Thread Alitalia - Luglio 2018


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ripps

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17 Giugno 2017
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(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) Roma, 12 lug - "Ci aspettiamo che il Governo prenda a breve delle decisioni". Cosi' il Commissario di Alitalia Luigi Gubitosi a margine della relazione annuale dell'Antitrust. "Abbiamo avuto l'incontro con i sottosegretari incaricati del tavolo - aggiunge Gubitosi - abbiamo presentato la situazione e quanto fatto nell'ultimo anno. Ci hanno fatto una serie di domande, hanno avuto molta documentazione che esamineranno nei prossimi giorni, ci rivediamo tra due settimane e quindi immaginiamo di avere indicazioni dal Governo come intendono proseguire il corso di Alitalia".
 

FlyKing

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Genova - LIMJ
una separazione ma all'interno dello stesso gruppo, tipo : AZ fly, AZ handling, AZ Cityliner.
Alitalia e l’eterno ritorno.
Correva il 2004, l’ad era Giancarlo Cimoli e il gruppo decise la riorganizzazione della holding in entità separate: Alitalia Fly (che conteneva Alitalia e Alitalia Express, già Alitalia Team, già Avianova) e Alitalia Servizi. L’operazione viene ricordata con una sentenza di qualche anno fa che riporta la seguente motivazione:

La menzionata duplicazione delle strutture, secondo la ricostruzione giudiziale, lungi dal rifocalizzare l’azienda sul proprio core business, «cagionò inefficienze produttive, duplicazioni di funzioni di controllo, conflittualità interna, carenze nei flussi informativi cui sono conseguiti solo diseconomie», stante le criticità in termini di «correttezza sostanziale dell’operazione e di economicità della scelta in termini di gestione aziendale».

https://www.dpei.it/diritto-penale-...er-dissipazione-nella-‘vicenda-alitalia’-trib
Un articolo dell’epoca per rifrescare un po’ le memorie
https://www.italiaoggi.it/archivio/alitalia-fly-51-in-service-1139214
 
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Paolo_61

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L'altra cosa, e uso il tuo post come volano per buttarla li', ma non e' direttamente rivolta a te, e' l'aberrante frase di Di Maio sul "punire" chi ha fatto fallire AZ una terza volta.

Ora, io capisco che lui abbia acqua da tirare al suo mulino, e io capisco che - di lavoro, serio - la sua esperienza sia tutto sommato limitata, ma: se la dirigenza Ali-Etihad ha compiuto crimini, allora che vengano indagati, condannati e messi al gabbio. Se invece di crimini non ce ne sono, e la loro unica colpa e' quella di aver imbastito un piano industriale che, alla fine della fiera, non era cio' che il mercato voleva, allora parlare di punirli e' grave. Uno dei capisaldi del capitalismo e' la liberta' di sbagliare (onestamente), altrimenti cosa abbiamo fa fare SRL, LLC o chissa' cosa.
Quoterrimo!!!!
 

13900

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Alitalia e l’eterno ritorno.
Correva il 2004, l’ad era Giancarlo Cimoli e il gruppo decise la riorganizzazione della holding in entità separate: Alitalia Fly (che conteneva Alitalia e Alitalia Express, già Alitalia Team, già Avianova) e Alitalia Servizi. L’operazione viene ricordata con una sentenza di qualche anno fa che riporta la seguente motivazione:



Un articolo dell’epoca per rifrescare un po’ le memorie
https://www.italiaoggi.it/archivio/alitalia-fly-51-in-service-1139214
Ecco, questo e' cio' cui cercavo di fare riferimento. Sulla carta avere un'unita' (poniamo l'handling) intesa come compagnia a se' stante, fornitrice di servizi in base ad un contratto e con un SLA cui fare riferimento e' un'idea che puo' potenzialmente funzionare, e IAG ci si sta dedicando con gay abandon, come direbbero nella perfida Albione. Peccato che, su 10 esempi che vedo, sia in IAG che esternamente, me ne vengano in mente due o tre che funzionano efficacemente... altrimenti ci sono disservizi, incremento dei costi operative e degli overhead (devi iniziare ad avere gente che supervisioni i contratti, per dirne una).

Quoterrimo!!!!
:)
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Mah. Se il gruppo ha una certa dimensione, allora puoi fare sinergie, risparmi etc etc. Se la massa critica non c'e', qui rischi solo di creare un poltronificio...

L'altra cosa, e uso il tuo post come volano per buttarla li', ma non e' direttamente rivolta a te, e' l'aberrante frase di Di Maio sul "punire" chi ha fatto fallire AZ una terza volta.

Ora, io capisco che lui abbia acqua da tirare al suo mulino, e io capisco che - di lavoro, serio - la sua esperienza sia tutto sommato limitata, ma: se la dirigenza Ali-Etihad ha compiuto crimini, allora che vengano indagati, condannati e messi al gabbio. Se invece di crimini non ce ne sono, e la loro unica colpa e' quella di aver imbastito un piano industriale che, alla fine della fiera, non era cio' che il mercato voleva, allora parlare di punirli e' grave. Uno dei capisaldi del capitalismo e' la liberta' di sbagliare (onestamente), altrimenti cosa abbiamo fa fare SRL, LLC o chissa' cosa.
Onestamente ho ipotizzato sulla base dell'articolo che come dicevo probabilmente è basato su informazioni frammentarie.
A me l'unica motivazione per separare le varie parti è per poter trattare più facilmente diversi contratti per il personale. In realtà Cityliner già esiste e ha già contratti più vantaggiosi, parlano di passaggio ad Airbus sull'esempio di IB Express (l'obiettivo immagino sia evitare l'errore di AP che volava con costi AZ). E su questa parte possiamo pensare l'articolo si riferisse a prendere esempio da IB con IB Express e ci può stare. Riguardo alla separazione volo - handling immagino che sia propedeutico alla riduzione dei costi del lavoro della parte handling ipotizzando eventualmente uno spin off (come hanno poi fatto con il personale negli aeroporti periferici). In fondo la tendenza è portare progressivamente fuori l'handling.

Riguardo a gigino non mi meraviglio, mi meraviglio del livello medio di chi lo voleva incoronare premier... fra l'altro la procura di Civitavecchia già sta indagando. Fra l'altro quello che dimentichiamo sempre è che facendo gli imprenditori si rischia il proprio, i soci hanno perso per loro errori i loro capitali. Quello che in Italia è malato è che si vuol far fare allo Stato l'imprenditore ma con la regola di non scontentare i portatori di voti invece di fare impresa, insomma, stiamo parlando di un paradosso.
 
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ripps

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Intanto Rocco Sabelli, ex AD di Alitalia CAI, dovrebbe entrare nel CDA del Milan….
 

TW 843

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Alitalia frenó su plan de sumar vuelos a Ezeiza por la suba del dólar

www.cronista.com

Retomará el proyecto si hay estabilidad en el segundo semestre. En noviembre traerá igual un avión más grande para ampliar en 200 asientos su capacidad por semana

La compañía aérea Alitalia decidió postergar sus planes de aumentar frecuencias de Roma a Buenos Aires, tras la fuerte devaluación del peso. Originalmente, por la alta ocupación registrada en el primer semestre, la empresa preveía pasar de siete a 10 sus vuelos semanales a Ezeiza.


Pero la fuerte suba del dólar frente al peso hizo demorar los planes, ya que provocaron a una caída de la demanda desde la Argentina. "Teníamos previsto incrementar las frecuencias, porque en el primer trimestre registramos un 91% de ocupación en los vuelos a Buenos Aires. Íbamos a ampliar de siete a 10 vuelos a la semana, pero el proyecto se frenó por la fuerte suba del dólar. Vamos a estar atentos a lo que suceda en los próximos seis meses. En cuanto veamos que se estabiliza, vamos a retomar el proyecto, quizás para el próximo verano europeo", explicó Fabio Lazzerini, director Comercial de Alitalia, de visita en el país.


"Somos optimistas, hay más de 20 millones de argentinos con ascendencia italiana, interesados en viajar. Y parte de la caída se puede compensar con más viajes de italianos y europeos, atraídos el tipo de cambio favorable", agregó Lazzerini.


Tommaso Fumelli, director general de Alitalia Argentina, explicó que "se notó el impacto de la suba del dólar en las ventas. Antes, un pasaje de u$s 1000 costaba $ 17.000, ahora $ 28.000. Es un impacto fuerte, pero los argentinos tienen muchas ganas de viajar a Europa. Roma es el segundo destino después de Madrid. Estamos seguros que más allá del dólar alto, las ventas van a crecer".



De todos modos, la aérea (hoy intervenida por el Gobierno italiano) aumentará su capacidad a Ezeiza. "En noviembre vamos a traer un avión más grande para dos de las siete frecuencias semanales, un Boeing 777-300 en lugar del 777-200, que tiene 100 asientos más. Así, vamos a ampliar la capacidad en 200 pasajeros por semana", explicó Fumelli.

Al ser consultado sobre si Alitalia bajaría precios para atraer más demanda, como ya hicieron otras aéreas, Fumelli comentó: "Estamos listos para revisar precios si el mercado lo necesita. Desde mayo hay claramente menor demanda, pero estamos seguros que es temporal. La Argentina siempre tuvo grandes bajas y alzas y después resultó fuerte en ventas".


Alitalia ofrece, a quienes viajan desde la Argentina, vuelos a cualquier destino de Italia por 50 euros el tramo y de Europa por 70 euros. Además, cerró acuerdos con hoteles para ofrecer menores tarifas a sus clientes.

La Argentina es el 4º destino internacional de largo alcance de Alitalia en número de pasajeros, detrás de EE.UU., Brasil y Japón.


En virtud de sus fuertes pérdidas y para evitar su quiebra, Alitalia fue intervenida por el Gobierno italiano en mayo de 2017. Sus interventores evalúan hoy tres propuestas para su venta: de la alemana Lufthansa; de un consorcio formado por Easyjet, Air France-KLM, Delta y el fondo Cerberus; y de la low cost húngara Wizz Air. "Los dos partidos que hoy gobiernan Italia dijeron que quieren mantener una participación estatal en Alitalia. Aún no está definido, pero podría venderse sólo una parte", aclaró Lazzerini. En el último año, la aérea logró mejorar costos y ventas, con un precio promedio más alto al ampliar sus clientes corporativos. Y figura entre las más puntuales del mundo, según destacaron ayer sus ejecutivos. Así, cerrará el segundo trimestre del año sin pérdidas, en equilibrio.
 

nicolap

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Vi offro il miglior venerdì sera del mese. Mettetevi sul divano in mutande, prendete la birra gelata e le patatine e .....


https://www.alganews.it/2018/07/11/alitalia-e-sana-e-vola-alto-avevano-ragione-i-dipendenti/

ALITALIA È SANA E VOLA ALTO: AVEVANO RAGIONE I DIPENDENTI
Pubblicato 11/07/2018
DI PIERLUIGI PENNATI

L’accordo prevedeva 2.000 esuberi, CGIL CISL UIL e UGL avevano già firmato, ma i sindacati di base USB, oggi primo sindacato nella compagnia, e CUB si erano opposti da soli ed alla fine in 7.000 sul totale di 12.000 dipendenti avevano votato ed avevano detto NO al referendum sull’accordo già raggiunto.

Oltre il 93% dei votanti respingeva duramente la critica di essere dei “furbetti del cartellino”, strapagati e privilegiati, loro lo sapevano: Alitalia era già sana ed il problema era nel management, i “capitani coraggiosi” che non avevano il coraggio di ammettere il loro fallimento e dopo aver ricevuto una compagnia risanata a spese dei contribuenti vi avevano solo lucrato ed ora volevano venderla per realizzare ancora.

Ieri la conferma in un comunicato stampa ufficiale dal titolo “ALITALIA: a giugno ricavi da traffico passeggeri crescono a doppia cifra.”

La compagnia comunica ufficialmente che “ha registrato a giugno ricavi da traffico passeggeri in aumento del 10,6% rispetto al giugno 2017. Una crescita a doppia cifra trainata sia dai collegamenti nazionali che da quelli internazionali e intercontinentali. Complessivamente, dopo l’incremento del 6,4% registrato nei primi tre mesi del 2018, nel secondo trimestre di quest’anno i ricavi da traffico passeggeri sono cresciuti del 7,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Positivi i risultati anche per quanto riguarda il numero dei passeggeri: nel mese di giugno Alitalia ha trasportato 2.020.402 viaggiatori con una crescita del 1,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. L’aumento è stato determinato, in particolare, dalla crescita a doppia cifra del lungo raggio che, con 265.086 passeggeri trasportati, ha registrato un incremento dell’11,4%. Crescono anche i ricavi legati al settore cargo, aumentati a giugno 2018 dell’11,8% e del 9,1% nel secondo trimestre di quest’anno rispetto agli stessi tre mesi del 2017.”

Ottime notizie, ma non finisce qui, chi critica anche il servizio deve sapere che “Sul fronte operativo, nel periodo gennaio-giugno 2018 Alitalia si è confermata la compagnia più puntuale in Europa e la quarta più puntuale al mondo con l’85,1% dei voli atterrati in orario. I dati relativi al primo semestre dell’anno sono stati raccolti e analizzati da FlightStats, autorevole società indipendente Usa.”

Così in settimana i tre commissari straordinari, Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, saranno ricevuti al Ministero dello Sviluppo Economico dove le indiscrezioni dicono che restituirebbero il prestito ponte concesso alla compagnia, dimostrando anche con i soldi alla mano che i luoghi comuni erano sbagliati, come sbagliate le scelte dei sindacati di concertazione che avrebbero seguito i dirigenti aziendali nel loro piano di realizzo, dimenticando i lavoratori.

È una dura critica ai sindacati tradizionali, ma è la realtà, spesso, anzi quasi sempre, i dipendenti conoscono l’azienda meglio del management, troppo intento a realizzare per se stessi per occuparsi della vita dei lavoratori alle loro dipendenze.

Alitalia non è l’unica compagnia privatizzata negli scorsi anni, lo stato ha rinunciato da tempo a gestire preferendo realizzi di breve durata senza prospettive sociali a programmi a lungo termine, così le poste sono diventate S.p.A. ed ENAV, l’azienda che si occupa della sicurezza dei nostri cieli, è stata addirittura messa sul mercato internazionale quotandola in borsa, unico caso al mondo.

Oggi Alitalia fa ben prospettare una possibile nuova statalizzazione, salvando la compagnia di bandiera ma soprattutto oltre 12.000 lavoratori, a seguito di ciò vale la pena di interrogarsi se davvero era utile e necessario svendere i gioielli di famiglia e se non sia meglio pensare a riprenderseli tutti licenziando, senza i soliti generosi premi, i soli dirigenti incapaci.

Avremmo pochi ricchi di meno ma una società migliore e con meno disoccupazione.

Prima i lavoratori.
 

Farfallina

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https://www.alganews.it/2018/07/11/alitalia-e-sana-e-vola-alto-avevano-ragione-i-dipendenti/

ALITALIA È SANA E VOLA ALTO: AVEVANO RAGIONE I DIPENDENTI
Pubblicato 11/07/2018
DI PIERLUIGI PENNATI

L’accordo prevedeva 2.000 esuberi, CGIL CISL UIL e UGL avevano già firmato, ma i sindacati di base USB, oggi primo sindacato nella compagnia, e CUB si erano opposti da soli ed alla fine in 7.000 sul totale di 12.000 dipendenti avevano votato ed avevano detto NO al referendum sull’accordo già raggiunto.

Oltre il 93% dei votanti respingeva duramente la critica di essere dei “furbetti del cartellino”, strapagati e privilegiati, loro lo sapevano: Alitalia era già sana ed il problema era nel management, i “capitani coraggiosi” che non avevano il coraggio di ammettere il loro fallimento e dopo aver ricevuto una compagnia risanata a spese dei contribuenti vi avevano solo lucrato ed ora volevano venderla per realizzare ancora.

Ieri la conferma in un comunicato stampa ufficiale dal titolo “ALITALIA: a giugno ricavi da traffico passeggeri crescono a doppia cifra.”

La compagnia comunica ufficialmente che “ha registrato a giugno ricavi da traffico passeggeri in aumento del 10,6% rispetto al giugno 2017. Una crescita a doppia cifra trainata sia dai collegamenti nazionali che da quelli internazionali e intercontinentali. Complessivamente, dopo l’incremento del 6,4% registrato nei primi tre mesi del 2018, nel secondo trimestre di quest’anno i ricavi da traffico passeggeri sono cresciuti del 7,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Positivi i risultati anche per quanto riguarda il numero dei passeggeri: nel mese di giugno Alitalia ha trasportato 2.020.402 viaggiatori con una crescita del 1,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. L’aumento è stato determinato, in particolare, dalla crescita a doppia cifra del lungo raggio che, con 265.086 passeggeri trasportati, ha registrato un incremento dell’11,4%. Crescono anche i ricavi legati al settore cargo, aumentati a giugno 2018 dell’11,8% e del 9,1% nel secondo trimestre di quest’anno rispetto agli stessi tre mesi del 2017.”

Ottime notizie, ma non finisce qui, chi critica anche il servizio deve sapere che “Sul fronte operativo, nel periodo gennaio-giugno 2018 Alitalia si è confermata la compagnia più puntuale in Europa e la quarta più puntuale al mondo con l’85,1% dei voli atterrati in orario. I dati relativi al primo semestre dell’anno sono stati raccolti e analizzati da FlightStats, autorevole società indipendente Usa.”

Così in settimana i tre commissari straordinari, Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, saranno ricevuti al Ministero dello Sviluppo Economico dove le indiscrezioni dicono che restituirebbero il prestito ponte concesso alla compagnia, dimostrando anche con i soldi alla mano che i luoghi comuni erano sbagliati, come sbagliate le scelte dei sindacati di concertazione che avrebbero seguito i dirigenti aziendali nel loro piano di realizzo, dimenticando i lavoratori.

È una dura critica ai sindacati tradizionali, ma è la realtà, spesso, anzi quasi sempre, i dipendenti conoscono l’azienda meglio del management, troppo intento a realizzare per se stessi per occuparsi della vita dei lavoratori alle loro dipendenze.

Alitalia non è l’unica compagnia privatizzata negli scorsi anni, lo stato ha rinunciato da tempo a gestire preferendo realizzi di breve durata senza prospettive sociali a programmi a lungo termine, così le poste sono diventate S.p.A. ed ENAV, l’azienda che si occupa della sicurezza dei nostri cieli, è stata addirittura messa sul mercato internazionale quotandola in borsa, unico caso al mondo.

Oggi Alitalia fa ben prospettare una possibile nuova statalizzazione, salvando la compagnia di bandiera ma soprattutto oltre 12.000 lavoratori, a seguito di ciò vale la pena di interrogarsi se davvero era utile e necessario svendere i gioielli di famiglia e se non sia meglio pensare a riprenderseli tutti licenziando, senza i soliti generosi premi, i soli dirigenti incapaci.

Avremmo pochi ricchi di meno ma una società migliore e con meno disoccupazione.

Prima i lavoratori.
https://www.alganews.it/alganews-chi-siamo/

Mi sembra doveroso un tributo...
 

AlicorporateUK

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Sarajevo
Vi offro il miglior venerdì sera del mese. Mettetevi sul divano in mutande, prendete la birra gelata e le patatine

:D

Ammetto di avercela fatta ad arrivare fino in fondo e ne è valsa pure la pena, visto il passaggio di cui sotto —


Avremmo pochi ricchi di meno ma una società migliore e con meno disoccupazione.

Prima i lavoratori.

Dabbbrividi!

G
 

aa/vv??

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Up in the air
Appurato che l'articolo è fazioso e pieno di stupidaggini, mi chiedo quale sia la necessità di postarlo senza farne una critica costruttiva, ma semplice sberleffo. Vogliamo portare dei contributi o solo fare antipropaganda?
 

nicolap

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Appurato che l'articolo è fazioso e pieno di stupidaggini, mi chiedo quale sia la necessità di postarlo senza farne una critica costruttiva, ma semplice sberleffo. Vogliamo portare dei contributi o solo fare antipropaganda?
La seconda che hai detto.
 
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