Re: Thread MXP-LIN: SEA ritira il masterplan attuale di Malpensa
Dare la responsabilita', o peggio, chiedere a Roma di prendere una decisione che il territorio osteggia animatamente e' pura utopia.
Questo secondo me è un assunto errato. Le policy le detta lo Stato, non il comune di Milano che, politicamente, conta come il due di picche quando la briscola è fiori.
Lo stato centrale, come tale, deve prendere tutte le decisioni necessarie affinché il sistema paese abbia i maggiori benefici, sia che si tratti del sito nazionale per il deposito delle scorie radiottive, la localizzazione dei rigassificatori, la scelta di appuntare commissari al governo delle città o la scelta di quale aeroporto tenere aperto o chiudere. La gestione del trasporto, in tema infrastrutturale, deve essere deciso dallo stato in base a valutazioni oggettive di beneficio della collettività, non agli interessi né localistici (MXP vs LIN) né di aziende private (AZ/EY). La logica di avere un unico aeroporto a Milano è palese e lampante e il governo centrale, che ha ancora l'autorità sugli indirizzi di gestione per quanto attiene al tema "trasporto nazionale", deve esercitare questa sua prerogativa. Anche contro il parere della comunità locale.
Ahimé, non mi pare che il Governo abbia una seria politica del trasporto aereo, tale per cui una scelta di tipo strategico venga finalmente presa.
A Milano non vogliono assolutamente chiudere Linate, ergo politicamente Roma non ha alcun interesse ad andare contro a quello che e' il volere della stragrande maggioranza dei suoi elettori di Milano e provincia. Se le cose vanno cambiate si cambiano, ma l'impulso lo deve dare il territorio e le istituzioni locali che lo rappresentano.
D'accordo in parte, ma come detto sopra è il governo centrale a dovere agire laddove le istituzioni locali non hanno né il potere né la volontà di muoversi.
Aggiungo che e' SEA stessa che ha tutti gli interessi a non volere la chiusura o limitazione di LIN, visto che ci guadagna bene.
Last but not least, SEA e' il bancomat del Comune di Milano, pertanto nessuno a Milano ha interesse che cambi questo staus quo.
Basta fare come fece il governo inglese che, dopo l'approvazione della vendita a Ferrovial di BAA, decise che la concentrazione in mano ad un unico soggetto limitava la competizione e obbligò di fatto a fare di BAA uno spezzatino: le policy si cambiano e gli attori si adeguano, l'importante è che le policy siano fatte in maniera lungimirante, non alla CDC.
Evito oltretutto di menzionare l'UE, che sicuramente troverebbe forti motivazioni
Non vedo come: l'infrastruttura LIN non mi risulta sia di proprietà dell'UE e la chiusura di LIN non ostacola (semmai amplia) la concorrenza.
e spinte lobbistiche da LH, BA, AFKL e compagnie varie per evitare alcun cambiamento.
Assai più probabile, ma ogni minaccia di lasciare o ridurre i voli su Milano sarebbe solo un vantaggio per AZ e altri operatori. Non possono fare molto altro oltre che questo.
Ripeto, ritengo utopico continuare a dare la responsabilita' a Roma ed a AZ/EY sulla non chiusura di Linate.
Di certo chiedere di liberalizzare LIN agli intercont non depone a favore di una presunta innocenza
AZEY avrebbero tutti gli interessi a spostarsi a MXP, ma sanno che tanto LIN non verra' mai chiuso.
No, non ne avrebbe molto interesse, stante che la flotta è già stiracchiata e, pur utilizzando tutte le macchine che girano su LIN, non coprirebbe neppure interamente il numero di rotte che viene offerto dai competitors anche escludendo easyJet.
DaV