratteristica grafia, ma imponendo anche e soprattutto una capacità unica nel regimare le acque e nel produrre scorte infinite di riso. Sufficienti ad alimentare classi improduttive di sovrani, amministratori, sacerdoti, ingegneri, e architetti. E operai mandati a erigere gli edifici del più grande sito religioso al mondo.

Oltre che di soldati. Uno stuolo infinito. Usato per muovere guerra ad ogni bipede si sia mai eretto nel raggio di migliaia di chilometri, fino ad affermare il proprio incontrastato dominio su tutta la penisola.

Un popolo glorioso. Infine collassato improvvisamente e inspiegabilmente in secoli di oblio e silenzio, e confinato con forza dai suoi vicini in quella brulla e arida riserva indiana di storia e di storie che è la Cambogia.

Andiamo.

Lui sarà il mio autista per gran parte dei miei giri. Povero a lui.



La méta principe che spinge milioni di persone ogni anno a visitare questo posto così particolare è sicuramente l'area dei templi di Angkor, cioè la sede dell'antica capitale Khmer di cui rimangono in piedi solo gli edifici religiosi - e alcuni culturali - costruiti in pietra, mentre dell'antica città non è rimasto praticamente nulla nonostante si stima fosse il più popoloso insediamento urbano pre-industriale della storia, con alcuni studiosi che azzardano una popolazione fino a 2 milioni di abitanti.

Le dimensioni del sito sono impressionanti, e si aggirano intorno ai 1.000 kmq. Sempre nell'ordine delle migliaia sono poi gli edifici, che vanno dai microscopici ruderi all'imponenza di Angkor Wat.

La temperatura si aggirerà ogni giorno intorno ai 47°C. L'umidità è al 100%. E' un'impresa di stoicismo puro. La bellezza di questo posto l'unica gratificazione.







La natura che tenta di riappropriarsi della materia rubatagli sarà la continua costante. A testimonianza dei secoli di abbandono di un posto che è stato come dimenticato dalla storia e dai popoli.



E' un incessante susseguirsi di edifici. Spuntano mimetizzati dalla giungla in modo sorprendente.





Ciò che colpisce non è solo l'imponenza, ma la cura con cui sono eseguiti nella nuda pietra fregi, bassorilievi, e decorazioni.















Dentro i siti non è infrequente trovare venditori ambulanti (mai nessuno a chiedere l'elemosina però). Questa bambina tenterà di rifilarmi un set di 400 cartoline. Le dò il prezzo richiesto - 1USD - ma non ritiro la merce perchè al solo pensiero di aggiungere un minimo di peso in più mi sento male.



La vedo però abbastanza propensa al dialogo.

"Where you from?"

Mi fa.

Italy

"La capitale è Roma. Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, dieci".
(letteralmente)

Quindi rivolgendosi alla ragazza svizzera che ho conosciuto in ostello e che mi accompagna quest'oggi...

"Where you from?"

Le fa.
Lei risponde con marcato accento tedesco.

Switzerland

"Die Hauptstadt ist Bern. Ein, zwei, drei, vier, fünf, sechs, sieben, acht, neun, zehn".
(letteralmente)

E scappa via con il suo dollaro americano. Noi siamo basiti. Ho riguardato le foto per essere sicuro non fosse stata un'allucinazione da caldo.

L'inarrestabile natura, si diceva.





I templi più antichi nascono come templi indù, perchè costruiti prima della conversione del popolo Khmer al buddhismo. Gli spazi vanno quindi ricavati come si può.





Per i visitatori è un sito turistico per il quale serve un biglietto anche molto salato. Per altre persone è invece casa, oltre che il panorama quotidiano di quando si torna da scuola.



Relax.



Lo stile delle colonne mi fa impazzire.







Pensare alla quantità di lavoro (e di forza lavoro) che c'è dietro la realizzazione di questo posto fa venire la pelle d'oca. Pensare a come una società così avanzata si sia volatilizzata nel nulla fa venire i brividi.

Sic transit gloria mundi.





Queste sono amache antizanzare con persone all'interno. Da brevettare per poi vivere di rendita ridendo dalla copertina di Forbes.



Arriva il giorno di Angkor Wat.

Questa è una minuscola frazione del fossato perfettamente quadrato che lo protegge. Scavato a mano.



E questo l'ingresso.



E' imponente da far paura.





I suoi famosi bassorilievi.













La scalinata per salire al piano delle torri.







La classica architettura a foglio di loto.



Anche Angkor Wat nasce come tempio indù, per essere convertito solo successivamente a tempio buddhista.



Proseguiamo per altri templi ancora.









Qui una guida mi fa notare un dettaglio interessante: come diavolo fa ad esserci uno stegosauro in un bassorilievo datato attorno al XII Secolo?



Il modo in cui gli edifici escono fuori dalla natura ha davvero del sorprendente.



A fare da contraltare alla maestosità di Angkor Wat ci pensa il tempio forse più bello di tutta l'architettura Khmer, ovvero quel Bayon che è il gioiello incontrastato del barocco cambogiano. Un'opera di dimensioni relativamente modeste, ma di una bellezza unica e mozzafiato. Reso famoso nel mondo anche per via delle sue più di 200 facce scolpite nella pietra.

Questo è anche il tempio di cui ho meno foto, perchè la macchina si è scaricata, perchè l'ho visitato subito dopo un temporale e dunque l'umidità e il calore erano assolutamente proibitivi (si faceva davvero fatica a respirare), e soprattutto perchè più che a fare foto ho pensato ad immergermi nella bellezza di questo luogo incantato.











Dell'antica gloria del popolo Khmer oggi non rimane più nulla e, nonostante la loro imponenza, nulla dicono questi posti della moderna Cambogia.

L'antica civiltà cambogiana è come se si fosse spenta improvvisamente attorno al nostro alto medioevo, senza lasciare più nessuna traccia della propria esistenza ed entrando anzi in una sorta di torpore durato circa 4 secoli. Fin quando cioè gli esploratori e i coloni francesi riscoprirono la zona stabilendo qui il loro protettorato, e instaurando impalpabili sovrani e classi dirigente fantoccio che spianarono la strada all'orrore dei decenni a venire.

I conflitti mondiali non interessarono quasi per nulla il Paese che venne ignorato persino dalle mire imperialistiche giapponesi, e che rimase a guardare mentre Giap e Ho Chi Min rimandavano a casa a suon di calci nel culo i neo-colonialisti francesi durante la Guerra d'Indocina. Nemmeno la successiva Guerra del Vietnam riuscì a scalfire l'aplomb con cui il re Norodom Sihanouk guardava allle questioni del mondo e al macello che succedeva attorno ai suoi confini, dunque non sorprende come i guerriglieri Viet Cong che nel Vietnam del Sud si battevano contro la dittatura filo-americana trovarono nel territorio cambogiano il luogo ideale dove far passare il Sentiero Ho Chi Min, cioè il percorso attraverso cui il Governo filo-sovietico del nord riforniva segretamente gli insorti del sud.

Sentiero che gli Stati Uniti pensarono quindi bene di bombardare a tappeto fin dal 1964 ma in particolar modo dal 18 marzo del 1969 al 26 maggio del 1970, per mezzo di quella "Operazione Menu" tenuta segreta fino al 1973 che rase letteralmente raso al suolo quasi metà del paese uccidendo circa 600.000 persone.

L'inizio della fine.

In un paese ridotto in macerie, senza una guida reale, senza più un sistema agricolo produttivo, e di cui allo stesso tempo nessuno seppe mai nulla per un altro decennio ancora visto che ad essere sotto i riflettori internazionali era la guerra del Vietnam e non le bombe che piovevano in Cambogia, fu con estrema facilità che a sfidare il potere di Re Sihanouk si fece avanti il nascente "Partito Comunista di Kampuchea", i cui membri vennero appellati con il nomignolo di Khmer Rouge e il cui leader incontrastato fu Saloth Sar, un intellettuale istruitosi in Francia che presto cambiò il suo nome in Pol Pot.

Fu guerra civile. La più violenta che l'umanità abbia mai visto se si mette a confronto il numero di vittime con il numero totale della popolazione. Le stime ufficiali fanno acqua da tutte le parti, ma quelle più accreditate vogliono che negli anni che vanno dal '70 al '75 sia stato ucciso il 30% della popolazione, in modo diretto in quanto oppositori politici, nei campi di lavoro che in maniera completamente folle volevano ricostruire il tessuto produttivo del paese, e in maniera indiretta dalla fame o dalle condizioni sanitarie.

Preso il potere, lo stesso spirito guerriero del passato pervase nuovamente i gerarchi del Partito guidato dal Brother No.1, che mosse quindi la sua follia verso i vicini thailandesi e soprattutto verso i vecchi alleati vietnamiti, colpevoli questi di non ossequiare il nuovo ruolo di leader regionale cambogiano. Dopo aver sconfitto sul campo in tre guerre consecutive giapponesi, francesi, e americani, il governo di Ho Chi Min decise quindi nel 1979 di porre fine a questo abominio, invadendo massicciamente la Cambogia e destituendo il regime degli Khmer Rouge guidato da Pol Pot, che nonostante ciò continuerà a mantenere una forte influenza sulle sorti del Paese.

Per poi morire di vecchiaia nel 1998 a 72 anni, lasciandosi alle spalle molte più macerie di quelle che lo avevano visto nascere.

No, la Cambogia con la Thailandia non c'entra assolutamente niente.











A tutt'oggi, avventurarsi fuori dai villaggi e dai centri abitati costituisce un pericolo enorme, perchè le mine anti-uomo ancora attive e sepolte sottoterra si contano in milioni.



Il mio autista (il secondo dal basso) ancora si chiede perchè non potessi limitarmi a fotografare i templi come tutti gli altri invece di rompergli le scatole per essere portato nei villaggi rurali.



Che altro non sono che insediamenti di legno e poco più a ridosso delle principali strade asfaltate.















Questa è una stazione di servizio, e quella nelle bottiglie è benzina.





Opulenza.





























Siem Reap, in confronto, è Place Vendôme.









Col prossimo, conclusivo, capitolo torniamo a casa, così smetterò finalmente di tediarvi.

Sempre a patto che ritorno vivo dal calcetto di oggi.




ANTEFATTO
INTRODUZIONE
PARTE I - Da Sydney a Bangkok, via Melbourne
PARTE II - OT Bangkok
PARTE III - Da Bangkok a Chiang Mai
PARTE IV - OT Nord della Thailandia
PARTE V - Da Chiang Mai a Siem Reap
PARTE VI - OT Cambogia
PARTE VII - Da Siem Reap a Lamezia, via Bangkok, Zurigo, e Roma
 
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kenyaprince

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20 Giugno 2008
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Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie (Australia, Thailandia, e Cambogia)

Prez, per quanto riguarda quell'aumento invece...
Poi mi leggo con calma l'ultima parte, ma posso fin d'ora prometterti che dal 2016 ti daremo il doppio di quello che ti diamo ora.
 

AZ209

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Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie (Australia, Thailandia, e Cambogia)

Che meraviglia. Thanks.
 

avroRJ

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Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie (Australia, Thailandia, e Cambogia)

Belloooooo
Ma come hai trovato la popolazione Cambogiana???
 

NoEmptyElse

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1 Giugno 2014
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BS
Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie (Australia, Thailandia, e Cambogia)

Sono ancora in tempo per i complimenti?