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da "Il sole 24 ore" del 14-10
Alitalia, Lufthansa vede Fs e Atlantia. Rinvio per l'offerta
Lufthansa tenta l’affondo con una visita a Roma. Il numero due della compagnia tedesca, Harry Hohmeister, incontrerà a Roma i vertici di Ferrovie dello Stato e poi di Atlantia. Due incontri separati per spiegare la proposta di “partnership commerciale” di Lufthansa con Alitalia, inviata nei giorni scorsi con una lettera a Fs e al Mise
di Gianni Dragoni
Lufthansa tenta l’affondo su Alitalia con una visita a Roma. Oggi pomeriggio il numero due della compagnia tedesca, Harry Hohmeister, incontrerà a Roma i vertici di Ferrovie dello Stato e poi di Atlantia. Due incontri separati per spiegare la proposta di “partnership commerciale” di Lufthansa con Alitalia, inviata nei giorni scorsi con una lettera a Fs e al Mise.
Chi è l’inviato tedesco
Hohmeister è il direttore commerciale del gruppo Lufthansa (Chief commercial officer network airlines) e componente dell'executive board del gruppo. Tedesco, nato nel 1964, è stato amministratore delegato di Swiss (nominato nel 2009), l'ex Swissair risanata da Lufthansa. Cosa può uscire dagli incontri di oggi con Lufthansa? Non ci sono aspettative di una svolta nell'operazione, dice al Sole 24 Ore una fonte qualificata.
La precondizione di Fs: entrare nel capitale
Per formare il consorzio, la Newco che dovrà fare l'offerta, le Fs hanno posto come condizione che si sia un vettore forte come partner industriale e azionario. L'americana Delta si è resa disponibile ad entrare con il 10% nella Newco, con un investimento di 100 milioni di euro, su un capitale previsto di un miliardo. Lufthansa entrerebbe in alternativa a Delta, perché sono gruppi concorrenti e fanno parte di alleanze globali concorrenti, ma ha escluso un investimento azionario. Propone solo una “partnership commerciale”, l'integrazione di Alitalia nella rete di vendita e distribuzione del gruppo tedesco e delle compagnie controllate (Swiss, Austrian, Brussels, l'italiana Air Dolomiti), l'ingresso di Alitalia nelle joint venture transatlantica e verso l'Asia di Lufthansa.
La risposta di Battisti
L'ad di Fs, Gianfranco Battisti, ha risposto alla lettera dei tedeschi dicendo che una precondizione per una trattativa è che si dichiarino disposti a intervenire nell'equity, cioè a entrare nel capitale della Nuova Alitalia. Lufthansa non ha confermato questa richiesta, ma ha chiesto ugualmente un incontro che è stato accordato da Roma. In parallelo i tedeschi hanno fatto dei passi in ambienti politici e, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, anche presso il nuovo ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli.
Alitalia, Lufthansa propone partnership a Fs ma senza entrare nel capitale
di Gianni Dragoni
Lupo (M5S): «Lufthansa ha messo per iscritto le mie proposte»
In un video su Facebook la senatrice Giulia Lupo del M5S afferma di aver fatto nelle ultime settimane incontri «con tutti i soggetti che avevano avanzato le offerte non vincolanti per Alitalia» e precisa: «Nell'ultimo giro di incontri ho deciso di inserire anche Lufthansa. Ho fatto una controproposta, se fossero interessati a una solida aprtnership insieme a un ampio e vincente patto commerciale. Lufthansa ha messo per iscritto le mie richieste. Lufthansa ha scritto a Fs e Mise rendendosi disponibile e interessata ad un accordo ampio e paritario per Alitalia. Si sarebbe resa disponibile a parlare anche di flotta in trattativa».
Il 15 ottobre scade il termine per la presentazione ai tre commissari dell'offerta vincolante di acquisto delle attività di Alitalia
Scade il 15 ottobre il termine per l'offerta
Domani scade il termine per la presentazione ai tre commissari dell'offerta vincolante di acquisto delle attività di Alitalia. Le Fs, capofila del consorzio che si sta cercando di organizzare con Delta Airlines e Atlantia, più il Mef, non presenteranno un'offerta perché non c'è un accordo con Atlantia, l'altro potenziale grande socio della Newco Nuova Alitalia. Sia Fs sia Atlantia dovrebbero avere una quota del 35% o fino al 37,5%, Delta almeno il 10%, Mef quasi il 15 per cento. Rimane confermata la convocazione per domani dei cda di Fs e Atlantia.
I cda di Fs e Atlantia
Con una regia coordinata, domani i due gruppi approveranno una delibera che prevede la richiesta di proroga del termine per l'offerta su Alitalia, basata su una motivazione legale che consenta ai commissari di accordare una nuova proroga nella procedura, sarà la settima, evitando il peggio per Alitalia. L'alternativa sarebbe l'avvio della liquidazione della compagnia, un'ipotesi che uno dei commissari, l'avvocato Daniele Discepolo, aveva fatto balenare già nel marzo scorso qualora non fosse arrivata un'offerta vincolante dall'unico soggetto abilitato alla procedura, le Fs. La richiesta di nuova proroga sarà valutata dai commissari e dal Mise.
Si prosciuga la cassa di Alitalia
Nel frattempo le condizioni di Alitalia sono peggiorate. La compagnia continua a perdere soldi, viaggia con un rosso intorno ai 500 milioni di euro all'anno. La liquidità sta per esaurirsi. A fine settembre - secondo Alitalia - in cassa c'erano 310 milioni. Ma questa somma comprende anche gli anticipi incassati per i biglietti prepagati, per i voli futuri, dunque un debito della compagnia verso i clienti. Escludendo gli anticipi dei prepagati, stimabili in un valore di almeno 300 milioni (ma Alitalia non comunica la posizione finanziaria netta, cioè la cassa meno i debiti), la liquidità potrebbe già essere azzerata o sotto zero.
Il governo valuta di dare altri 300 milioni alla compagnia
Di fatto i soldi dovrebbero esaurirsi del tutto in dicembre. Per questo il governo sta valutando di dare nelle prossime settimane altri soldi ad Alitalia, dopo i 900 milioni concessi due anni fa dal governo Gentiloni e ormai spesi. Un “prestito” che la compagnia non è in grado di restituire allo Stato. La questione è all'esame del Mef. Si stima che il nuovo intervento porebbe essere sui 300 milioni di euro. Da verificare cosa direbbe la Ue per il problema degli aiuti di Stato. Finora la Ue ha chiuso un occhio sui 900 milioni, in attesa di vedere se ci sarà la vendita di Alitalia.
C’è distanza tra Atlantia e Delta
Poiché si va a un rinvio del termine per le offerte, potrebbe esserci tempo per un eventuale ritorno in gara dei tedeschi se dovessero accettare le condizioni di Fs e Atlantia. Dall'altra parte va rilevato che le posizioni tra Atlantia e Delta rimangono distanti. La società dei Benetton ha chiesto un impegno maggiore a Delta sia per la quota di capitale sia perché apra di più l'accesso alle rotte nel Nord America ad Alitalia rispetto agli accordi che Delta ha già con Air France-Klm e Virgin. Secondo Atlantia questa è una condizione necessaria per fare un accordo. Le Fs hanno difeso il piano industriale elaborato con Delta dalle critiche di Atlantia.
I Benetton vogliono salvare la concessione di Autostrade
Ma la società dei Benetton conferma le riserve e sembra più incline a considerare i tedeschi: almeno secondo le dichiarazioni di Luciano Benetton, che mentre Lufthansa aveva mandato la lettera a Roma ha elogiato la capacità dei tedeschi nel trasporto aereo. Una posizione tattica o è questa la loro reale intezione? Un'incognita pesante è anche la richiesta della società dei Benetton al governo che sia posta fine all'incertezza sulla concessione di Autostrade per l'Italia. Più viene rimandato il termine per l'offerta per Alitalia, più i Benetton guadagnano tempo per capire cosa può succedere su Autostrade. La partita è complessa e l'arrivo di Lufthansa, per ora, aumenta la confusione.
La preoccupazione di Filt-Cgil
«Ci preoccupa un eventuale nuovo rinvio e soprattutto che, a due giorni dalla scadenza del 15, non sembra esserci ancora chiarezza da parte del Governo sul partner industriale». Lo afferma il segretario nazionale della
Filt Cgil Fabrizio Cuscito su Alitalia, spiegando che «è allarmante dopo tutto questo tempo ancora non aver scelto in quale grande alleanza mondiale stare perché sottintende una mancanza di visione strategica rispetto al futuro della compagnia». Secondo il dirigente nazionale della Filt «rispetto a questo e al semplice investimento statale nella compagnia di bandiera, comunque un'iniziativa positiva, se volta alla crescita, la politica dovrebbe fare un ragionamento più strutturato e ad ampio raggio sul trasporto aereo in Italia». «Il fatto - prosegue Cuscito - che il nostro Paese non abbia una partecipazione, seppur piccola, in nessuno dei consorzi che costruiscono aeromobili è un fattore che non ci permetterà mai di crescere al pari degli altri in campo aeronautico».
da "Il sole 24 ore" del 14-10
Alitalia, Lufthansa vede Fs e Atlantia. Rinvio per l'offerta
Lufthansa tenta l’affondo con una visita a Roma. Il numero due della compagnia tedesca, Harry Hohmeister, incontrerà a Roma i vertici di Ferrovie dello Stato e poi di Atlantia. Due incontri separati per spiegare la proposta di “partnership commerciale” di Lufthansa con Alitalia, inviata nei giorni scorsi con una lettera a Fs e al Mise
di Gianni Dragoni
Lufthansa tenta l’affondo su Alitalia con una visita a Roma. Oggi pomeriggio il numero due della compagnia tedesca, Harry Hohmeister, incontrerà a Roma i vertici di Ferrovie dello Stato e poi di Atlantia. Due incontri separati per spiegare la proposta di “partnership commerciale” di Lufthansa con Alitalia, inviata nei giorni scorsi con una lettera a Fs e al Mise.
Chi è l’inviato tedesco
Hohmeister è il direttore commerciale del gruppo Lufthansa (Chief commercial officer network airlines) e componente dell'executive board del gruppo. Tedesco, nato nel 1964, è stato amministratore delegato di Swiss (nominato nel 2009), l'ex Swissair risanata da Lufthansa. Cosa può uscire dagli incontri di oggi con Lufthansa? Non ci sono aspettative di una svolta nell'operazione, dice al Sole 24 Ore una fonte qualificata.
La precondizione di Fs: entrare nel capitale
Per formare il consorzio, la Newco che dovrà fare l'offerta, le Fs hanno posto come condizione che si sia un vettore forte come partner industriale e azionario. L'americana Delta si è resa disponibile ad entrare con il 10% nella Newco, con un investimento di 100 milioni di euro, su un capitale previsto di un miliardo. Lufthansa entrerebbe in alternativa a Delta, perché sono gruppi concorrenti e fanno parte di alleanze globali concorrenti, ma ha escluso un investimento azionario. Propone solo una “partnership commerciale”, l'integrazione di Alitalia nella rete di vendita e distribuzione del gruppo tedesco e delle compagnie controllate (Swiss, Austrian, Brussels, l'italiana Air Dolomiti), l'ingresso di Alitalia nelle joint venture transatlantica e verso l'Asia di Lufthansa.
La risposta di Battisti
L'ad di Fs, Gianfranco Battisti, ha risposto alla lettera dei tedeschi dicendo che una precondizione per una trattativa è che si dichiarino disposti a intervenire nell'equity, cioè a entrare nel capitale della Nuova Alitalia. Lufthansa non ha confermato questa richiesta, ma ha chiesto ugualmente un incontro che è stato accordato da Roma. In parallelo i tedeschi hanno fatto dei passi in ambienti politici e, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, anche presso il nuovo ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli.
Alitalia, Lufthansa propone partnership a Fs ma senza entrare nel capitale
di Gianni Dragoni
Lupo (M5S): «Lufthansa ha messo per iscritto le mie proposte»
In un video su Facebook la senatrice Giulia Lupo del M5S afferma di aver fatto nelle ultime settimane incontri «con tutti i soggetti che avevano avanzato le offerte non vincolanti per Alitalia» e precisa: «Nell'ultimo giro di incontri ho deciso di inserire anche Lufthansa. Ho fatto una controproposta, se fossero interessati a una solida aprtnership insieme a un ampio e vincente patto commerciale. Lufthansa ha messo per iscritto le mie richieste. Lufthansa ha scritto a Fs e Mise rendendosi disponibile e interessata ad un accordo ampio e paritario per Alitalia. Si sarebbe resa disponibile a parlare anche di flotta in trattativa».
Il 15 ottobre scade il termine per la presentazione ai tre commissari dell'offerta vincolante di acquisto delle attività di Alitalia
Scade il 15 ottobre il termine per l'offerta
Domani scade il termine per la presentazione ai tre commissari dell'offerta vincolante di acquisto delle attività di Alitalia. Le Fs, capofila del consorzio che si sta cercando di organizzare con Delta Airlines e Atlantia, più il Mef, non presenteranno un'offerta perché non c'è un accordo con Atlantia, l'altro potenziale grande socio della Newco Nuova Alitalia. Sia Fs sia Atlantia dovrebbero avere una quota del 35% o fino al 37,5%, Delta almeno il 10%, Mef quasi il 15 per cento. Rimane confermata la convocazione per domani dei cda di Fs e Atlantia.
I cda di Fs e Atlantia
Con una regia coordinata, domani i due gruppi approveranno una delibera che prevede la richiesta di proroga del termine per l'offerta su Alitalia, basata su una motivazione legale che consenta ai commissari di accordare una nuova proroga nella procedura, sarà la settima, evitando il peggio per Alitalia. L'alternativa sarebbe l'avvio della liquidazione della compagnia, un'ipotesi che uno dei commissari, l'avvocato Daniele Discepolo, aveva fatto balenare già nel marzo scorso qualora non fosse arrivata un'offerta vincolante dall'unico soggetto abilitato alla procedura, le Fs. La richiesta di nuova proroga sarà valutata dai commissari e dal Mise.
Si prosciuga la cassa di Alitalia
Nel frattempo le condizioni di Alitalia sono peggiorate. La compagnia continua a perdere soldi, viaggia con un rosso intorno ai 500 milioni di euro all'anno. La liquidità sta per esaurirsi. A fine settembre - secondo Alitalia - in cassa c'erano 310 milioni. Ma questa somma comprende anche gli anticipi incassati per i biglietti prepagati, per i voli futuri, dunque un debito della compagnia verso i clienti. Escludendo gli anticipi dei prepagati, stimabili in un valore di almeno 300 milioni (ma Alitalia non comunica la posizione finanziaria netta, cioè la cassa meno i debiti), la liquidità potrebbe già essere azzerata o sotto zero.
Il governo valuta di dare altri 300 milioni alla compagnia
Di fatto i soldi dovrebbero esaurirsi del tutto in dicembre. Per questo il governo sta valutando di dare nelle prossime settimane altri soldi ad Alitalia, dopo i 900 milioni concessi due anni fa dal governo Gentiloni e ormai spesi. Un “prestito” che la compagnia non è in grado di restituire allo Stato. La questione è all'esame del Mef. Si stima che il nuovo intervento porebbe essere sui 300 milioni di euro. Da verificare cosa direbbe la Ue per il problema degli aiuti di Stato. Finora la Ue ha chiuso un occhio sui 900 milioni, in attesa di vedere se ci sarà la vendita di Alitalia.
C’è distanza tra Atlantia e Delta
Poiché si va a un rinvio del termine per le offerte, potrebbe esserci tempo per un eventuale ritorno in gara dei tedeschi se dovessero accettare le condizioni di Fs e Atlantia. Dall'altra parte va rilevato che le posizioni tra Atlantia e Delta rimangono distanti. La società dei Benetton ha chiesto un impegno maggiore a Delta sia per la quota di capitale sia perché apra di più l'accesso alle rotte nel Nord America ad Alitalia rispetto agli accordi che Delta ha già con Air France-Klm e Virgin. Secondo Atlantia questa è una condizione necessaria per fare un accordo. Le Fs hanno difeso il piano industriale elaborato con Delta dalle critiche di Atlantia.
I Benetton vogliono salvare la concessione di Autostrade
Ma la società dei Benetton conferma le riserve e sembra più incline a considerare i tedeschi: almeno secondo le dichiarazioni di Luciano Benetton, che mentre Lufthansa aveva mandato la lettera a Roma ha elogiato la capacità dei tedeschi nel trasporto aereo. Una posizione tattica o è questa la loro reale intezione? Un'incognita pesante è anche la richiesta della società dei Benetton al governo che sia posta fine all'incertezza sulla concessione di Autostrade per l'Italia. Più viene rimandato il termine per l'offerta per Alitalia, più i Benetton guadagnano tempo per capire cosa può succedere su Autostrade. La partita è complessa e l'arrivo di Lufthansa, per ora, aumenta la confusione.
La preoccupazione di Filt-Cgil
«Ci preoccupa un eventuale nuovo rinvio e soprattutto che, a due giorni dalla scadenza del 15, non sembra esserci ancora chiarezza da parte del Governo sul partner industriale». Lo afferma il segretario nazionale della
Filt Cgil Fabrizio Cuscito su Alitalia, spiegando che «è allarmante dopo tutto questo tempo ancora non aver scelto in quale grande alleanza mondiale stare perché sottintende una mancanza di visione strategica rispetto al futuro della compagnia». Secondo il dirigente nazionale della Filt «rispetto a questo e al semplice investimento statale nella compagnia di bandiera, comunque un'iniziativa positiva, se volta alla crescita, la politica dovrebbe fare un ragionamento più strutturato e ad ampio raggio sul trasporto aereo in Italia». «Il fatto - prosegue Cuscito - che il nostro Paese non abbia una partecipazione, seppur piccola, in nessuno dei consorzi che costruiscono aeromobili è un fattore che non ci permetterà mai di crescere al pari degli altri in campo aeronautico».