Non è esatto. L'A350XWB è un altro aereo rispetto all'originario A350, ha una fusoliera con dimensioni completamente diverse e concepita appositamente per ospitare comodamente la configurazione 3-3-3. Non c'è stata alcuna densificazione da parte di Airbus che, invece di strizzare 9 sedili in una fusoliera pensata per 8, ha deciso di progettare un aereo completamente nuovo.
In realtà Airbus ha sempre avuto in mente di competere offrendo due modelli (non uno) tra loro complementari: l'A350 e l'A380. La famiglia A350 nelle sue varianti 800, 900 e 1000 è stata dimensionata per non sovrapporsi direttamente con le serie del 787. Infatti ci si immaginava che il Dreamliner sarebbe entrato in servizio con Y standard 2-4-2 (come da presentazioni ufficiali e dichiarazioni d'intenti di molti vettori), il che avrebbe consentito ai due prodotti concorrenti di coprire tutti i segmenti di mercato interessati in maniera complementare (in ordine di capacità crescente: 787-8 < A350-800 < 787-9 < A350-900 < 77W & A350-1000). L'entrata in servizio del 787 in configurazione densa 3-3-3 ha in parte scompaginato questi piani, quindi paradossalmente è il 787 che ha cambiato le regole del gioco slittando di segmento e ponendosi in competizione più diretta con il concorrente di Airbus, e non viceversa. A mio parere pertanto la famiglia A350 è stata impostata in modo corretto dai progettisti di Tolosa, e costituisce un'ottima risposta sia al 787 che al 777. Però quelli del 2006. All'epoca il 777X non era nemmeno stato teorizzato e il 77W era il prodotto più grande e capiente offerto da Boeing al di sotto della categoria VLA. L'A350-1000 è stato concepito per competere direttamente con il 77W sul piano della capacità e surclassarlo per quanto riguarda l'efficienza. La progressiva, generalizzata densificazione del Triplo ne ha poi aumentato considerevolmente l'appetibilià commerciale, conferendogli una maggior resistenza all'obsolescenza, al punto che ancora oggi è in grado di raccogliere ordini. La riduzione del CASM ha probabilmente consentito al 77W di accaparrarsi anche alcuni ordini altrimenti destinati all'A380, come si è già detto altre volte. In sostanza si può dire che sono stati bravi in casa Boeing a migliorare in corsa la competitività dei propri velivoli. Non si capisce invece quali valutazioni abbia sbagliato Airbus nel lontano 2006. Io non vedo scelte scellerate all'origine quanto piuttosto un mutamento di scenario avvenuto in tempi successivi.
Il mercato ha rifiutato l'A350-800 così come ha rifiutato il 787-3. Stessi obiettivi e stesso fallimento, da imputarsi al fatto che in entrambi i casi si trattava, come ben dici, di adattamenti per la missione del corto-medio raggio di velivoli pensati e strutturati per il lungo-lunghissimo raggio.
Per quanto riguarda la questione dei presunti vantaggi in efficienza derivanti dal gap generazionale anche lì mi pare che la questione sia da circoscrivere ai diversi tipi di missione. Stando alle analisi che si vedono in giro, sul corto-medio raggio (perlomeno fino a 4000 nm) la vittoria del 787 sull'A330neo non è così scontata. Ho trovato interessante in proposito un'analisi comparativa dei costi tra 787-9 e A330-900neo volta a chiarire (perlomeno ci prova) le scelte di Delta Airlines in merito al rinnovo della flotta. La rotta in esame è la JFK-FRA, di 3350 nm. L'analisi, che tiene conto sia dei costi operativi che dei cosiddetti capital cost, mette in evidenza come, su una tratta del genere, il Neo di Airbus potrebbe addirittura (il condizionale è d'obbligo) essere in vantaggio sul piano del CASM rispetto al 787 che, a differenza del rivale, è un progetto completamente nuovo.
http://airwaysnews.com/blog/2014/11...-a350-a330neo-hinged-on-pricing-availability/
Se così fosse allora sarebbe forse lecito immaginare che un 787 non densificato, ovvero in configurazione originaria 2-4-2, faticherebbe a tener testa, in una missione del genere, anche ad un progetto più vecchio di decenni come l'A330ceo. Questo per far notare, a sostegno della mia tesi iniziale, quanto il passaggio ad una configurazione densa sia stato determinante per le sorti sia del 787 che del 777 (altrimenti poco competitivi), a discapito delle previsioni di Airbus.