[TR] Di colombi viaggiatori e altre storie: Australia, Thailandia, e Cambogia FINITO


aless

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12 Settembre 2006
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Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie

anch'io ho detto "chi cazz'è" ma per evitare che mi bannassero dal forum ....ho usato google ... immagini
Immagino non sarai rimasto deluso. ;)

Non penso serva aggiungere altro.
E' secondo me un punto nodale.

Valeva la pena. Sono d'accordo sui commenti sulle cinque stelle e sui tassisti di Bangkok!
Grazie!

Bellissimo!!! Ma il biglietto su expedia l'hai cercato facendo una ricerca multitratta?
...e se posso non essere indiscreto...qual'è stato il prezzo?
Ho prima capito, tramite una ricerca normale MEL-FCO quali fossero le opzioni principali, e poi tramite il multi-tratta ho affinato la ricerca con successo.
Solo la parte dall'Australia all'Italia stiamo sui 500-600 euro, mi sembra.

Bello Ale, grazie! Abusivi o no, se sei riuscito a fargli accendere il tassametro meriti l'ambitissimo premio Sindacalista d'Oro. Bel giro e sono curioso di vedere il resto.
Grazie Andre.

Sono riuscito senza problemi a fare accendere il tassametro ogni volta tranne una, quando ho comunque contrattato il prezzo che volevo io.
Da come me l'hanno spiegata, la storia del tassametro è diversa che da noi: essendo tutti i taxi in concessione e non di proprietà, tenere spento il tassametro non serve a fregare sul prezzo, ma ad incassare tutta la cifra netta senza farla arrivare alla compagnia.

D'altronde sul prezzo imbrogliano anche col tassametro: al mio arrivo dall'aeroporto, il meter segnava 300 ma il tassista me ne ha chiesti 600. Al che ho chiesto al tipo di spiegarmi le altre voci, e appurate quelle giuste (50 di sovrattassa aeroporto e 150 di expressway, più o meno) gli ho mollato 500 e lui non ha fiatato.

Molto bello :) Gli spaghetti a colazione però :morto:
Grazie.
Egg noodles (ndr.).

Le chiappe della Nargi saranno uno spettacolo fotografate con la tua macchinetta! Per il resto, bel racconto e belle foto as usual.
Grazie.
Purtroppo il ruolo di fotografo delle modelle spetta ad un altro utente.

Oh ma è diventato un vizio ultimamente fare le finte con i TrR?!?
Avevo già iniziato la primissima parte prima della boutade di Sokol, ma mi ha battuto sul tempo.

Dopo la falsa partenza, valeva la pena attendere. Come al solito, simpatico, preciso e coinvolgente come pochi.
Grazie compagno.

bel racconto e belle foto, complimenti !
sono contento delle note positive sul triplone thay, che prenderò il 24dic SIN-BKK, ma purtroppo è già pieno come un'uovo quindi niente cambio.
pronto per gustarmi il seguito.
Ti troverai benissimo.

mi dicono che è iniziato male :D bellissimo
Thanks mate!

epico come sempre
Troppo buono.

Bellissimo TR e ottime foto. Grazie.
Mi chiedo invece come mai tu venga trattenuto e controllato a ogni controllo dell'anti-droga.
In alcuni posti la 'nduja non è stata ancora depenalizzata. Aggiungici la faccia...
Ma la foto al cesso non l'ha caricata?
 

aless

Moderatore
12 Settembre 2006
11,482
96
Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie

PARTE II
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Soprattutto agli occhi di un viaggiatore che mette piede per la prima volta in Asia, la Thailandia appare come un regno incredibilmente affascinante ed interessante, con Bangkok che ne è a ragione la sua capitale.

Se mi si obbligasse a scegliere un aspetto che più di altri mi ha colpito, sono i suoi contrasti la prima cosa che mi verrebbe in mente: quartieri moderni ne fanno una città globale, la quale vive però perfettamente adagiata su di un substrato di tradizioni fortissime e radicate.

E' una città caotica e sudicia dove scarafaggi e ratti fanno parte del panorama urbano, ma dove a fatica si trova una cartaccia per terra. In ogni angolo di strada c'è un carretto ristorante sempre strapieno di gente, anche perchè, come mi spiegavano, le case difficilmente sono provviste di cucine (la gente mangia per strada perchè a casa non ha la cucina, o non hanno le cucine perchè preferiscono mangiare per strada?). Mai stato in un posto dove gli odori sono così forti e pungenti, e soprattutto caratterizzanti. Si mangia ovunque ed in continuazione.

Quando si vedono i lavapiatti dei carretti sbrigare le loro mansioni per terra, armati solo di un secchio per il prelavaggio, uno per il lavaggio, e uno per il risciacquo, verrebbe da considerare quantomeno discutibili gli standard igienici, ma ad un più attento sguardo appare come questi in realtà siano semplicemente differenti dai nostri.
Tutto è sostanzialmente differente.

Le strade sono sempre e costantemente piene di gente che mangia, si diverte, e passa il tempo assieme, i giovani soprattutto e anche nelle zone dove turisti occidentali non ce ne stanno. Anzi, le mecche dei giovani occidentali in cerca di perdizione sono la cosa che più consigli di evitare.Un senso di comunità, dicevamo, infinitamente più alto di quello a cui siamo abituati noi occidentali. Un paese non povero ma sicuramente non ricco, dove però mai ho avuto l'impressione della miseria.

Mai parlare del re (e delle voci insistenti che lo vorrebbero deceduto, con la notizia della morte tenuta segreta per non accendere gli animi di un paese sotto dittatura), e soprattutto mai alzare la voce o dare in escandescenza. Da noi può essere la normalità, qui succede solo in caso di lite vera e propria. Ne avrò conferma diretta in seguito.

Insomma, la vista non è assolutamente l'unico senso utile a descrivere questo posto, perchè senza udito e soprattutto olfatto la restituzione di quest'esperienza non può che essere parziale. Chi c'è stato lo capirà, come lo capirà chi di voi ci andrà.

Attraverso la fotografia, però, la vista è l'unico senso che posso riportare.
Sappiate solo che c'è molto di più.




Lasciamo il principale scalo di Bangkok, il Suvarnabhumi Airport, in direzione del centralissimo e popolare quartiere attorno a Sam Sen Road, patria delle bettole per backpackers. Il mio anfitrione è un simpaticissimo 27enne danese, arrivato qui per una vacanza di qualche settimana e rimastoci 4 anni, abbastanza da aprire un ostello tutto suo. La Thailandia è estremamente economica, e quindi il classico posto dove con "quattro" soldi puoi permetterti anche un 4-5*. Il contro, tuttavia, è che così facendo ti precludi la possibilità di conoscere altri viaggiatori con cui passare il tempo e condividere il viaggio stesso. Metto quindi da parte la mia passione per gli alberghi in cambio di un po' di socialità. Col senno di poi ne varrà la pena.







Mollo finalmente i bagagli e mi attrezzo con un semplice zainetto che mi farà compagnia in queste settimane.
Via a buttare sangue e sudori in giro per la città.







Tra le prime mete c'è ovviamente il complesso del Grande Palazzo Reale, che ospita tra le altre cose alcuni tra i più belli e importanti templi del buddhismo thailandese. Come suggerisce il nome, è questa la residenza del sovrano, con i templi una volta ad uso privato della famiglia reale. Alcuni lo sono tuttora.

Oggi questa sacralità si è di molto persa, e parliamo invece di una delle mete turistiche più visitate al mondo, con soprattutto orde di lanzicanecchi cinesi da far spavento per numero e comportamenti. Nonostante ciò, ed essendo questo il mio primissimo approccio all'architettura religiosa asiatica, ammiro tutto rapito e noncurante della pozza di sudore in cui mi sono già ridotto.

La biblioteca di Phra Mondop.







Il famoso Stupa di Phra Si Rattana.











Un particolare antico della grafia thailandese, che personalmente trovo magnifica.



Incenso votivo in ogni dove.







Il monumento principale del complesso è il Buddha di Smeraldo conservato all'interno del Wat Phra Kaew, cioè la Cappella Reale. Tuttavia è proprio questo uno dei pochi templi dove le foto sono assolutamente vietate, mentre il divieto viene fatto rispettare con particolare e poco frivolo zelo. Una copia del Buddha di Smeraldo la vedrete nel prossimo capitolo.





Complesso dei palazzi reali veri e propri.







Forse ancora più affascinante per via della luce regalata da un violento acquazzone che lo ha reso anche deserto, è il complesso del Wat Pho, il quale ospita tra l'altro la grande statua del Buddha reclinato, immortalato nell'istante del raggiungimento del Nirvana.



















Il resto dei pochi giorni a disposizione lo trascorro passeggiando un po' senza meta per la città.

Uno dei canali principali che attraversano la città confluendo nel Chao Phraya.







Bhumibol Adulyadej, Sovrano thailandese, conosciuto anche come Rama IX.





Passeggiando occorre sempre farsi spazio tra i tavolini.



Maha Chakri Sirindhorn, figlia del Sovrano.



Decido di muovermi con un battello fluviale che fa parte del trasporto pubblico locale.

Lui vende qualcosa da mangiare. Non chiedetemi cosa.



Lui invece è il controllore. Biglietto acquistabile a bordo alla modica cifra di 10 Baht.











Quando la barca prende un po' di velocità e incrocia altri battelli, gli schizzi sono numerosi. Per mezzo di corde i passeggeri possono quindi alzare questa protezione di plastica che tiene asciutti. Per modo di dire, visto che azzera anche la quantità di aria a disposizione. Ma meglio sudati che bagnati dall'acqua fetida del canale, credo.



Apri un po', va.



Giunti a destino il panorama cambia improvvisamente...









...apparentemente.







Il tipo di traffico monstre che ha fatto perdere il volo ad un mio amico, nonostante le 4 ore preventivate per raggiungere l'aeroporto.







Torniamo alla base.






Da Bangkok per oggi è tutto. Ci torneremo in seguito.

Nel prossimo capitolo si vola verso il nord della Thailandia - a Chang Mai - e si va un po' a spasso.




ANTEFATTO
INTRODUZIONE
PARTE I - Da Sydney a Bangkok, via Melbourne
PARTE II - OT Bangkok
PARTE III - Da Bangkok a Chiang Mai
PARTE IV - OT Nord della Thailandia
PARTE V - Da Chiang Mai a Siem Reap
PARTE VI - OT Cambogia
PARTE VII - Da Siem Reap a Lamezia, via Bangkok, Zurigo, e Roma
 
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AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie

aless grandissimo TR e complimenti per l'itinerario.
Bangkok e' sempre un gran piacere rivederla, in ogni salsa.
Molto curioso sul tuo itinerario a nord. Chiang Mai/Chiang Dao ;)
 

mauro.

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Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie (Australia, Thailandia, e Cambogia)

Un piacere...come sempre
 

londonfog

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Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie (Australia, Thailandia, e Cambogia)

Gran belle foto. Sia quelle "ovvie" che quelle fatte in giro per Bangkok.
 

Aletheia

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Padova
Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie (Australia, Thailandia, e Cambogia)

Valeva la pena aspettare un po' ;-)
Grazie, bellissime foto soprattutto quelle di Bangkok.
Attendiamo presto il resto.
 

aless

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12 Settembre 2006
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Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie (Australia, Thailandia, e Cambogia)

PARTE III
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La seconda tappa di questo viaggio in terra d'Asia comprenderà le province di Chiang Mai e Chiang Rai, nel nord della Thailandia, fino al c.d. Golden Triangle e ovvero il confine con Laos e Myanmar.

L'opzione via terra costituiva una validissima alternativa ma, considerando i pochi giorni a disposizione, ho infine optato per l'aereo. Sempre il fattore tempo mi ha fatto poi desistere dall'andare anche nelle zone a sud del paese, preferendo qualche giorno in più in Cambogia al mare di Phucket e delle isole Phi Phi. Dove però conto di tornare, nonostante l'attentato di questo pomeriggio a Bangkok che potrebbe essere sinonimo di una nuova fase di instabilità politica.

Le compagnie che collegano Bangkok al nord del paese sono molte - come Nok Air e Lion - mentre molte meno sono quelle che si spingono fino in Cambogia. Per questo motivo la scelta è ricaduta sul gigante low cost asiatico, ovvero su Air Asia e in particolare sulla sua succursale thailandese.
Come molti di voi già sapranno, Air Asia è infatti una compagnia malese a cui si ricollegano solo indirettamente circa 6 altre compagnie che portano lo stesso nome, come questa Thai Air Asia o come la tristemente nota Indonesia Air Asia, salita agli onori della cronaca per la vicenda del volo QZ8501 scomparso nel mare di Giava.

Thai Air Asia opera dallo scalo secondario di Bangkok, ovvero il Don Mueang International Airport che, aperto inizialmente nel 1914 come base militare, rappresenta il più antico aeroporto thailandese ancora in attività, oltre che uno dei più antichi di tutto il continente. Il suo codice è oggi DMK, da quando cioè il più famoso BKK è passato all'antagonista e scintillante Suvarnabhumi. DMK rappresenta il principale scalo low cost del paese, da cui nel 2014 sono transitati più di 21 milioni di passeggeri.

Collegato da una veloce autostrada al centro della città, da un punto di vista funzionale è abbastanza insignificante, mentre esteticamente credo sia proprio brutto.





L'unica lounge a cui ho accesso: quella fumatori.





Ho già stampato la carta d'imbarco, quindi mi avvio direttamente e velocemente verso il gate.





FIDS.



Il primo dei due è il nostro aeromobile.













A bordo la sensazione è estremamente piacevole: l'aereo ha circa 8 anni, ma si presenta esteticamente gradevole, pulitissimo, comodo, e tenuto perfettemente. Le sedute sono in pelle, mentre i copri-poggiatesta rossi aiutano ad identificare immediatamente i posti premium.







Le divise degli a/v sono abbastanza anonime (pantalone nero e camicia bianca), mentre quelle delle a/v sono stupende (rosse e simil-tradizionali). Età media dell'equipaggio molto bassa.

Sempre le a/v mi causeranno infine un mancato infarto all'ingresso di ognuna delle 4 tratte che ho effettuato con FD, oltre ad una costante e fortissima tachicardia per il resto del volo. Non c'entra nulla ed è un commento addirittura quasi odioso, ma sono belle da diventar scemi.

Pitch decente, soprattutto per una low cost.



Ci danno l'ok.



La concorrenza.





Aspettiamo lui e partiamo.



I potenti mezzi dell'aviazione militare Thai.



La città si estende a perdita d'occhio.











Arriviamo in quota e finisce lo spettacolo.



Durante la crociera passa il servizio. Il menù è chiaramente tutto a pagamento, dal quale non scelgo nulla.

700km, cioè un'oretta di volo che scorre via anche noiosa finchè non siamo in finale.















Arrivati.



Residuati.







Nok Air ha una livrea simpatica a prima vista, ma che diventa ridicola col passare del tempo.





Il Chiang Mai International Airport ha poche pretese ma svolge sufficientemente il suo lavoro.












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PARTE I - Da Sydney a Bangkok, via Melbourne
PARTE II - OT Bangkok
PARTE III - Da Bangkok a Chiang Mai
PARTE IV - OT Nord della Thailandia
PARTE V - Da Chiang Mai a Siem Reap
PARTE VI - OT Cambogia
PARTE VII - Da Siem Reap a Lamezia, via Bangkok, Zurigo, e Roma
 
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aless

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Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie (Australia, Thailandia, e Cambogia)

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LH400

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Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie (Australia, Thailandia, e Cambogia)

Ben scritto, belle foto...alcune notevoli! Complimenti!
 

massyrm

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23 Febbraio 2015
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Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie (Australia, Thailandia, e Cambogia)

Molto bello sia lo stile del racconto che le immagini!

Su ques'ultime, però, sommessamente faccio una considerazione: son foto 2000x1500, cioè circa 1Mega l'una. Solo nella pagina due ne hai messe 150 :D
Imho aprire una pagina di 150Mega inizia ad essere un filo troppo.. non è che puoi ridimensionarle tipo a 800x600? :p
 

aless

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12 Settembre 2006
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Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie (Australia, Thailandia, e Cambogia)

Molto bello sia lo stile del racconto che le immagini!

Su ques'ultime, però, sommessamente faccio una considerazione: son foto 2000x1500, cioè circa 1Mega l'una. Solo nella pagina due ne hai messe 150 :D
Imho aprire una pagina di 150Mega inizia ad essere un filo troppo.. non è che puoi ridimensionarle tipo a 800x600? :p
Hai ragione da vendere.

E' che speravo le altre parti finissero nella nuova pagina, a torto.

Spero di aver risolto.
 

aless

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12 Settembre 2006
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Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie (Australia, Thailandia, e Cambogia)

PARTE IV
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Sarà che per deformazione professionale mi ritrovo sempre a soffermarmi su questi dettagli, ma che Chiang Mai sia una città importante nella storia non solo della regione ma dell'intera Thailandia lo si può notare subito dall'imponente fossato e dalla contigua cinta muraria che ne delimitano geometricamente i limiti. Niente di simile verrebbe mai fatto per un anonimo centro di periferia.



Oltre che uno snodo politico e commerciale, Chiang Mai è infatti uno dei centri più importanti del buddhismo thailandese, per via dei numerosi e antichissimi templi al suo interno, e per la vicinanza al tempio forse più importante della religione locale: il Wat Phrathat Doi Suthep.

Qui la visione dal vero...







...con la città vecchia da una parte...



...e quella nuova dall'altra.



Un po' di foto varie.











Una birra ristoratrice...



...in quello subito diventato il mio bar preferito.



Un cimitero reale.







Anche le tonache vanno lavate ogni tanto.



Il mercatino della domenica.











Sandali presidenziali.







Il grande e incompiuto Wat Chedi Luang.





Nel mio peregrinare asiatico, il caffè non mi ha mai deluso neppure una volta.



Il mio ostello super-lusso (seriamente, da promuovere a pieni voti).



Ennesima apologia degli ostelli: conosco una simpatica ragazzetta inglese che convinco a salire sul Doi Suthep, cioè la montagna su cui sorge l'omonimo tempio di cui parlavo prima.

Il nostro potente mezzo (mi confesserà poi di non essere mai salita prima su uno scooter).



Dopo una mezz'oretta di strade di montagna, arriviamo alla scalinata d'accesso al tempio. Con questo caldo è proprio quello che ci voleva.





La fortuna però ci sorride, non solo perchè i calcoli funzionano e incrociamo al contrario il picco del flusso turistico, evitando di ammassarci alle solite orde di famelici turisti cinesi e restituendoci la magia di un luogo incredibile quasi tutto per noi, ma anche perchè oggi si tiene una cerimonia particolare che ci darà l'occasione di osservare più da vicino le funzioni buddhiste.

La bellezza di questo posto vale da sola la visita, mentre le foto non gli rendono minimamente onore.













Loro sono occidentali a cui è permesso di prendere parte alla cerimonia, ma dall'esterno e con un diverso abbigliamento.















Questa è una copia abbastanza fedele del piccolo Buddha di Smeraldo conservato a Bangkok.



Piccolo vademecum per un turismo responsabile.



Sempre con gente raccatata in ostello - questa volta un ragazzo di Hong Kong, e due ragazze e un ragazzo di Taiwan - noleggiamo una macchina e spendiamo una giornata on the road che, tra andata e ritorno, sarà lunga circa 700 km. Mentre pianifichiamo un po' di dettagli la sera prima, uno dei ragazzi mi chiede se avessi mai fatto un viaggio così lungo in macchina. Un po' sorpreso rispondo di sì, ma che avremmo potuto fare un po' per uno alla guida. Al che capisco a cosa realmente si riferisse: venendo tutti dalle città tra le più dense al mondo (HK e Taipei), non solo nessuno di loro aveva la patente - figuriamoci una macchina - ma ad eccezione di una ragazza non avevano mai fatto più di 100 km in macchina. Figuriamoci 700.

Thank you, driver.

Il nostro cesso di mezzo.



Si parte.





La nostra prima meta è un delle cose più assurde (nel senso addirittura di "stupide") abbia mai visto, cioè quel Wat Rong Khun meglio noto in occidente con il nome di White Temple.
Il perchè è presto detto.



Si tratta di un tempio contemporanemente buddhista e induista la cui costruzione è inziata negli anni '70 e che è destinata a durare nel tempo (un po' sul modello della Sagrada Familia), e che sotto nessun aspetto può essere accomunato con i templi tradizionali.

Gessi e giochi di rifrazione ne caratterizzano l'architettura, mentre dipinti in cui si va dalla creazione fino a Micheal Jackson, passando per Neo di Matrix, caratterizzano gli interni (no foto).







Giusto perchè altrimenti non ci capiamo, lascio alle foto la descrizione dei dettagli.















Andiamo va, che è meglio...

Attraversiamo la ridente Chian Rai.



La seconda tappa è la cosiddetta Black House, o più propriamente Baan Dam, a metà strada tra un museo ed un parco culturale progettato e realizzato dall'artista Thawan Duchanee, e in un certo senso l'antitesi del poco distante White Temple.

Personalmente l'ho trovato un posto davvero eccezionale.

Ancora una volta lascio spazio alle foto, scusandomi semmai per la lunghezza di questo OT.















Uno scheletro d'elefante.
La tradizione e credo anche la scienza vogliono che siano scheletri simili di esemplari nani ritrovati in Sicilia ad avere alimentato la leggenda dei Ciclopi, ed in particolare di Polifemo.





Particolare...



...intero.





Un posto molto particolare e altrettanto bello.

Ma via verso l'ultima tappa.













Cioè verso il Golden Triangle, ovvero il punto in cui Thailandia, Laos e Myanmar si incontrano affacciandosi tutti assieme sul Fiume Mecong.





E da questo luogo incantato vi saluto, dandovi appuntamento al prossimo Capitolo.

Next step, Cambodia




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giusri

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18 Novembre 2012
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Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie (Australia, Thailandia, e Cambogia)

si rimane basiti, senza parole, nel vedere queste foto bellissime di questo Paese straordinario. Complimenti !!
..peccato per questi attentati, speriamo che le cose vadano meglio, questa bella Gente davvero non se lo merita...
 

nicolap

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Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie (Australia, Thailandia, e Cambogia)

TR superlativo, come nella tradizione dei tuoi. Gran pecca l'assenza di foto alle AAVV di Air Asia ma, conoscendo i tuoi gusti, forse meglio così.
Sono molto affascinato dal buddismo e dalla sua - almeno apparente - natura pacifica e tollerante, che lo pone in contrapposizione al contrario con quegli scassacazzi dei monoteisti, per i quali tutto è peccato e tutti sono nemici.
Non vedo l'ora di leggere il prosieguo. Bravo!
 

AZ209

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Londra.
Re: [TR] Di colombi viaggiatori e altre storie (Australia, Thailandia, e Cambogia)

...in quello subito diventato il mio bar preferito.

Non avevamo dubbi
Sempre le a/v mi causeranno infine un mancato infarto all'ingresso di ognuna delle 4 tratte che ho effettuato con FD, oltre ad una costante e fortissima tachicardia per il resto del volo. Non c'entra nulla ed è un commento addirittura quasi odioso, ma sono belle da diventar scemi.
Assolutamente d'accordo con te.;)