La replica Sea: aumentiamo i voli Lufthansa
Aggrappàti a Lufthansa e alla possibilità (nel giro di 3-4 anni) di inserire Malpensa nel sistema multi-hub della compagnia tedesca, che oggi conta su quattro pilastri: Francoforte, Monaco, Vienna e Zurigo. Il quinto potrebbe essere proprio Malpensa. Ma l'ingresso del maxi-scalo del Nord, orfano di Alitalia, nel circuito multi-hub tedesco potrà avvenire a una sola condizione: che Lufthansa posizioni su Malpensa una serie di collegamenti intercontinentali, forse anche in collaborazione con le compagnie-partner della Star Alliance.
Per compiere questo passo servirà ancora un po' di tempo. E a Linate, quartier generale della Sea (la società che gestisce gli aeroporti milanesi), lo sanno. Ma stanno lavorando con grande impegno per raggiungere questo obiettivo. Anzi, si sta facendo il possibile per accorciare i tempi, al punto che già si parla di possibili voli intercontinentali di Lufthansa posizionati su Malpensa a partire da fine 2009. E a rendere il futuro di Malpensa un po' più roseo ci ha pensato, qualche giorno fa, il nuovo presidente del comitato di direzione di Star Alliance in Italia, Luca Graf, il quale ha dichiarato apertamente che Malpensa sarà l'hub di Star Alliance in Italia.
Ai piani alti della Sea, le dichiarazioni rilasciate a Roma da Sabelli e Colannino appaiono tutto sommato scontate. La pietra tombale messa da Alitalia su Malpensa non è di ieri, ma risale al 30 marzo 2008 (piano Prato), giorno del trasferimento in massa dei voli dal grande scalo del Nord all'aeroporto di Roma Fiumicino. La mazzata per Malpensa (e per i bilanci della Sea) è stata pesante: a seguito del piano Alitalia, Malpensa ha subito una contrazione di oltre mille voli settimanali. Dopo il de-hubbing, i passeggeri serviti da Alitalia a Malpensa sono diminuiti di oltre 7,8 milioni (-68,3%), mentre lo scalo ha registrato una più limitata riduzione del traffico, perdendo 4,7 milioni di passeggeri (-19,8% nel 2008 sul 2007). Tale risultato è stato sostenuto dall'impegno profuso dalla Sea nell'azione di recupero di traffico a Malpensa.
La prima svolta risale al 2 febbraio 2009, con il debutto a Malpensa di Lufthansa Italia. La nuova compagnia, partita con una flotta iniziale di sei aerei, ha incrementato l'offerta di rotte internazionali servite da Milano, collegando prima Parigi e Barcellona e, da marzo 2009, Bruxelles, Budapest, Bucarest, Madrid, Londra Heathrow, Lisbona. Il mercato ha risposto bene alla nuova offerta di Lufthansa Italia e il vettore ha deciso di incrementare, da aprile 2009, a otto i jet con base a Malpensa e offrire, dallo steso mese, anche collegamenti nazionali verso Roma Fiumicino, Napoli e Bari. Il prossimo passo – come detto – dovrebbero essere i primi voli intercontinentali, forse già da fine anno. Intanto la scelta «romanocentrica» di Alitalia suscita la reazione seccata di Roberto Formigoni (in missione in Canada): «Nel momento in cui Alitalia dirà che non intende garantire il servizio necessario al Nord – dice il governatore lombardo – noi solleveremo il problema del monopolio. Al Nord, Cai ha tagliato il 90% dei voli da Malpensa, ha notevolmente ridotto i collegamenti internazionali e anche a Linate è zoppicante. Il monopolio - conclude Formigoni - ha senso solo per brevi periodi e se è utile al Paese. A questo punto si dia la possibilità ad altre compagnie internazionali di utilizzare le tratte (in particolare la Linate-Fiumicino) affinché sia garantito un adeguato servizio anche al Nord e alla Lombardia».
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