Fatta la debita premessa che ogni paese decide per sè, l'Italia prevede la possibilità di raggiungere la propria "abitazione abituale", il luogo, nell'accezione del DPCM, dove si abita di fatto con una certa continuità e stabilità, anche se per periodi limitati durante l'anno, escluse le seconde case ("Esempio: le persone che per motivi di lavoro vivono in un luogo diverso da quello del proprio coniuge/partner, ma che si riuniscono ad esso con regolare frequenza e periodicità nella stessa abitazione, potranno spostarsi per ricongiungersi nella stessa abitazione in cui sono soliti ritrovarsi."). Se il tuo problema, come mi pare di ricordare, è il raggiungimento con la tua compagna, che abita negli States, e quando vai là risiedi sempre a casa sua, il problema non si pone, e stai rispettando la normativa vigente. Qualora dovessero effettuare controlli, dovrai essere in grado di dimostrare che ci sei sempre andato con regolarità e sempre al medesimo indirizzo di residenza della tua compagna, ma dubito che qualcuno possa impedirti di partire se riporti la cosa nella tua autocertificazione.
E' vero che la deroga era stata studiata per gli spostamenti nel periodo 21/12/2020 - 6/1/2021 (con gli spostamenti vietati tra regioni), ma ritengo che l'accezione della deroga possa ben essere estesa oltre tale limite temporale.
Il problema è capire come gli States possano concederti l'ingresso, però.