Desidero farvi leggere una mail che mi è stata inviata da un amico che lavora in IG.A me è parsa un pò oscura perchè non conosco i personaggi che popolano questa Compagnia purtuttavia la trovo interessante nel modo in cui vengono ricostruiti intrecci societari tra la capogruppo e le sue controllate operate dall'AD di IG.
Spero che per voi sia una lettura altrettanto interessante.
LA MUCCA E' SACRA IN CERTI PAESI, MA NON QUI DA NOI Ci sono molte cose che non quadrano nella crisi di Meridiana. La prima è che Meridiana è in crisi, mentre le sue controllate non lo sono. Certo non quelle che si occupano di aeroporti, ma (e qui è strano) neanche quelle che sono nel turismo e nel trasporto aereo. Infatti non è in crisi wokita, il tour operator che chiude dopo 2 anni di attività bilanci in pareggio, con un giro d'affari e margini degni di una agenzia di viaggi di provincia, ma pur sempre in pareggio. Non è in crisi sameitaly, la società che include la ex direzione vendite di Meridiana, anni di storia traslocati dal prossimo gennaio nella sede di Eurofly (con uomini e donne trasferiti da roma, cagliari e palermo e uffici storici chiusi ai nostri clienti), ma un fatturato garantito dalla commissione guadagnata per il solo fatto di rappresentare i due vettori in Italia. Non è in crisi Eurofly, che vive grazie alle lettere di garanzia di Meridiana prestate a banche e aziende proprietarie dei suoi nuovissimi airbus, alle iniezioni di denaro di Meridiana nei due aumenti di capitale del 2008, all'aumento di capitale in natura con cui Meridiana le ha dato 8 milioni (la metà di wokita e sameitaly), al lavoro gratuito dei dipendenti di terra di Meridiana, al ritardo nel pagare le fatture a Meridiana e all'anticipo nell'ottenere da quest'ultima i suoi crediti, al fatturato prodotto dalle linee che Meridiana le ha gentilmente ceduto, al fatturato che Meridiana le assicura attraverso la presenza sul sito meridiana (uno dei più visitati d'Italia nel suo settore, contro quello di eurofly che nessuno sapeva neanche esistesse). Ebbene, come può una mucca in periodo di carestia dar da vivere a tutti questi figlioli svogliati e affamati senza perire e non esser più buona neanche da lessare? Sarà per questo che Meridiana è in crisi e le sue controllate no? Ormai è un fatto, inutile tentare di credere a una diversa realtà del tutto immaginaria. Sono 2 anni che la Compagnia di Olbia non fa più quel che dovrebbe: trasporto aereo. Fa da banca, da consulente, da prestatore di servizi in outsourcing, da mucca da spremere. Ci sarebbero dei rilievi penali e civili, ma di questo si occuperà prima o poi qualcuno in futuro, non servirà a nulla, se non a far impaurire qualche vecchio amministratore e a rendere un po' di giustizia a questa triste e attualissima storia. Ma a prescindere dalle azioni future degli azionisti di minoranza (compresi i dipendenti), dall'intervento futuro della Guardia di Finanza, della Consob e della Magistratura, il vero punto che ora ci interessa è: chi lo ha voluto e chi ora non muove un dito perché questo cammino verso il suicidio rientri? Suicidio si, perché la rotta non c'è più, il mare è in tempesta e quando anche Meridiana non ci sarà più, i suoi figli che ora la succhiano naufragheranno, perché non hanno mestiere e non sanno come si governa una barca. E allora chi l'ha deciso avrà la sua parte di male, dopo averne fatto tanto a chi Meridiana l'ama e la rispetta da sempre. Ma torniamo al punto: chi lo ha deciso? ***** Una ipotesi normale e plausibile è che l'abbia deciso l'azionista principe. Sarà pur normale che uno faccia di ciò che è suo quel che vuole, no? Ma Meridiana non è sua, non del tutto, non al 100%. Karim, come lo chiamano solo certi giornali un po' locali, è certo l'azionista di maggioranza, ma proprio perché più forte, non può fare esattamente quel che vuole, anzi… se lo pizzicassero sul fatto, c'è da giurare che qualche giudice avrebbe qualcosa da dire e per lui non sarebbe proprio divertente. Potrebbero dirgli che non ha il diritto di depauperare la mucca Meridiana a discapito di quel 20% di azionisti che con lui posseggono il povero animale. E' plausibile che possa esser diventato, con l'età e la poca attenzione per gli affari italiani, così sciocco da ignorare il Codice Civile e il Codice Penale? Vi sono seri dubbi, ma tutto può essere. Non sarebbe il primo grande uomo a scivolare su un particolare. In questo caso comunque l'ipotesi sarebbe la seguente: gli serve un vettore per i voli lunghi, quelli che portano dall'europa al sud america, dal sud america all'africa, dall'africa all'asia. In sardegna non l'hanno fatto investire e lui è andato per il mondo e ora quel mondo lo sostenta, con mutui interessi tutti da collegare. La sardegna non l'ha voluto e l'unica mucca che resta in quel pascolo arido e infruttuoso, la vuole mungere e da lei vuol spremere tutta l'essenza che gli serve per volare in altri luoghi con quella che gli hanno presentato e fatto acquistare come la sua compagnia aerea privata del futuro. Sarà, può essere, ma che rischio, che intraprendenza alla sua età, e che peso la scelta di far morire un amore di gioventù per una nuova amante della quale forse potrebbe non aver capito se lo farà godere! **** Un'altra ipotesi è un po' più complessa e vorrebbe che l'abbia deciso l'Amministratore Delegato. Una volta accortosi, dopo un anno di frequentazione, giovanotto e furbo come indubbiamente è, che intorno a lui c'erano solo vecchi a suo dire "rimbambiti" , in grado di accettare qualsiasi nefandezza e votarla e applaudire e ingoiare e sputare, pur di avere la loro serena e anziana vita di sempre, si è deciso a far il suo gioco e a godere del deserto che regnava intorno a lui. L'età media degli amministratori è 70 anni, il presidente ne ha 72 e il suo vice ha superato gli 80. L'azionista principale è un coetaneo del presidente e intorno a lui nel 2006 non c'era più nessuno. Nel 2007 l'ambiente per questa partita è ideale, basta farli stare tutti buoni, basta coinvolgerli, eccitarli con idee giovani e ambiziose, che portino loro rinnovata fama o poltrone o favori o denari. L'azionista principale ha bisogno di fargli nascere o ri-nascere tre compagnie in Africa? Ci pensa il giovane ad e in cambio gli fa comprare eurofly a occhi chiusi (sui conti e sul valore). Un amministratore vuol continuare a prestare il suo servizio con lauta parcella annuale? Gli rinnoviamo il contratto e compriamo il suo voto di assenso quando c'è da deliberare qualcosa che non va bene. Un altro pretende un favore? Glielo facciamo e lui ci sarà debitore. Tutti contenti i vecchietti procedono il loro cammino, vedono il pericolo ma lo scansano e a volte risolvono, avvalendosi di pedestri documenti che dovrebbero lasciar la loro strada passata pulita. Ma il disegno, si dirà, qual è? Eh….il disegno era ambizioso, ma la crisi finanziaria l'ha portato via con i soldi che sono stati bruciati, quelli che servivano a far sposare il torello eurofly con la mucca airbee (che si portava in dote la concubina Itali airline), a maritare wokita con flyaway (tour operator del socio) e ad accoppiare sameitaly con trawel (rappresentanza vendite del socio)…… tutte creature della mente dell'ad e del suo socio in affari (ora ufficialmente per tutti ex-socio), che lo aspettava al confine per scappare con il bottino. Il disegno quindi pare ci fosse, ma ora è saltato, mancano gli investitori, son tempi bui per le banche e i fondi. Allora si naviga a vista in quella direzione, senza più certezze perché la bussola è rotta, ma fidandosi del vento, del sole, delle maree, fin quando si potrà. Un po' come fan tutti i finanzieri, più o meno bravi, in questo momento. E correggendo la rotta, un po' in qua e un po' in là, l'ad spera di arrivare comunque alla sua meta: far suo quel che oggi è nostro. Far suo quello che la crisi gli ha portato via. Airbee si sta autoliquidando, non ha retto il momento sbagliato, è stata sfortunata. Il matrimonio è saltato. Trawel e Flyaway attendono il momento in cui wokita e sameitaly, senza più la mucca da mungere e con un fratello alto borghese ma non più figlio di principe (eurofly) saranno "costrette" a chiedere aiuto a loro per non fallire (ma porteranno in dote software e clienti e conoscenze e il buon nome della mamma mucca Meridiana). Nel frattempo il socio (o l'ex socio secondo il registro delle imprese) ciuccia quel che può, sta un po' nascosto dietro la eurofly americana (anch'essa creatura mirabile e fallimentare dell'ad), diffonde notizia di non esser più in buoni rapporti con l'ad (che dal canto suo cerca di ripulire tutte le tracce delle comuni nefandezze) e vivacchia con un contratto di rappresentanza in due paesi europei in attesa del momento. *** Quale delle due sia l'ipotesi non lo sappiamo, forse oggi si sono fuse in due disegni distinti ma convergenti, che hanno entrambi bisogno ancora per pochi mesi di succhiare l'anima di Meridiana per poter procedere. Fatto sta che l'azionista principale non si oppone all'ad e l'ad impera come uno strano altissimo e spennellato Napoleone (finì in esilio giusto?). Chiunque lo intralci sul suo cammino è sotto scacco, è sulla sua barca, lo può eliminare. Chi non può eliminare, perchè è pur sempre un imperatore non un Dio....cerca di ricattarlo come può. Il presidente e l'azionista principale (l'uno per quanto gli ha consentito di fare fin qui, l'altro per quanto gli ha chiesto di fare fin qui). I consiglieri (che hanno votato a suo piacimento e distratto quanto egli ha voluto. I sindaci (che dovevano controllare i consiglieri, ma si sono distratti). I manager (che lo hanno seguito cercando la loro personale salvezza o ambizione o vanità e per questo hanno preso decisioni per la loro reputazione irreversibili. I piloti e gli assistenti di volo (che non hanno capito quanto fosse più furbo di loro e non hanno ceduto al ricatto). Tutti quelli di terra (che si fan portare via il lavoro e l'anima senza neanche capirlo). La barca, o meglio l'aereo, lo conduce lui. Un giorno un giudice emetterà una sentenza per questo o per altri fatti che un uomo della sua pasta e della sua natura non può non produrre durante la sua vita. La sua coscienza no, quella non ce l'ha, non c'è pericolo che lo perseguiti. Ma oggi, senza dubbio, la cloche ce l'ha lui e tutti quelli che glie l'hanno lasciata, tutti quelli che sono elencati qui sopra come suoi ospiti sulla barca alla deriva, sono colpevoli, quanto se non più di lui. Tutti, nessuno escluso.