*** ALITALIA : Poste Italiane al 15% ***


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dario abbece

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Alitalia, dopo l'aumento partono i tagli
Saranno messi a terra 20 aerei e tagliate rotte a breve e medio raggio, in arrivo anche riduzioni di personale
LA LIQUIDITÀ
Oggi entreranno nelle casse della compagnia le prime risorse dalle banche e dai tre soci Intesa, Atlantia e Immsi

Gianni Dragoni

ROMA
Insieme ai soldi arrivano i tagli. Alitalia metterà a terra nelle prossime settimane circa 20 aerei di breve e medio raggio (su una flotta di 141 velivoli) e taglierà rotte nazionali e con l'Europa sulle quali i suoi aerei volano in forte perdita.
È una delle misure del piano industriale che è stato corretto negli ultimi giorni, un documento riservato, per ottenere il via libera dei soci all'aumento di capitale di 300 milioni di euro. Nessun taglio sul lungo raggio. Con la messa a terra di Airbus 320 e dei più piccoli Embraer ci saranno tagli anche al personale.
Oggi entreranno nelle casse di Alitalia-Cai primi soldi dopo l'approvazione della «manovra finanziaria»: 100 milioni di prestito anticipato dalle banche (Intesa Sanpaolo e Unicredit) che verranno rimborsati con i fondi dell'aumento di capitale, più l'anticipazione dei versamenti – circa 65 milioni – di tre soci italiani partecipanti all'aumento, cioè ancora Intesa (il gruppo ha il 10% di Alitalia, la banca ha detto che il suo impegno è di 26 milioni), Atlantia dei Benetton (circa 26,6 milioni, l'8,85%), Immsi di Roberto Colaninno (ha il 7,08%, la quota non è stata ufficializzata).
Il sì alla ricapitalizzazione è stato votato dall'assemblea dei soci alle 3 di ieri mattina. La riunione era cominciata poco dopo le 17 di lunedìL'assemblea «ha deliberato all'unanimità», secondo il comunicato. Ma ci sono state schermaglie tra i soci, soprattutto i piccoli che in buona parte non sottoscriveranno l'aumento e le due banche, le quali hanno chiesto garanzie rafforzate per coprire l'inoptato dell'aumento, fino a un massimo di 100 milioni. Al voto non erano presenti Gavio, Fon-Sai, Toto e Riva, alcuni avevano votato a favore nel cda. C'è stata una discussione sul valore residuo di Alitalia dopo le perdite accumulate anche quest'anno (294 milioni nel primo semestre). Il valore è stato fissato a 50 milioni: a questo livello è stato abbattuto il capitale sociale. All'inizio del viaggio, gennaio 2009, i soci della Cai avevano versato 1.169 milioni di capitale (compresi i 323 milioni di Air France-Klm).
C'è un mese per sottoscrivere l'aumento, fino al 16 novembre. Poi ci sarà «un ulteriore breve periodo» per sottoscrivere l'eventuale inoptato, solo allora entreranno nel capitale le Poste, con 75 milioni (pari a circa il 16,85% del capitale). Le Poste hanno inviato ad Alitalia una lettera d'impegno, «subordinatamente all'approvazione» del proprio cda e dell'assemblea, cioè il ministero dell'Economia. Secondo il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, «le indicazioni della presidenza del Consiglio sono di giungere in tempi rapidi all'integrazione della compagnia in un grande operatore internazionale». Tutti guardano a Air France-Klm, il partner che non ha detto se sottoscriverà la sua fetta pari a 75 milioni. Molti ritengono che lo farà per non perdere la presa su Alitalia. Che il pallino sia in mano ai francesi lo dimostra anche il viaggio a Parigi fatto ieri da Massimo Sarmi, a.d. di Poste. Sarmi è partito da Fiumicino con un Airbus di Air France (volo AF 1505 delle 12,50, atterrato con 21 minuti di ritardo).
In arrivo un vertice (quasi) nuovo. Secondo il comunicato, i consiglieri di Alitalia «hanno manifestato l'intenzione di rassegnare le dimissioni irrevocabili dalla carica» con effetto dall'assemblea che sarà convocata dopo la ricapitalizzazione, quindi verso fine novembre. In uscita il presidente Colaninno, mentre soci importanti affermano che dovrebbe rimanere l'a.d. Gabriele Del Torchio.
Il piano finanziario prevede ulteriori 200 milioni di finanziamenti bancari, non ancora deliberati. Ieri sera il consiglio di gestione di banca Intesa, regista dell'operazione Cai ai tempi di Corrado Passera, ha discusso la partecipazione al salvataggio di Alitalia. Intesa ha comunicato che il cdg ha deliberato di sottoscrivere l'aumento per 26 milioni e di garantire fino a 50 milioni dell'inoptato. Ma non tutte le voci nella banca sono d'accordo. Al consiglio è arrivato un parere del comitato parti correlate del consiglio di sorveglianza, approvato con due voti favorevoli e un'astensione, quella di Pietro Garibaldi.
 

Farfallina

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Infatti non si sa come sarà la compagine societaria nè cosa vogliono fare, però leggiamo già i giudizi...
 

Paolo_61

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Unica notizia interessante, ammesso che lo sia, è la permanenza di DT come AD. Mossa probabilmente non molto gradita ai francesi.
 

dario abbece

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http://www.affaritaliani.it/fattieconti/alitalia-ecco-sarmi-e-castellucci161013.html

Mercoledì, 16 ottobre 2013 - 11:18:00
Lucio Cillis per Repubblica

Per superare l'inverno e le forti resistenze di Air France all'accordo, Alitalia è pronta a mettere in campo un piano provvisorio. Che servirà ad ammortizzare, per quanto possibile, l'inevitabile e fisiologico calo di passeggeri fino a primavera, e a convincere i transalpini a mettere mano al portafogli e a procedere sulla via dell'integrazione. Ma la strada non è ancora tracciata. Per evitare sorprese dell'ultimo minuto, in queste ore i soci di peso italiani hanno deciso di rimboccarsi le maniche e di entrare nella cabina di pilotaggio, procedendo alla messa a punto di una manovra d'emergenza scritta a più mani: secondo quanto risulta a Repubblica il dossier è oggi sulla scrivania dell'ad di Atlantia Giovanni Castellucci, di quello di Poste Massimo Sarmi e del numero uno della compagnia DelTorchio, ognuno impegnato a far valere e a sfruttare, le peculiarità del business seguito dalla propria azienda. Poste, ad esempio, sta studiando sinergie di marketing su biglietti e offerte Millemiglia. E i francesi sembrano gradire questa "attenzione" e le possibili sinergie. Lo stesso de Juniac presto ricambierà la visita e andrà a Roma da Sarmi. La conferma che il dialogo tra Paesi latini sia però ancora aperto, arriva dal blitz di poche ore che ha visto impegnati Sarmi e Del Torchio, andati ieri a casa del socio riluttante, nel quartier generale di Air France a Parigi, dove hanno incontrato il loro omologo Alexandre de Juniac. I francesi restano scettici — o almeno preferiscono non scoprire le carte — e le possibilità di un loro impegno sono ancora al 50%. Ma le trattative restano in piedi e dureranno per le prossime tre settimane, fino ad arrivare agli ultimi giorni utili per versare l'aumento di capitale in capo ad Air France (75 milioni). Il braccio di ferro, nel frattempo, va avanti: non ci sarà una resa italiana di fronte alle richieste stringenti dei francesi che puntano sulla ristrutturazione di una parte del debito: si balla su cifre vicine al mezzo miliardo e questo punto è ancora oggetto di discussione. Sulla questione dei tagli al personale, invece, si starebbe puntando ad esuberi (solidarietà e prepensionamenti se possibile) per un migliaio di dipendenti. Per il momento, quindi, non sono previste pesanti riduzioni della forza lavoro. Sarà invece ridotta per l'equivalente di dieci aerei di medio raggio, la capacità e le rotazioni dei velivoli di Alitalia e verrà congelato l'arrivo di velivoli di lungo raggio previsti nel 2014. Andrà poi rivista la questione del costo dei leasing degli aeroplani (compresi quelli con la società dell'azionista di Cai Carlo Toto) che, anche a detta degli advisor francesi, sarebbero insostenibili. Intanto, Intesa Sanpaolo, Colaninno-Immsi e i Benetton-Atlantia verseranno l'aumento di capitale pro quota deciso in assemblea. L'incremento di capitale è pari a 300 milioni mentre il valore attuale del capitale Alitalia non supera i 50 milioni di euro. Quindi Atlantia verserà poco meno di 27 milioni di euro (smentita dal gruppo l'indiscrezione su un presunto impegno quasi doppio). Lo stesso faranno gli altri due azionisti: circa 26 (più 50 sull'inoptato) da Intesa Sanpaolo e 22 milioni da Immsi che nei giorni scorsi aveva ceduto azioni della controllata Piaggio per una identica somma. In totale 75 milioni di euro freschi. Ancora incerte infine, le adesioni dei restanti azionisti. Riva e Gavio, ad esempio, sembrerebbero fuori dai giochi mentre più sfumata appare la posizione degli altri le cui quote sono ormai svalutate.
 

Farfallina

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L'articolo di Dragoni, se è supportato da voci valide, ci da alcuni spunti di discussione:
1. Air France ha il pallino in mano e la cosa è logica perchè è evidente che la prima parola l'avrebbe avuta AF.
2. Uscirebbe Colaninno ma è possibile rimanga Del Torchio, quindi si aprono spiragli sul suo piano perchè non penso che DT rimanga con un piano opposto a quello che aveva proposto alcuni mesi fa.
3. Parla di taglio di Airbus ed Embraer per 20 macchine ma non tagli al lungo raggio. In base a questo elemento, ancora impreciso, ed all'elemento precedente viene a pensare ad una riduzione di rotte cross country ed internazionali PTP (ad esempio AP visto che parla di 141 macchine in flotta ora) definite in forte perdita. in effetti si discuteva nei giorni scorsi del taglio di alcune rotte AP.
 

Veolia

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L'articolo di Dragoni, se è supportato da voci valide, ci da alcuni spunti di discussione:
1. Air France ha il pallino in mano e la cosa è logica perchè è evidente che la prima parola l'avrebbe avuta AF.
2. Uscirebbe Colaninno ma è possibile rimanga Del Torchio, quindi si aprono spiragli sul suo piano perchè non penso che DT rimanga con un piano opposto a quello che aveva proposto alcuni mesi fa.
3. Parla di taglio di Airbus ed Embraer per 20 macchine ma non tagli al lungo raggio. In base a questo elemento, ancora impreciso, ed all'elemento precedente viene a pensare ad una riduzione di rotte cross country ed internazionali PTP (ad esempio AP visto che parla di 141 macchine in flotta ora) definite in forte perdita. in effetti si discuteva nei giorni scorsi del taglio di alcune rotte AP.
in realtà ssei sempre al si dice" che in questi momenti vale meno di 0 e fa solo casino
direi che il prossimo step e' la riunione della ricapitalizzazione effettiva a metà novembre
prima ci saranno miglia e miglia di inutili supposizioni
le uniche certezze potrebbero venire da eventuali dichiarazioni di DT sul piano di sviluppo
il resto sara' gossip
 

Farfallina

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L'articolo di Repubblica ci descrive invece un piano di breve respiro per il breve termine, parla di 1000 esuberi fra prepensionamenti e solidarietà e congelamento dell'arrivo di nuove macchine WB previste per il 2014 che nel piano di DT era ancora un po' interlocutorio ed è la concessione al lungo raggio di AF per farli sedere al tavolo secondo me.
 

Paolo_61

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L'articolo di Repubblica ci descrive invece un piano di breve respiro per il breve termine, parla di 1000 esuberi fra prepensionamenti e solidarietà e congelamento dell'arrivo di nuove macchine WB previste per il 2014 che nel piano di DT era ancora un po' interlocutorio ed è la concessione al lungo raggio di AF per farli sedere al tavolo secondo me.
Se fosse vero che non arrivano i nuovi WB, ci ritroveremmo presto nella stessa situazione di adesso, visto che i soldi si fanno solo con il L/R. E anche in AF lo sanno, visto che vivono lo stesso problema anche a casa loro.
Ha comunque ragione Veolia, siamo alla chiacchiera pura, fino al 16 novembre (diciamo il 21 per sottoscrivere l'inoptato) non si potrà sapere quale sia il futuro di AZ.
 

piccione330

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L'articolo di Repubblica ci descrive invece un piano di breve respiro per il breve termine, parla di 1000 esuberi fra prepensionamenti e solidarietà e congelamento dell'arrivo di nuove macchine WB previste per il 2014 che nel piano di DT era ancora un po' interlocutorio ed è la concessione al lungo raggio di AF per farli sedere al tavolo secondo me.
altro che interlocutorio l'arrivo dei wb era inserito nelle tabelle del piano dt senza riserve così come l'apertura di nuovi voli sui cui molti si erano già fatti sogni proprio su queste pagine
se i francesi si siederanno al tavolo ne prenderanno il controllo secondo me e secondo molti,credo che sia questa la condizione che a loro interessa di più
 

Farfallina

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in realtà ssei sempre al si dice" che in questi momenti vale meno di 0 e fa solo casino
direi che il prossimo step e' la riunione della ricapitalizzazione effettiva a metà novembre
prima ci saranno miglia e miglia di inutili supposizioni
le uniche certezze potrebbero venire da eventuali dichiarazioni di DT sul piano di sviluppo
il resto sara' gossip
Se leggi il messaggio precedente ho sottolineato come si discuta di voci che concordo lasciano il tempo che trovano e che vanno discusse come caso di studio e non strappandosi le vesti come era già partito.

Dalle voci che avevano scatenato supposizioni secondo me imprecise ho estratto i perchè certe supposizioni erano imprecise.
 

Farfallina

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altro che interlocutorio l'arrivo dei wb era inserito nelle tabelle del piano dt senza riserve così come l'apertura di nuovi voli sui cui molti si erano già fatti sogni proprio su queste pagine
se i francesi si siederanno al tavolo ne prenderanno il controllo secondo me e secondo molti,credo che sia questa la condizione che a loro interessa di più
Il piano di DT entrava nel vivo alla fine del 2014, queste voci parlano di immediato e parlano di DT quale parte attiva della discussione. Sarei sorpresa che DT smentisca se stesso e l'eventuale chiusura di rotte cross country e internazionali PTP mi sa di AP non incidono sul piano DT.
Poi fosse per me partirei il prima possibile con lo sviluppo del LR e rotte MR per federare FCO e avrei lanciato rotte di medio-lungo raggio verso aree con alti yields riconfigurando alcuni Airbus.
 

Veolia

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Se leggi il messaggio precedente ho sottolineato come si discuta di voci che concordo lasciano il tempo che trovano e che vanno discusse come caso di studio e non strappandosi le vesti come era già partito.

Dalle voci che avevano scatenato supposizioni secondo me imprecise ho estratto i perchè certe supposizioni erano imprecise.
e hai fatto bene,
andare a commentare ogni stupidaggine uscira' dai media, o presunti tali tranne eventuali dichiarazioni ufficiali di DT e dei soci "di riferimento" non certo quelli con lo 0.01% e' puro gossip e bites sprecati
non ci vorra poi molto, indipendentemente dalle speranze di ognuno
 

Farfallina

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e hai fatto bene,
andare a commentare ogni stupidaggine uscira' dai media, o presunti tali tranne eventuali dichiarazioni ufficiali di DT e dei soci "di riferimento" non certo quelli con lo 0.01% e' puro gossip e bites sprecati
non ci vorra poi molto, indipendentemente dalle speranze di ognuno
Infatti è inutile agitarsi e gli articoli vanno presi per quello che sono e almeno letti completamente per non travisarne il contenuto, sempre se sarà vero quanto dicono certe voci.
 

piccione330

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Il piano di DT entrava nel vivo alla fine del 2014, queste voci parlano di immediato e parlano di DT quale parte attiva della discussione. Sarei sorpresa che DT smentisca se stesso e l'eventuale chiusura di rotte cross country e internazionali PTP mi sa di AP non incidono sul piano DT.
uno o due 330 erano dati addirittura in arrivo per fine 2013,tra le "brekki niù" di questo forum

le voci sono tante e diverse,ma a te piace dare "ascolto" solo a quelle che ti dispiacciono di meno,lo dimostri dando per scontato che la voce di repubblica con del torchio al timone sia realistica mentre consideri meno realistica quella con gli aerei a terra
se sono solo voci le dovresti considerare tutte come tali
tra le tante voci una sola cosa è certa non è sceso de juniac a roma,sono andati gli altri da lui,il pallino in mano ce l'hanno loro e prima di sganciare i soldi vorranno ben più di una garanzia di breve respiro
 

piccione330

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Infatti è inutile agitarsi e gli articoli vanno presi per quello che sono e almeno letti completamente per non travisarne il contenuto, sempre se sarà vero quanto dicono certe voci.
questo vale anche per gli articoli che vedono dt al comando confermi? o quelli invece vanno presi per buoni?
 
Stato
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