Sospensione CAF/CFS personale Alitalia


Cataplomosifone

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Allora, cerco di riassumere facendo un esempio che mi è più vicino.
L'azienda, da contratto, mi da un benefit (per esempio l'auto aziendale) che mi permette di svolgere le mie mansioni lavorative ma che posso utilizzare anche nel tempo libero per gli spostamenti privati. Sul contratto è prevista L'assegnazione dell'auto ma per l'utilizzo si rimanda al regolamento interno (policy) giusto?
La policy in questione fino a ieri prevedeva che io potessi arrivare al lavoro utilizzando l'auto aziendale senza alcun costo. Questo indipendentemente dal fatto che io abiti entro i 50 chilometri dalla sede in cui lavoro . Ovviamente trattando di benefit posso utilizzare l'auto aziendale per andare in ferie ad agosto pagando solo uns minima parte (autostrada e benzina). Questa mattina invece l'azienda mi dice che mi mantiene il benefit ma, siccome io lavoro a Milano e arrivo con l'auto aziendale da Torino, mi dice che per il tragitto casa lavoro devo pagare l'autostrada e il pedaggio.
Ho fatto un esempio che può essere un po' più comprensibile a tutti noi?
Se questo è il caso È chiaro che stai eliminando un benefit aggiungendo il costo di un qualcosa che prima non c'era, ma contrattualmente parlando l'azienda non sta violando nessuna norma.
Discorso diverso invece se il trattamento dell'auto aziendale e di quello che ho descritto prima è invece compreso in un contratto collettivo nazionale o in un contratto integrativo siglato tra le parti. Quindi la mia domanda in quest'istante è:la clausola in questo caso dove è? Solo come abbiamo letto nel nel famoso articolo 11 e di conseguenza nel manuale operativo/policy aziendale o esiste un contratto integrativo firmato?

Ps. Scusate eventuali errori ma ho scritto tutto tramite Siri visto che sono in auto
 

mauro.

Bannato
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Non è affatto paragonabile a un benefit e la fonte normativa scritta, frutto della contrattazione, è il regolamento richiamato dal l'accordo integrativo che ha in ogni caso determinato la nascita di un uso reiterato avente forza contrattuale superiore.
 

Cataplomosifone

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Non è affatto paragonabile a un benefit e la fonte normativa scritta, frutto della contrattazione, è il regolamento richiamato dal l'accordo integrativo che ha in ogni caso determinato la nascita di un uso reiterato avente forza contrattuale superiore.
Come lo si inquadra quindi se non è un benefit?
 

Paolo_61

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Non riesco a capire perché l'art 11 in materia di CFS non giustifichi norma contrattuale .
Perché, a quanto ne sappiamo noi, il regolamento potrebbe prevedere la totale discrezionalità della concessione. In sé l'art.11 non dice assolutamente nulla.
 

Paolo_61

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L'esempio di Cataecc. è perfettamente calzante, e fra l'altro mi fa sorgere in dubbio che l'eventuale successo in tribunale potrebbe trasformarsi in una vittoria di Pirro. Già vedo infatti l'Agenzia delle Entrate che quantifica (anche retroattivamente per sei anni) il valore di questo benefit e lo sottopone a tassazione, all'aliquota marginale per ciascun anno in questione.
(questa è la ragione per cui negli ultimi anni le policy aziendali sulle auto per i dipendenti sono diventate rigidissime e molto meno favorevoli di una volta).
 

mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
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Come lo si inquadra quindi se non è un benefit?
Un benefit (fringe) è un elemento costitutivo della retribuzione e la sua soppressione prevede la ricostituzione della consistenza economica che portava in se. Poi anche qui sarebbe da discutere la prassi delle aziende sul punto ma è OT.
 

nicolap

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Mauro, secondo te perché nessuno ha avuto il coraggio di postare l'allegato al contratto in cui si fa riferimento alla questione? A te almeno l'hanno fatto vedere?
 

Paolo_61

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Un benefit (fringe) è un elemento costitutivo della retribuzione e la sua soppressione prevede la ricostituzione della consistenza economica che portava in se. Poi anche qui sarebbe da discutere la prassi delle aziende sul punto ma è OT.
Appunto, dopo aver lasciato alla Agenzia delle Entrate le sue spettanze per gli ultimi 6 anni.
 

mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
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non è un documento di pubblico dominio; ben ha fatto, chi lo ha, a non pubblicarlo anche per evitare in questa fase di complicare la strada ancora percorribile per eventuali soluzioni.
 

nicolap

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non è un documento di pubblico dominio; ben ha fatto, chi lo ha, a non pubblicarlo anche per evitare in questa fase di complicare la strada ancora percorribile per eventuali soluzioni.
mortacci, ma come si fa a rispondere così? io capisco il mandato, ma veramente c'è un limite alla decenza.
 

nicolap

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AZ insiste perché chi viene al lavoro lo faccia a piedi, in macchina o treno (non importa da dove è non importa se stancando si più o meno o impiegandoci più o meno tempo di un volo), ma non in aereo.
La perla di partenza credo dia il metro generale del discorso.
AZ sospende una concessione, punto. Non vieta di arrivare in aereo, a spese tue. Questa premessa melodrammatica è squisitamente tua, che poi la dovrai mettere in scena con lacrime di silicone quando sarai in giudizio davanti al magistrato che ride.
Fattelo dire con sincerità, ma sembra veramente l'arringa di Totò al foro di Napoli.

Cosa pensa bene quindi di fare? Cambia il regolamento interno - richiamato dall'accordo integrativo - sopprimendo i cafcfs. Dove sta il problema, direte voi? L'azienda col proprio regolamento ci fa quel che vuole! Ebbene non è proprio così:
Il principio riconosciuto da prevalente Cassazione è che il regolamento aziendale soppresso costituisce, in considerazione del consistente periodo di tempo che lo ha visto reiteratamente applicato (dagli anni 90 sul nazionale, da un decennio int e inc), un uso/consuetudine. Tale reiterato comportamento del datore di lavoro fa non solo sorgere l’obbligazione nei confronti dei beneficiari di tale comportamento, ma addirittura anche nei confronti di tutti gli altri dipendenti, che in tempi diversi e successivi si troveranno ad affrontare la stessa vicenda del rapporto.
L'art. 1340 cc di per sé, nella questione, assorbirebbe già ogni eccezione: Le clausole d'uso s'intendono inserite nel contratto, se non risulta che non sono state volute dalle parti.
Ma per spiegare l’efficacia automatica dell’uso aziendale nei confronti dei singoli contratti individuali di lavoro, sia nell’ipotesi di un comportamento generalizzato che in quella del comportamento ristretto a singole categorie o ad eventi determinati, anche senza ricorrere ad un accordo vigente ad hoc o all’art. 1340 c.c. e senza che sia stata convenzionalmente concordata tale modifica, si deve necessariamente prendere atto del fatto che la giurisprudenza prevalente ritiene che l’uso aziendale (di carattere negoziale e non normativo) faccia sorgere un obbligo unilaterale di carattere collettivo, che agisce sul piano dei singoli rapporti individuali allo stesso modo e con la stessa efficacia di un contratto collettivo aziendale, sostituendo alle clausole contrattuali e a quelle collettive in vigore o a quelle soppresse unilateralmente che hanno disciplinato fino a quel momento la fattispecie e prima in vigore quelle più favorevoli dell’uso aziendale (art. 2077 c.c.).
Come ti ha già saggiamente risposto Ivan, non v'è alcuna certezza che il magistrato si orienti in tale direzione, e personalmente non credo che nel caso in ispecie uno con del sale in zucca vada ad interpretare la questione in questa direzione.
La cosa importante, tuttavia, è la tua conferma esplicita della problematica: NON STIAMO PARLANDO DI UNA CONCESSIONE STABILITA CONTRATTUALMENTE.
 

nicolap

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Tradotto: ci hanno sgamato, siamo nella merda e non sappiamo come uscirne.
Vorrei inoltre spezzare una lancia a favore di un appello lanciato su un "forum di professionisti" che, essendo letto purtroppo solo da una decina di persone, rischia di rimanere inascoltato.
Il messaggio è: "per carità di Dio, non dite nulla del nostro contratto".
 

aamilan

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Vorrei inoltre spezzare una lancia a favore di un appello lanciato su un "forum di professionisti" che, essendo letto purtroppo solo da una decina di persone, rischia di rimanere inascoltato.
Il messaggio è: "per carità di Dio, non dite nulla del nostro contratto".
vi dico sinceramente che mi sono rotto le palle di leggere di biglietti dei naviganti AZ. se per altri lidi e' inutile scrivere sul forum delle cene a tokyo e londra e delle noccioline allora non venite a postare ste cazzate. smazzatevela da soli e insieme a chi di dovere fate valere i vostri diritti acquisiti se sono stati lesi.
Ovvio che al passeggero interessi che il pilota o AV arrivi alla partenza del volo riposato per poter essere al meglio durante le operazioni di volo e quindi il fatto di arrivarci poco prima dove si e' preso un altro volo da pax potrebbe anche influire sugli aspetti psico fisici degli interessati ma nessuno ne ha la certezza. Io non godo se tolgono qualcosa a qualcuno, diciamo che se questo e' il motivo di uno sciopero mi sembra un po' stupido.