Lazzerini e Gubitosi fanno due mestieri diversi. Il primo, almeno fino a un certo punto, non è particolarmente interessato ai costi, avendo la responsabilità di un solo lato del conto economico. Il secondo ovviamente ha e deve avere la visione complessiva.
Mi pare di ricordare, però, che nei CS di Gubitosi, così come nelle dichiarazioni in commissione, si parli di margini - almeno fino a livello di EBIT.
AZ sfrutta la possibilità di non pubblicare il bilancio in quanto l'AS risponde per legge solo al Tribunale. BTW la pubblicità di bilanci trova una sua ragione di essere nella difesa dei creditori che fanno affidamento sul patrimonio della società. Nel momento in cui non esistono debiti finanziari (ad esclusione del prestito ponte, ma lo Stato in teoria è tutelato dal Tribunale) né questi a logica possono essere contratti, e che per altro non esiste patrimonio della società, decade anche l'interesse alla pubblicazione dei dati.
Il fatto che noi tutti siamo curiosi come gatti di vedere i conti "veri" di Alitalia non toglie che dal punto di vista della logica giuridica c'è una ragione per cui l'AS ha dei doveri di pubblicità diversi da una società in bonis.
Qui si potrebbe entrare in un discorso più generale sulla cosiddetta "società dell'informazione" in cui abbiamo la presunzione di ritenere che qualunque informazione, anche se commercialmente riservata, debba essere pubblica solo perché ci piacerebbe conoscerla, ma andermmo largamente OT avviando un dibattito su cosa sia un'impresa e su quale sia o possa essere il ruolo e l'interesse del "pubblico" nella sua gestione. E mi rendo conto che le disquisizioni medioevali sul sesso degli angeli sono molto più serie e sensate.