DISASTRO AEREO: LE MONDE, 'VELOCITA' SBAGLIATA'
PARIGI - L'Airbus A330 precipitato sull'Atlantico mentre era sulla rotta Rio de Janeiro - Parigi, volava a una velocità "sbagliata", secondo quanto rende noto oggi il quotidiano francese Le Monde sul suo sito Internet. Le Monde cita "fonti vicine all'inchiesta".
E' inoltre fortemente probabile - sempre secondo quanto riferisce Le Monde.fr - che, a causa dell'eccessiva velocità, l'aereo si sia disintegrato in volo. I resti, dispersi su più di 300 chilometri ne sarebbero la prova. Una tale disintegrazione - si fa osservare - sopraggiunge di solito in caso di violento fenomeno atmosferico o di attentato terroristico. Un'ulteriore testimonianza in questo senso verrebbe dall'ultimo messaggio emesso dall'aereo, che ha segnalato lo stato di "cabina in velocità verticale" che indica un'improvvisa decompressione, causa o conseguenza di una disentegrazione avvenuta in volo. Altri messaggi erano stati inviati dall'Airbus nei minuti precedenti, segnalando la presenza di gravi disfunzionamenti ai comandi elettrici che avrebbero deteriorato i sistemi di controllo della stabilità dell'apparecchio.
BRASILIA - Un ministro brasiliano, pur affermando che si tratta "solo di un'ipotesi", ha definito "improbabile" che l'aereo Air France scomparso sull'Atlantico sia esploso dato che accanto ai detriti dispersi in mare sono state rinvenute anche chiazze di combustibile. "La presenza di olio o di carburante - ha detto il ministro della Difesa brasiliano, Nelson Jobim - significa che è improbabile che ci sia stato un incendio o un'esplosione, ma questa non è che un'ipotesi". Sollecitato ad esprimersi sull'ipotesi di un attentato, il ministro - parlando in una conferenza stampa a Brasilia - ha dichiarato che "non c'é alcun indizio" che lo lasci pensare. Jobim ha sottolineato che "non è stato rinvenuto alcun corpo né si è vista alcuna traccia di sopravvissuti".
La Forza aerea brasiliana (Fab) ha reso noto che l'equipaggio di un aereo R99 che perlustrava la zona dell'Oceano Atlantico, a circa 650 chilometri dalla costa, ha avvistato un "pezzo metallico di sette metri che potrebbe essere di un'ala o della fusoliera" dell'Airbus A330 scomparso lunedì mentre trasportava 228 persone da Rio de Janeiro a Parigi. Un portavoce dell'aeronautica brasiliana ha annunciato l'avvistamento anche decina di rottami metallici ed una macchia di olio estesa per circa 20 chilometri. Evocando indirettamente la possibilità che corpi di vittime possano essere scomparsi perché mangiati da pesci, il ministro della difesa Nelson Jobim - in una conferenza stampa - non ha escluso che nelle acque calde dell'oceano dove è precipitato l'aereo ci possano essere pescecani o squali. Il ministro ha anche ricordato che i corpi umani non dilaniati e con il "ventre integro" quando affondano ritornano in superficie "tra 48 ore e sei giorni dopo" il disastro "per effetto dei gas prodotti dagli organi interni" in decomposizione. Quelli con "il ventre perforato invece - ha aggiunto - non riemergono".
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