Don Vito Riggio si converte sulla via di Damasco?
Probabilmente la sua dichiarazione è il primo e tempestivo effetto della privatizzazione di Alitalia. La pretesa dei politici lombardi di avere sia Linate che Malpensa aperti e in concorrenza poteva funzionare solo quando Pantalone pagava il conto. Da ieri AZ è privata e con una struttura finanziaria fragile, non può permettersi di continuare a regalare ai concorrenti il mercato lombardo, nemmeno ad Air France, che è socia ma resta un concorrente.
Il lock-up a pochi anni di distanza dà a Colaninno appunto un orizzonte temporale stretto. Quando coi soci venderà il 75% restante ai Francesi il prezzo potrà variare molto, fra il mero cedere la quota dell' attuale Alitalia e il vendere qualcosa di diverso e più grande, cioè i mercati sia di Roma sia di Milano.
Riggio negli anni ha dimostrato la finezza politica di cambiare posizione a seconda del vento che tirava. E' chiaro che Colaninno e Spinetta ora non parlano di Linate solo per dare aria alla bocca e non vogliono trovarsi Lufthansa ben radicata a Malpensa, devono andarci prima loro, ma non perdendo soldi come inevitabilmente accadrebbe senza la chiusura di Linate.
E' patetico ricordare come i media milanesi abbiano sparato a zero su Malpensa per anni e siano stati sempre paladini di Linate, quando c' erano da difendere gli interessi romani e Corriere e AdR avevano lo stesso padrone Romiti. O ricordare tutte le manifestazioni anti Malpensa foraggiate da Lufthansa. O quando si leggeva, neanche dodici mesi fa, che Alitalia perdeva a causa di Malpensa, perciò doveva tornare a Fiumicino. Ora chi domina a FCO vuole dominare anche a Milano, improvvisamente tutti vogliono Malpensa e le canne si piegano, si adeguano.
Tra pochi mesi il raddoppio della ferrovia a Castellanza (e chiediamoci quanto sia stata spontanea la ferrea opposizione del sindaco) permetterà un servizio ferroviario paragonabile a quello che ha Fiumicino, l' accesso autostradale è raddoppiato, a dicembre da Milano centro a Roma centro l' aereo non sarà più indispensabile.
Se non si può limitare LIN alla sola FCO lo si chiuda del tutto, altrimenti avanzo una modesta proposta, rispolverando una vecchia idea.
Ora che per Ryanair Fiumicino non è più un taboo
spostiamo a Ciampino i voli da Linate, limitando LIN e CIA al reciproco servizio
pagando una mancia a FR una mancia per il disturbo di liberare qualche slot.
Quale mancia? Semplice, la liberalizzazione totale della LIN-CIA. La UE non potrebbe certo obiettare e non lo farebbe MOL.
Otterremo 3 risultati:
- la fine di Linate come spina nel fianco di Malpensa e fonte di rendite che distorcono il mercato
- la fine del monopolio sulla Milano-Roma
- la limitazione di Ciampino ad un numero ragionevole di voli