Thread Alitalia - Novembre 2016


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Farfallina

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Farfallina ,la mia sensazione è che non sono riusciti \non riescono \non riusciranno a portare passeggeri per il lungo raggio a FCO dal Nord che offre molte vie di fughe verso altri Hub, più appetibili di FCO.
I pax li porti se metti a posto il prodotto rendendoti competitivo e offrendo destinazioni che siano appetibili. Non scadiamo nella solita diatriba FCO-MXP, anche se in Italia ad autogol per scarsa lungimiranza, provincialismo e appetiti siamo al top.
 

Alalf001

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1 Agosto 2016
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Aeroporto più bello del mondo
A

ccertata la scarsa dispo-nibilità dei soci italiani a ulteriori iniezioni di liqui-dità, resta soprattutto sulle spalle di Etihad il peso di soste-nere i conti in rosso Alitalia, di cui detiene il 49%. Il consiglio d'amministrazione per l'esame delle linee del piano industriale, previsto per ieri, è stato rin-viato e la nuova data verrà fissata la prossima settima-na. Secondo indiscrezioni, la riunione del board po-trebbe slittare addirittura a metà dicembre, non tanto per scavallare il referen-dum del 4 dicembre quan-to perché un supplemento di tempo sarebbe utile a definire almeno alcuni dei molti aspetti ancora irrisol-ti. Ma intanto, in vista della chiusura in rosso dell'eser-cizio 2016, la priorità è la stampella finanziaria per il patrimonio, con l'obiettivo anche di alleggerire il de-bito della compagnia, che per quest'anno aveva mes-so in cima all'agenda proprio la riduzione degli oneri finanziari. L'indebitamento finanziario non corrente, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, ammon-terebbe a circa 800 milioni, di cui quasi 500 milioni, ossia oltre il 60%, sono riferiti ai bond, Il 30 luglio 2015 infatti Alitalia ha emesso le sue prime obbli-gazioni per 375 milioni di euro nell'ambito del progetto Dolce

Vita. La scadenza è prevista nel 2020 e Alitalia offre una cedola del 5,25% su base annua. Due mesi dopo ne sono state emesse altre, per un valore di 116 milio-ni, che rientrano nel cosiddetto Project Box, operazione voluta da Etihad per fornire finanzia-menti ai suoi equity partner. Per questo tra le prime misure c'è l'impegno del socio emiratino a rimborsare anticipatamente par-

te delle obbligazioni a scadenza, convertendole in azioni senza diritti di voto che non faranno aumentare la quota detenuta, che è già la massima prevista dalle norme Ue per un vettore extra-comunitario. Altro discor-so invece è il finanziamento del piano. Fonti bancarie lo mettono in collegamento con l'attivismo di Etihad nel cercare nuovi fondi sul mercato. L'importo del suo

primo bond sukuk, rispettoso cioè dei precetti della finanza islamica e ormai in rampa di lan-cio, è stato portato da 1 miliardo fino a un massimo di 1,5 miliar-di di dollari. Sui contenuti del piano, invece, l'amministratore delegato Cramer Ball si sforza di mantenere calmi i dipendenti, allertati dalle voci di nuovi esu-beri. Ma intanto il taglio dei co-sti è obbligato e si cominciano a

chiudere le rotte non profittevoli, come la Roma-Instanbul. Per tornare a Etihad, sembra raggiunto almeno l'accordo per il salvataggio di airberlin, vettore tedesco partecipato Al 29,9% da Etihad. Il cda del gruppo turistico tedesco Tui ha approvato lo spin-off del suo vettore Tuifly per combinarne le attività con quelle di Airberlin. La nuova compagnia avrà una

flotta di 60 aerei e servirà desti-nazioni turistiche da Germania, Austria e Svizzera. Il capitale della newco sarà detenuto per il 25% da Etihad, per il 24,8% da Tui e per il 50,2% da una fon-dazione austriaca. (riproduzione riservata)

LA COMPAGNIA EMIRATINA ALZA A 1,5 MILIARDI $ L'IMPORTO DEL PRIMO BOND ISLAMICO

Alitalia, Etihad a caccia di fondi

Il cda potrebbe slittare a metà dicembre Priorità agli interventi sul patrimonio Trovato l'accordo con Tui per Airberlin di Elena Filippi

L e Ferrovie studiano un bond da 600 milioni, che potrebbe essere lanciato già la prossima settimana. Lo ha annunciato il cfo delle Fs, Ste-fano Pierini, in occasione del convegno Standard and Poor's in corso a Milano, aggiungendo che la scadenza dei titoli potrebbe essere a 8, 10 o 12 anni. Pieri-ni ha spiegato che le proposte dei potenziali lead manager del collocamento arriveranno a Fs entro lunedì prossimo e che poi l'azienda potrà partire con l'assegnazione del manda-to e l'effettivo lancio dell'ope-razione. «Ad ogni modo aspet-tiamo il momento di mercato favorevole, abbiamo tempo, ma sono convinto che il no-stro sarà un titolo che creerà appetito», ha detto il Pierini. Il cfo ha spiegato che Fs può contare su una linea di back-up con le banche da 1,5 miliardi, attualmente utilizzata solo per 400 milioni, «quindi non abbiamo pressioni». Guardando alla strada che porterà verso la quotazione della divisione di Ferrovie dello Stato in cui confluiranno l'Alta velocità e gli altri treni a lunga percorrenza, «sarà ve-rosimilmente nella seconda metà dell'anno prossimo» ha detto Pierini, aggiungendo che la quota sarà tra «il 30 e il 35%».

Nel frattempo, per lo sviluppo del proprio busi-ness internazionale, il gruppo guarda al mercato sudafricano. In cordata con altri due soci locali, ovvero Southern Palace, società d'investimenti e costruzioni presente in molti Paesi dell'Africa sub-sahariana, e Makoya, specializzata nella logi-stica ferroviaria, il gruppo guidato dall'ad Renato Mazzoncini, partecipa a una gara per la progettazione, costruzione e gestione di un terminal inter-modale di ultima generazione nei pressi di Johannesburg. L'offerta tecnica ed economica è stata pre-sentata lo scorso 27 ottobre dal consorzio, partecipato al 35% da Fs, al 45% da Southern Palace e al 20% da Makoya, consorzio che, in caso di aggiudicazione, sarà l'operating company asse-gnataria della concessione per almeno 20 anni, fino al pas-saggio a Transnet Freight Rail, società ferroviaria sudafricana operante nel settore delle merci di proprietà al 100% di Transnet (le Ferrovie del Sudafrica). Il progetto, denominato Tambo Spring, fa parte di un programma di sviluppo finanziato dal governo sudafricano con 300 miliardi di rand (18 miliardi di euro) di cui 200 (12 miliardi di euro) assegnati a TransNet Freight Rail per incrementare i volu-mi di traffico merci su rotaia. Questo rappresenta solo il primo passo nel percorso di Fs nello Stato sudafricano. (riproduzione riservata)

Le Fs pronte a lanciare bond da 600 milioni

di Andrea Giacobino

D ue protagonisti della gestione e un mago dei siti di e-commer-ce. È questa la squadra pronta a far partire Euclidea sim, appena autorizzata da Consob, una nuova realtà nel fintech che opererà nel mondo della consulenza finanziaria con una innovativa piattaforma digitale. La società, fondata a Milano nello studio del notaio Mauro Notari, è presieduta da Roberto Condulmari, storico fonda-tore di Kairos Partners da cui è uscito tre anni fa; mentre l'amministratore delegato è Mario Bortoli, con un lungo pas-sato nelle società di gestione del mondo Intesa Sanpaolo, già responsabile delle gestioni multimanager di Fideuram Investimenti sgr e prima in Eurizon Alternative Investments. Condulmari e Bortoli hanno ciascuno, rispettivamente, il 14,8 e il 29,3% della newco. Con il 18,6% figura nel capitale An-gelo Luca Valaguzza mentre un altro 14,8% è della Redpill srl, di proprietà di Marco Corradino, anche lui ex Intesa, ma poi inventore dei siti Volaregratis e BravoFly, oggi di Lastmi-nute.com. A libro soci figurano poi il 14,8% intestato alla Luchi Fiduciaria e il rimanente 7,5% di proprietà di Giovanni Folgori. Nel consiglio d'amministrazione di Euclidea Sim ci sono i cinque soci fondatori persone fisiche, oltre a Andrea Beretta Zanoni e Fabio Troiani. La newco, con capitale iniziale di un milione di euro, ha per oggetto «l'esclusivo esercizio professionale anche mediante lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi ad alto valere tec-nologico, nei confronti del pubblico, del servizio di gestione di portafogli». (riproduzione riservata)

Condulmari e Bortoli lanciano Euclidea sim

Cramer Ball

Quotazioni, altre news e analisi su www.milanofinanza.it/alitalia

Renato Mazzoncini
 

Marco Clemente

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8 Febbraio 2016
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JetAirways non fa parte di JV e in questo senso puo' fare quello che gli pare.

Londonfog, una domanda. Ma allo scadere del contratto con la JV a gennaio 2017 cosa potrebbe cambiare per AZ? Potrà finalmente aprirsi maggiormente al nord america, magari rendendo annuali alcune rotte e aumentando le destinanzioni? Finiranno le limitazioni imposte dal Gruppo AF-KLM? Parlo da persona appassionata di aviazione ma che non opera, purtroppo, nel settore.
A gennaio 2017 scade solo la JV europea... per il nord america bisogna aspettare il 2020 credo...
 

atlantique

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specifico per me cosa è logico!

integrazione con Air berlin il che significa:

3.000,00 dipendenti a casa ( purtroppo) :2.000,00 az+ 1.200 air berlin

Fco si mantiene così com'è sul lungo raggio( niente più espansione , addio importanti investimenti aerei lungo raggio)

riduzione medio raggio Az

Lungo raggio verso nord america con espansione air berlin!



Non sparate sul tastierista!!:)
Plausibile considerando anche che Air Berlin non e' castrata da nessuna JV atlantica.
 

atlantique

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I pax li porti se metti a posto il prodotto rendendoti competitivo e offrendo destinazioni che siano appetibili. Non scadiamo nella solita diatriba FCO-MXP, anche se in Italia ad autogol per scarsa lungimiranza, provincialismo e appetiti siamo al top.
Destinazioni appetibili? Con la JV atlantica che vi castra la vedo molto difficile.
Prima che possiate competere con il numero di destinazioni e aerei di LR che hanno LH,BA,AF e gli HUB di FRA,LHR,CDG, ne passeranno di secoli.
 

dario abbece

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milano
I pax li porti se metti a posto il prodotto rendendoti competitivo e offrendo destinazioni che siano appetibili. Non scadiamo nella solita diatriba FCO-MXP, anche se in Italia ad autogol per scarsa lungimiranza, provincialismo e appetiti siamo al top.
ma non è assolutamente mia intenzione fare una diatriba Mxp \Fco ;

Mxp vive il suo dualismo ambiguo con Linate in cui ormai , se è vero il progetto di far diventare Low cost la base Az di Linate , avremmo la "situazione suicide" in cui Linate non permette di avere una massa critica sufficiente per il lungo raggio a Mxp e a sua volta Mxp , con l'enorme offerta delle low cost, riesce a uccidere gli yeld a Linate .

Questo, per me da spettatore senza dati e numeri, è il trend.

Come mi sembra consolidato il fatto che lo sviluppo del lungo raggio su Fco non possa avere uno sviluppo , sicuramente nel breve \medio, per le ragioni di cui sopra a cui certamente si possono sommare anche le tue .
 

AZ1313

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FOG
secondo me quanto scritto non ha senso logico.
In quale mondo DL romperebbe un accordo con AF/KL per buttarsi nelle braccia esclusive di AZ?
Poi si fa confusione tra JV atlantica e quella IT/FR/NL che in quanto a scadenza naturale che penali dovrebbe comportare non venisse rinnovata??
Concordo con te sul non senso logico dell'articolo. Però che Ball stia trattando con Delta è cosa vera. L'ho già scritto su questo forum che ad inizio agosto volò negli Stati Uniti
 

AZ209

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Londra.
Alitalia, verso la conversione di un bond da 300 milioni

«Sueddeutsche Zeitung»: «Etihad vorrebbe convertire un prestito obbligazionario in azioni per aiutare la compagnia a superare le difficoltà», senza incorrere negli strali dell’Antitrust Ue, che fissa al 49% la soglia consentita ad un vettore non europeo

Oggi doveva essere il giorno del consiglio di amministrazione di Alitalia che avrebbe dovuto discutere le linee generali di aggiornamento del piano industriale della compagnia. Il management invece ieri in tarda serata ha deciso di spostare improvvisamente la riunione. Lo slittamento si sarebbe reso necessario sia per l’indisponibilità di alcuni membri del board, ma anche per meglio definire le varie questioni ancora aperte, dalla joint venture con Air France-Klm agli slot su Linate. Sono diversi i dossier ancora aperti sul tavolo, dal cui esito dipende la definizione del piano. Oltre alla joint venture con i franco-olandesi, che scade nel gennaio 2017 e sulla quale la linea resta quella già annunciata nel maggio 2015 dall’allora amministratore delegato Silvano Cassano di abbandonare l’alleanza; resta da decidere cosa fare degli slot su Linate; è inoltre ancora in corso la trattativa sull’alleanza transatlantica.

L’aggiornamento del piano industriale

La riunione del board, secondo indiscrezioni di stampa, avrebbe dovuto approvare anche un’operazione sul patrimonio. La compagnia naviga tuttora in una perdita, bruciando 500 mila euro al giorno, e rischia di non centrare l’obiettivo di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2017. Secondo alcune stime non confermate stime la compagnia rischia di chiudere con un rosso di 400 milioni di euro quest’anno e 500 milioni l’anno prossimo. C’è poi la delicata questione degli esuberi, per i quali girano numeri che oscillano da 600 a 2mila. Numeri che comunque dipendono dall’esito delle trattative aperte e dalle scelte industriali che verranno definite. È probabile che venga deciso qualche intervento per ridurre il costo del lavoro, per rendere la compagnia più agile e snella. Sarebbe prevista la messa a terra di una decina di aerei di medio raggio e l’arrivo di nuovi velivoli per il lungo raggio. Tempi e modalità sono tutti da definire.

L’ipotesi della low-cost

Alcune indiscrezioni parlando anche della possibile creazione di una struttura low cost, attraverso l’attuale Cityliner, ipotesi che tuttavia non sembra essere facilmente realizzabile. Etihad Airways, vettore degli Emirati Arabi Uniti, vorrebbe invece destinare nuove liquidità alle due principali controllate in Europa, Alitalia, di cui ha il 49% del capitale, e la tedesca Air Berlin (29,2%), per aiutarle a superare le difficoltà attuali, senza incorrere negli strali dell’Antitrust europeo. E’ quanto scrive il quotidiano «Sueddeutsche Zeitung», citando fonti vicine al dossier e spiegando che Etihad sta valutando la conversione in azioni senza diritto di voto di un prestito obbligazionario da 300 milioni di Alitalia.
.....
http://www.corriere.it/economia/16_...ni-beda12ee-b18a-11e6-aca9-06f7502f8eb7.shtml
 

Farfallina

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Concordo con te sul non senso logico dell'articolo. Però che Ball stia trattando con Delta è cosa vera. L'ho già scritto su questo forum che ad inizio agosto volò negli Stati Uniti
AZ è vero che tratta con DL da tempo, anche perchè è la sponda naturale nel confronto con i francesi. DL ha tutto l'interesse ad essere sempre più lei il riferimento della JV sottraendo forza ai francesi.
 

AZ209

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Londra.
Le scelte di Alitalia per le vendite, tra Ndc di Iata e piattaforma Sabre

Se il piano di rilancio tarda ad arrivare, scatenando ipotesi e illazioni di ogni tipo, sul fronte delle vendite e delle strategie di rapporto con i clienti di Alitalia, che sia diretto o intermediato, emerge qualche particolare in più.

Ad alzare il velo su alcuni elementi della politica commerciale ci ha pensato Aldo Ponticelli, head of gds management and efficiency di Alitalia, nel corso dell’evento EnVision di Sabre che si è tenuto ieri a Milano. Una presenza non casuale quella del manager di Az, considerando che proprio nelle scorse settimane la compagnia ha sospeso le vendite per un paio di giorni per effettuare la migrazione sulla piattaforma del provider tecnologico, o gds che dir si voglia.

Il paradosso
E su questo punto è emerso quello che, fino a qualche anno fa, sarebbe stato un clamoroso paradosso: Alitalia ha scelto Sabre non per la vendita in agenzia, ma all’opposto, per quella diretta: “Az ha capito che la personalizzazione è l’elemento di vittoria del trasporto aereo – ha spiegato Ponticelli -, dal cliente più esigente a chi acquista il servizio base. Per fare questo abbiamo scelto Sabre, che ci consente di effettuare quel processo di inspirational shopping, customize shopping e servizio di post sale”.

Rotta sulla Iata
E la distribuzione? La strada che Alitalia vuole percorrere, ha spiegato il manager è già tracciata: “Per le agenzie, il supporto arriva dalla Iata, che individua i big data e fa avvicinare l’esperienza dell’acquisto in adv a quello diretto su internet attraverso l’Ndc. Sarà una customizzazione molto vicina a quella del web, con la possibilità per le adv di sapere già tutto del singolo cliente e anticiparne le richieste”.

TTG

 

Alalf001

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1 Agosto 2016
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Aeroporto più bello del mondo
Buongiorno a Tutti ,

Mi vorreste scusare ma mi permetto di puntualizzare un paio di inesattezze.
1) la JV Atlantica ha la sua naturale scadenza il 31/01/2021.
Quindi prima di quella data sono tutti ( DL, AF, KLM ed AZ ) vincolati!

2) la penale , così parliamo con numeri alla mano visto che i numeri sono tanto apprezzati dai nostri forumisti, è del 33% dei RICAVI ( sottolineo RICAVI) di ogni singola tratta , per ognuno dei vettori interessati , sul corridoio Atlantico.
E qui rispondo al nostro amico Simpy , in quanto 500 milioni non basterebbero nemmeno per sedersi al tavolo per discutere la estinzione anticipata dell'accordo.

lascio a Voi le considerazioni del caso , colgo l'occasione per augurare una buona giornata

Saluti
 

AZ1313

Bannato
8 Giugno 2016
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FOG
AZ è vero che tratta con DL da tempo, anche perchè è la sponda naturale nel confronto con i francesi. DL ha tutto l'interesse ad essere sempre più lei il riferimento della JV sottraendo forza ai francesi.
Credo che Delta nemmeno si sogni di mettere a rischio i suoi rapporti con AF per fare sponda con AZ. Darà una botta la cerchio ed un'altra alla botte. Ad AZ sarà concessa qualche tratta in più, ma nulla di particolare
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Credo che Delta nemmeno si sogni di mettere a rischio i suoi rapporti con AF per fare sponda con AZ. Darà una botta la cerchio ed un'altra alla botte. Ad AZ sarà concessa qualche tratta in più, ma nulla di particolare
DL giustamente gioca la propria partita con AF-KL per portare più dalla sua parte gli equilibri della JV. Non è che sono fidanzatini che se ne hanno a male, sono rapporti commerciali.
 

dario abbece

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2 Ottobre 2008
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milano
2) la penale , così parliamo con numeri alla mano visto che i numeri sono tanto apprezzati dai nostri forumisti, è del 33% dei RICAVI ( sottolineo RICAVI) di ogni singola tratta , per ognuno dei vettori interessati , sul corridoio Atlantico.
E qui rispondo al nostro amico Simpy , in quanto 500 milioni non basterebbero nemmeno per sedersi al tavolo per discutere la estinzione anticipata dell'accordo.
??? scusa ma non ho capito
 
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