Meno aerei a corto raggio, più rotte intercontinentali: ecco come sarà l'al-Italia
Roma, Italia - L'eventuale accordo con Etihad richiederà una revisione delle alleanze
(WAPA) - Etihad Airways ha ufficialmente confermato di essere in "Trattative avanzate" per l'ingresso nella struttura societaria di Alitalia: secondo il "Financial Times", la compagnia di Abu Dhabi potrebbe entrare nel principale vettore aereo italiano (che qualcuno scherzosamente sostiene potrebbe essere ribattezzato "al-Italia") con una quota fino al 49%, grazie ad un'iniezione di capitale intorno ai 350 milioni di Euro.
"Se verrà raggiunto un accordo, questo avverrà nei prossimi giorni", ha spiegato al quotidiano britannico una fonte a conoscenza dei dettagli delle trattative.
Etihad Airways, fondata nel 2003, opera oltre 1000 voli settimanali verso 96 destinazioni nel mondo grazie ad una flotta di 88 aerei ed ordini per ulteriori 218. Nel 2012 ha trasportato 10,3 milioni di passeggeri, un incremento del 23% rispetto al 2011, ottenendo un fatturato di 4,8 miliardi di dollari ed un profitto netto di 42 milioni di dollari.
La compagnia degli Emirati Arabi Uniti ha sempre rifiutato di entrare in una delle principali alleanze di linee aeree, preferendo implementare una strategia di investimenti in altre compagnie. Il vettore medio-orientale detiene infatti quote azionarie in Air Seychelles (40%), airberlin (29,21%), Virgin Australia (13,4%), Aer Lingus (2,987%) e, da quest'anno, anche Jet Airways (24%) Air Serbia (49%) e Darwin Airline (33,3%).
L'eventuale ingresso in Alitalia porterebbe necessariamente ad una revisione delle strategie relative alle alleanze. La compagnia italiana fa parte di SkyTeam, ma in caso di partnership con Etihad avvierà collaborazioni anche con le altre linee aeree del Gruppo emiratese: airberlin fa parte di oneworld; Jet Airways, Air Serbia, Darwin Airline ed Aer Lingus non fanno parte di un'alleanza, ma stringono accordi di codeshare indifferentemente con membri di oneworld, SkyTeam e Star Alliance; Virgin Australia ha creato una sua alleanza con Etihad, Air New Zealand e Singapore Airlines.
Per quanto riguarda le operazioni, l'ingresso della compagnia medio-orientale porterebbe uno spostamento del focus sui voli a lungo raggio, in particolare sfruttando l'hub Etihad di Abu Dhabi, porta ideale verso i mercati emergenti nell'Asia Pacifica e l'Oceania. La flotta verrebbe ottimizzata per le nuove operazioni, con un minor numero di aerei a corto e medio raggio, e tre nuovi aeromobili wide-body entro il 2016.
Inoltre, tra Alitalia ed Etihad poitrebbe stabilirsi una strategia di scambio di piloti, che potrebbero mettersi ai comandi indifferentemente degli aerei di una o dell'altra compagnia, aiutando così Etihad a gestire la sua enorme crescita, che l'ha portata ad ordinare centinaia di nuovi aerei.