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Per la cronaca...

Reuters - 12/12/2008 18:45:23

(aggiunge altri dettagli e dichiarazioni sul progetto Cai da parte Colaninno e Sabelli)

ROMA, 12 dicembre (Reuters) - Cai vede per la nuova Alitalia (AZA.MI) il pareggio operativo in due anni, secondo le slide lette dall'AD della compagnia, Rocco Sabelli.

Sabelli lo ha detto nel corso della conferenza stampa indetta oggi per presentare l'avvio della nuova Alitalia - il nome conviverà per un certo tempo con quello di AirOne - dopo che oggi sono stati firmati gli atti per il passaggio degli asset dall'amministrazione straordinaria a Cai.

Nelle slide si parla di "obiettivo di business di 4,8 miliardi di fatturato" e di "prospettiva di ritorno al pareggio operativo in due anni". Durante la conferenza stampa Sabelli ha precisato che si tratta dell'obiettivo al 2013 ultimo anno del piano quadriennale.
Oggi il fatturato delle due società Alitalia ed Airone è pari a 3,7 miliardi.
Secondo il piano industriale 2009-2013, la nuova compagnia conta di superare alla fine del periodo la soglia dei 30 milioni di passeggeri dagli attuali 28 milioni circa, considerando quelli di Alitalia insieme con quelli di Airone. Alitalia manterrà, "inalterata la quota di mercato interno; la crescita sarà l'effetto della aumento del numero dei passeggeri", ha detto ancora l'ad.

Sempre nel periodo 2009-2013 si prevedono investimenti extra flotta per 500 milioni.

HUB E PARTNER
Il presidente di Cai, Roberto Colaninno, ha detto che "le autorità devono fare qualcosa per eliminare la concorrenza di Linate a Malpensa" e Sabelli ha puntualizzato: "Siamo ora posizionati su Roma e torneremo su Malpensa solo se Linate viene trasformata in city airport".

Ma la distribuzione delle forze di Alitalia sui due aeroporti intercontinentali sarà anche conseguenza delle intese con il partner industriale.
Se faremo l'accordo con Air France-Klm ha spiegato l'ad "dovremo rafforzarci su Malpensa per contrastare l'arrivo di Lufthansa" in quell'aeroporto. Se invece l'intesa sarà con i tedeschi gli daremo il nostro appoggio.

La decisione, hanno ribadito Colaninno e Sabelli, "sarà presa prima di Natale e spetterà ai soci che dovranno valutare. Noi abbiamo tre offerte: due di partnership e una commerciale. La nostra preferenza va alle prime due perchè con la partecipazione al capitale crediamo che i nostri partner saranno più motivati".

Il nuovo socio prenderà una quota del 20/25% del capitale che dopo la diluizione dovrebbe ridursi al 20/21%. Il parnter pagherà all'incirca 250 milioni che si aggiungeranno agli 850 milioni versati dai soci italiani per un capitale di 1,1 miliardi.
Sabelli ha fatto sapere che oggi sono partite le prime lettere di assunzione - l'invio si concluderà entro il 19 dicembre - e che i dipendendi avranno 48 ore per rispondere.

IL SOVRAPPREZZO PER IL MONOPOLIO
Tanto dura è la negoziazione attualmente in atto tra Cai e i potenziali partner esteri, tanto dura è stata quella con Carlo Toto che solo ieri sera ha firmato la cessione del 100% del pacchetto azionario di AirOne in favore di Cai.

In cambio ha avuto una contropartita di 300 milioni in equity, 496 milioni come debito che Cai dovrà pagare per i 26 aerei rilevati dall'imprenditore abruzzese. In tutto 796 milioni, una cifra che alcuni giornalisti hanno ritenuta eccessiva e giustificabile come il prezzo del monopolio: "Senza AirOne non avremmo portato avanti il progetto e quindi è stato pagato quello che abbiamo ritenuto giusto:basti dire che le sinergie valgono 150/200 milioni di euro all'anno per svariati anni", ha tagliato corto Sabelli.

Cai ha oggi formalmente acquistato gli asset in bonis di Alitalia. L'offerta complessiva è di 1,052 miliardi, debiti compresi, di cui 427 milioni cash. I vertici di Cai hanno confermato di aver effettuato oggi il versamento dei primi 100 milioni all'amministrazione straordinaria.
 
Alitalia, Colaninno: Malpensa e Fiumicino due opportunità
di Nicoletta Cottone

«Da oggi Cai è proprietaria di Alitalia». Così il presidente di Cai, Roberto Colaninno, ha annunciato la firma dell'atto che trasferisce gli asset di Alitalia alla Compagnia Aerea Italiana. Per l'acquisizione sono stati «fondamentali due soggetti: il presidente del Consiglio Berlusconi e Banca Intesa». Intesa, ha spiegato Colaninno, «ha offerto, grazie a un piano industriale, l'opportunità di individuare l'operazione Alitalia strutturandola con l'acquisizione di AirOne, rilanciando un importante soggetto a beneficio degli azionisti e del paese». Colaninno ha poi sottolineato che «c'é un terzo soggetto che é il gruppo di imprenditori che hanno messo i propri quattrini e il proprio impegno e cercheranno di soddisfare tute le condizioni poste sviluppando una struttura determinante per il paese».

Non ci sono state pressioni o interferenze. Non ci sono state, ha detto il presidente di Cai interferenze o pressioni politiche. «In questi quattro mesi - ha detto Colaninno - le varie fasi della trattativa si sono svolte nella logica prevista dall'ortodossia di mercato. Non ci sono state nè interferenze nè pressioni da parte della politica. Ognuno ha agito assumendosi le proprie responsabilità senza subire pressioni e gli imprenditori hanno deciso liberamente obbedendo allo stimolo naturale del rischio e dell'accettazione della concorrenza. Questo spirito sarà quello che ci governerà nell'operazione di risanamento e rilancio della compagnia».

Entro l'anno la decisione sul partner straniero. Sará assunta entro l'anno la decisione sul futuro partner industriale che entrerà nella Nuova Alitalia con una quota di minoranza, «tra il 20 e il 25% - ha sottolineato Colaninno - che poi si diluisce sul totale intorno al 20-21 per cento». L'incasso si dovrebbe aggirare sui 250 milioni, dato che la nuova Alitalia, ha spiegato Sabelli, avrà una capitalizzazione totale di 1,1 miliardi, «850 milioni frutto dell'aumento di capitale in due tranche sottoscritto dai soci italiani e il rimanente dall'alleato straniero». Sabelli non ha inoltre «escluso» che altri soci italiani si aggiungano ai 21 già presenti. «Ci piacerebbe iniziare questa avventura il 12 gennaio con il nuovo partner». La decisione sarà sottoposta ai soci della cordata. Il partner - ha aggiunto - «non è una preoccupazione o la paura di essere comprati, ma un'opportunità che noi mettiamo in casa per sfruttarla nel futuro». Colaninno ha poi detto che ha letto su molti giornali che la scelta dell'alleato straniero è necessaria perché «da soli non siamo capaci, non abbiamo i volumi e non sappiamo fare il mestiere. Quasi un invito a chiamare qualcuno più bravo della Cai. «Io e Sabelli - ha aggiunto - abbiamo rifiutato questa equazione, crediamo di avere competenze, una base finanziaria solida e sicura e un grande mercato». Sul tavolo di Cai. ha detto l'amministratore delegato Rocco Sabelli, ci sono «tre proposte molto buone»: quelle di Lufthansa e di Air France - Klm, che prevedono «investimenti in equity», e quella di British Airways che propone un accordo di natura commerciale. Ma la preferenza di Cai si gioca tra la proposta della compagnia tedesca e quella franco-olandese. «Sono tre proposte molto buone e ci duole sceglierne una soltanto. La nostra preferenza per un partner che investa anche in equity».

Sabelli: pareggio operativo in 2 anni. L'amministratore delegato di Cai, Rocco Sabelli, ha detto che per la nuova Alitalia c'è «una prospettiva di ritorno al pareggio operativo in due anni». La nuova compagnia, ha aggiunto, punta a 4,8 miliardi di fatturato, con una capitalizzazione iniziale di almeno un miliardo e con asset per 4,2 miliardi tra «valore della flotta e investimenti per la crescita». Sabelli ha definito quello per Alitalia un piano di sviluppo con un «network completo, efficiente e focalizzato sia nel medio che nel lungo raggio». Il piano predisposto da Cai, ha sottolineato Sabelli, «non è di ridimensionamento ma è un piano di sviluppo sostenibile che mira a trasportare più passeggeri e a realizzare più ricavi». Un piano «impegnativo, realistico, possibile» che punta a realizzare obiettivi di business importanti, a «operare con un network »completo e efficiente e focalizzato sia nel medio che nel lungo raggio». La nuova Alitalia «avrà un network completo adeguato e sufficiente per il mercato di riferimento. Avrà 670 voli giornalieri e 4.700 frequenze settimanali». Dal 13 gennaio i network di Alitalia e Air One sarannointegrati e il nuovo network sarà visibile e acquistabile dai passeggeri, da prima di Natale. «Il network domestico sarà molto più forte e migliore e, inoltre, grazie all'apertura di quattro nuove basi sarà capillare».

«Non aumenteremo i prezzi». «Non abbiamo necessità di aumentare i prezzi, neanche dove abbiamo una quota del 100%, nè di ridurre l'offerta», ha dichiarato Sabelli, ridimensionando gli allarmi sulla concorrenza. La nuova Alitalia riporterà la quota sul mercato domestico dal 30 al 56%, in linea, ha sottolineato Sabelli, con le major europee. Anche il presidente Roberto Colaninno ha rilevato: «Quella di AirOne è stata un'acquisizione fondamentale e non siamo in presenza di un monopolio».
sole24.com
 
non poteva mancare il parere dell'"esperto"
Alitalia, il futuro tra Fiumicino e Air France
Analisi di Gianni Dragoni

Continuerà a chiamarsi Alitalia, manterrà la base principale di voli intercontinentali a Roma Fiumicino, prima di Natale sceglierà il partner estero che sarà Air France-Klm: cioè la stessa compagnia società respinta in aprile da Silvio Berlusconi e dai sindacati confederali e dei piloti. La prima conferenza stampa di Roberto Colaninno e Rocco Sabelli, i vertici della Cai, che ha acquisito dal commissario Augusto Fantozzi i beni e le attività della vecchia Az Fly e in gennaio ne prenderà anche il nome («la società si chiamerà Alitalia, Cai era un nome provvisorio nato in pochi minuti al telefono per riempire un modulo», ha spiegato Sabelli) ha mostrato che le scelte più importanti del nuovo corso di Alitalia sono già state fatte.

Fiumicino resta il perno. Sull'eterna guerra tra Roma e Milano per la supremazia aeroportuale, i manager della società privata hanno risposto senza ambiguità. Milano è un mercato molto importante, c'è una quota di passeggeri d'affari che è preziosa, ma va risolto il problema della concorrenza di Linate a Malpensa. Sabelli è stato chiaro: «Oggi siamo a Roma. È lì che è basata la nostra rete intercontinentale. Torneremo a Malpensa solo se Linate avrà una regolamentazione da city airport». Cioè solo se Linate sarà ridimensionato a uno scalo per la navetta Roma-Milano l'Alitalia privata aumenterà i voli intercontinentali da Malpensa, che oggi sono solo per tre destinazioni (Tokyo, New York, San Paolo) contro le 13 fatte da Fiumicino.

La dote di Air France. La scelta del partner verrà fatta dando la preferenza «a una delle due proposte, Air France Lufthansa, che prevedono anche l'ingresso del capitale», dicono di due manager. «Sceglieremo la proposta migliore, ma anche quella che ci consente i tempi di implemenetazione più veloci, quella che crea meno discontinuità», ha detto Sabelli. Un riferimento implicito a Air France, che ha già una rete integrata con Alitalia nei collegamenti tra Italia e Francia ed è quindi a un passo dalla firma dell'accordo. Il socio estero sarà utile anche per creare la dote necessaria alla società, inietterà circa 250 milioni di capitale e, novità emersa, la sua quota sarà compresa nella capitalizzazione, pari a 850 milioni, che sarà versata dai soci italiani entro la fine dell'anno (i primi 450 milioni sono appena stati versati), in modo da raggiungere i 1.100 milioni del capitale deliberato dall'assemblea il 28 ottobre.

Air One valutata poco meno di Alitalia. Per raggiungere l'obiettivo economico del pareggio operativo entro due anni la Cai fa affidamento sulle "sinergie" portate con Air One, che non sarà più un concorrente ma una controllata al 100% e per un po' di tempo resterà una compagnia autonoma col proprio marchio. C'è un effetto monopolio - è stato necessario un intervento legislativo per sterilizzare per tre anni i poteri d'intervento dell'Antitrust - che i vertici Cai preferiscono chiamare "sinergie", quantificate in un valore di circa 150-200 milioni l'anno da Sabelli. È emerso che la valutazione di Air One è elevata, se confrontata con quella assegnata ai beni e attività dell'ex Alitalia. La compagnia di Carlo Toto è stata valutata da Cai circa 790 milioni di "fair value", tra i circa 300 milioni che verranno pagati in contanti e senza rateazione al momento del closing del contratto, previsto tra il 18 e il 30 dicembre e i 490 milioni di debiti finanziari trasferiti a Cai insieme ai 26 aerei ceduti da Air One alla nuova società. Alitalia, che ha un fatturato pari a circa sei volte quello di Air One, è stata valutata complessivamente 1.052 milioni compresi i debiti e i fondi accantonati per i biglietti premio del programma Millemiglia. «Non facciamo un confronto con quanto pagato ad Alitalia. Il negoziato con Toto - ha replicato Sabelli - è stato molto duro, come è normale tra imprenditori privati. E per Alitalia abbiamo pagato un prezzo corretto di mercato, lo ha riconosciuto il perito nominato dalla Ue».
 
Varesenews.it
Numeri e destinazioni della nuova compagnia di bandiera
Secondo quanto comunicato oggi da Cai, la nuova proprietaria della compagnia di bandiera, i 148 aerei di Alitalia dal 13 gennaio prossimo collegheranno 70 destinazioni, di cui 23 nazionali, 34 internazionali e 13 intercontinentali. Numeri che dall'estate con il prossimo orario Summer 2009 saranno ulteriormente accresciuti, con nuove destinazioni internazionali e nuovi collegamenti nazionali.

Nello specifico, per quanto riguarda i collegamenti nazionali, durante l’orario in vigore dal 13 gennaio 2009, queste saranno le destinazioni servite come segue (in neretto le destinazioni da e per Malpensa ndr):

Rotte operate da Roma Fiumicino: Alghero, Ancona, Bari, Bergamo, Bologna, Brindisi, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Lamezia Terme, Milano Linate, Milano Malpensa, Napoli, Palermo, Pisa, Reggio Calabria, Torino, Trieste, Venezia, Verona.

Rotte operate da Milano Linate: Alghero, Brindisi, Cagliari, Lamezia Terme, Pescara, Reggio Calabria.

Rotte operate da Milano Linate e Milano Malpensa: Bari, Catania, Napoli, Palermo, Roma Fiumicino.

Per quanto riguarda i collegamenti internazionali, le rotte saranno servite come segue:

Rotte operate da Roma Fiumicino: Algeri, Amsterdam, Atene, Barcellona, Beirut, Belgrado, Bruxelles, Bucarest, Budapest, Cairo, Casablanca, Damasco, Francoforte, Ginevra, Istanbul, Kiev, Londra Heatrow, Madrid, Malta, Monaco, Mosca, Nizza, Parigi CDG, Praga, San Pietroburgo, Sofia, Teheran, Tel Aviv, Tirana, Tripoli, Tunisi, Varsavia.

Rotte operate da Milano Linate: Amsterdam, Barcellona, Bruxelles, Francoforte, London City, Londra Heatrow, Madrid.

Rotte operate da Milano Malpensa: Algeri, Atene, Bucarest, Cairo, Dusseldorf, Istanbul, Kiev, Mosca, Sofia, Tel Aviv, Tirana, Tripoli, Tunisi.

Rotte operate da Milano Linate e Milano Malpensa: Parigi CDG.

La rete dei collegamenti intercontinentali offrirà il seguente servizio:

Rotte operate da Roma Fiumicino: Accra, Boston, Buenos Aires, Caracas, Chicago, Lagos, Miami, New York JFK, New York Newark, Osaka, San Paolo, Tokyo, Toronto.

Rotte operate da Milano Malpensa: New York JFK, San Paolo, Tokyo.

La rete dei collegamenti diretti dalle altre città italiane sarà la seguente:

Torino: Alghero, Bari, Lamezia Terme, Napoli, Palermo, Roma.

Venezia: Bari, Napoli, Roma.

Napoli: Atene, Bologna, Catania, Genova, Milano Linate, Milano Malpensa, Palermo, Roma, Torino, Venezia.

Catania: Milano Linate, Milano Malpensa, Napoli, Roma.

Bologna: Alghero, Bari, Lamezia Terme, Napoli, Roma.

Venerdi 12 Dicembre 2008
 
No perché sono stufo che questa città non possa avere un aeroporto con la A maiuscola per i capricci di politici che non hanno voglia di svecchiare questo settore. Che ci vuole un bombardamento della pista e dell'aerostazione?

In effetti è tutta una questione politica...per CAI non sarebbe poi così tanto difficile spostare una 20 di aa/mm da LIN a MXP.
Comunque Colaninno è stato chiaro ed esplicito oggi: se volete la CAI a Malpensa chiudete Linate, altrimenti godetevi LH Italia che noi ci godiamo tutto il resto.
 
In effetti è tutta una questione politica...per CAI non sarebbe poi così tanto difficile spostare una 20 di aa/mm da LIN a MXP.
Comunque Colaninno è stato chiaro ed esplicito oggi: se volete la CAI a Malpensa chiudete Linate, altrimenti godetevi LH Italia che noi ci godiamo tutto il resto.

Anche Mayrhuber ha sottolineato che la chiusura di LIN è cosa da farsi e si dovrà fare nei tempi più brevi possibili. Senza offesa però Billy, ma per me CAI se non cambia atteggiamento e testa può rstare dove sta.
 
FCO fino a castrazione di LIN. MXP dopo, a meno che LH non vi sia troppo radicata.
Se - mettiamo caso - con la Summer 2010 LH avesse una minima rete intercontinentale da MXP e venisse allora ridotto LIN, penso che lo spostamento si rivelerebbe per CAI soltanto un bagno di sangue.
 
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