Thread Alitalia dal 4 agosto


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FlyIce

Bannato
6 Novembre 2005
14,581
0
Italy
grazie ad entrambi.
adesso aspetto la risposta di Farfallina che "argomenta" il contrario ( e che ringrazio sempre per il costruttivo contributo) così posso farmi un'opinione un pò più definita.

secondo me il rinnovamento flotta incide.
In positivo: per gli incassi derivanti dalla vendita degli aerei di proprietà, sostituiti da aerei in leasing :D

Quello che ha postato billypaul non c'entra nella discussione; questi sono dati di biancio (conto economico), quello commentato da lui è il rendiconto finanziario (la cassa).
 

billypaul

Utente Registrato
Il risultato netto nel primo semestre 2010 è stato di - 164 m €, ossia quasi 900.000 € al giorno. Nel 2009, stesso periodo, è stato di - 324 m €.

Sempre dal comunicato stampa:
"Le perdite risultano pertanto dimezzate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno nonostante abbiano inciso negativamente l’aumento del costo di carburante, l’aumento del costo del lavoro dovuto alla riduzione dei contributi CIGS e gli effetti economici derivanti dalle limitazioni al traffico aereo imposte in occasione dell’eruzione vulcanica islandese."

Insomma, non c'è da cantar vittoria ma credo che la baracca possa reggere ancora un pò :D
 

El_mobil

Bannato
7 Luglio 2010
87
0
Il risultato netto nel primo semestre 2010 è stato di - 164 m €, ossia quasi 900.000 € al giorno. Nel 2009, stesso periodo, è stato di - 324 m €.
sicuramente sempre meno di quanto perdeva quando era basata a mxp.

Basti pensare che il 2007 è stato chiuso con quasi 500 mln di perdite...le perdite di allora ammontavano a più del triplo di quelle odierne.


ALITALIA, IL CDA CHIUDE IL BILANCIO 2007
PERDITE PER 495 MILIONI DI EURO
Nonostante il decreto che ha stanziato un prestito di 300 milioni, resta l'urgenza di una ricapitalizzazione


ROMA - Un rosso di 495 milioni di euro: Alitalia ha chiuso il bilancio 2007 perdendo circa un milione e 350 mila euro al giorno. Un risultato migliore rispetto all'anno precedente, quando le perdite erano state di 626 milioni. La compagnia resta in una «significativa situazione di incertezza aziendale» dopo il fallimento del progetto di integrazione in Air France Klm, ma per il consiglio di amministrazione l'intervento del governo è servito, «al momento», a mantenere in piedi il delicatissimo equilibrio dei conti.

URGENTE LA RICAPITALIZZAZIONE - Dopo il primo decreto che ha stanziato un prestito di 300 milioni, e l'articolo inserito nel decreto fiscale che ne dispone l'utilizzo a copertura delle perdite, Alitalia può temporaneamente contare su «una importante consistenza di liquidità». La scelta di andare avanti senza arrendersi è sorretta dalla «fiducia, anche del legislatore, sulla possibilità di completamento del processo di privatizzazione e di risanamento della compagnia» come emerge, indica il cda di Alitalia, dalle relazioni che accompagnano i due decreti. Resta la necessità «di una ricapitalizzazione da effettuarsi in tempi strettissimi», con l'ingresso di un nuovo azionista: la compagnia sta lavorando per la ricerca di una soluzione e rivela che anche in questa fase i vertici stanno sondando delle opportunità, ma deve attendere che il Tesoro decida in che modo riavviare la privatizzazione. «Attende - si legge nel comunicato diffuso dopo la riunione del cda - le indicazioni di contesto che l'azionista di riferimento vorrà formulare, nel cui ambito dette eventuali opportunità dovranno inquadrarsi».

AUMENTO CARBURANTE - Sui conti del 2007 ha inciso anche l'aumento del prezzo per il carburante, che pesa sui bilanci di tutte le compagnie aeree, ed una svalutazione del valore della flotta per 97 milioni. Dopo 24 ore di sospensione, il cda è tornato ad esaminare i risultati dell'esercizio 2007 in seguito all'intervento del governo che ha indicato una soluzione per tamponare l'eventuale rischio di una erosione del capitale al di sotto del minimo legale. Circostanza che spalancherebbe la porta alla liquidazione per l'obbligo di immediata ricapitalizzazione che il Tesoro, con le mani legate dai vincoli di Bruxelles sugli aiuti di Stato, non avrebbe potuto assolvere: un articolo del decreto fiscale disciplina l'utilizzo del prestito ponte del governo ad Alitalia per 300 milioni, indicando che va utilizzato «per far fronte alle perdite che comportino una diminuzione del capitale versato e delle riserve al di sotto del livello minimo legale».

http://www.corriere.it/economia/08_...io_a3840d84-2c7c-11dd-8f6e-00144f02aabc.shtml
 
Q

Quirino

Guest
sicuramente sempre meno di quanto perdeva quando era basata a mxp.
ci mancherebbe altro.
con il 70% del personale residente a Roma, se avessero fatto peggio sarrebbero stati dei fenomeni.
ma è vero che sono tornati a Roma "unicamente" per la ripartizione del traffico negli scali milanesi, mica per altri motivi.
 

El_mobil

Bannato
7 Luglio 2010
87
0
ma è vero che sono tornati a Roma "unicamente" per la ripartizione del traffico negli scali milanesi, mica per altri motivi.
no. secondo me è anche perchè ce l'hanno tutti con mxp. A cominciare da Riggio, Veltroni, il governo e specificatamente nella persona del ministro Matteoli ( e pure del figlio raccomandatissimo nullafacente), Spatuzza (la P3 pure sembra se ne sia interessata) etc. etc. etc....:clown:
 

enzo-mxp

Bannato
27 Luglio 2010
39
0
Quindi, se tutto il personale veniva trasferito a Milano, si chiudeva in attivo ?
Secondo me sì. Nel 2007 con l'hub a malpensa il LF di alitalia era del 70% (contro il 65,5% dell'anno scorso e il 68% di quest'anno) pur con la presenza di U2 e di Airone, e nonostante Colaninno dicesse che alitalia volava mezza vuota. E movimentava 11,5 milioni di passeggeri da malpensa e altri 6 milioni da linate per un totale di quasi 18 milioni. Ma soprattutto gli yelds e i ricavi erano doppi.
Il piano fenice (che prevedeva l'hub a malpensa) prevedeva 4,3 milioni di euro di ricavi per il 2009. Con l'hub a Fiumicino l'anno scorso alitalia ha fatto solo 2,9 milioni e quest'anno nel 1° semestre solo 1,5 milioni.
 
Q

Quirino

Guest
no. secondo me è anche perchè ce l'hanno tutti con mxp. A cominciare da Riggio, Veltroni, il governo e specificatamente nella persona del ministro Matteoli ( e pure del figlio raccomandatissimo nullafacente), Spatuzza (la P3 pure sembra se ne sia interessata) etc. etc. etc....:clown:
Farfallina è contro il regolamento logarsi con due nick.
comunque grazie per il contributo sempre lucido e costruttivo.
e sempre "argomentato", ovviamente.
 
Q

Quirino

Guest
Quindi, se tutto il personale veniva trasferito a Milano, si chiudeva in attivo ?
No.
Non penso che la razionalizzazione dei costi avrebbe generato quel vantaggio suffciente.
C'è l'aspetto ricavi che non è indagabile, si era costruito un qualcosa che avrebbe potuto funzionare con una richiesta seria di AZ sul ridimensionameto di Linate.
La storia dimostra invece che si è preferito l'aggiramento del Bersani.

Mancano dei presupposti, e il rimensionamento di Linate è uno dei principali (non l'unico)
 

El_mobil

Bannato
7 Luglio 2010
87
0
Secondo me sì. Nel 2007 con l'hub a malpensa il LF di alitalia era del 70% (contro il 65,5% dell'anno scorso e il 68% di quest'anno) pur con la presenza di U2 e di Airone, e nonostante Colaninno dicesse che alitalia volava mezza vuota. E movimentava 11,5 milioni di passeggeri da malpensa e altri 6 milioni da linate per un totale di quasi 18 milioni. Ma soprattutto gli yelds e i ricavi erano doppi.
Il piano fenice (che prevedeva l'hub a malpensa) prevedeva 4,3 milioni di euro di ricavi per il 2009. Con l'hub a Fiumicino l'anno scorso alitalia ha fatto solo 2,9 milioni e quest'anno nel 1° semestre solo 1,5 milioni.
interessante analisi.
curioso pero' che, andata via Alitalia, nessun altro abbia poi realmente messo su un hub a mxp (dichiarazioni di intenti a parte logicamente)....eppure ha yelds e ricavi doppi :(

comunque siamo OT.
 
Q

Quirino

Guest
interessante analisi.
curioso pero' che, andata via Alitalia, nessun altro abbia poi realmente messo su un hub a mxp (dichiarazioni di intenti a parte logicamente)....eppure ha yelds e ricavi doppi :(

comunque siamo OT.
non è curioso.
se prima il ridimensionamneto di Linate poteva essere una richiesta dell'HUB Carrier, adesso il "NON ridimensionamento" è un'esigenza di quello stesso HUB Carrier che ha scelto di operare altrove.

per cui qualunque terzo, capendo com'è l'andazzo, se ne guarda bene.
 

El_mobil

Bannato
7 Luglio 2010
87
0
non è curioso.
se prima il ridimensionamneto di Linate poteva essere una richiesta dell'HUB Carrier, adesso il "NON ridimensionamento" è un'esigenza di quello stesso HUB Carrier che ha scelto di operare altrove.

per cui qualunque terzo, capendo com'è l'andazzo, se ne guarda bene.
il "NON ridimensionamento" di Linate e' un esigenza dei milanesi e volonta' della loro classe politica.

Alitalia ne e' stata vittima in passato, oggi, saggiamente, si e' adeguata alla situazione sfruttandone i benefici.
 
Q

Quirino

Guest
il "NON ridimensionamento" di Linate e' un esigenza dei milanesi e volonta' della loro classe politica.
che una sentenza della Corte Costituzionale (non la PRO LOCO di VIGNA DI VALLE) ha dimostrato che non spetta alla politica lombarda una decisione su queste questioni.
diverso è il concetto di "fare pressioni sul governo centrale perché ciò avvenga" con le evidenti possibilità della classe politica lombarda.
Malpensa non è una priorità elettorale (nonostante lo sia stata in campagna elettorale) come lo è invece Fiumicino per la politica di entrambi i colori.
Anche a livello locale se il sindaco di Fiumicino si lamenta se gli tolgono gli aeroplani, quello di Arsago Seprio si lamenta se glieli mettono.
In sintesi: la problematica “grande aeroporto” è vista da prospettive politiche differenti, con diversa consapevolezza dell’attenzione al problema all’interno del proprio bacino elettorale.

Alitalia ne e' stata vittima in passato,
talmente vittima da fare giusto qualche aggiramento del Bersani, robetta.

oggi, saggiamente, si e' adeguata alla situazione sfruttandone i benefici.
oggi si è saggiamente posizionata sull’unico scenario possibile , e ha fatto bene.
Non ha sfruttato alcunché.
 

El_mobil

Bannato
7 Luglio 2010
87
0
che una sentenza della Corte Costituzionale (non la PRO LOCO di VIGNA DI VALLE) ha dimostrato che non spetta alla politica lombarda una decisione su queste questioni.
diverso è il concetto di "fare pressioni sul governo centrale perché ciò avvenga" con le evidenti possibilità della classe politica lombarda.
la politica lombarda e' anche al governo.
Lombardo e' il presidente del consiglio, lo sono la maggiorparte dei ministri, dei sottosegretari.
E se non bastasse al governo c'e' pure la lega, quella per la quale "malpensa era la madre di tutte le battaglie". A proposito, qualcuno avverta Bossi che la battaglia e' stata persa.
 
Q

Quirino

Guest
la politica lombarda e' anche al governo.
Lombardo e' il presidente del consiglio, lo sono la maggiorparte dei ministri, dei sottosegretari.
E se non bastasse al governo c'e' pure la lega, quella per la quale "malpensa era la madre di tutte le battaglie". A proposito, qualcuno avverta Bossi che la battaglia e' stata persa.
ma scrivilo prima che non leggi quello che dicono gli altri, altrimenti uno crede di fare una discussione.
ve la cantate e ve la suonate da soli, bella vita...
se vogliamo fare il Bar Sport allora discutiamo dall'AS Unicredit 1927....
 

FlyIce

Bannato
6 Novembre 2005
14,581
0
Italy
la politica lombarda e' anche al governo.
Lombardo e' il presidente del consiglio, lo sono la maggiorparte dei ministri, dei sottosegretari.
E se non bastasse al governo c'e' pure la lega, quella per la quale "malpensa era la madre di tutte le battaglie". A proposito, qualcuno avverta Bossi che la battaglia e' stata persa.
La politica al governo è nazionale per definizione.

Scusa ma quando è troppo è troppo ... tu e gli specchi su cui ti arrampichi di continuo state facendo una cacofonia che ha rotto i timpani e non solo quelli ... :D
 

Phormula

Utente Registrato
27 Maggio 2010
425
0
non è curioso.
se prima il ridimensionamneto di Linate poteva essere una richiesta dell'HUB Carrier, adesso il "NON ridimensionamento" è un'esigenza di quello stesso HUB Carrier che ha scelto di operare altrove.

per cui qualunque terzo, capendo com'è l'andazzo, se ne guarda bene.
Più che altro credo che una compagnia aerea straniera si guardi bene dal fare investimenti su MXP se non ha la certezza di essere, se non sostenuta, almeno lasciata in pace dalla politica, che potrebbe in qualsiasi momento cambiare le carte in tavola per favorire gli "amici". Purtroppo noi non abbiamo una tradizione di lungimiranza e regole stabili nella gestione degli aeroporti (e in tante altre cose). Il mercato italiano fa gola, ma è meglio sfruttarlo in modo saggio, senza rischiare troppo. Opinione personale.
 

Farfallina

Utente Registrato
23 Marzo 2009
16,844
1,776
grazie ad entrambi.
adesso aspetto la risposta di Farfallina che "argomenta" il contrario ( e che ringrazio sempre per il costruttivo contributo) così posso farmi un'opinione un pò più definita.

secondo me il rinnovamento flotta incide.
E' già stato fatto quando è stata posta la domanda, fra l'altro quotando il post di atlantique, bastava leggersela ma evidentemente a chi denigra AZ nel 99% dei suoi post non interessava.
 
Stato
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