victorgolf
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Potresti spiegare meglio questo passaggio?... Se deciderete di fare causa all'azienda e la vincerete tanto meglio per voi ...
Potresti spiegare meglio questo passaggio?... Se deciderete di fare causa all'azienda e la vincerete tanto meglio per voi ...
Immagino che , vista la mobilitazione, se l'azienda non ritirerà la proposta unilaterale di soppressione dell'istituto i dipendenti/sindacati procederanno a intentare una causa per il ripristino.Potresti spiegare meglio questo passaggio?
Grazie, intendevo peró il "vincerete ... voi" rivolto a Mauro.Immagino che , vista la mobilitazione, se l'azienda non ritirerà la proposta unilaterale di soppressione dell'istituto i dipendenti/sindacati procederanno a intentare una causa per il ripristino.
riferito al fatto che Mauro così come altri è convinto che togliere tale istituto sia una violazione degli accordi.Grazie, intendevo peró il "vincerete ... voi" rivolto a Mauro.
Come lo si inquadra quindi se non è un benefit?Non è affatto paragonabile a un benefit e la fonte normativa scritta, frutto della contrattazione, è il regolamento richiamato dal l'accordo integrativo che ha in ogni caso determinato la nascita di un uso reiterato avente forza contrattuale superiore.
Perché, a quanto ne sappiamo noi, il regolamento potrebbe prevedere la totale discrezionalità della concessione. In sé l'art.11 non dice assolutamente nulla.Non riesco a capire perché l'art 11 in materia di CFS non giustifichi norma contrattuale .
Un benefit (fringe) è un elemento costitutivo della retribuzione e la sua soppressione prevede la ricostituzione della consistenza economica che portava in se. Poi anche qui sarebbe da discutere la prassi delle aziende sul punto ma è OT.Come lo si inquadra quindi se non è un benefit?
Appunto, dopo aver lasciato alla Agenzia delle Entrate le sue spettanze per gli ultimi 6 anni.Un benefit (fringe) è un elemento costitutivo della retribuzione e la sua soppressione prevede la ricostituzione della consistenza economica che portava in se. Poi anche qui sarebbe da discutere la prassi delle aziende sul punto ma è OT.
mortacci, ma come si fa a rispondere così? io capisco il mandato, ma veramente c'è un limite alla decenza.non è un documento di pubblico dominio; ben ha fatto, chi lo ha, a non pubblicarlo anche per evitare in questa fase di complicare la strada ancora percorribile per eventuali soluzioni.
La perla di partenza credo dia il metro generale del discorso.AZ insiste perché chi viene al lavoro lo faccia a piedi, in macchina o treno (non importa da dove è non importa se stancando si più o meno o impiegandoci più o meno tempo di un volo), ma non in aereo.
Come ti ha già saggiamente risposto Ivan, non v'è alcuna certezza che il magistrato si orienti in tale direzione, e personalmente non credo che nel caso in ispecie uno con del sale in zucca vada ad interpretare la questione in questa direzione.Cosa pensa bene quindi di fare? Cambia il regolamento interno - richiamato dall'accordo integrativo - sopprimendo i cafcfs. Dove sta il problema, direte voi? L'azienda col proprio regolamento ci fa quel che vuole! Ebbene non è proprio così:
Il principio riconosciuto da prevalente Cassazione è che il regolamento aziendale soppresso costituisce, in considerazione del consistente periodo di tempo che lo ha visto reiteratamente applicato (dagli anni 90 sul nazionale, da un decennio int e inc), un uso/consuetudine. Tale reiterato comportamento del datore di lavoro fa non solo sorgere l’obbligazione nei confronti dei beneficiari di tale comportamento, ma addirittura anche nei confronti di tutti gli altri dipendenti, che in tempi diversi e successivi si troveranno ad affrontare la stessa vicenda del rapporto.
L'art. 1340 cc di per sé, nella questione, assorbirebbe già ogni eccezione: Le clausole d'uso s'intendono inserite nel contratto, se non risulta che non sono state volute dalle parti.
Ma per spiegare l’efficacia automatica dell’uso aziendale nei confronti dei singoli contratti individuali di lavoro, sia nell’ipotesi di un comportamento generalizzato che in quella del comportamento ristretto a singole categorie o ad eventi determinati, anche senza ricorrere ad un accordo vigente ad hoc o all’art. 1340 c.c. e senza che sia stata convenzionalmente concordata tale modifica, si deve necessariamente prendere atto del fatto che la giurisprudenza prevalente ritiene che l’uso aziendale (di carattere negoziale e non normativo) faccia sorgere un obbligo unilaterale di carattere collettivo, che agisce sul piano dei singoli rapporti individuali allo stesso modo e con la stessa efficacia di un contratto collettivo aziendale, sostituendo alle clausole contrattuali e a quelle collettive in vigore o a quelle soppresse unilateralmente che hanno disciplinato fino a quel momento la fattispecie e prima in vigore quelle più favorevoli dell’uso aziendale (art. 2077 c.c.).
Tradotto: ci hanno sgamato, siamo nella merda e non sappiamo come uscirne.non è un documento di pubblico dominio; ben ha fatto, chi lo ha, a non pubblicarlo anche per evitare in questa fase di complicare la strada ancora percorribile per eventuali soluzioni.
Vorrei inoltre spezzare una lancia a favore di un appello lanciato su un "forum di professionisti" che, essendo letto purtroppo solo da una decina di persone, rischia di rimanere inascoltato.Tradotto: ci hanno sgamato, siamo nella merda e non sappiamo come uscirne.
vi dico sinceramente che mi sono rotto le palle di leggere di biglietti dei naviganti AZ. se per altri lidi e' inutile scrivere sul forum delle cene a tokyo e londra e delle noccioline allora non venite a postare ste cazzate. smazzatevela da soli e insieme a chi di dovere fate valere i vostri diritti acquisiti se sono stati lesi.Vorrei inoltre spezzare una lancia a favore di un appello lanciato su un "forum di professionisti" che, essendo letto purtroppo solo da una decina di persone, rischia di rimanere inascoltato.
Il messaggio è: "per carità di Dio, non dite nulla del nostro contratto".