Alitalia: Roma Fiumicino unico hub, dal 2010 nuovi voli intercontinentali


panick

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16 Febbraio 2009
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Finalmente dei numeri! Supponiamo che siano veritieri e facciamo qualche confronto con il 1° quadrimestre del 2008.
Dal sito AEA, http://files.aea.be/News/PR/PR08-019.pdf ho ricavato questi dati:
AZ 6.579.800 pax
AP 2.263.200 pax

AZ+AP 8.843.000 pax nel periodo 1-4 / 2008 contro i 4.570.000 dello stesso periodo 2009.
Il calo percentuale è del 48.32%.
ottimi dati per un fallimento!, tu pensa, migliori, in percentuale, a quanto perse Swiss o Sabena nella stessa fase, praticamente un miracolo..
 

panick

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16 Febbraio 2009
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az ha grandissimi problemi, sembra che in un anno metà della clientela si sia volatilizzata, sono costretti a rilanciarsi come low-cost (ma non dicevano che le low cost stanno a Malpensa??? :) :) :) ).
Se i francesi decidono che il gioco non valga la candela, la vedo davvero tragica! anche per Fco che cade a pezzi.
Consiglio di pensare meno a Malpensa, i cui cantieri girano a pieno ritmo, ed iniziare invece a fare una colletta per il natural's hub, che con l'innalzamento dei mari è a forte rischio effetto Atlantide... :) :) :)
hai ragione guarda, qui sul 3d hai ragione..
 

almetano

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7 Novembre 2005
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Pianeta Terra
Lo so che sei un esperto a riconoscere la Fanta aviazione, ma oggi non basta più. Bisogna aggiornarsi e capire anche i processi di Coca aviazione, Sprite aviazione, Pepsi aviazione, 7UP aviazione. Pensa che in AZ sono così avanti che stanno seguendo tutti un seminario di Red Bull aviazione.
fantastico post di sintesi del thread
anche la spritzaviazione è rinvenibile
 

stoner

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23 Luglio 2008
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ma numeri buttati cosi cosa significano?
sbaglio o prima dell'unificazione az-ap le due singole compagnie avevano un numero maggiore di aerei?
ciò non significa che c'è stata anche una riduzione dei voli?

scheda ansa pubblicata da La Stampa



------------------ALITALIA-CAI-----ALITALIA + AIR ONE
Voli al giorno ------669-----------733 (500 Az; 233 Ap)
Voli settimanali ------4.678 ---------5.128 (3.496 Az; 1.632 Ap)
Destinazioni--- ------70 ---------76 (69 Az; 26 Ap)
Aeromobili -----------148-----------239 (170 Az; 69 Ap)
Media voli giorno/aereo 4,52 ---------3,06 (2,94 Az; 3,37 Ap)
Media voli settim/aereo 31,6 --------21,45 (20,56 Az; 23,65 Ap)
 

dario abbece

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2 Ottobre 2008
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milano
..beh ..non aveno dati ufficiali dei conti cai...possiamo fare un confronto .....con i dati di volo........passeggeri dimezzati e a un prezzo biglietto molto più basso ..quindi meno della metà dei ricavi dello stesso periodo dello scorso anno.........

.......il numero di voli non si è sensibilmente ridotto....quindi il numero ore di lavoro, la qtà di benzina consumata e ore di lavoro per manutenzioni non cambia di molto.....però c'è un impatto positivo(minori costi)per costo del personale più basso, benzina più bassa e anche manutenzioni più basse...........con i dati dei costi del conto economico dello scorso anno si possono fare dei conti grossolani ma con un certo grado di attendibilità............si accettano suggerimenti e integrazioni....ciao
 

belumosi

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10 Dicembre 2007
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ma numeri buttati cosi cosa significano?
sbaglio o prima dell'unificazione az-ap le due singole compagnie avevano un numero maggiore di aerei?
ciò non significa che c'è stata anche una riduzione dei voli?

scheda ansa pubblicata da La Stampa



------------------ALITALIA-CAI-----ALITALIA + AIR ONE
Voli al giorno ------669-----------733 (500 Az; 233 Ap)
Voli settimanali ------4.678 ---------5.128 (3.496 Az; 1.632 Ap)
Destinazioni--- ------70 ---------76 (69 Az; 26 Ap)
Aeromobili -----------148-----------239 (170 Az; 69 Ap)
Media voli giorno/aereo 4,52 ---------3,06 (2,94 Az; 3,37 Ap)
Media voli settim/aereo 31,6 --------21,45 (20,56 Az; 23,65 Ap)
Se supponiamo per comodità di calcolo che il ricavo medio per biglietto sia lo stesso tra la vecchia AZ e la nuova, i numeri significano che sono entrati in cassa la metà dei soldi.
E' senz'altro vero che CAI-AZ ha diminuito flotta, voli e personale nonchè rinegoziato vari contratti, ma mi sembra alquanto difficile che sia riuscita ad abbattere i costi del 50%.
Da notare che anche in quest'ultimo caso (molto ottimistico), avresti una situazione economica simile a quella della vecchia AZ, che come noto era in forte perdita nella gestione ordinaria. Quando ho scritto sopra che secondo me la situazione non può andare avanti a lungo, non intendevo "gufare" contro AZ, tuttavia è palese che con quei numeri, ogni mese è necessario tirare fuori un bel po' di soldi per assicurare la continuità aziendale.
Da buon italiano, lietissimo di essere smentito con numeri migliori.
 

dario abbece

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2 Ottobre 2008
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milano
Se supponiamo per comodità di calcolo che il ricavo medio per biglietto sia lo stesso tra la vecchia AZ e la nuova, i numeri significano che sono entrati in cassa la metà dei soldi.
E' senz'altro vero che CAI-AZ ha diminuito flotta, voli e personale nonchè rinegoziato vari contratti, ma mi sembra alquanto difficile che sia riuscita ad abbattere i costi del 50%.
Da notare che anche in quest'ultimo caso (molto ottimistico), avresti una situazione economica simile a quella della vecchia AZ, che come noto era in forte perdita nella gestione ordinaria. Quando ho scritto sopra che secondo me la situazione non può andare avanti a lungo, non intendevo "gufare" contro AZ, tuttavia è palese che con quei numeri, ogni mese è necessario tirare fuori un bel po' di soldi per assicurare la continuità aziendale.
Da buon italiano, lietissimo di essere smentito con numeri migliori.
...sono d'accordo....purtroppo .....secondo me stanno bruciando molta più cassa del previsto...al contrario di quanto dichiarano.......le stesse cancellazioni\ accorpamenti dei voli con i conseguenti disservizi......sono comportamenti di chi non ha soldi da mettere....e la scusa è quella dell'integrazione ....che può essere vera ma fino ad un certo punto...........quindi sono già stati venduti ad af ...ecco ilsenso della conferenza a palazzo chigi con spinetta e la forte accelerata su fco....è il piano af sotto dettatura........
 

omartr

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26 Settembre 2008
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ahahah...fantascienza pura.Dando uno sguardo alla situazione di ADR e al suo recente passato mi viene da ridere.In sostanza chiedono di fare sistema e Palenzona dichiara che si libererebbero risorse con l'aumento delle tariffe...Io non so che pensare?Quanto vengono pagati questi consulenti?
 

CBM206

Bannato
21 Marzo 2006
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Liguria.
Pseudo QUOTE: Pe me lunica soluazione e' incrementare Linate...e a Malpensa mandarci i Lowcoast...al posto di Bergamo...

Ma si mandiamo ttt il low cost a Malpensa... se fosse davvero conveniente mxp x i low cost credi che Ryanair se la lasciava scappare.. E poi a Orio che ci facciamo volare? La miniliner da sola?
Zanna, è ironico :)
Ho ripreso una frase messa in rete da un pool di esperti che si divide tra la capitale e Bruxelles.
 

dario abbece

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2 Ottobre 2008
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milano
....aggiungo che colannino sembra parecchio nervoso...e perchè dovrebbe esserlo se le cose vanno così bene..........forse ha capito che si cede ad af ma non ci si guadagna una cippa...al max non perde i suoi soldi!.
 

omartr

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26 Settembre 2008
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E mi sembrava strano...always marchette!

Clessidra SGR S.p.A, a shareholder of Gemina SpA, has held preliminary contacts with other airport operators on selling its stake, Clessidra said on April 3. Earlier a spokeswoman for Singapore Changi Airport Enterprise Pte., Ltd. declined to comment on reports in several Italian newspapers that Changi Airport could shortly engage Nomura to negotiate the acquisition of a stake in Gemina. Clessidra which has a stake of 10% in Miotir S.p.A which in turns owns 29.4% in Gemina. “Clessidra has had preliminary contacts with leading industrial operators (among which is Changi Airport) having as their object the stake held by Clessidra in Investimenti Infrastrutture,” Clessidra said in a statement. “At present there are no negotiations with any counterparty,” it said

Singapore Changi Airport Enterprise Pte. Ltd. is supposed to give its approval to talks to enter the capital of Gemina SpA which owns Aeroporti di Roma SpA (ADR), daily Il Sole 24 Ore reported on April 3. Changi Airport may be eyeing the 10% stake which Clessidra SGR S.p.A. has in Investimenti Infrastrutture SA, which in turn controls Gemina. On the other hand, Clessidra acquired a stake in Aeroporti di Roma five years ago and has already suggested it wants to sell its stake. It is also possible that Changi Airport explores the interest of UniCredit SpA to sell part of its stake in Gemina.
 

billypaul

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Ponti: «La scelta di Colaninno Sabelli? E' fisiologica, così decide il mercato»


ROMA - «La scelta di Alitalia di puntare su Fiumicino è del tutto fisiologica. A Roma c’è una domanda concentrata e reale. A Roma l’Alitalia di Colaninno e Sabelli ha personale, fornitori, una lunga tradizione». Marco Ponti, docente di economia dei Trasporti al Politecnico di Milano, non fa polemiche. E inquadra la decisione dei vertici della compagnia tra quelle più logiche, anche se - spiega al Messaggero - «per il bene dei romani e non solo è giusto sviluppare la concorrenza, una sana concorrenza che renda le tariffe sempre più convenienti ed eviti spinte monopoliste».

Professore, come previsto il presidente Colaninno ha deciso: Fiumicino sarà la base di Alitalia, cosa ne pensa anche alla luce delle polemiche di questi giorni?
«Hanno scelto di fare la base principale a Roma, non un hub. L’hub infatti è un modello superato, del passato. Le compagnie moderne hanno basi operative. Alitalia ha scelto bene. Per il bene dei cittadini romani e perchè a Fiumicino ci sono da sempre conoscenze, fornitori, personale che lavorano per la compagnia. Insomma, una scelta fisiologica. Inoltre, ed è il fatto più importante, c’è un mercato importante, una domanda concentrata. Diversa da quella di Malpensa che è più sparpagliata, legata al business, ma altrettanto importante e cospicua».

Insomma, le polemiche sul derby Roma-Milano sono sterili?
«Il presidente della Sea, Giuseppe Bonomi, sta facendo un ottimo lavoro per Malpensa. Che crescerà da sola e senza l’aiuto di nessuno. Sono convinto che diventerà una aeroporto importante, ma mai un hub. Sfrutterà tutte le capacità di un area ricca e che ha le sue esigenze di sviluppo. Ripeto: diverse da quelle di Roma. Di certo non va assolutamente limitata la concorrenza in questa fase. Sarebbe un grave errore farlo».

In che modo si può favorire la concorrenza ed evitare che ci sia una deriva protezionistica?

«Credo, in estrema sintesi, che vadano rivisti alcuni trattati bilaterali per consentire al Nord una liberalizzazione graduale. Una rinegoziazione dei trattati che consenta ad altre compagnie di operare. Il governo dovrebbe cioè individuare una traiettoria di liberalizzazione che farebbe bene a tutti gli italiani, non solo al Nord. E che assolutamente non danneggerebbe nessuno, Roma in primis. Alla fine, come è del tutto evidente, sarà il mercato a decidere. E le compagnie, come è altrettanto chiaro, andranno dove c’è una domanda da soddisfare. Aprire il mercato è una scelta conveniente per tutti».

Il Messaggero
 

BAlorMXP

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27 Febbraio 2006
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Milano/Antwerpen
Ponti: «La scelta di Colaninno Sabelli? E' fisiologica, così decide il mercato»


ROMA - «La scelta di Alitalia di puntare su Fiumicino è del tutto fisiologica. A Roma c’è una domanda concentrata e reale. A Roma l’Alitalia di Colaninno e Sabelli ha personale, fornitori, una lunga tradizione». Marco Ponti, docente di economia dei Trasporti al Politecnico di Milano, non fa polemiche. E inquadra la decisione dei vertici della compagnia tra quelle più logiche, anche se - spiega al Messaggero - «per il bene dei romani e non solo è giusto sviluppare la concorrenza, una sana concorrenza che renda le tariffe sempre più convenienti ed eviti spinte monopoliste».

Professore, come previsto il presidente Colaninno ha deciso: Fiumicino sarà la base di Alitalia, cosa ne pensa anche alla luce delle polemiche di questi giorni?
«Hanno scelto di fare la base principale a Roma, non un hub. L’hub infatti è un modello superato, del passato. Le compagnie moderne hanno basi operative. Alitalia ha scelto bene. Per il bene dei cittadini romani e perchè a Fiumicino ci sono da sempre conoscenze, fornitori, personale che lavorano per la compagnia. Insomma, una scelta fisiologica. Inoltre, ed è il fatto più importante, c’è un mercato importante, una domanda concentrata. Diversa da quella di Malpensa che è più sparpagliata, legata al business, ma altrettanto importante e cospicua».

Insomma, le polemiche sul derby Roma-Milano sono sterili?
«Il presidente della Sea, Giuseppe Bonomi, sta facendo un ottimo lavoro per Malpensa. Che crescerà da sola e senza l’aiuto di nessuno. Sono convinto che diventerà una aeroporto importante, ma mai un hub. Sfrutterà tutte le capacità di un area ricca e che ha le sue esigenze di sviluppo. Ripeto: diverse da quelle di Roma. Di certo non va assolutamente limitata la concorrenza in questa fase. Sarebbe un grave errore farlo».

In che modo si può favorire la concorrenza ed evitare che ci sia una deriva protezionistica?

«Credo, in estrema sintesi, che vadano rivisti alcuni trattati bilaterali per consentire al Nord una liberalizzazione graduale. Una rinegoziazione dei trattati che consenta ad altre compagnie di operare. Il governo dovrebbe cioè individuare una traiettoria di liberalizzazione che farebbe bene a tutti gli italiani, non solo al Nord. E che assolutamente non danneggerebbe nessuno, Roma in primis. Alla fine, come è del tutto evidente, sarà il mercato a decidere. E le compagnie, come è altrettanto chiaro, andranno dove c’è una domanda da soddisfare. Aprire il mercato è una scelta conveniente per tutti».

Il Messaggero
Rimango scettico sulla solita concezione di hub in casa Italia. Che paese di quaquararquà