Thread Alitalia da gennaio 2015


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rick@BCN

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19 Giugno 2007
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Dubai, UAE
Raramente intervengo su questioni "cosmetiche" su questo forum, ma difronte alla possibile scelta di abbandonare uno dei design più belli che l'Italia mostra al mondo, mi sento di esprimere con tutte le mie forze un grande
NO
NON abbandonate l'attuale logo, signori di Etihad e Alitalia. Non perdete la A stilizzata e i colori che contraddistinguono la storia di questa compagnia.
Si può evolvere senza per forza abbandonare qualcosa di enorme valore, guardate Lufthansa ad esempio. Cambiate tutto il resto, questo si. Con grafiche e comunicazione del prodotto che rivoluzioni ciò che è stato finora, ma non perdete l'identità.
La reputazione si crea con mille altre cose.
Sono d'accordo ad una rinfrescata o anche ad un cambio di livrea che dimostri una svolta, ma la A stilizzata non toccatela.
Mia umilissima e personalissima opinione.


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Paxromana

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28 Novembre 2005
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Rome, Milan born.
Dunque, come architetto devo occuparmi anche di design, e la coda di AZ, soprattutto vecchia livrea, è l'archetipo.
Cioè un modello grafico (che nessuno poteva copiare) inteso come atto di misura.
La seconda possibilità offerta alle compagnie aeree è costituita dal metterci un emblema come LH.
Le alternative a queste due soluzioni sono sempre troppo deboli graficamente come BA o AF o peggio la nuova coda di Etihad.

Cambiare questo primato di AZ è farsi male da soli.
Quanto al verde e al rosso hanno un coefficiente di riconoscibilità altissimi cui molti, giustamente, sono affezionati.
Posto che Montezemolo è uomo di buon gusto confido nel suo veto contro ogni pacchianata.
Per logica, la A stilizzata come prima lettera di Alitalia che rimanda alla coda, non avrebbe più senso se cambi il disegno della coda stessa.
Per cui toccherebbe cambiare proprio tutto, dal logo ai caratteri grafici, costi enormi e spesa folle e questi soldini al momento AZ non li ha.
Confido solo in un piccolo cambiamento.

Condivido le stesse emozioni di tutti quelli che sperduti in aeroporti lontani aspettavano quella coda per sentirsi a casa!!!
 
F

flyboy

Guest
Clemente Senni di nuovo a capo della comunicazione di Alitalia

Silvano Cassano, amministratore delegato della nuova Alitalia, designato il 5 settembre dopo l’accordo con Etihad, socio principale al 49% della compagnia aerea, ha deciso di puntare sul sicuro per affrontare i delicati temi delle relazioni esterne e della comunicazione dell’azienda, e ha affidato l’incarico a Clemente Senni, professionista che aveva già coperto lo stesso ruolo dal 2009 al 2012, durante gli anni della gestione di Rocco Sabelli.

Romano, 51 anni, Senni ha cominciato la carriera nel 1988 come responsabile delle relazioni pubbliche in Italia per la Fiera di Barcellona. È stato in Scr Shandwick, una prima volta in Burson-Marsteller (occupandosi fra l’altro di McDonnell Douglas ed Emirates Airlines), e poi ancora come direttore della sede di Roma dell’agenzia. È stato fra i soci fondatori dell’agenzia di relazioni pubbliche Advisor Comunicazione e fondatore e presidente dell’agenzia di comunicazione Neos Corporate & Public Affairs, e in questa veste è stato anche consulente del presidente della commissione Trasporti e comunicazioni del Senato. Nel 2013 Senni è entrato in forza al gruppo Community che aveva tra i suoi clienti Etihad e l’ottimo rapporto stabilito con la compagnia degli Emirati sarà sicuramente utile nel gestire al meglio la relazione dal fronte del partner Alitalia. La responsabilità di Etihad a Community è stata affidata a Roberto Patriarca.

http://www.primaonline.it/2015/01/2...nuovo-a-capo-della-comunicazione-di-alitalia/
 

aa/vv??

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7 Agosto 2008
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Up in the air
Raramente intervengo su questioni "cosmetiche" su questo forum, ma difronte alla possibile scelta di abbandonare uno dei design più belli che l'Italia mostra al mondo, mi sento di esprimere con tutte le mie forze un grande
NO
NON abbandonate l'attuale logo, signori di Etihad e Alitalia. Non perdete la A stilizzata e i colori che contraddistinguono la storia di questa compagnia.
Si può evolvere senza per forza abbandonare qualcosa di enorme valore, guardate Lufthansa ad esempio. Cambiate tutto il resto, questo si. Con grafiche e comunicazione del prodotto che rivoluzioni ciò che è stato finora, ma non perdete l'identità.
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Sono d'accordo ad una rinfrescata o anche ad un cambio di livrea che dimostri una svolta, ma la A stilizzata non toccatela.
Mia umilissima e personalissima opinione.
100%

Dunque, come architetto devo occuparmi anche di design, e la coda di AZ, soprattutto vecchia livrea, è l'archetipo.
Cioè un modello grafico (che nessuno poteva copiare) inteso come atto di misura.
La seconda possibilità offerta alle compagnie aeree è costituita dal metterci un emblema come LH.
Le alternative a queste due soluzioni sono sempre troppo deboli graficamente come BA o AF o peggio la nuova coda di Etihad.

Cambiare questo primato di AZ è farsi male da soli.
Quanto al verde e al rosso hanno un coefficiente di riconoscibilità altissimi cui molti, giustamente, sono affezionati.
Posto che Montezemolo è uomo di buon gusto confido nel suo veto contro ogni pacchianata.
Per logica, la A stilizzata come prima lettera di Alitalia che rimanda alla coda, non avrebbe più senso se cambi il disegno della coda stessa.
Per cui toccherebbe cambiare proprio tutto, dal logo ai caratteri grafici, costi enormi e spesa folle e questi soldini al momento AZ non li ha.
Confido solo in un piccolo cambiamento.

Condivido le stesse emozioni di tutti quelli che sperduti in aeroporti lontani aspettavano quella coda per sentirsi a casa!!!
101%
 

ilcavalieredeltempo

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20 Luglio 2007
819
0
ROMA.
Raramente intervengo su questioni "cosmetiche" su questo forum, ma difronte alla possibile scelta di abbandonare uno dei design più belli che l'Italia mostra al mondo, mi sento di esprimere con tutte le mie forze un grande
NO
NON abbandonate l'attuale logo, signori di Etihad e Alitalia. Non perdete la A stilizzata e i colori che contraddistinguono la storia di questa compagnia.
Si può evolvere senza per forza abbandonare qualcosa di enorme valore, guardate Lufthansa ad esempio. Cambiate tutto il resto, questo si. Con grafiche e comunicazione del prodotto che rivoluzioni ciò che è stato finora, ma non perdete l'identità.
La reputazione si crea con mille altre cose.
Sono d'accordo ad una rinfrescata o anche ad un cambio di livrea che dimostri una svolta, ma la A stilizzata non toccatela.
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D'accordissimo
 

Stefano B

Utente Registrato
22 Marzo 2009
198
1
Roma
Raramente intervengo su questioni "cosmetiche" su questo forum, ma difronte alla possibile scelta di abbandonare uno dei design più belli che l'Italia mostra al mondo, mi sento di esprimere con tutte le mie forze un grande
NO
NON abbandonate l'attuale logo, signori di Etihad e Alitalia. Non perdete la A stilizzata e i colori che contraddistinguono la storia di questa compagnia.
Si può evolvere senza per forza abbandonare qualcosa di enorme valore, guardate Lufthansa ad esempio. Cambiate tutto il resto, questo si. Con grafiche e comunicazione del prodotto che rivoluzioni ciò che è stato finora, ma non perdete l'identità.
La reputazione si crea con mille altre cose.
Sono d'accordo ad una rinfrescata o anche ad un cambio di livrea che dimostri una svolta, ma la A stilizzata non toccatela.
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Assolutamente d'accordo!
 

TW 843

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6 Novembre 2005
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49
Azionista LibertyLines
MALPENSA
Avaria ad un motore, atterraggio di emergenza a Malpensa
Un aereo di Alitalia è atterrato mezzora dopo il decollo per un malfunzionamento ad un motore. Nessuna conseguenza per i passeggeri a bordo dell'Airbus A320

Disavventura per i passeggeri che erano a bordo del volo AZ 0560 di Alitalia che stavano viaggiando alla volta di Mosca. L'aereo decollato alle 19.50 da Malpensa ha dovuto effettuare un atterraggio di emergenza nello scalo varesino subito dopo il decollo per un'avaria ad un motore. Il velivolo, un Airbus A320 è atterrato senza problemi alle 20.17

23/01/2015
redazione@varesenews.it
 

EI-MAW

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25 Dicembre 2007
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Non l'ho vista la livrea. Riporto solo le parole di chi l'ha vista
Ah ma quindi è già pronta? Avevo capito che fosse deciso solo il colore ma ancora da fare. Pronta ed approvata i solo pronta? Perché cambia parecchio. Tutto così in fretta mi fa tanta paura...
 

EI-MAW

Utente Registrato
25 Dicembre 2007
7,206
1,557
Ma quale ufficio si occupa di queste cose? Immagino che l'approvazione finale avvenga ad un CdA o almeno dall'AD, ma chi fisicamente propone e sceglie font, colori etc? Perché anche se è dato ad uno studio esterno, dovranno indicargli le linee guida no? È solo curiosità
 

Dome

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14 Ottobre 2006
1,558
0
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Ma quale ufficio si occupa di queste cose? Immagino che l'approvazione finale avvenga ad un CdA o almeno dall'AD, ma chi fisicamente propone e sceglie font, colori etc? Perché anche se è dato ad uno studio esterno, dovranno indicargli le linee guida no? È solo curiosità
Esatto, il processo è più o meno quello che hai delineato tu. La direzione Marketing (che dipende dalla macro-area delle vendite) fornisce le linee-guida, poi lo studio esterno elabora il tutto e la proposta viene data all'AD e al CdA che ha l'ultima parola
 
Stato
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